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Originariamente inviata da
Holly
Certo, è una cosa tua e basta ^^
Se ti posso dare un consiglio... perché non scrivi di getto quel che ti viene, prendi le prime impressioni così come nascono nella tua testa e poi passi a una seconda stesura in cui curi la forma...? (e non sottovalutare mai l'importanza della forma)
Anch'io ti do lo stesso consiglio, da appliccare anche ai temi scolastici. E' meglio lasciarsi prima guidare dalla fantasia, e dopo passare alla revisione "tecnica".
In ogni caso sì, scrivere un libro è diverso da scrivere qualcosa che ti viene chiesto di scrivere, ma la grammatica è la stessa, la sintassi idem, quindi è importante avere una buona conoscenza della lingua italiana. Che si migliora col tempo, questo è poco ma sicuro. :D
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Originariamente inviata da
Temperance
Anch'io ti do lo stesso consiglio, da appliccare anche ai temi scolastici. E' meglio lasciarsi prima guidare dalla fantasia, e dopo passare alla revisione "tecnica".
In ogni caso sì, scrivere un libro è diverso da scrivere qualcosa che ti viene chiesto di scrivere, ma la grammatica è la stessa, la sintassi idem, quindi è importante avere una buona conoscenza della lingua italiana. Che si migliora col tempo, questo è poco ma sicuro. :D
Forse nei temi non le conviene farlo, per una questione di organizzazione interna nel testo.
Nel caso del tema vale l'esatto contrario, bisognerebbe fare sempre uno schema di quel che si intende scrivere prima di passare alla stesura...
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io vi ringrazio dei consigli...che seguirò senz altro...kmq quando ho + tempo casomai vi scrivo qualche pezzo..ok? ;)
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Certo e se vuoi qualche consiglio sulla sintassi chiedi pure.
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Originariamente inviata da
Holly
Forse nei temi non le conviene farlo, per una questione di organizzazione interna nel testo.
Nel caso del tema vale l'esatto contrario, bisognerebbe fare sempre uno schema di quel che si intende scrivere prima di passare alla stesura...
Vabbè, non dicevo che anche per il tema deve buttar giù tutto di getto, però spesso ho visto gente che pur di scrivere in modo corretto si fossilizza sui verbi, sugli aggettivi e quant'altro, e alla fine lo scritto è impersonale, e davvero brutto da leggere. Quindi magari pensare meno a queste cose fa bene, almeno con me ha funzionato, scrivevo qualche paragrafo e lo rileggevo, se c'era qualche ripetizione la eliminavo, se qualche tempo verbale era sbagliato idem.
Ovviamente è diverso scrivere qualcosa di personale, anche perchè nessuno ti corre dietro, e hai tutto il tempo per rielaborare lo scritto, però anche con i compiti in classe è meglio non essere troppo "fiscale".:)
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Io nei temi avevo il problema della poca fantasia.. Spesso ci davano temi sulla politica e attualità ed era difficile avercela.
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Io avevo quello opposto; avevo troppa fantasia e spesso dovevo spiegare le cose ai professori, per non parlare dei neologismi.
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io cercherò di finirlo al più presto così scrivo qualche passaggio qui!
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ah grazie!!
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Randy Mellons
Certo e se vuoi qualche consiglio sulla sintassi chiedi pure.
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comunque si,i temi di scuola non erano molto apprezzabili da noi! poi io che di politica non ci capisco niente (e nemmeno mi interessa sapere qualcosa!) :lol:
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Originariamente inviata da
Khumiko.
No, ma infatti io le do solo qualche idea ma non l'aiuto a scrivere.
Grazie dei consigli! Lei sta facendo come dici te, cioè sta scrivendo il libro che vorrebbe legere. L'unica pecca è che legge pochissimo perciò non è un genio in italiano.
Secondo me è fondamentale aver letto molto ed avere delle solide basi (anche classiche), purtroppo la grammatica e la tecnica non la si acquisisce a scuola, e il lessico nemmeno ;)
Anche a me piacerebbe molto scrivere un libro, ma bisogna metterci il talento e l'anima ^^"
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ilPiace
Secondo me è fondamentale aver letto molto ed avere delle solide basi (anche classiche), purtroppo la grammatica e la tecnica non la si acquisisce a scuola, e il lessico nemmeno ;)
Anche a me piacerebbe molto scrivere un libro, ma bisogna metterci il talento e l'anima ^^"
Sono d'accordo con te ^^
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Originariamente inviata da
ilPiace
Secondo me è fondamentale aver letto molto ed avere delle solide basi (anche classiche), purtroppo la grammatica e la tecnica non la si acquisisce a scuola, e il lessico nemmeno ;)
Anche a me piacerebbe molto scrivere un libro, ma bisogna metterci il talento e l'anima ^^"
Scusami, ma se non la acquisisci a scuola, dove la vuoi andare a prendere la grammatica? xD
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Originariamente inviata da
Holly
Scusami, ma se non la acquisisci a scuola, dove la vuoi andare a prendere la grammatica? xD
puoi apprenderla studiando il latino e le traduzioni dei classici (non tutti fanno latino a scuola).. e comunque leggendo capisci in che modo mettere la punteggiatura e come impostare le frasi per dare un climax ascendente o discendente, oltre che a comprendere diverse tecniche di scrittura ^^
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Sul latino non esageriamo; molti grandi scrittori non l'hanno studiato e, ovviamente, molti grandi studiosi del latino non hanno nessun talento nella scrittura. In ogni caso, sì, la grammatica si impara a scuola. E no, non è essenziale che questa venga imparata tra le mura scolastiche. Se consideriamo che oggi la maggior parte degli elaborati vengoni redatta al PC, e che la scuola (almeno gli istituti classici) non danno nessun insegnamento per quanto riguarda punteggiatura e metrica da usare davanti ad un computer, capirete da soli quanto la didattica sia carente sotto questo punto di vista. La grammatica la si può apprendere tranquillamente da soli e, la cosa che più amo, è che un tipo di materia che può essere appresa "passivamente", semplicemente leggendo un libro, questo con i dovuti limiti del caso, sempre per restare in tema ovvietà.
Senza considerare che, per quanto riguarda l'aspetto artistico di un testo, a scuola sicuramente non ne fanno menzione, e - con molta probabilità - la maggioranza degli insegnanti non avrebbe nemmeno le nozioni adeguate da impartire. Fidatevi delle cose, mai di chi ve le insegna.
Esempio pratico.
Perché o Perchè? La forma giusta da usare ve l'hanno insegnata a scuola?
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Per quanto riguarda la grammatica in sé, io parlo di qualcosa che si impara dalla prima elementare fino all'ultimo anno. Quella cosa, a prescindere dal latino (che non puoi capire se non hai le regole base della grammatica italiana), si impara esclusivamente a scuola.
Sicuramente il latino e il greco, che non sono indispensabili, aiutano tanto. Più che altro ti aiutano a capire meglio le strutture linguistiche.
Per quanto riguarda l'aspetto artistico, per il 50% quella è una cosa innata, è un talento.
La grammatica non è l'arte del saper scrivere. Sono le regole che ci insegnano a usare la nostra lingua, e quelle si imparano a scuola. Che poi molti sappiano bene la grammatica, ma abbiano poco senso estetico nella scrittura, è un discorso diverso. A quello si rimedia tanto leggendo, e scrivendo, e in parte bisogna è un talento che o si ha, o non si ha.
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Originariamente inviata da
Randy Mellons
Esempio pratico.
Perché o Perchè? La forma giusta da usare ve l'hanno insegnata a scuola?
All'università, nel mio caso.
Ma ci sono cose basilari più importanti da sapere...
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Per quanto riguarda l'aspetto artistico, per il 50% quella è una cosa innata, è un talento.
Parlo proprio di formattazione testo e impaginazione, e tanta altra roba che non c'entra col talento. Non vorrei sbagliarmi, ma dovrebbero esserci anche dei corsi appositi.
Per la grammatica basilare, quella delle elementari insomma, mi piace darla per scontata. Nel senso che se una persona ha un minimo interesse nello scrivere, deve pur avere un minimo interesse nel saperlo fare con cognizione di causa.
Sul perché è semplicemente il primo esempio che mi è venuto in mente; pare ovvio che la differenza tra è ed e è più importante (scusate il gioco di parole); tutto questo per dire che comunque ci sono aspetti che a scuola non puoi imparare e questo del perché volendo puoi anche apprenderlo leggendo.
Per quanto riguarda il talento, in senso stretto, quello si ha o non si ha è vero; io più che altro preferisco usare il termine predisposizione, inteso come essere predisposti a scrivere cose interessanti, indipendentemente dalla cultura o dalle proprietà linguistiche
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Originariamente inviata da
Randy Mellons
Per quanto riguarda l'aspetto artistico, per il 50% quella è una cosa innata, è un talento.
Parlo proprio di formattazione testo e impaginazione, e tanta altra roba che non c'entra col talento. Non vorrei sbagliarmi, ma dovrebbero esserci anche dei corsi appositi.
Per la grammatica basilare, quella delle elementari insomma, mi piace darla per scontata. Nel senso che se una persona ha un minimo interesse nello scrivere, deve pur avere un minimo interesse nel saperlo fare con cognizione di causa.
Sul perché è semplicemente il primo esempio che mi è venuto in mente; pare ovvio che la differenza tra è ed e è più importante (scusate il gioco di parole); tutto questo per dire che comunque ci sono aspetti che a scuola non puoi imparare e questo del perché volendo puoi anche apprenderlo leggendo.
Per quanto riguarda il talento, in senso stretto, quello si ha o non si ha è vero; io più che altro preferisco usare il termine predisposizione, inteso come essere predisposti a scrivere cose interessanti, indipendentemente dalla cultura o dalle proprietà linguistiche
Io ho seguito un corso di scrittura creativa, è una stronzata.
L'ho seguito solo perché dava crediti universitari, ma era una tortura psicologica.
La grammatica, purtroppo, non è scontata. Sai quanta gente si ostina a scrivere e non sa le regole base della nostra lingua? XD
La scuola deve insegnare il più possibile, ma molte volte non lo fa.
Sul termine "predisposizone" hai ragione, ma "cose interessanti" non è un parametro oggettivo. Ci vuole qualcosa di diverso, qualcosa di innato, che viene da dentro, ci vuole una certa sensibilità per scrivere...
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Io ho seguito un corso di scrittura creativa, è una stronzata.
L'ho seguito solo perché dava crediti universitari, ma era una tortura psicologica.
Stiamo parlando ancora di due cose diversissime. Io parlo di forma e stesura, ci sono delle regole.
Sulla grammatica forse hai ragione. Ma ti ripeto chi si ostina a scrivere non sapendo le basi, non credo avrà mai modo di svegliarsi un giorno pensando di scrivere un libro. Per la scrittura creativa, un corso è inutile, ancora più inutile se è tenuto da un perfetto idiota; come del resto accade nella maggioranza dei casi.
Sul cose interessanti, in parte hai ragione, in parte no. Per come la vedo io, chi è predisposto, può anche scrivere di come va al cesso, e renderlo interessante. Non si tratta di trama o di idee, ma più che altro di stile.
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Originariamente inviata da
Randy Mellons
Stiamo parlando ancora di due cose diversissime. Io parlo di forma e stesura, ci sono delle regole.
Sulla grammatica forse hai ragione. Ma ti ripeto chi si ostina a scrivere non sapendo le basi, non credo avrà mai modo di svegliarsi un giorno pensando di scrivere un libro. Per la scrittura creativa, un corso è inutile, ancora più inutile se è tenuto da un perfetto idiota; come del resto accade nella maggioranza dei casi.
Sul cose interessanti, in parte hai ragione, in parte no. Per come la vedo io, chi è predisposto, può anche scrivere di come va al cesso, e renderlo interessante. Non si tratta di trama o di idee, ma più che altro di stile.
:017:
E' normale che la sintassi ha delle regole, e quella si impara a scuola. Ma oltre le regole c'è anche il modo di saperle utilizzare per rendere il testo piacevole. Puoi anche scrivere una cosa sintatticamente corretta ma brutta.
Se uno, invece mi racconta di come va al bagno, fa la cosa peggiore di tutte. Raccontare cagate (in tutti i sensi) facendole passare per capolavori. Non esiste nulla di peggio di quella cosa lì. Ed è una cosa che fanno tutti. Arricchire cavolate con uno stile decente. E ne vien fuori, agli occhi del lettore attento, l'orrore peggiore di tutti.
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Era un esempio suvvia. Nessuno vuole far passare una cagata per capolavoro. Però personalmente, riesco a distinguere chi ha un modo noioso e banale di scrivere (anche se l'argomento è poco interessante) da chi è povero di idee e di stile. E, quando scrivi un libro, questo è importante.
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Raccontare cagate (in tutti i sensi) facendole passare per capolavori
Tipo Twilight. In quel caso, sono sicuro che una mia gastro-storia è sicuramente più interessante.
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Originariamente inviata da
Randy Mellons
Era un esempio suvvia. Nessuno vuole far passare una cagata per capolavoro. Però personalmente, riesco a distinguere chi ha un modo noioso e banale di scrivere (anche se l'argomento è poco interessante) da chi è povero di idee e di stile. E, quando scrivi un libro, questo è importante.
Tipo Twilight. In quel caso, sono sicuro che una mia gastro-storia è sicuramente più interessante.
Twilight :? Ma che aspettano a metterlo all'indice? XD
Comunque guarda che stiamo dicendo grosso modo la stessa cosa xD
In ogni caso a me piacerebbe tanto leggere qualcosa scritta dalla ragazza del topic :P
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Originariamente inviata da
Holly
Twilight :? Ma che aspettano a metterlo all'indice? XD
Comunque guarda che stiamo dicendo grosso modo la stessa cosa xD
In ogni caso a me piacerebbe tanto leggere qualcosa scritta dalla ragazza del topic :P
Holly mica ho detto che hai torto ed io ragione, oppure l'opposto. Ho semplicemente argomentato il mio pensiero, visto che questa è una delle poche discussioni che seguo con vivo interesse. Per quanto riguarda Queen, anche io sono curioso.
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Originariamente inviata da
Randy Mellons
Holly mica ho detto che hai torto ed io ragione, oppure l'opposto. Ho semplicemente argomentato il mio pensiero, visto che questa è una delle poche discussioni che seguo con vivo interesse. Per quanto riguarda Queen, anche io sono curioso.
Sì tranquillo, ero io che mi stavo perdendo :D
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La letteratura è probabilmente l'arte in cui sarebbe più "facile" innovare, perché è quella che si è sviluppata di meno a parte esempi molto isolati. Se nel corso del 900 le arti figurative e la musica hanno sperimentato praticamente di tutto, anche con risultati dubbi, un romanzo come Finnegans Wake di Joyce, pur essendo roba di 80 anni fa, è ancora chilometri avanti a qualsiasi cosa sia stata scritta successivamente.
Gli scrittori, anche quelli famosi, continuano quasi sempre a scrivere semplici storie lineari e la gente dai libri non si aspetta altro.
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@Queen*
Dai scrivici qualcosa :)
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Originariamente inviata da
UriGeller
La letteratura è probabilmente l'arte in cui sarebbe più "facile" innovare, perché è quella che si è sviluppata di meno a parte esempi molto isolati. Se nel corso del 900 le arti figurative e la musica hanno sperimentato praticamente di tutto, anche con risultati dubbi, un romanzo come Finnegans Wake di Joyce, pur essendo roba di 80 anni fa, è ancora chilometri avanti a qualsiasi cosa sia stata scritta successivamente.
Gli scrittori, anche quelli famosi, continuano quasi sempre a scrivere semplici storie lineari e la gente dai libri non si aspetta altro.
Perché la lingua è, rispetto ad altri, un codice con cui si può "giocare" molto meno.
Si rischia di perdere in universilità.
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Originariamente inviata da
UriGeller
La letteratura è probabilmente l'arte in cui sarebbe più "facile" innovare, perché è quella che si è sviluppata di meno a parte esempi molto isolati. Se nel corso del 900 le arti figurative e la musica hanno sperimentato praticamente di tutto, anche con risultati dubbi, un romanzo come Finnegans Wake di Joyce, pur essendo roba di 80 anni fa, è ancora chilometri avanti a qualsiasi cosa sia stata scritta successivamente.
Gli scrittori, anche quelli famosi, continuano quasi sempre a scrivere semplici storie lineari e la gente dai libri non si aspetta altro.
Condivido, seppur solo in parte. Cos'è in fondo l'innovazione? Parli di storie lineari, e su questo condivido, ma chi ci dice che una storia più complessa/stravolgente/quello che vuoi, sia migliore? Per come la vedo io si può sperimentare in tanti modi, ma questo non significa che ci sia innovazione in termini di miglioramento, molto più probabilmente, ci sarà innovazione solo in termini di un'offerta maggiore.
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ok...ora scrivo qualcosa sul libro...
allora la storia è di una ragazza che vive con i nonni,ha due sogni il primo è quello di cantare mentre il secondo è quello di conoscere i suoi genitori,visto che l hanno abbandonata da piccola..
ania,la protagonista,ha degli amici con cui si confida moltissimo anche riguardo il ragazzo che le piace! come tutte le storie,ci saranno vari colpi di scena e ha un acerrima nemica,che è la fidanzata di nick,il ragazzo di cui è innamorata ania!!
durante una festa ania canta una canzone suscitando l interesse di nick ma lo fa indossando una maschera perchè si vergogna a cantare davanti al pubblico! durante la festa ania perde il suo mp3 e nick farà in modo di trovare la proprietaria di quel mp3...
poi nick lascerà phoebe e si mette con ania ma durante la festa di compleanno di ania nick scopre la verità e si lasciano.....poi ci saranno vari colpi di scena..... vi basta come racconto??? come vi sembra?? :)
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Originariamente inviata da
Queen*
ok...ora scrivo qualcosa sul libro...
allora la storia è di una ragazza che vive con i nonni,ha due sogni il primo è quello di cantare mentre il secondo è quello di conoscere i suoi genitori,visto che l hanno abbandonata da piccola..
ania,la protagonista,ha degli amici con cui si confida moltissimo anche riguardo il ragazzo che le piace! come tutte le storie,ci saranno vari colpi di scena e ha un acerrima nemica,che è la fidanzata di nick,il ragazzo di cui è innamorata ania!!
durante una festa ania canta una canzone suscitando l interesse di nick ma lo fa indossando una maschera perchè si vergogna a cantare davanti al pubblico! durante la festa ania perde il suo mp3 e nick farà in modo di trovare la proprietaria di quel mp3...
poi nick lascerà phoebe e si mette con ania ma durante la festa di compleanno di ania nick scopre la verità e si lasciano.....poi ci saranno vari colpi di scena..... vi basta come racconto??? come vi sembra?? :)
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