L'Aquila, la protesta dei residenti "No alle crociere, rivogliamo le case"
L'Aquila, la protesta dei residenti
"No alle crociere, rivogliamo le case"
Forte tensione a L'Aquila dove alcune centinaia di cittadini aderenti al comitato 'L'Aquila un centro storico da salvare', hanno cercato di entrare in corteo nella "zona rossa" del centro storico rivendicandone la "proprietà". Il sindaco, Massimo Cialente, ha bloccato la folla e spiegato che non era possibile accedervi per motivi di sicurezza viste le scosse di questa notte. Alla fine si è tenuto un piccolo corteo che però non ha calmato la rabbia degli aquilani. E si ironizza sull'ultima promessa del premier: "Rinunciamo alle crociere per rientrare nelle nostre case"
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(foto Amalia Matteucci)
Momenti di tensione all'Aquila in occasione del corteo organizzato dall'associazione "L'Aquila un centro storico da salvare". I proprietari delle case hanno cercato di entrare in corteo nella "zona rossa" del centro storico rivendicandone la "proprietà". Il sindaco, Massimo Cialente, ha bloccato la folla parlando da un megafono e spiegando che non era possibile accedere al centro per motivi di sicurezza, viste anche le continue scosse. Alla fine si è tenuto un piccolo corteo che però non ha calmato la rabbia degli aquilani. E si ironizza sull'ultima pormessa del premier: "Rinunciamo alle crociere per rientrare nelle nostre case".
AUDIO "Rivogliamo le nostre case, le crociere ci fanno sorridere"
Sono state circa 500 le persone del comitato che si sono date appuntamento nei pressi della Fontana Luminosa per dare vita a una manifestazione. Di qui, in corteo, avrebbero dovuto raggiungere via Strinella, senza percorrere le strade del centro. Poi hanno cambiato idea e cercato di violare la zona rossa.
Il sindaco, Massimo Cialente, ha cercato di convincerli ricordando pure che, date le ultime scosse di questa notte, non è possibile entrare nel centro storico per motivi di sicurezza. I manifestanti, tutti muniti di casco, hanno quindi urlato all'indirizzo di Cialente "La città è nostra!".
Appellandosi ai manifestanti, Cialente ha fatto sapere, tra l'altro, che la scossa di 3.5 registrata questa notte alle 4.55 ha provocato ulteriori danni nella cosiddetta "zona rossa". Nella notte infatti sono state registrate altre 6 scosse, tutte al di sotto dei 3 gradi di magnitudo, che non sono state avvertite dalla popolazione.
Dopo l'iniziale stop, le forze dell'ordine insieme al sindaco, alla presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, al deputato Giovanni Lolli e a esponenti della Fiom-Cgil, hanno quindi organizzato dei cordoni di sicurezza intorno ai manifestanti ed è partito un corteo che dalla Fontana luminosa attraverso corso Federico II e i Quattro cantoni, è arrivata alla piazza del Municipio per poi tornare indietro.
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I manifestanti - compresi sindaco e la presidente della Provincia, Stefania Pezzopane - si sono poi riuniti nel parco del castello dove si susseguono interventi per discutere le richieste da presentare al Governo e alla Protezione Civile.
"Le crociere ci fanno sorridere - ha commentato Luisa Leopardi, la presidentessa dell'associazione "L'Aquila un centro storico da salvare" -. Noi rivogliamo le nostre case. Occorre spendere i soldi per ricostruire il centro dell'Aquila. Rinunciamo volentieri alle vacanze. Anche oggi le aspettative di rientrarvi sono state frustrate, sebbene ci sia stato concesso un breve corteo. Qui ocorre ancora mettere in sicurezza le principali strade della città perché si possa ragginugere le nostre case".
(30 maggio 2009)
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