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esami all'asilo
Esami all'asilo, la sfida di New York Il sindaco Bloomberg ha avviato un piano che prevede prove di lingua e matematica per i bambini. Polemica
Il nuovo programma pilota dell'amministrazione Bloomberg ha già scatenato un putiferio nella Grande Mela: a partire dal nuovo anno scolastico che inizia martedì prossimo, anche i bambini degli asili newyorchesi dovranno sottoporsi ad esami di inglese e matematica, ben prima cioè del loro ingresso nella scuola elementare. Il Dipartimento dell'Istruzione di New York ha annunciato il controverso programma da 400.000 dollari in una e-mail che invita tutti i Kindergarden a parteciparvi. Ma meno di una settantina di presidi su un totale di 700 hanno risposto all'appello, sinora facoltativo, che costringerà 12.720 dei circa 200.000 scolari dell'asilo e di prima e seconda elementare a sottoporsi ai massacranti test, fino ad oggi amministrati a partire dalla terza elementare e fino al quarto (e negli States ultimo) anno di liceo. Come anticipato da James Liebman, responsabile del Dipartimento dell'Istruzione e architetto della proposta, il programma pilota consente ai presidi di scegliere tra vari tipi di test standardizzati.
Tra cui un quiz multiple- choice di 70 minuti in matematica e inglese con i check box da tenersi quattro volte l'anno; un test online di 30 minuti tre volte l'anno e un'interrogazione individuale di dieci minuti, tre volte l'anno. Il programma è stato subito bocciato da Randi Weingarten, presidente del potente sindacato degli insegnanti American Federation of Teachers. «Bloomberg come al solito è più realista del re», ha commentato la Weingarten. Il primo cittadino della Grande Mela è nel mirino degli educatori da anni per aver fatto propria la controversa riforma scolastica federale varata nel 2002 da George W. Bush — No Child Left Behind — che secondo i detrattori ha trasformato la scuola pubblica in una frenetica ed asettica fabbrica d'esami. Bloomberg si è spinto addirittura oltre, subordinando l'assunzione e il licenziamento dei presidi (nonché i loro bonus di fine anno) ai voti ottenuti dai loro studenti, che il sindaco miliardario ricompensa con laute mance e costosi gadget, se ottengono un buon punteggio. «Bloomberg vuol trasformare la scuola in un regime dispotico basato solo sui numeri», tuona Jane Hirschmann, fondatrice del gruppo anti-test Time Out From Testing, che definisce il programma pilota «criminale».
«Le valutazioni non saranno vincolanti per il passaggio all'anno successivo — si difende Liebman —, ma servono solo a valutare i progressi degli studenti. Se funziona, lo rinnoveremo». Ma contro l'iniziativa si sono mobilitati anche gruppi di genitori e politici locali, che accusano il sistema dei test perenni di uccidere la creatività, trasformando la scuola americana in una catena di montaggio che incoraggia gli studenti a pensare tutti nello stesso medo. «Insegnano ai nostri figli come dare l'unica risposta giusta, non a ragionare e ad essere innovativi », punta il dito il deputato democratico del Queens Mark Weprin, che ha due figli nella scuola pubblica. I sondaggi gli danno ragione. Secondo gli ultimi studi il boom di esami imposto dal No Child Left Behind ha spinto molti presidi a «forzare» ed «abbellire» i risultati, tagliando dal curriculum le materie creative non soggette a test quali storia, musica e arte. «Non c'è altro modo di misurare i progressi degli alunni — insiste Liebman —. Sarebbe come chiedere ad un medico di prescrivere una medicina, senza consentirgli di misurare la febbre e fare gli esami del sangue per arrivare ad una diagnosi del paziente». «I test standardizzati producono menti standardizzate — ribatte Lewis Rosenbluth, professore di scienze e matematica alla prestigiosa Beacon High School del Lincoln Center —. La forza dell'America è sempre stata incoraggiare innovazione e creatività per varcare nuove frontiere».
(corriere)
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sevirebbe in italia come modello o bastano le nostre eccezioni culturali?
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a me piace come idea, io la introdurrei :)
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siamo uno dei paesi più somari, dovremmo darci una svegliata e fare qualcosa pure noi.
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Originariamente inviata da
Usher
Bloomberg si è spinto addirittura oltre, subordinando l'assunzione e il licenziamento dei presidi (nonché i loro bonus di fine anno) ai voti ottenuti dai loro studenti, che il sindaco miliardario ricompensa con laute mance e costosi gadget, se ottengono un buon punteggio.
Questa mi sembra un gran cosa :o
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Originariamente inviata da
Usher
«Le valutazioni non saranno vincolanti per il passaggio all'anno successivo — si difende Liebman —, ma servono solo a valutare i progressi degli studenti. Se funziona, lo rinnoveremo».
Quindi sono semplici esami... magari è utile e cmq c'è scritto se funziona lo rinnoveremo. Quindi è una prova. Provare non costa nulla :)
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Originariamente inviata da
Usher
che incoraggia gli studenti a pensare tutti nello stesso medo. «Insegnano ai nostri figli come dare l'unica risposta giusta, non a ragionare e ad essere innovativi »,
Che cacchio di discorso è???? Molte volte la risposta giusta è 1, non è che se tutti la danno vuol dire che pensano tutti allo stesso modo :|:|
Non che stiamo disegnando un vestito :ehm:
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Ma che diamine. I bambini dell'asilo non sanno neanche leggere e scrivere. Non vedo perché anticipare i tempi rovinando l'infianzia. Ogni cosa a suo tempo.
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Originariamente inviata da
lakeofire
Questa mi sembra un gran cosa :o
secondo me è una stronzata questo punto; non pensi a quante persone potrebbero fare carte false pur di ricevere più soldi?
comunque non sono molto d'accordo ad inquadrare cosi precocemente i bambini in fasce..
«io somaro :( tu intelligente :)»
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:lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol: MA LASCIATELI IN PACE STI BAMBINI!!!!!!!!!!!!!
adesso uno nn può neanke vivere la sua infanzia xk un burocrate vuoe avere una bella statistica sul grado d'istruzione dei bambini....ma x favore....lasciateli in pace...
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Originariamente inviata da
obo
secondo me è una stronzata questo punto; non pensi a quante persone potrebbero fare carte false pur di ricevere più soldi?
Beh ma saranno le pagelle e/o i compiti in classe a pagare :roll: i compiti scritti rimangono tali e sono controllabili :roll: i prof non avrebbero vantaggio a dare voti maggiori anche perchè non prenderebbero loro il bonus ma il preside :roll:
E poi se i ragazzi sono stupidi poi si vede anche nel loro proseguimento di studi...quindi se si bara si possono fare ispezioni :roll:
Voglio dire dei controlli dovranno pur esserci :lolll:
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Originariamente inviata da
morgana60
siamo uno dei paesi più somari, dovremmo darci una svegliata e fare qualcosa pure noi.
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Esami all' asilo, a bambini che non sanno quasi di essere al mondo??? assurdo è dire poco... uno spreco di energie...
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Originariamente inviata da
lakeofire
Beh ma saranno le pagelle e/o i compiti in classe a pagare :roll: i compiti scritti rimangono tali e sono controllabili :roll: i prof non avrebbero vantaggio a dare voti maggiori anche perchè non prenderebbero loro il bonus ma il preside :roll:
E poi se i ragazzi sono stupidi poi si vede anche nel loro proseguimento di studi...quindi se si bara si possono fare ispezioni :roll:
Voglio dire dei controlli dovranno pur esserci :lolll:
Quello è il minimo..
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è una stupidaggine dai... :o
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Per quanto io sia sempre per dare un giudizio a tutto quanto e a tutti....in questo caso mi sembra una colossale minchiata......posso al limite capirlo per quelli di prima e seconda elementare, ma per quelli dell'asilo NO.....
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Lasciamoli giocare, alle elementari sì che studieranno:D
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Originariamente inviata da
darkness creature
mi sembra una colossale minchiata!!!!!!!!!!!!
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Originariamente inviata da
twix ™
Ma che diamine. I bambini dell'asilo non sanno neanche leggere e scrivere. Non vedo perché anticipare i tempi rovinando l'infianzia. Ogni cosa a suo tempo.
verissimo
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Originariamente inviata da
twix ™
Ma che diamine. I bambini dell'asilo non sanno neanche leggere e scrivere. Non vedo perché anticipare i tempi rovinando l'infianzia. Ogni cosa a suo tempo.
beata spensieratezza infantile