Forum on-line: giro di vite sulla libertà di espressione
ROMA - La Cassazione avverte i siti on-line nei quali si svolgono i Forum di discussione che per questo nuovo mezzo di espressione del pensiero non valgono le stesse tutele riservate a garanzia della libertà di stampa. Per questa ragione la Suprema Corte (sentenza n. 10535) ha confermato la legittimità del sequestro di alcune pagine web del sito dell'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc) nel quale erano contenuti messaggi dei partecipanti a un forum di discussione sulla religione cattolica che la magistratura di Catania aveva ritenuto offensivi verso il comune sentimento religioso per il loro contenuti sullo scandalo dei preti pedofili.
Senza successo, in Cassazione, il legale dell'Aduc ha sostenuto che ai nuovi mezzi di espressione del pensiero (news letter, blog, forum, news group, mainling list, chat, messaggi istantanei e così via) debbano essere riconosciute le stesse "guarentigie" riservate alle testate giornalistiche. Ma la Suprema Corte non ha condiviso questa tesi e ha replicato che questi nuovi messi di espressione del pensiero "non possono essere qualificati come un prodotto editoriale, o come un giornale on-line, o come una testata giornalistica informatica". I forum on-line - spiega la Cassazione - "sono una semplice area di discussione dove qualsiasi utente o gli utenti registrati sono liberi di esprimere il proprio pensiero ma non per questo il forum resta sottoposto alle regole e agli obblighi cui è soggetta la stampa (come indicare un direttore responsabile per registrare la testata) o può giovarsi delle guarentigie in tema di sequestro che la Costituzione riserva solo alla stampa".
La vicenda prese spunto da un'inchiesta avviata, nel novembre del 2006, dalla Procura della Repubblica di Catania dopo una denuncia dell'associazione Meter di don Fortunato Di Noto. La magistratura etnea, ritenendo che esistessero gli estremi del reato di offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone, dispose, con un provvedimento del sostituto procuratore Luigi Lombardo, il sequestro del forum, che fu eseguito dalla polizia postale. Il provvedimento fu ritenuto parzialmente illegittimo dal Tribunale del riesame di Catania, che ne dispose il dissequestro ma imponendo la rimozione di nove interventi sul forum inseriti da tre utenti che, secondo i giudici, travalicavano "i limiti del buon costume". Contro questa decisione del Tribunale del riesame l'Aduc aveva presentato ricorso in Cassazione.
ADUC, NO A LIBERTA' DI SERIE 'B' - "Evidentemente, rispetto alle leggi che disciplinano le libertà di espressione dei cittadini, la stampa gode di una sorta di immunità o 'via preferenziale'". Lo scrive l'Aduc in una nota con la quale commenta la sentenza della Cassazione che rigetta un ricorso della stessa associazione contro il sequestro di un forum su Internet disposto con l'accusa di vilipendio alla religione. L'associazione dei consumatori affida la sua opinione a un esempio: "se il giornalista 'tizio' scrivesse un pensiero contrario al buon costume su un quotidiano - sostiene l'Aduc - non potrebbe essere censurato, contrariamente al comune cittadino 'caio' che manifestasse lo stesso identico pensiero su un forum in Internet. In altre parole - conclude l'Aduc - per la Cassazione esistono le libertà di serie 'A' e quelle di serie 'B'. E quelle legate alla libera manifestazione del pensiero individuale di chi non è giornalista sono di serie 'B'".
Fonte: Ansa.it