Attentato in India, oltre 100 morti
MUMBAI - Oltre cento morti - tra cui con certezza il cittadino italiano Antonio di Lorenzo - quasi 300 feriti, uno dei due alberghi attaccati forse ancora nelle mani dei terroristi e sotto assedio, una citta' a ferro e fuoco, confusione sull'evolversi della vicenda. E' il tragico bilancio dell'attacco terroristico senza precedenti contro cittadini stranieri che da ieri sera alle 19:00 (ora italiana) ha sconvolto la citta' di Mumbai, nell'India occidentale.
Sulla morte del nostro connazionale il ministro degli esteri ha precisato: ''Dalle prime analisi si sarebbe trattato dello scoppio di una granata durante la prima fase dell'attacco. Il che fa pensare ad una manovra assai ben preparata''.
'' Quaranta italiani si sono rifugiati in consolato e quindi sono a posto. Altri 7, secondo le ultime indicazioni, sono ancora nell'albergo non del tutto liberato dalle forze di polizia. Con loro siamo in contatto telefonico'' dice Frattini. La conferma il console italiano a Mumbai Fabio Rugge: "ci sono ancora sette italiani dentro gli hotel Trident ed Oberoi con i quali ''siamo in continuo contatto e stanno bene''.
Alle ore 12:00 italiane, secondo le autorita' indiane, il Taj Mahal Hotel e' stato 'sgombrato' dai terroristi e gli stranieri che erano stati presi in ostaggio liberati. Circa 200 persone, invece, sono ancora bloccate all'interno dell'Oberoi/Trident. Lo ha riferito un responsabile dell'albergo mentre secondo testimoni dei commandos dell'esercito stanno preparando attacchi agli alberghi e al centro israeliano dove ancora si trovano ostaggi.
Dalle 19:00 di ieri e per ore si sono susseguite sparatorie ed esplosioni: un commando con esplosivi ed armi ha attaccato obiettivi turistici e alberghi di lusso - frequentati per lo piu' da occidentali - e alcuni uffici. Ancora questa mattina sono state udite esplosioni provenire dalla zona degli alberghi attaccati e dalla residenza di un rabbino . Gli attacchi sono stati rivendicati dai Mujahiddin del Deccan, un gruppo estremista islamico finora sconosciuto, che hanno detto combattere perche' ''i musulmani dell'India non siano oppressi''. Il ministro degli Esteri Franco Frattini e l'unita' di crisi della Farnesina, che dall'inizio della vicenda segue con attenzione la situazione, hanno detto oggi che almeno nove italiani sarebbero barricati ancora negli alberghi.
Secondo alcune fonti giornalistiche indiane tra le vittime straniere ci sono, oltre all'italiano, anche un britannico, un giapponese e un australiano (gli ultimi due sono uomini d'affari). Tra i feriti, cittadini originari di Australia, Stati Uniti, Spagna, Norvegia, Canada e Singapore.
Reazioni di indignazione in tutto il mondo per l'orrore causato dagli attentati: dal papa a Napolitano, dalla Ue a tutte le capitali occidentali unanime sdegno e preoccupazione per l'aggressivita' dei terroristi che secondo un esperto australiano sarebbero eredi degli studenti musulmani indiani. Cominciano inoltre a giungere testimonianze sull'accaduto mentre e' stato reso noto che un'intera delegazione dell'Europarlamento presente in uno degli hotel e' al sicuro.
800 MILITARI IMPEGNATI, 14 AGENTI POLIZIA UCCISI
Circa 800 membri delle forze armate indiane sono impegnate in queste ore al fianco della polizia per ripristinare l'ordine a Mumbai, dopo gli attacchi terroristici iniziati ieri. Intanto nelle zone della citta' dove si sono concentrati gli attacchi, chiamate Colaba e Gateway of India, e' stato instaurato il coprifuoco. Lo ha riferito la televisione Ndtv. Tra le vittime provocate figurano 14 agenti di polizia, compreso il responsabile della squadra antiterrorismo dello stato di Maharashtra, dove si trova Mumbai.
Fonte:
ANSA.it - INDIA: ITALIANO UCCISO IN ATTACCHI, BLITZ RIUSCITO AL TAJ
125 morti, 7 italiani ancora in ostaggio.
MUMBAI - A 24 ore dall'inizio dell'ondata di attacchi terroristici a Mumbai, in India, sono tuttora in corso scontri tra esercito e terroristi per liberare le decine di ostaggi ancora nel complesso alberghiero Oberoi/Trident, mentre sono stati uccisi quasi tutti gli aggressori asserragliati nel Taj Mahal. Nell'hotel si trova ancora un terrorista ferito.
Sono state liberati inoltre sette ostaggi in un complesso residenziale, che ospita un centro ebraico, la Nariman House.
Nell'Oberoi/Trident rimangono bloccati sette italiani (tra loro anche una bambina di pochi mesi), per i quali, ha auspicato il capo dell'Unità di crisi della Farnesina Fabrizio Romano, ci sono "ragionevoli speranze" di liberazione grazie all'opera di "bonifica" che stanno attuando le forze indiane.
I terroristi all'interno di questo hotel sono ancora due. Gli italiani Patrizio Amore e Carmela Zappalà, asserragliati nella loro stanza, sono riusciti a mettersi in contatto con i familiari. Si è appreso inoltre che il connazionale rimasto ucciso, Antonio Di Lorenzo, era cittadino livornese. Il bilancio delle vittime è di 125 morti e 327 feriti, ha riferito la Cnn sul suo sito online, citando fonti di polizia.
Intanto un aereo militare della Francia, che detiene la presidenza di turno dell'Ue, è in volo verso Mumbai per evacuare la delegazione di europarlamentari rimasti coinvolti negli attacchi terroristi della notte scorsa. L'aereo dovrebbe ripartire dalla città indiana in nottata ed arrivare ad una base militare nei pressi di Parigi domani pomeriggio. Sull'aereo francese dovrebbero trovare posto anche altri cittadini europei, rimasti bloccati a Mumbai a causa degli attentanti. Alle condanne giunte da ogni parte del mondo si è aggiunta quella del Papa che, di fronte al "brutale attacco" di Mumbai, ha lanciato un appello perché si ponga fine a tutti gli atti di terrorismo che "destabilizzano la pace e la solidarietà umana". Da parte sua, il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, ha telefonato al premier indiano Manmohan Singh, per esprimergli il suo cordoglio per gli attentati terroristici di Mumbai, e per offrire all'India l'aiuto americano. Aiuto è stato offerto anche da Israele.
I terroristi, secondo un alto responsabile militare indiano, vengono dal Pakistan. Ma il ministro della difesa di Islamabad, Ahmed Mukhtar, ha negato il coinvoglimento del suo Paese.
UN ITALIANO TRA I MORTI
(Di Luigi Ambrosino)
C'é anche un italiano nel macabro bilancio di quasi 130 morti di Mumbai, mentre altri sette connazionali sono ancora barricati nelle loro camere all'hotel Oberoi-Trident: proprio in queste ore è in corso un'operazione dell'esercito indiano stanza per stanza per "bonificare" l'albergo dai terroristi, che da ieri sono asserragliati nell'edificio. A perdere la vita durante le prime drammatiche fasi degli attacchi simultanei che hanno sconvolto la megalopoli indiana è stato Antonio Di Lorenzo, un imprenditore nato a Roma ma residente a Livorno dal 1972 che si trovava di passaggio a Mumbai. E' morto all'interno dell'hotel Oberoi, ucciso probabilmente, come ha riferito il ministro degli Esteri Franco Frattini, dallo scoppio di una granata. Con lui c'era anche il figlio Massimiliano, che però è riuscito a mettersi in salvo e a rifugiarsi nel consolato italiano assieme ad altri quaranta connazionali alle prime luci dell'alba di oggi. L'odissea di orrore e paura non si è ancora conclusa invece per sette italiani - tra i quali una donna, moglie del cuoco dell'Oberoi, e la figlia di pochi mesi -, nascosti da oltre ventiquattrore nelle loro stanze d'albergo mentre i terroristi si aggirano tra i corridoi armati fino ai denti con bombe e fucili.
Stanno tutti bene, sono in contatto telefonico con il consolato a Mumbai, con l'Unità di Crisi della Farnesina e con i parenti, ma la situazione comincia a farsi insostenibile. Due di loro, Patrizio Amore (64 anni) e Carmela Zappalà (58), genitori di un ispettore della Polizia di Stato, si trovano infatti intrappolati da ore in uno stanzino senza luce, acqua e cibo. Gli altri tre italiani bloccati nell'hotel Oberoi-Trident sono operatori turistici, che avevano partecipato al workshop organizzato ieri dall'Enit-Agenzia nazionale per il turismo proprio in quell'albergo. "In un primo momento erano in quattro - ha raccontato il direttore generale dell'Enit, Eugenio Magnani -, poi uno è riuscito a fuggire. Gli altri tre stanno bene, anche se sono ovviamente molto spaventati".
La sorte dei connazionali continua comunque ad essere monitorata minuto per minuto dall'Unità di Crisi della Farnesina. In serata è stato il responsabile Fabrizio Romano a far trapelare un pizzico di ottimismo. Ci sono "ragionevoli speranze" che gli italiani possano lasciare presto l'hotel, ha detto il diplomatico. "Le forze indiane stanno operando per bonificare i due immobili e lo stanno facendo con molta cautela. La nostra aspettativa - ha concluso Romano - è che la cosa si possa risolvere nel migliore dei modi".
Dal consolato, intanto, i quaranta italiani che erano riusciti a sfuggire alla morsa dei terroristi hanno raggiunto le loro abitazioni o altri alberghi ritenuti sicuri. Nella città indiana ci sono in tutto circa duecento italiani: nessuno, al momento, risulta disperso. In seguito agli attacchi multipli che hanno insanguinato la città, intanto, la Farnesina ha diramato un 'warning' per "sconsigliare" agli italiani - da sempre attratti dalle bellezze del subcontinente asiatico - di mettersi in viaggio per quelle zone. Secondo gli addetti ai lavori ora è da mettere in conto una forte contrazione delle prenotazioni e una drastica frenata delle presenze italiane in India nel periodo natalizio, stimata al momento intorno al 30%.
Fonte:
ANSA.it - MUMBAI: 125 MORTI, SETTE ITALIANI ANCORA IN OSTAGGIO
Mumbai: Liberi gli italiani. Blitz al centro ebraico
MUMBAI - Sono tutti liberi i sette ostaggi italiani che erano rimasti bloccati negli hotel di Mumbai presi d'assalto da terroristi mercoledi' in un attacco senza precedenti nella citta' motore dell'economia indiana e che ha provocato la morte di 149 persone tra cui un italiano, secondo il bilancio piu' aggiornato, con oltre 300 feriti.
Gli italiani si trovavano nel complesso alberghiero Oberoi/Trident e sono stati liberati insieme con altre circa 150 persone nell'operazione lanciata dalle forze di sicurezza indiane questa mattina all'alba (ora italiana). Al momento i responsabili hanno riferito che la situazione all'Oberoi/Trident e' ''sotto controllo'', che sono stati trovati 24 cadaveri, mentre due terroristi sono stati arrestati e si pensa che non ci sia piu' presenza di attentatori all'interno dell'edificio.
Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha, nel ribadire il cordoglio per le vittime degli attentati terroristici a Mumbai, tra cui un connazionale, espresso il suo apprezzamento per la professionalita' con cui le forze di sicurezza indiane hanno saputo rispondere alle minacce terroristiche salvaguardando le vite degli ostaggi, e ha accolto con sollievo la notizia dell'avvenuta liberazione anche degli ultimi due ostaggi italiani. Frattini, appena sbarcato in Messico, durante il volo dall'Italia si e' tenuto in costante contatto con l'Unita' di crisi della Farnesina ricevendo continui aggiornamenti sulla situazione.
I primi cinque (su sette) italiani prigionieri sono usciti dal complesso alberghiero Oberoi/Trident questa mattina poco dopo le 05:30, quando e' partita l'operazione per liberare il centinaio di ostaggi ancora bloccati. Tra questi anche la donna italiana e la sua bimba di sei mesi rimaste bloccate da mercoledi' sera nell'hotel. Poco dopo sono stati liberati anche gli ultimi due connazionali ancora nell'albergo, Patrizio Amore e Carmela Zappala'. Finito l'incubo per le circa 200 persone intrappolate all'Oberoi/Trident, giungono invece indicazioni su operazioni ancora in corso in un altro hotel della citta' indiana, il Taj Mahal, che in un primo momento risultava essere stato sgomberato: uno scontro a fuoco si e' verificato oggi all'interno dell'albergo dove era stata in segnalata la presenza di un terrorista sopravvissuto.
La Cnn ha nel frattempo riferito che si sospetta ci siano almeno due terroristi all'interno del Taj e probabilmente anche due ostaggi. Intanto l'esercito ha comunicato la scoperta di almeno 50 corpi senza vita nei locali dell'albergo, tra questi sono stati individuati almeno sette terroristi.
Nel primo pomeriggio si è conclusa l'operazione delle forze di sicurezza indiane al centro ebraico Nariman House preso d'assalto dai terroristi. Nel centro sono stati trovati sette cadaveri: due dei terroristi che lo hanno attaccato e altri cinque di ostaggi. A causa dell'oscurita', ha aggiunto, l'identificazione delle vittime e' per il momento difficoltosa. In precedenza l'ambasciatore di Israele in India Marc Sofer aveva detto che nell'edificio c'erano almeno sei cittadini israeliani.
I commando e le forze speciali anti-terrorismo hanno comunicato che i terroristi autori dell'attacco concertato ai principali alberghi di Mumbai erano in possesso di carte di credito e documenti d'identita' mauritani. Negli zainetti dei terroristi sono state trovate, inoltre, riviste, frutta secca e dollari.
Tra le vittime sono otto gli stranieri confermati tra cui un italiano. Si chiama Antonio Di Lorenzo, era un uomo d'affari livornese di passaggio a Mumbai, e' morto all'interno dell'Oberoi, secondo quanto reso noto dalla Farnesina. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha detto che Di Lorenzo e' stato investito in pieno dall'esplosione di una granata.
Fonte:
ANSA.it - MUMBAI: LIBERI GLI ITALIANI. BLITZ AL CENTRO EBRAICO