Sì ma anche stampato il times è illeggibile per me.. infatti come dicevo è nato per i giornali e non per i libri.
Il cambria e il calibri mi piacciono entrambi, sono molto leggibili :)
Visualizzazione stampabile
Sì ma anche stampato il times è illeggibile per me.. infatti come dicevo è nato per i giornali e non per i libri.
Il cambria e il calibri mi piacciono entrambi, sono molto leggibili :)
Quindi, dopo questo fantastico tira e molla tra Times new roman e altri font, cosa mi consigliate di utilizzare? Intendo, se mai volessi (e sottolineo l'uso del condizionale) inviare il libro ad un editore, va bene il times new roman o serve qualcosa di piu` leggibile, come dicevate prima?
Comunque, tanto per precisare, non ho messo spazi tra i paragrafi, quindi almeno questo problema e` eliminato a priori...
si usa il times new romans ^^
Dopo lunga e attenta riflessione sono giunta alla conclusione che è meglio aspettare. Non tanto a scrivere (infatti, il libro l'ho finito, aspetta solo di essere corretto), quanto più a tentare di pubblicare.
Non voglio attendere tanto, solo la maggiore età (un anno passa in fretta, in fondo...).
Perchè ho deciso questo? Perchè ho capito quanto la gente, spesso, sia restia ad accettare che qualche giovane sia già in grado di fare qualcosa. Se mai dovessi riuscire nel mio sogno, non voglio essere ricoperta di insulti gratuti come è capitato ad altri miei coetanei. Voglio che la gente mi giudichi per quello che scrivo, non per la mia età. Pertanto, ho deciso di aspettare i 18. Da lì in avanti, non dico che sarò "adulta", ma perlomeno la gente sarà costretta a riconoscermi in quanto membro attivo della società...
e no...
la giovane età, spesso, fa "caso editoriale" :)
Achille Campanile nel suo breve prontuario letterario (reperibile ne "In campagna è un'altra cosa") aveva inserito una voce che capita a proposito:
Giovane scrittore: quarant'anni
Io conosco un autore che ha pubblicato il primo libro due anni fa, a 27 anni: ha fatto il suo bravo giro di conferenze e fiere del libro, ma poi è finita lì, e detto fra noi il suo lavoro mi è piaciuto ma senza entusiasmarmi, si vedeva l'inesperienza. Ha avuto successo ma penso più per l'attualità della tematica trattata che per la sua bravura.
Quindi, a meno che proprio uno non sia il pronipote di Dostocoso illuminato dalla Musa, o che voglia proprio scrivere per guadagnarsi la pagnotta, io propenderei per l'approccio alla Tomasi di Lampedusa: farsi una solida cultura, leggere moltissimo ed esercitarsi, e poi scrivere una sola opera perfetta quando si sarà già in là con gli anni.
non volevo demoralizzarla :(
che antipatici :069:
Se una persona vuole insultarti a 17 anni, lo farà anche se lo pubblichi a 18 anni...
Ma a meno che non diventi un libro molto famoso non credo che troverai problemi del genere..se invece fosse così, che te frega? Ti sei fatta un reddito intanto
Non è la paura di essere insultati o stroncati dalla critica a doverci fermare, infatti, la questione da porsi è un'altra e riguarda la qualità filosofica del libro, quella che fa la differenza fra lo scrittore che pubblica per autoaffermazione e l'autore che vuole condividere un pensiero col lettore: il messaggio che veicola, apporta qualcosa di nuovo al grande discorso che si sta mettendo su da quando esistono i racconti?
O almeno, per accontentare quelli che dicono che ormai è già stato scritto tutto (è una balla, e l'ha pure detta un premio Nobel :181:): quello che si dice, può tornare utile al lettore ideale? Può istruirlo od almeno intrattenerlo?
Le questioni di stile, per quanto importanti, vengono dopo queste considerazioni. Se un libro risponde in modo positivo ai criteri di cui sopra allora è degno di essere pubblicato. Io poi sostengo che sia meglio aspettare anche perché, esercizio a parte, il proprio lavoro non lo si può valutare oggettivamente se non lasciandolo dimenticato per un po', e tornandoci su con la mente sgombra.
Quello che ha scritto la saga di Eragon aveva quanto? 15 anni?
Io penso che anche l'anno prossimo sarai giovane.
E tanto vale pubblicarlo quando lo hai scritto..
sia pubblicarlo da giovanissimi, sia da più vecchiocci ha vantaggi e svantaggi.
Pubblicalo, se è un buon libro la tua età puo essere solo un vantaggio
Avete ragione un po' tutti. E' vero, tra 17 e 18 non c'è tutta questa gran differenza. Però, se sono maggiorenne, sono giovane, ma una giovane in possesso parziale delle sue facoltà mentali, invece che del tutto imbecille.
Voglio dire: uno pubblica un libro a 15, 16 anni. Il contenuto è buono e tutto, ma quando vogliono per forza fare una critica negativa, non si basano su ciò che è scritto, ma sull'età dell'autore. Se proprio devono criticarmi, allora che lo facciano sull'opera, non su un paio di cifre. Ed è vero, si è considerati "troppo giovani" anche a 18 anni, ma almeno devono riconoscere che non sono una povera piccola rimbecillita appena uscita dalle elementari che vuole proiettarsi prematuramente in un mondo che non conosce giusto per il desiderio di fama, ma una persona con i neuroni piazzati nel posto giusto. E poi, comunque, c'è anche un motivo in più: se sono maggiorenne, posso prendermi l'intera responsabilità di tutto senza intermediari.
Non so, magari sbaglio... però preferirei così. E, comunque, a rileggere l'intera opera e a correggerla per intero qualche mese lo impiego di sicuro, perciò...
Cari amici di fdt...
E' finito!!!!! Ho impiagato in tutto 3 anni, 4 mesi e 13 giorni!!! Ma ora sono felice di annunciare che è davvero completo!
L'unica cosa che mi resta da fare è cambiare la dimensione del carattere da 14 a 12, come mi è stato suggerito e come molti siti per aspiranti scrittori consigliano vivamente. E poi... basta, ho deciso che provo a buttarmi. Al massimo verrò sommersa da lettere del tipo "Siamo spiacenti, ma al momento non siamo interessati al suo lavoro..." etc....
In fondo, tentar non nuoce. Ed è meglio che cominci subito prima che questo sprint di ottimismo finisca il suo effetto!! :D
Ciao ragazza.
Anche io sto pubblicando un libro,ma su facebook. [
Ragazza se vuoi pubblicarlo,non c'è problema; non si metteranno a guardare l'età, ma come scrivi!
Almeno io la penso così :D
Figurati i miei amici dicono che dovrei pubblicarlo io, eppure ho 13 anni. O.o
Si, infatti, io preferirei lasciarlo così... Però è anche vero che non tutti hanno il tempo e la pazienza di immergersi in così tante pagine (tieni conto che ora si è anche allungato)
Comunque, credo proprio che lo lascerò così, anche perchè preferisco i libri singoli.
beh, in effetti.... è un ragionamento che non fa una piega! :lol: Però per molti (esperienza personale con miei conoscenti) preferiscono avere libri separati che si riferiscono ad una stessa storia, forse dà l'illusione di arrivare prima alla fine... boh, valli a capire. Comunque anche io sono come te, mi attraggono i libir lunghi!