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Somewhere
Johnny Bravo vive in un appartamento dell'hotel Chateau Marmont. Tra spettacoli erotici di dubbia eleganza e avventure amorose brevi e disimpegnate , trascorre le giornate in un'apatia ovattata e silenziosamente distruttiva. L'inaspettata permanenza della figlia Cleo impone un cambiamento nel ritmo quotidiano dell'attore. Videogiochi, nuotate, esposizioni al sole e un'incursione alla serata dei Telegatti italiani riempiono le giornate dei due famigliari. L'equilibrio apparente dura fino alla partenza di Cleo per il campeggio. E il ritorno alla vita di Johnny.
Dopo il pernottamento a Tokyo di Lost in Translation, Sofia Coppola sposta l'attenzione su un altro hotel, il famoso Chateau Marmont, residenza alternativa di molte star hollywoodiane. Siamo a Los Angeles, in un posto riconoscibile e leggendario, ma i luoghi del film (stanze, piscine, studi televisivi) sono fondamentalmente ‘non luoghi', ambienti senza radici, che, allo stesso tempo, assumono il ruolo di deposito di emozioni forti ma taciute. Le abitudini edoniste del protagonista assicurano l'illusione del successo ma sono così portate all'estremo da trasformare l'eccitazione in indifferenza. Lo sguardo sottile della regista (anche sceneggiatrice del film) ci introduce al personaggio con delicata tenerezza. Non condanna la sua pacata amoralità né giudica l'impacciata ricerca di incontri sessuali; preferisce invece svelare la sostanziale cifra di quei comportamenti, drammaticamente sconsolati e privi di vitalità. Lo stile di ripresa, fatto di lunghi silenzi, inquadrature ferme (dove spesso è uno zoom lentamente graduato ad avvicinarsi al soggetto) e piani-sequenza densi di suggestioni, mettono in luce le contraddizioni esistenziali di Johnny. La regista mostra gli opposti in gioco con un senso dell'ironia seduttivo. L'arrivo discreto della figlia scombina questo piano narrativo e diventa lei la responsabile della riconquista emotiva del padre. È la piccola Cleo il personaggio attivo che ‘pattina' con grazia sulla strada sottosopra del genitore.
Il circuito chiuso della scena iniziale, dove una Ferrari corre in moto perpetuo, è la rappresentazione visiva dell'aridità umana dell'attore. La scarsità di parole dei dialoghi bilancia la ruvidità del rombo del motore o del chiasso delle festicciole private, per dire che l'affetto, per manifestarsi, non ha bisogno di fare rumore. Il cinema della Coppola, ancora una volta, predilige l'omissione alle dichiarazioni esplicite e in questa rarefatta rinascita del rapporto tra padre e figlia chiede agli attori una gestualità posatissima ma, al tempo stesso, ricca di microespressioni che svelano l'amarezza interiore. Il trash abbonda (l'Italia televisiva è un paese dal quale scappare di corsa) e si insinua nelle camere d'albergo come nell'intimità delle persone, ma rimane, in questo caso, a coprire il ruolo di comparsa. Come Benicio Del Toro in ascensore o Laura Chiatti a Milano. Figuranti di uno spettacolo che va in scena da ‘qualche parte', ovunque e in nessun luogo.
fonte: Somewhere (2010) | MYmovies
aspettavo un nuovo film di sofia coppola, è una regista che mi piace un sacco (il giardino delle vergini suicide, lost in translation, marie antoinette, per intenderci)
non vedo l'ora di andare al cinema :D
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Johnny Bravo? XD
Sì, è l'unica cosa che ho letto e mi ha colpito ù.ù
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Quote:
Originariamente inviata da
Lerajies
Johnny Bravo? XD
Sì, è l'unica cosa che ho letto e mi ha colpito ù.ù
così pare XD
la recensione l'ho presa da un sito abbastanza affidabile... e il film ancora non è uscito.
ma sofia coppola è affidabile u.u ha fatto tre film e son tre gran bei film u.u
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Mi incuriosisce quello sì, devo solo trovare l'ispirazione per vederlo xD
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Lo devo vedere anch'io le tematiche affrontate mi ispirano, di sofia coppola ho visto "Il giadino delle vergini suicide" e "Lost in translation" che mi sono piaciuti molto, in particola modo il primo per cui sono molto fiducioso.
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Sembra veramente interessante, mi ha incuriosita molto...
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Dovevo andare a vederlo ieri sera, ma non è stato possibile..
In ogni caso voglio proprio vederlo..
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visto XD
particolare, forse un po' troppo.
ha esagerato con la lentezza e con l'attenzione maniacale per i dettagli. per tutto il primo tempo sono rimasta perplessissima, forse un po' annoiata.
mi è bastato spogliarlo dell' "idea" di film tradizionale, per apprezzarlo tantissimo.
introspettiva fino in fondo.
purtroppo non ha lo smalto dei suoi tre precedenti lavori. mi è sembrato che - come in lost in translation - abbia avuto soltanto una e una sola idea e abbia lavorato insistentemente su quella. e allo stesso tempo, mi è sembrato che cercasse una conclusione adeguata per lost in translation, e l'ha fatto.
ma è brava, veramente un sacco.
probabilmente non piacerà quasi a nessuno, ma io è l'unica a farmi apprezzare tremendamente i film lenti. insomma, confermo che a me sofia coppola piace veramente un sacco...
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Mi incuriosisce parecchio, lo vedrò domani!
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Quote:
Originariamente inviata da
Holly
visto XD
particolare, forse un po' troppo.
ha esagerato con la lentezza e con l'attenzione maniacale per i dettagli. per tutto il primo tempo sono rimasta perplessissima, forse un po' annoiata.
mi è bastato spogliarlo dell' "idea" di film tradizionale, per apprezzarlo tantissimo.
introspettiva fino in fondo.
purtroppo non ha lo smalto dei suoi tre precedenti lavori. mi è sembrato che - come in lost in translation - abbia avuto soltanto una e una sola idea e abbia lavorato insistentemente su quella. e allo stesso tempo, mi è sembrato che cercasse una conclusione adeguata per lost in translation, e l'ha fatto.
ma è brava, veramente un sacco.
probabilmente non piacerà quasi a nessuno, ma io è l'unica a farmi apprezzare tremendamente i film lenti. insomma, confermo che a me sofia coppola piace veramente un sacco...
Se è molto introspettivo dovrebbe piacermi, sono fiducioso da questo tuo commento :)
Poi ha vinto anche il Leone d'Oro per cui credo che valga la pena di essere visto, sper di riuscire a vederlo nel week-end.