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Testamento olografo
Aiuto e' la prima volta che vi scrivo! La mia vicina di casa ha 83 anni, sposata con un uomo di 75 anni. Tra di loro hanno la comunione dei beni, non hanno figli ma due sorelle, dalla parte di lei, di cui una con figli, mentre due nipoti dalla parte di lui. La signora ha deciso di fare un testamento olografo dove lascia come erede universale il marito dell'alloggio dove abita, perche' di sua proprieta' in quanto acquistato prima del matrimonio.Ma nello stesso foglio del testamento vuole scrivere che alla morte di lui, l'alloggio passi a me, con le seguenti motivazioni: Perche' ci ha seguiti in tutti questi anni con amore e dedizione. Mi chiede se così facendo le sue volonta' sono esaudite. Premetto che il marito e' d'accordo. Qualcuno mi sa dare qualche dritta? Grazie in anticipo
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Tali volontà non avrebbero alcun valore: si può disporre della sorte di un proprio bene alla propria morte, ma non oltre, cioè alla morte della persona a cui lo si destina in prima battuta.
Per esaudire le volontà che ci hai descritto, la signora dovrebbe destinare al marito l'usufrutto della casa e a te la nuda proprietà della stessa.
Così facendo il marito godrebbe della casa fino alla sua morte senza poterla però vendere perché di fatto non sarebbe sua, ma tua che ne entreresti in possesso alla sua (del marito) morte.
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Approvo, la soluzione dell'usufrutto + nuda proprietà sarebbe ottimale per soddisfare quel desiderio.
Attenti però, al coniuge superstite spetta per legge una quota di legittima pari a 1/2 del patrimonio del defunto, quota a cui non è possibile derogare neanche dietro volontà del testatore.
Dovreste quindi verificare che la destinazione a te della proprietà della casa non violi questa quota di riserva (cioè che quindi la signora abbia altri beni di valore almeno pari a quello della casa da lasciare al marito)..è uno scrupolo, perchè se lui è d'accordo e rinuncia a far valere il suo diritto di fatto potreste farlo comunque, ma non si sa mai.
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Infatti, in fase di pubblicazione del testamento il marito dovrebbe sottoscrivere un' "acquiescenza", credo che si chiami cosi l'accettazione delle volontà del de cuius seppur non legittime a suo sfavore...
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Quote:
Originariamente inviata da
giumarta
Aiuto e' la prima volta che vi scrivo! La mia vicina di casa ha 83 anni, sposata con un uomo di 75 anni. Tra di loro hanno la comunione dei beni, non hanno figli ma due sorelle, dalla parte di lei, di cui una con figli, mentre due nipoti dalla parte di lui. La signora ha deciso di fare un testamento olografo dove lascia come erede universale il marito dell'alloggio dove abita, perche' di sua proprieta' in quanto acquistato prima del matrimonio.Ma nello stesso foglio del testamento vuole scrivere che alla morte di lui, l'alloggio passi a me, con le seguenti motivazioni: Perche' ci ha seguiti in tutti questi anni con amore e dedizione. Mi chiede se così facendo le sue volonta' sono esaudite. Premetto che il marito e' d'accordo. Qualcuno mi sa dare qualche dritta? Grazie in anticipo
Si tratta di una sostituzione fedecommissaria vietata ai sensi dell'articolo 692 del codice civile.
Per non incorrere nella nullità di cui all'articolo citato è opportuno che nel testamento olografo la testatrice disponga di un legato avente ad oggetto l'usufrutto vitalizio dell'immobile a favore del proprio coniuge e di un legato di nuda proprietà dello stesso immobile a favore di chi si vuole beneficiare della piena proprietà una volta deceduto il marito. Da tenere presente come sia assolutamente inopportuno che un testamento riporti sottoscrizioni di ulteriori persone rispetto alla testatrice, trattandosi di un negozio unilaterale, e dovendosi evitare il più possibile il rischio di un patto successorio, nullo, ai sensi dell'articolo 458 c.c. .
Da tenere inoltre presente i requisiti dell'olografia (testamento scritto di pugno della testatrice), a pena di nullità, della datazione del testamento a pena di annullabilità e della sottoscrizione della testatrice, a pena di nullità.