Appartamento in comproprietà: l'altra parte non vuole vendere

Buongiorno a tutti,
mi rivolgo a questo forum sperando di trovare la risposta ad un problema per me complesso.
Sono proprietario di un appartamento per la quota di 2/3 mentre l'altro 1/3 non è di mia proprietà ma vorrei acquistarlo.
Ho cercato di andare in trattativa ma non sono riuscito a trovare un accordo per il mio acquisto.
Inoltre all'interno dell'appartamento ci sono dei lavori di ristrutturazione (alcuni necessari, altri migliorativi) che vorrei apportare. L'altra parte non è d'accordo e non vuole partecipare ai lavori di ristrutturazione.
Io ci voglio entrare, ma nemmeno per l'affitto si è trovato un accordo.
Quindi, la mia domanda è: come posso tutelarmi se voglio comunque entrare e vivere nell'appartamento facendo tutti i lavori che voglio a mie spese?
Essendo io proprietario della maggioranza delle quote dell'appartamento, posso in qualche modo impormi sull'1/3 oppure che diritti ho?

Ringrazio fin da ora chi riesce a darmi una mano, buona giornata.

Dunque dunque.
Questione vendita: non puoi obbligarlo a venderti la quota, ognuno dei comproprietari è libero di disporne come vuole; volendo, puoi chiedere lo scioglimento della comunione. In questo caso si aprono diversi scenari, a seconda che l'immobile sia o meno divisibile e che gli altri (o l'altro, nel tuo caso) partecipante sia d'accordo o meno.
Nel caso peggiore, che pare essere il tuo (immobile non divisibile e altro comproprietario ostile) si rende necessario ricorrere al tribunale affinchè l'immobile venga venduto giudizialmente. Il ricavato viene poi diviso in proporzione alle quote.
Pur essendo solo in 2 comproprietari in pratica si tratta di un piccolo condomino (o condominio minimo) ed in genere la disciplina è la stessa: per quanto riguarda alla manutenzione, spese per riparazioni, ecc. le decisioni devono essere deliberate e prese a maggioranza; se ciò non è possibile, il partecipante può ricorreerre all'autorità giudiziaria. Se si tratta di interventi straordinari o innovazioni ci vogliono i 2/3.
A parte queste cose, se a causa della trascuratezza dell'altro devi fare delle spese necessarie alla conservazione dell'immobile, hai poi il diritto di farti rimborsare la quota di spettanza dell'altro.
Chi ci abita ora? Cioè, al momento è vuoto o ci sono altri soggetti che hanno diritti (usufrutto, abitazione, locazioni in corso)? In mancanza, pur avendo la maggioranza delle quote non puoi (penso) decidere autonomamente ed andare "di forza" ad abitarlo, se l'altro non vuole. Sarebbe necessario una qualche forma di contratto (qualcosa tipo comodato, con lui che appunto ti permette di abitare - gratis o dietro compenso - l'immobile di cui è comproprietario) o comunque di assenso. Se no, come sopra: avvo e ricorso al giudice.

P.S.: @lexlutor il condominio mi fa cagare quindi prendi con le pinze quello che ti ho scritto. In ogni caso, un consulto con un professionista, carte alla mano, sarebbe molto opportuno, anche perchè bene o male in quasi tutti i casi dovresti comunque passarci (anzi magari con il suo intervento potresti spingere a trovare un qualche accordo il comproprietario rompipalle senza dover finire in tribunale).