Matrix - intervista a Roberto Saviano
Salviamo l’italianità di mafia, camora, ‘ndrangheta
Io non parlo di camorra – paccottiglia! –
per due validi motivi che ora espongo:
la camorra ormai esiste solo in Congo;
alla pelle tengo molto e alla famiglia.
Del Saviano che c’ha fifa chissefrega,
se badava ai fatti suoi sbagliava mica;
ce lo insegna la saggezza, quella antica:
se anche vedi, statti zitto e sempre nega.
Non c’è ‘ndrangheta, nè mafia nè camorra,
solo gente che lavora e non vuol storie;
tutto il resto, sono balle, solo scorie
che in discarica si butta qual zavorra.
Ma se pur la delinquenza organizzata
fosse vera e avesse peso nel Paese,
contro quélla russa, tùrca e pur cinese
dallo Stàto andrebbe cérto incoraggiata.
Siamo stanchi di subire importazioni
Illegali di prodotti contraffatti;
ribelliamoci o saremo sopraffatti
non da mafie ma da lor contraffazioni.
E’ per questo che il buon Silvio, nostro padre,
ha deciso, con l’avallo di Tremonti,
di salvare quella che alla fin dei conti
fra le industrie senza dubbio è quella madre.
Dopo tutto abbiam salvato l’Alitalia
perche siàm campioni d’ìtalianità:
com’è giusto, dal momento che ci sta
nel Governo pur la Lega a far la balia.
I Saviano, disfattisti e malpensanti,
gli sfascisti d’ogni razza e ideologia
dall’Italia è giusto che vadano via,
come fanno, in fondo,spesso i latitanti.
Ambarabà cicì cocò
Stan tre saggi sul comò
Ce li ha messi il Cavaliere
per cantare il Miserere
a quei quattro camorristi,
mafiosetti oppur ‘ndranghisti
che per esibizionismo,
per atavico bullismo,
ogni tanto fan cagnara,
col bazooka o la lupara,
fanno fuori un po’ di gente,
ma s’è nera non fa niente.
Questi tre, come re magi,
studieranno senza ambagi,
poi diranno: “Tutto a posto,
pace per chi è andato arrosto.
Qui procede tutto bene:
basta mettere in catene
chi sobilla a parlar male
dell’italico stivale,
chi vorrebbe far poltiglia
dei valori di famiglia,
di onorata società,
denigrando l’omertà.
La Sicilia sia d’esempio
a chi vuol sfasciare il tempio:
più la mafia non esiste,
se ne son perse le piste.
E’ bastato non parlarne
perché lei perdesse carne
e vivesse qual fantasma
nelle menti affette d’asma
di politici trombati,
d’insolenti magistrati
e di qualche giornalista
o scrittore fantasista.”
Ambarabà cicì cocò,
quei tre saggi sul comò!