Premetto che sono atea convinta ormai da anni.da cattolica mi sono ricreduta.ho avuto modo di parlare sia con atei come me,che con cattolici.
Gli atei credono che non ci sia vita dopo la morte che appunto ci sia il nulla,mentre i cattolici credono che esiste un altra vita dopo la morte,catalogando i buoni nel paradiso e i cattivi nell inferno.io credo che magari dopo la morte ci sia la reincarnazione in un altro essere vivente,ma certo questa cosa non potrà essere x sempre cosi xche come tutti sapete nulla è x sempre,nemmeno la terra,che sarà bruciata dal sole tra qualche miliardo di anni,quindi escludendo la terra ,magari ci sara o c'è, altre forme di vita nello spazio,quindi la reincarnazione potrebbe essere possibile dopo la morte,anche se nessuno puo sapere fino a che punto,o se prima di tutto esiste lo spirito,o se questo spirito possa entrare in un altro essere vivente.parliamo ora della vita dopo la morte.mi è capitato diverse volte di vedere il film GHOST ,dove appunto esisterebbe un altra vita dopo la morte ,da fantasmi o da spiriti come uno vuole.mi è rimasta in pressa una scena del film,dove appunto il fantasma di un signore che vive nei treni,perche qualcuno l ho ha spinto sulle rotaie.poi questo signore,lanciando un oggetto,va a colpire un distributore di sigarette ,e lo colpisce cosi forte che il vetro si rompe e cascano fuori diversi pacchetti di sigarette.lui si china e dice( ah cosa darei per farmi un tiro,uno soltanto)
Ecco questo punto mi ha molto turbata,perche il vivere la vita dopo la morte,significa proprio,ricordarsi dei piaceri che si sono avuti nella vita materiale,quindi la vita dopo la morte sarebbe vivere soffrendo,essendo coscienti che dei piaceri della vita materiale,non si potrà più goderne.e io sfido chiunque a dire che una vita da spirito avrebbe senso,anche xche ricordiamoci,che da spiriti non ci si può nemmeno suicidare,la vita da spirito è eterna,piaccia o non piaccia.diversi cattolici mi hanno detto che vorrebbero abbracciare i loro cari dopo la morte,ma il vivere da fantasmi,li turba ,dopo che io li ho detto queste cose.parliamo ora del nulla.il nulla esisterebbe per i non credenti.ma anche questa cosa del nulla non sarebbe una cosa bella se esistesse dopo la morte,perche se ci fosse il nulla dopo la morte,significa che le persone che hanno commesso crimini e altre barbarie ecc non verranno mai puniti.quindi le persone buone o cattive non farebbero differenza.e questa cosa sarebbe veramente molto triste.quindi sia la vita eterna da spiriti che il nulla non avrebbero senso.
dopo la morte c'è il nulla oppure c'è un altra vita da fantasma dopo la morte?
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20/6/2014, 10:19mariaaaadopo la morte c'è il nulla oppure c'è un altra vita da fantasma dopo la morte?
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20/6/2014, 12:09Half shadow
Scusa ma se sei atea perchè credi alla teoria della reincarnazione? Credo che da un punto di vista ateo sia impossibile, soprattutto non capisco perchè tu essendo atea possa credere agli spiriti. Atea significa che non hai alcun tipo di credo religioso, ma esistono delle religioni che vedono il creazionismo nella natura, quindi se riferendoti agli spiriti intendi dire anche gli spiriti della natura allora non si potrebbe dire che tu sia esattamente atea dal mio punto di vista, perchè per esserlo non dovresti credere in cose di questo tipo, dato che la scienza non le ammette. Questo intendo. Poi la reincarnazione da un punto di vista scientifico la trovo impossibile, il corpo muore e si decompone, di conseguenza viene scomposto. Questo significa che è impossibile che quelle molecole si trovino di nuovo insieme nel concepimento di un nuovo individuo umano, sarebbe possibile unicamente con uno spirito, trovo però molto strano che un'atea possa credere che lo spirito esista, ovviamente tutto questo detto in senso analitico, non intendo certo essere offensivo o sprezzante.
Dal mio punto di vista lo spirito può continuare a vagare per alcune ragioni, di solito ragioni infauste, non credo proprio che una persona che muore in pace poi rimanga sulla terra, ma che semmai raggiunga un piano astrale differente dal nostro, popolato appunto da individui senza più un corpo. Sono teorie che riguardano i piani astrali e secondo me sono le più vicine alla verità, probabilmente dei piani astrali molto simili ai concetti di paradiso-inferno-purgatorio esistono, ma riguardo alla reincarnazione io credo sia un fenomeno raro e che forse dipende da come hai vissuto. Credo che persone di religione induista, cresciute con la convinzione della reincarnazione da parte del loro credo se si reincarnano succeda proprio a cusa della loro convinzione, anche perchè come obiettivo hanno proprio quello di rinascere, hanno passato tutta la vita preparati a questo.
Chi crede invece in una religione come il cristianesimo vive sapendo di dover andare nell'aldilà, quindi secondo me che proprio quelle persone si reincarnino è parecchio difficile, perchè sono persone che raggiungono il loro obiettivo nell'aldilà, si sono preparati a questo in vita.
Io personalmente non mi vorrei reincarnare, il solo pensiero di tornare a scuola mi spaventa, inoltre non mi piacciono i conflitti e le negatività, se dovessi davvero avere diritto al paradiso vorrei rimanerci per stare sempre in pace, senza sofferenze, senza nemici, senza gelosie, senza sentimenti malavagi nei dintorni. -
20/6/2014, 12:54mariaaaa
Cioe fammi capire,dopo la morte lo spirito continuerebbe a vagare su un piano astrale differente dal nostro popolato da individui senza più un corpo? Che senso avrebbe ,essere spiriti senza corpo e vagare x l eternita,senza nessun obiettivo da raggiungere?e rimpiangere di non poter più godere dei piaceri materiali?
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20/6/2014, 19:06Half shadow
Per vagare io intendevo sulla terra, come fantasmi.
Ma la morte sul piano astrale corrisponde ad una vita dopo la morte, ovviamente per come la intendo io.
I piaceri materiali potrebbero anche esserci, potrà sembrare di "toccarli" e di "sentirli" anche se di fisico non esisterebbe più niente. -
20/6/2014, 21:18Jeggi
Da quel che so la teoria della resurrezione è un po' diversa. Da quel che so, se hai compiuto cose buone e, nell'arco della tua esistenza, ti sei "evoluto", allora puoi rinascere come essere superiore. Parti il tuo spirito va in un corpo, poi cresce e si innalza, fino ad arrivare al nirvana. O qualcosa di simile.
Che è pure carina come cosa eh, solo che ci sono molte altre menate assurde dietro a questo credo, come in ogni altro.
Personalmente credo non ci sia nulla dopo la morte. A volte la cosa mi intimorisce, ma non voglio nasconderla dietro a Dio o qualsiasi altra divinità.
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A meno che non sia Loki! -
20/6/2014, 23:09mariaaaae che senso avrebbe la vita dopo la morte ?non e la stessa cosa ,,sentire o toccare,,del goderne di una cosa materialeQuote:
Originariamente inviata da Half shadow
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25/6/2014, 18:38Sousuke
sono agnostico, sono troppo razionale per credere in qualcosa di non dimostrabile, e magari smentibile dalla stessa scienza se i dogmi di fede invadono il mondo fisico (capita non raramente con l'esoterismo)
non credo in nulla se non nel nulla filosofico, nella ragione, nell'ego/io (cioè in me), nell'esaltazione dei vizi capitali e in quelle poche persone di cui mi fido ciecamente
per me dopo la morte c'è il nulla
anche se la realtà stessa è dominata dal nulla
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esistono i buddisti che amano vivere nell'ascesi, cioè liberandosi totalmente dai piaceri materiali, provando ugualmente soddisfazione e totale equilibrio interioreQuote:
Originariamente inviata da mariaaaa
ovviamente sono persone rare, estremiste, spesso eremiti
non certo qualche persona famosa che scimmiotta il buddismo -
13/8/2014, 18:20xMaia
Premetto che io non credo a nessun tipo di vita/esperienza dopo la morte, per quanto triste possa essere, proprio non riesco a credere a una cosa del genere.
Però c'è la mia migliore amica che, da scettica totale come me, dopo la morte del suo fidanzato (31/01/2014:049:) ha cambiato complemente opinione. Dice di notare troppe coincidenze ed è come se da quel giorno avesse un angelo custode (infatti ha gia fatto due incidenti assurdi distruggendo la macchina e ne è uscita senza UN graffio). Dice che fa dei sogni in cui lui le dice cose che non le aveva mai detto e che poi si rivelano vere, che quando sta male o è da sola sente una pressione come se qualcuno la toccasse etc..
Secondo me quello in cui credi, o scegli di credere (magari perché ne hai bisogno), dipende soprattutto dalle tue esperienze personali, credo sia inutile affidarsi ad esperienze o convinzioni altrui :) -
13/8/2014, 20:02Sousukesolo che così c'è il rischio di creare tante religioni fai-da-te (va tanto di moda adesso), in cui ognuno ha la propria secondo ciò che convieneQuote:
Originariamente inviata da xMaia
nulla di male, io sono per la libertà di culto, l'importante è non lamentarsi se tale logica portata all'estremo crea il caos, e non deridere o attaccare chi applica la medesima logica delle esperienze personali a se stesso, ovvero va in giro a dire di essere la reincarnazione di spock o il figlio di alieni (siccome tutto ciò non si può dimostrare, tanto vale abbondare) -
14/8/2014, 2:55ReL MayerCi sono molte persone, che in seguito ad una perdita di una persona cara, hanno provato queste esperienze e sensazioni.Quote:
Originariamente inviata da xMaia
Secondo me, dopo la morte è soltanto il corpo che cessa di vivere, ma lo spirito rimane. E' possibile il contatto con questi spiriti, basti pensare ai medium, quelli che hanno veramente il dono. Tuttavia possono capitare casi eccezionali in cui una persona non medium, avverta questa sensazione di contatto con un'anima a cui è ancora molto legata, pur senza vederla o sentirla (se non in sogno). E' un punto di vista che mi affascina molto e sul quale credo fermamente. -
14/8/2014, 22:07Sousukestai dicendo che esistono persone che parlano davvero con i defunti? come fai a sapere se i medium hanno veramente il dono se non si può dimostrarlo?Quote:
Originariamente inviata da ReL Mayer
se non si può dimostrarlo ognuno potrebbe dire qualunque cosa, io potrei dire di essere in contatto con gesù dall'aldilà
per quanto sia comprensibile che la morte di una persona cara possa indurre il parente a credere in cose non dimostrabili per stare bene, o illudersi di essere ancora in contatto con lei,
al giorno d'oggi è pieno di ciarlatani bravi a fingere, a creare trame fittizie, senza scrupoli per guadagnare sfruttando la credulità o la suscettibilità delle persone, coi medium siamo ai livelli dei cartomanti che prevedono il futuro, o di quelli che vanno in giro col bastone per dire che c'è il petrolio o una falda acquifera sottoterra
ma il sogno è solo una proiezione del proprio inconscio rispetto ai propri desideri/aspirazioni/rimorsi e così via, a causa della morte di un parente o persona cara a cui si tiene, che stimola simili eventi, sfruttando l'immagine e la figura del defunto che già si conosce, dall'estetica ai suoi gusti/comportamento/carattere etc...Quote:
Tuttavia possono capitare casi eccezionali in cui una persona non medium, avverta questa sensazione di contatto con un'anima a cui è ancora molto legata, pur senza vederla o sentirla (se non in sogno). E' un punto di vista che mi affascina molto e sul quale credo fermamente.
mica è davvero il defunto che appare in sogno con un'anima propria e agisce in modo autonomo, è sempre il proprio inconscio che la fa muovere e parlare, come un burattino
quanto alle sensazioni bisogna vedere se sono reali o sono illusioni (nei casi più gravi può trattarsi di psicosi), perchè anche qui c'è chi dice di aver visto la madonna, chi dice di essere stato rapito dagli alieni (o di essere in contatto con loro), chi dice di poter parlare col diavolo che gli dà suggerimenti o chi crede nel miracolo di san gennaro (quello del sangue nelle ampolle)
a livello razionale/mentale il medium, cioè chi crede o ritiene di poter parlare ed essere in contatto con i defunti non è diverso da chi crede nel fantasma formaggino, l'unica differenza è che il primo comportamento appare più socialmente rilevante e ciò induce le persone a ritenerlo accettabile, ma questo non è sufficiente per renderlo reale -
14/8/2014, 23:50ReL Mayer
Quando una persona si affida ad un medium, per testare la sua affidabilità gli chiedono di dirgli delle cose che solo la persona defunta con cui sta parlando, potrebbe sapere. I ciarlatani campano per le persone che si affidano a loro senza fargli dimostrare le loro abilità, ma credendo solo a quello che gli dicono...
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14/8/2014, 23:57Sousukemi stai dicendo che un medium può rivelare un segreto che sapeva solo il defunto e una persona lì presente?Quote:
Originariamente inviata da ReL Mayer
sei sicura che il medium non si sia informato prima sul defunto, attraverso altre persone che lo conoscevano o investigatori specializzati (che poi gli hanno girato le informazioni), oppure dica cose così generiche che potrebbero applicarsi a tanti, e che i parenti poi interpretano in modo più analitico credendo alle sue abilità? -
15/8/2014, 0:02ReL MayerDeve essere una cosa specifica che sa soltanto la persona defunta. E' la prassi di ogni medium che si possa definire tale, dare questa informazione al cliente per dimostrare le sua capacità, per poi passare alla seduta.Quote:
Originariamente inviata da Sousuke
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15/8/2014, 0:06Sousukeil medium risponde in breve tempo subito (sul momento) alla domanda, ovvero dopo pochi muniti/mezzora dal momento in cui viene per la prima volta in qualsiasi contatto coi clienti, o si prende dei giorni di tempo per (lui dice) mettersi meglio in contatto col defunto?Quote:
Originariamente inviata da ReL Mayer
no perchè nel secondo caso può esserci sotto qualcosa
e se la persona defunta quando era in vita aveva rivelato quella cosa segreta/specifica ad altri senza che lo sapessero quelli presenti, permettendo al medium di venirlo a sapere? -
15/8/2014, 0:10ReL MayerSenti, le persone con queste capacità esistono, i medium veri esistono. Non hanno bisogno di giorni di tempo per entrare in contatto con il defunto. E' un dono raro ma che esiste, poi se per forza non ci vuoi credere, non è un mio problema.Quote:
Originariamente inviata da Sousuke
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15/8/2014, 0:23Sousukema tu credi ai medium perchè una tua amica/conoscente ti ha raccontato una vicenda su di loro, senza prove certe, oppure per esperienza diretta, cioè hai appurato le sue capacità di persona chiedendo a lui un segreto che sapeva solo il defunto e te, lì sul posto mezzoretta dopo che lo avevi contattato per la prima volta?Quote:
Originariamente inviata da ReL Mayer
sono aperto a tutto, non ho pregiudizi, mi servono solo dimostrazioni perchè sono razionale
quindi dicono in breve tempo il segreto, subito sul posto appena hanno conosciuto i clienti
siccome non puoi dimostrarlo qui dimmi il nome cognome di un medium noto in qualche area d'italia, magari in privato (o forniscimi il nome di qualcuno che può indicarmene uno vero), di cui sono state verificate le capacità nel modo che tu hai detto, anche uno con cui hai verificato di persona le sue doti,
e io lo contatterò per chiedergli cose riservate che sa solo un defunto e io -
15/8/2014, 11:39xMaiaAppunto, la mia amica era andata da una medium poco dopo la morte del fidanzato e la signora le ha detto che era ancora troppo presto e che lui non era ancora del tutto 'dall'altra parte' ed era ancora attaccato alla terra etc etc.. Quindi di tornare dopo un mesetto quando lui si sarebbe 'sistemato' ;) Poi vabbé ha azzeccato alcuni particolari della morte (pressione sul collo, che però credo abbiano quasi tutti quelli che muoiono in un incidente d'auto).Quote:
Originariamente inviata da Sousuke
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15/8/2014, 13:44Sousukeah ecco, ha detto di tornare fra un mese, troppo facile così, deve dire dei segreti che sa solo il defunto subito dopo mezzora, sono organizzati, nel frattempo avrà indagato con collaboratori investigatori...Quote:
Originariamente inviata da xMaia
quelli che parlano così agiscono come l'oroscopo, forniscono versioni così generiche che, per ragioni statistiche, possono corrispondere al profilo di tanti che rientrano in quella sottocategoria, oppure essere interpretate in vari modi in modo da adattarsi al caso singolo -
15/8/2014, 14:25xMaiaEsatto, è quello che penso anche io. Secondo me più che altro questi 'medium' hanno magari solo una gran capacità di dare le risposte che le persone vogliono sentire, basandosi magari sugli atteggiamenti che le persone hanno mentre gli fanno una domanda, dalla domanda stessa, etc.. Nulla più.. Poi magari mi sbaglio, è solo il mio pensiero.Quote:
Originariamente inviata da Sousuke
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21/8/2014, 14:40lucasab
Le persone che effettivamente hanno un contatto con altre dimensioni si guardano ben bene prima di raccontare quanto sentono e vedono e soprattutto non chiedono nessuna ricompensa in denaro o qualsiasi altra cosa materiale.
Chi chiede qualcosa in cambio è già fasullo in partenza.
Queste persone esistono,molto rare ma esistono.Bisogna tener presente però che non è una capacità stessa della persona ma un dono arrivato. -
21/8/2014, 17:01Sousukeesistono prove materiali, certe, su queste persone rare in grado davvero di parlare con i defunti, o è tutto frutto di suggestioni proprie (a causa della morte recente di un proprio caro), e delle strategie di cui parlavo sopra?Quote:
Originariamente inviata da lucasab
per esempio, rivelano segreti che sa solo il defunto subito sul posto dopo essere stati contattati per la prima volta, dopo mezzoretta, o no?
il dono arrivato da chi o dove? è sempre una capacità, un'abilità innata che ha la persona, sempre presumendo che sussista davvero
poi che uno la offri gratuitamente o a pagamento è un altro discorso, che concerne la morale, non la capacità in sè, anche se è probabile che uno che tenti di lucrarci sopra in questi campi sia un ciarlatano disonesto
ma non esiste un rapporto biunivoco, quindi può essere benissimo un cantastorie anche quello che lo fa gratis -
22/8/2014, 1:35lucasab
Ciao Sousuke,se hai notato ciò che ho scritto ti sei accorto che ho parlato di dimensioni.
Hai letto la mia esperienza e per me ora la morte è solo un'invenzione delle religioni che servono appunto per chi ha paura della morte.
Quello che ho sperimentato è arrivato dall'esterno e sinceramente non ti so dire da chi o dove,la cosa certa è che non era farina del mio sacco ma un contatto che stento a credere di questa dimensione. -
22/8/2014, 1:38Sousukesicuro che non sia solo frutto di suggestioni?Quote:
Originariamente inviata da lucasab
la morte fisica è un fatto dimostrato scientificamente
poi ognuno può credere nell'anima, in mondi sovrannaturali, in altre dimensioni da cui provengono le parole dei defunti che solo i medium percepiscono etc... -
23/8/2014, 19:24lucasab
No no,ti garantisco che non era suggestione.
La morte fisica è solo un passaggio.
La religione serve a coloro che hanno paura della della morte mentre la spiritualità è per chi la morte la già vista.
Quanto vorrei farti sentire la pace immensa provata in quel momento,le parole non bastano.
Ciao -
23/8/2014, 22:53Sousukela morte fisica è solo un passaggio per chi crede nell'aldilà, quindi già quella è una religioneQuote:
Originariamente inviata da lucasab
la spiritualità (come sviluppo della propria anima) implica spesso una religione, intesa come una forma di credenza per fede verso qualcosa di indimostrabile, dato che invade campi che vanno oltre il mondo fisico
se non fosse stata suggestione allora dovrebbe essere dimostrabile, solo che se uno fosse davvero morto fisicamente non potrebbe raccontare la sua esperienza -
24/8/2014, 13:27lucasab
Come al solito Sousuke,spesso l'ho ribadito,se potessi dimostrarlo pensi che non lo farei?
Credimi,la religione è altro paio di maniche,l'ho vissuto in prima persona e per me ora niente a che fare con credenze o fede.
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Ora provo a spiegarti un po meglio ciò che penso.
Io sostengo che la verità è una terra senza sentieri e non la si può avvicinare da nessun tipo di percorso, religione o setta.
Questo è il mio punto di vista, al quale aderisco in modo assoluto e incondizionato. Essendo la verità illimitata, incondizionata, non raggiungibile da nessun tipo di strada, non può essere organizzata né si dovrebbe formare nessuna organizzazione per guidare o forzare le persone a percorrere vie particolari.
Se innanzitutto comprendete questo, allora vedrete quanto sia impossibile organizzare un credo. La fede è una questione puramente individuale e voi non potete e non dovete organizzarla; se lo fate, diventa una cosa morta, cristallizzata, diventa un credo, una setta, una religione da imporre agli altri. E’ questo che tutti cercano di fare nel mondo.
La verità viene ridotta a qualcosa di ristretto, a una specie di trastullo per coloro che sono deboli, che si sentono momentaneamente insoddisfatti. La verità non può essere “portata giù” è piuttosto l’individuo che deve fare lo sforzo di innalzarsi fino ad essa. Non potete portare a valle la cima del monte, se volete conquistare quella cima dovete attraversare la valle e arrampicarvi su per la salita, senza temere i pericolosi precipizi.
Sostengo, che nessuna organizzazione potrà mai guidare l’uomo alla spiritualità. Se si crea un’organizzazione a questo scopo, questa diventa una specie di stampella, un punto di debolezza, una schiavitù che paralizza l’individuo, che gli impedisce di crescere, di stabilire la sua unicità, che risiede nella scoperta per conto suo della verità assoluta, incondizionata.