Scenario.
Una azienda mi deve dei soldi entro una certa data.
I giorni passano, i soldi non si vedono.
Faccio causa all'azienda e la vinco. Ma l'azienda fallisce.
Domanda: rischio di dover pagare oltre alla mie spese legali, anche le loro?
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Scenario.
Una azienda mi deve dei soldi entro una certa data.
I giorni passano, i soldi non si vedono.
Faccio causa all'azienda e la vinco. Ma l'azienda fallisce.
Domanda: rischio di dover pagare oltre alla mie spese legali, anche le loro?
aspetta il parere dell'esperto @Wittmann ma non vedo perchè mai dovresti pagare le loro spese legali, se non sbaglio adesso gli asset liquidabili dell'azienda verranno venduti e a seconda del tipo di società ci si rifarà anche sul patrimonio dell'imprenditore per pagare i creditori dell'azienda.
@Wittmann !
Logicamente anche a me pare assurdo. Ma avevo sentito una cosa simile nell'aria e vorrei essere certo prima di muovermi.
Ovviamente considero il caso in cui (paradossale, forse, ma possibile) l'azienda non abbia più *nulla*. Il fatto è che non si tratta dell'ultima azienduccola sotto casa, si tratta di personaggi che, temo, sappiano molto bene come muoversi in questi casi.
Wittmann salvami tu :)
Le spese legali che dovrebbero pagare sono proprio quelle della controparte vincente, cioè tu. Quindi non capisco che intendi col fatto che potresti doverle pagare tu... che ti paghi a te stesso? Diciamo piuttosto che la controparte è stata condannata a risarcirti per le spese legali che hai già affrontato e te la prendi in quel posto dal momento che è insolvente essendo una società fallita. Semmai se il tuo avvocato pretende un saldo, certo che a quello ci devi pensare tu.
Il mio avvocato ok.
Io parlo dell'avvocato della controparte. Qualcuno dovrà ben pagarlo, giusto? Se l'azienda fallisce e non può pagarlo, la sua parcella a chi viene girata? Dubito che venga abbuonata, per il semplice fatto che nessun avvocato si arrogherebbe il rischio di difendere una società lì lì per fallire.
Non di certo a te.
E' vero che qualcuno dovrà pagarlo ma non può di certo rivalersi su di te, in quanto vincitore della causa.
Se è un avvocato interno all'azienda probabilmente il problema non si pone: è già stato messo in conto il pagamento.
te l'ho detto, aspetta il parere di Wittmann che è sicuramente più competente oppure più facilmente contatta il tuo avvocato e chiedi a lui un parere sull'opportunità di iniziare una causa del genere. Rischi di vincere la caus, dover pagare le TUE spese legali e di non ottenere nessun risarcimento dall'azienda fallita.
Non sono ferratissimo in materia ma nel tuo caso l'avvocato procede a depositare un decreto ingiuntivo verso l'azienda debitrice per l'ammontare del debito più interessi e spese legali, poi l'azienda se fallita avrà sicuramente un curatore che nel caso farà ricorso oppure come presumo andrai direttamente ad accodarti ai creditori.
Il problema è che la lista di creditori è lunga un chilometro e da quanto ne so l'azienda in questo momento ha praticamente zero.
Ecco, me lo immaginavo, per una volta che ho delle notifiche...sia mai che qualcuno/a mi scriva in privato! :lol:
Dunque, in linea di massima tranquillo per le (eventuali) spese della controparte.
Il punto è decidere se e come muoversi, per limitare al massimo i tuoi danni.
Da quel che ho capito è una semplice questione di recupero di un credito, giusto? Roba da decreto ingiuntivo+precetto+pignoramento, non c'è tra voi una controversia (che magari potrebbe avere un esito incerto)?
Se è così (sempice recupero credito), puoi "tranquillamente" procedere, non ti preoccupare delle spese di assistenza legale dell'altro. D'altra parte, valuta bene se e come agire: da quanto dici l'azienda in questione è decotta, con un sacco di creditori e poco o niente in cassa, per cui il rischio che il tuo bel decreto ingiuntivo rimanga lettera morta è elevato; in quel caso comunque, a parte non recuperare il tuo capitale, dovresti sopportare solo le tue spese legali (che, se possibile, dovrai farti preventivare e concordare prima, per non avere sorprese).
Se invece c'è da fare una vera e propria causa il rischio aumenta, perchè in caso di soccombenza potresti essere condannato al pagamento anche delle sue spese processuali.
Il debitore poi potrebbe anche fallire (su richiesta di altri creditori o in proprio) nel frattempo; in quel caso tutte le azioni individuali dei creditori, in qualunque stato e a prescindere dal possibile esito, si interrompono per legge. Quindi se anche ti stava andando bene ed eri riuscito, chessò, a pignorare qualcosa di buono, taaac, interviene il fallimento e un curatore nominato dal tribunale incaricato a gestire debiti e realizzare i crediti. Tutti fermi, in attesa che predisponga un progetto per ripartire l'attivo tra tutti i creditori.
In quel caso puoi solo chiedere l'ammissione al passivo del fallimento, metterti il cuore in pace e aspettare: di solito i creditori normali, ossia chirografari, non prendono nulla e il poco attivo va solo per soddisfare parzialmente i creditori privilegiati: organi del fallimento, professionisti (compreso il legale che seguiva l'azienda, se ha parcelle arretrate), equitalia, banche, lavoratori dipendenti, artigiani, ecc.
Oppure potresti essere tu stesso (dipende anche dall'ammontare del tuo credito) a chiedere il fallimento dell'azienda.
Oppure ancora non fare nulla, tenere monitorata la situazione e in caso di fallimento insinuarti al passivo.
Insomma ci sono diverse variabili e diverse strade possibili da seguire..
Mille volte grazie Wittmann.
Come supponevo, il fatto di "avere ragione" non è sufficiente :)
Il punto è che a livello di credito, di quanto mi spetta... siamo bassi, parecchio bassi. Dal punto di vista prettamente monetario potrei mettermi l'anima in pace anche perchè, a quanto ne so, almeno la parte TFR dovrebbe coprirla l'INPS in caso di fallimento (dico bene?).
E l'esito dell'azienda quindi la sua "fine" prevista (fallimento? liquidazione?) sembra segnata verso il fallimento.
Altra info. Come ho modo di sapere in che stato è l'azienda in questo momento? Intendo dire se è in liquidazione e nel caso chi è il soggetto liquidatore?
Ho fatto una visura camerale ma non è saltato fuori nulla.
Ah quindi sarebbe un credito da lavoro? bè, in teoria è una buona notizia in quanto è privilegiato e salti davanti a piè pari a tutta la massa dei normali creditori (nessuna garanzia di incassare ma le probabilità aumentano).
Dunque, se è in liquidazione o fallimento dovrebbe risultare da una visura..tieni presente che un minimo di tempo per aggiornarle se le prendono quindi potresti anche fare una visura oggi (in cui non risulta niente) e poi scoprire che la dichiarazione di fallimento è di ieri..
Puoi provare a verificare sul portate dei fallimenti del tribunale della tua città (o meglio, città in cui ha sede il debitore), inserendo p.iva o nominativo dovresti poter verificare se è fallita, in concordato preventivo, ecc.
Se fallisce comunque tutti i creditori dovrebbero ricevere una comunicazione dal curatore in cui vengono indicati gli estremi della procedura, la data dell'udienza di verifica dei crediti, il termine entro il quale depositare la domanda di ammissione al passivo, i documenti necessari, ecc.
Molto bene.
Provo a controllare un po' dappertutto anche perchè tra poco, forse, questa notizia verrà fuori in qualche giornale quindi che possa sparire tutto nell'ombra è meno probabile.
Cmq sì, confermo, credito da lavoro.
Mi mancano tutte le spettanze a seguito di regolari dimissioni (tfr+13 e 14esima+ferie e rol e simili).
Per il tfr dovrebbe esserci il fondo di garanzia dell'inps, non so per gli stipendi e le altre cose arretrate...
Dai insomma a differenza di tanti creditori, fornitori, ecc. qualcosa vedrai che lo recuperi, vedi il piccolo lato buono della faccenda! :)
Sì infatti mi piacerebbe far casino (inteso come *causa*) per mettere i bastoni tra le ruote a dei signori che l'hanno fatta sporca (non tanto a me, quanto a decine di persone che stanno per perdere il loro lavoro).
Personalmente sono solo "fortunato" ;)
Il problema è che far causa contro una società in via di fallimento rischia di essere per te esclusivamente una lunga fonte di spese, che non sai come si concluderà e che, oltretutto, anche in caso di vittoria non ti garantirà soddisfazione (magari non ci saranno soldi per pagarti, per dire). Gli unici a guadagnarci potrebbero essere gli avvocati, sia il tuo che quello che segue il fallimento (il cui onorario andrà anzi pagato prima degli altri creditori "normali", quindi in pratica finisce per rosicchiare il già scarso attivo del fallito)..
Hai ragione, chiaramente. Ragionissima.
Mi rode terribilmente il fegato sapere che dei soldi *miei*, *anticipati* da me finiscano nelle mani di quelle persone... è un fastidio che non so sopire anche se, numeri alla mano, ho solo da rosicare e incassare il colpo.
@Wittmann una domanda, probabilmente stupida e mal posta.
Se io volessi iniziare a procedere con un "semplice" decreto ingiuntivo (comprensivo di calcolo delle spettanze), quale cifra posso aspettarmi di spendere per la parcella dello studio legale?
Immagino che ci siano "n" fattori e via dicendo, ma hai modo di darmi un ordine di grandezza? 1 euro, 1000 euro, 5000 euro? Giusto per capire se è una strada che voglio percorrere o se ci metto proprio una pietra sopra.
Thanks!
Dunque, dipende innanzitutto dall'importo di cui si tratta: ci sono una serie di scaglioni e le spese vive / le competenze dell'avvocato variano col variare delle cifre in ballo.
Come ordine di grandezza, comunque, si tratta di alcune centinaia di euro.
Non so, per un decreto ingiuntivo piccolo, tipo da 3000€, potrei buttarti li un 4-500€ di spese; per uno più consistente, diciamo 10.000, probabilmente andresti più verso i 800-1.000..
Proprio per darti un'idea eh...magari trovi chi ti fa un forfait a meno, o chi ti chiede decisamente di più.
Comunque ora c'è la possibilità, anzi in teoria dovresti avere il diritto, di chiedere all'avvocato un preventivo (preventivo per la fase del decreto ingiuntivo, preventivo per l'eventuale esecuzione forzata successiva), quindi avete anche la possibilità di trattare (ci sono scaglioni di valore con forbici di competenze minime e massime) ed accordarvi prima...molto consigliabile per evitare spiacevoli sorprese poi...
Perfetto, gentilissimo e preciso come sempre :D
Io mettevo da conto di essere disposto a spendere sino ad 1/5 del possibile recupero, quindi vale la pena procedere.
Ma nel caso il pagamento venga ottenuto (l'azienda non sparisce/fallisce) la parcella del mio avvocato la paga il debitore o viene erosa da quello che recupero?
In teoria le spese legali sono a carico del debitore per cui nel migliore dei casi recupereresti tutto, salvo diversi accordi con l'avvocato (che ne so, potreste concordare che in caso di recupero positivo lui si prende il 10%, in caso di pratica negativa invece si accontenta delle spese vive + un forfait).