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...non lo so dire
Non trovo ancora il coraggio e la forza di pronunciare quella frase..
Ogni volta che incontro qualcuno con una esperienza simile, e che ne parla "tranquillamente" provo una ammirazione e una stima incredibili, ma io non ce la faccio. Non l'ho mai fatto e inizio a pensare che mai lo farò.
Sono passati 17 anni da quando te ne sei andato. E in 17 anni la mia voce non ha mai detto a nessuno che sei morto.
Ancora oggi se qualcuno mi domanda di te, se è qualcuno che conosco poco, invento qualcosa o dico la verità che era. Come l'altro giorno, quando la mia collega mi ha chiesto che lavoro fai e io le ho risposto, col lavoro che facevi.
Mi sento piccola e stupida, tanto. Ma è più forte di me.. Solo a scriverlo mi tremano le mani e gli occhi mi si gonfiano di lacrime.
Non pronuncerò mai quella frase. Forse perchè a quella storia devo ancora imparare a credere del tutto.
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Probabilmente ti verrà chiesto a cosa ti riferisci, ma io penso si possa comunque intuire.
Tutto ciò che posso dirti è rispetta i tuoi tempi, arriverà il giorno in cui potrai parlarne col cuore più leggero, e vedrai che andrà meglio.
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Spero davvero che arriverà quel momento.. anche se a volte, dopo 17 anni, temo che non succederà mai.
Grazie per le tue parole anemy.. :) rispettare i miei tempi in effetti è tutto quello che mi resta.. C'è scritto chiaramente cmq quello a cui mi riferisco.. ;)
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Arriverà il giorno in cui riuscirai a parlarne, vedrai, ma la verità è che quanto più un evento ci fa male, tanto più cerchiamo di nasconderlo, a volte, a noi stessi e agli altri, perchè prima di condividere qualcosa con qualcuno, c'è bisogno che lo accettiamo noi.
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A volte non guardare la realtà per quella che è ci fa stare meglio. Forse, in un certo senso, ti fa stare meglio.
Ma una anche se una persona se ne è andata, non la dimentichi accettando la verità.
Anzi, da come parli sembra che ti abbia voluto un gran bene. E di certo, ora, vorrebbe il tuo meglio.
Ci sono tante persone nuove da incontrare che non riempiranno il vuoto, ma che ti arricchiranno comunque di tante cose belle. Apriti a loro :)
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Eri molto piccola. Ti è stata detta subito la verità?
Cmq Alcune volte anche io 'sorvolo' se mi fanno domande..
Specie se sono persone che conosco poco e non hanno in realtà
alcun interesse a scoprire la verità.
Il motivo per cui a queste persone non dico, però, è che odio le frasi di circostanza che seguono.Specialmente le pacche sulle spalle dagli sconosciuti. Però se è 'necessario' lo sparo evvìa. Anche perchè troverei scorretto dire delle....bugie.
Sei riuscita a far capire agli utenti del forum quello che di solito
nè dici nè lasci intendere. Però devi capire una cosa: certe volte è meglio DIRE.Non so lui che lavoro faceva. E non so se alla tua collega, prima o poi, potrebbe tornare utile 'quel lavoro' .Ti troveresti in condizione tale da dover dire per forza quello che non riesci a dire. Oppure dovresti inventare una nuova 'bugia'
Sono passati 17 anni e secondo me dovresti lavorarci su.
Se riesci a scriverlo, dovresti provare anche a dirlo.
Magari temi che parlando possa cambiare il tuo umore, o uscirti qualche lacrima.E questo timore ti ferma. Se il problema è questo posso capirlo. Farebbe strano anche a me mettermi a piangere davanti a un semi sconosciuto.
Ma se il problema si presenta anche con persone che si conoscono meglio, allora credo che ci sia un problema di accettazione della cosa, e a questo punto prenderti il tuo tempo è l'unica cosa da fare.
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Grazie.. mi rendo perfettamente conto di quante persone intorno a me meriterebbero la mia apertura, anche la mia collega stessa, che ha vissuto la stessa cosa e me ne ha parlato, era proprio una di quelle persone con cui avrei davvero potuto aprirmi.. Ma niente, non ci riesco. E mi sono sentita molto in colpa verso di lei, che invece mi ha confidato una cosa tanto intima, con una naturalezza che ammiro, sentendomi.. stupida? si.. un pò.. lei ha 14 anni più di me, e questo mi rincuora, magari, col tempo..
Si, avevo sei anni. E proprio perchè così piccola no, non mi è stata detta subito la verità. Ho capito col tempo che c'era una verità, e poi, a 13 anni, l'ho domandata. Quella verità ha cambiato del tutto il mio modo di vivere la cosa.. Ma questa è una cosa piuttosto complicata, per il momento.
Non sorvolo solo con i conoscenti superficiali. Non riesco a dirlo a nessuno. Cioè, chi mi conosce bene sa, con qualche amico ne parlo, a mezzi termini. E' proprio quella frase che non esce.
Forse è vero, una parte di me non lo ha ancora accettato, e so anche il motivo..
Ma anche questo ha a che fare con la verità, e il fatto che non l'ho affrontata..
Vi ringrazio di cuore, anche solo scrivere qui e trovare parole tanto care è un sollievo.. :)
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Quote:
Originariamente inviata da
tata^^
Si, avevo sei anni. E proprio perchè così piccola no, non mi è stata detta subito la verità. Ho capito col tempo che c'era una verità, e poi, a 13 anni, l'ho domandata.
Temevo proprio questo :)
Devi lavorarci un po'
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Quote:
Originariamente inviata da
RudeMood
Il motivo per cui a queste persone non dico, però, è che odio le frasi di circostanza che seguono.Specialmente le pacche sulle spalle dagli sconosciuti. Però se è 'necessario' lo sparo evvìa.
concordo appieno..
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Dovresti iniziare ad accettare questa cosa, che ti guarda da lassù e che è sempre con te. Non sto dicendo che sia facile