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Originariamente inviata da
Il Lupo
E' andato via da uomo libero, ancora non vegetale. Un atto di coraggio immenso, coerente con la sua persona, con le sue idee, con il suo stesso lavoro.
Un protagonista immortale del nostro 900, tutto il nostro parlamento non raggiunge neanche un decimo della sua lucidità, del suo estro.
Purtroppo non posso reputarti ma è come se l'avessi fatto. Non sarei riuscito a dirlo meglio.
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Ha fregato il cancro. Yeah.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Una grave perdita.
Invece ci deve interessare.
Proprio pochi mesi fa, in un'intervista, mi sembra ad annozero, parlò del diritto di morire. Allora era giò affetto dal tumore alla prostata e già sapeva di essere malato terminale. Parlò della morte come oggetto della commedia italiana, di cui era maestro e affermò che anche la morte può essere intesa come una commedia.
Io credo che abbia voluto gestire la sua fine come se stesse girando il suo ultimo film e - come in tutti i suoi film - ha dettato una morale importante: il diritto alla morte appunto; se ne è andato facendo un pernacchio a tutti quei politici e benpensanti che giocano sulla malattia e sulla sofferenza (sia fisica che morale) della gente in nome di un discutibile diritto-dovere alla vita.
Fino a prova contraria ci sono migliaia di famiglie che convivono e supportano malati terminali o persone in coma irreversibile (?) o persone gravemente disabili e altrettanti malati nella condizioni di Monicelli etc... (e anche molto più giovani) che desiderano vivere, che non vogliono essere considerati sub-umani per questo e non vogliono sentirsi dire che la loro vita non è dignitosa.E chi lo dice se uno è degno di vivere o no? Loro il pernacchio, come dici tu, non se lo meritano.
Che poi la politica li strumentalizzi è verissimo!:(
PS: avendo assistito, insieme alla mia famiglia, mio nonno, malato di cancro allo stomaco, profondamente sofferente e allo stesso tempo grandemente innamorato della vita, parlo per esperienza. Non mi ritengono una benpensante o forse è benpensante solo chi la pensa diversamente da te?
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Originariamente inviata da
LuciadiLammermoor
Fino a prova contraria ci sono migliaia di famiglie che convivono e supportano malati terminali o persone in coma irreversibile (?) o persone gravemente disabili e altrettanti malati nella condizioni di Monicelli etc... (e anche molto più giovani) che desiderano vivere, che non vogliono essere considerati sub-umani per questo e non vogliono sentirsi dire che la loro vita non è dignitosa.E chi lo dice se uno è degno di vivere o no? Loro il pernacchio, come dici tu, non se lo meritano.
Che poi la politica li strumentalizzi è verissimo!:(
PS: avendo assistito, insieme alla mia famiglia, mio nonno, malato di cancro allo stomaco, profondamente sofferente e allo stesso tempo grandemente innamorato della vita, parlo per esperienza. Non mi ritengono una benpensante o forse è benpensante solo chi la pensa diversamente da te?
se loro decidono di vivere in quelle condizioni ok, nessun problema.
ma se io malato terminale voglio ammazzarmi prima della morte "naturale" , ho tutto il diritto di farlo.
peccato che siamo in un paese di merda dove neanche è permesso un testamento biologico.
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Puta caso: se io nel mio testamento biologico scrivo che, in caso di malattia grave, non voglio essere oggetto di nessun tipo di cura e poi, da malata, cambio idea? Come si fa? Scripta manent.
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Originariamente inviata da
LuciadiLammermoor
Puta caso: se io nel mio testamento biologico scrivo che, in caso di malattia grave, non voglio essere oggetto di nessun tipo di cura e poi, da malata, cambio idea? Come si fa? Scripta manent.
il testamento biologico non lo fai a 5 anni, su...
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Stima profonda per il professionista. Ho amato e amo film come "Amici miei" o "Cari fottutissimi amici".
Dal lato umano la sua morte mi è totalmente indifferente, visto che ha deciso da solo.
Tra l'altro mi è sembrato un gesto meramente "teatrale", visto che era malto terminale.
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Originariamente inviata da
obo
il testamento biologico non lo fai a 5 anni, su...
Eh, guarda, non è così pacifico come sembra....
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Originariamente inviata da
LuciadiLammermoor
Fino a prova contraria ci sono migliaia di famiglie che convivono e supportano malati terminali o persone in coma irreversibile (?) o persone gravemente disabili e altrettanti malati nella condizioni di Monicelli etc... (e anche molto più giovani) che desiderano vivere, che non vogliono essere considerati sub-umani per questo e non vogliono sentirsi dire che la loro vita non è dignitosa.E chi lo dice se uno è degno di vivere o no? Loro il pernacchio, come dici tu, non se lo meritano.
Che poi la politica li strumentalizzi è verissimo!:(
PS: avendo assistito, insieme alla mia famiglia, mio nonno, malato di cancro allo stomaco, profondamente sofferente e allo stesso tempo grandemente innamorato della vita, parlo per esperienza. Non mi ritengono una benpensante o forse è benpensante solo chi la pensa diversamente da te?
Ha risposto obo per me.
Non posso che ribadire quindi ciò che ha detto, cioé che la morale dell'ultimo film di Monicelli, quello del suo suicidio, è sulla libertà di poter morire come meglio si crede.
Questo non significa che chi desidera di vivere fino in fondo la sofferenza del proprio epilogo, come ha fatto tuo nonno (anche mio padre), non sia persona degna di stima e di rispetto; anzi mi è di stimolo in quei momenti della mia vita in cui vorrei mollare tutto.