Il Club del Libro - I ed.: Il castello dei destini incrociati (I. Calvino)

In realtà Calvino lo fa perché quasi tutti i libri della sua fase più matura hanno lo scopo di mostrare l'architettura stessa dell'opera al lettore. Qui, magari, esagera un po'. Ma già Se una notte d'inverno un viaggiatore è bellissimo, secondo me il suo più bello al pari delle Città invisibili.

Ma vabbè, sono di parte, secondo me Calvino è il più grande scrittore italiano del Novecento. Io più che altro adoro la sua scrittura e il modo in cui usa la nostra lingua, era veramente un genio.

In ogni caso

si avverte moltissimo la "sperimentalità" dell'opera, tant'è che magari come primo approccio non è il massimo. C'è una differenza già abissale con i suoi primi romanzi, come il sentiero dei nidi di ragno o la trilogia dei nostri antenati, si avverte molto che il libro è di una fase transitoria della sua produzione.

Ora scusatemi, non riesco a non leggerlo con la testa degli "addetti al mestiere" -.-

Quote:

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Originariamente inviata da Holly

In realtà Calvino lo fa perché quasi tutti i libri della sua fase più matura hanno lo scopo di mostrare l'architettura stessa dell'opera al lettore. Qui, magari, esagera un po'. Ma già Se una notte d'inverno un viaggiatore è bellissimo, secondo me il suo più bello al pari delle Città invisibili.

Ma vabbè, sono di parte, secondo me Calvino è il più grande scrittore italiano del Novecento. Io più che altro adoro la sua scrittura e il modo in cui usa la nostra lingua, era veramente un genio.

In ogni caso

si avverte moltissimo la "sperimentalità" dell'opera, tant'è che magari come primo approccio non è il massimo. C'è una differenza già abissale con i suoi primi romanzi, come il sentiero dei nidi di ragno o la trilogia dei nostri antenati, si avverte molto che il libro è di una fase transitoria della sua produzione.

Ora scusatemi, non riesco a non leggerlo con la testa degli "addetti al mestiere" -.-

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continua a leggere con la testa deli "addetti al mestiere" che mi piace leggere ciò che pensi!

Lo inizio più tardi, poi vi saprò dire qualcosa.

Ho letto la prima parte e iniziato da poco la seconda. L'idea che mi sono fatta è che l'autore non sia interessato tanto alla storia in sé, quanto piuttosto alla forma che tale storia assume. Infatti, la prima parte sembra un vero e proprio esercizio di stile.

Mi piace molto l'idea di fondo: raccontare, attraverso i tarocchi, le storie di questi viandanti, le quali risultano essere fittamente intrecciate. lo sviluppo è un po' scarno, però, ma, come dicevo sopra, credo che vera protagonista di quest'opera sia la penna di Calvino.

Qualcuno lo ha finito? Io ho mollato la lettura perchè mia madre mi ha rubato il kindle :cry: Spero di poterlo finire...

Comunque facciamo una seconda edizione o no?

Oddio, io avevo intanto iniziato un altro libro e mi ha presa, quindi avevo messo da parte questo XD (ho difficoltà con i racconti, scusatemi u.u)

Per ora io ho un po' di libri da leggere, quindi non so se riesco a raggiungervi, ma se volete per me va bene

Ma come siamo brave, abbiamo abbandonato tutte XD

Non l'ho abbandonato :o è che lo sto leggendo a rilento :083:

Quote:

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Originariamente inviata da Holly

Non l'ho abbandonato :o è che lo sto leggendo a rilento :083:

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Idem,ma perché non mi ha preso poi così tanto. mi mancheranno venti pagine e non riesco a finirlo xD

Io l'ho finito u.u