Orgoglio siciliano

Il video e' ovviamente provocatorio,spero che questa sia la sezione adatta.
Il punto e' questo:come mai la cultura siciliana e piu' un generale del Sud Italia si e' sviluppata verso questa direzione?

http://it.youtube.com/watch?v=czMh_lTJbUg

vorrei conoscere anche io la risposta :roll: ma non saprei darla...

Quote:

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Originariamente inviata da SeDoBrEn GoCCe

vorrei conoscere anche io la risposta :roll: ma non saprei darla...

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Riguardo "Il Gattopardo" (wikipedia):

Nel dialogo con Chevalley, il principe di Salina spiega ampiamente il suo spirito della sicilianità; egli lo spiega con un misto di cinica realtà e rassegnazione. Spiega che i cambiamenti avvenuti nell'isola più volte nel corso della storia, hanno adattato il popolo siciliano ad altri "invasori", senza tuttavia modificare dentro l'essenza e il carattere dei siciliani stessi. Così il presunto miglioramento apportato dal nuovo Regno d'Italia, appare al principe di Salina come un ennesimo mutamento senza contenuti, poiché ciò che non muta è l'orgoglio del siciliano stesso. Egli infatti vuole esprimere l'incoerente adattamento al nuovo, ma nel contempo l'incapacità vera di modificare sé stessi, e quindi l'orgoglio innato dei siciliani. In questa chiave egli legge tutte le spinte contrarie all'innovazione, le forme di resistenza mafiosa, la violenza dell'uomo, ma anche quella della natura.

Per chi fosse interessato, un estratto del libro di Visconti
(il dialogo sopramenzionato):
Estratto da "Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa

Quote:

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Originariamente inviata da Vincenzo84

Riguardo "Il Gattopardo" (wikipedia):

Nel dialogo con Chevalley, il principe di Salina spiega ampiamente il suo spirito della sicilianità; egli lo spiega con un misto di cinica realtà e rassegnazione. Spiega che i cambiamenti avvenuti nell'isola più volte nel corso della storia, hanno adattato il popolo siciliano ad altri "invasori", senza tuttavia modificare dentro l'essenza e il carattere dei siciliani stessi. Così il presunto miglioramento apportato dal nuovo Regno d'Italia, appare al principe di Salina come un ennesimo mutamento senza contenuti, poiché ciò che non muta è l'orgoglio del siciliano stesso. Egli infatti vuole esprimere l'incoerente adattamento al nuovo, ma nel contempo l'incapacità vera di modificare sé stessi, e quindi l'orgoglio innato dei siciliani. In questa chiave egli legge tutte le spinte contrarie all'innovazione, le forme di resistenza mafiosa, la violenza dell'uomo, ma anche quella della natura.

Per chi fosse interessato, un estratto del libro di Visconti
(il dialogo sopramenzionato):
Estratto da "Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa

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L'incapacità di modificare se stessi: qual è il "se stessi" dei siciliani? La mafia siciliana e gli aspetti sociali negativi a essa correlati, siamo sicuri che facciano parte del "se stessi" siciliano e non invece delle forme di governo dell'invasore di turno?

La situazione descritta dal principe di Salina ha anche fatto si che il popolo siciliano sia diventato positivamente caratterizzato da una grande capacità di analisi sociale che altri non hanno.
Un certo scoramento da parte dei siciliani che li spinge a non ribellarsi a certe situazioni, secondo me è frutto di un guardare oltre. Qual è l'alternativa all'ammazzamento del compare Turiddu? Che cosa propone la controparte? Siamo sicuri che la Sicilia non sia un modulo che poi si ripropone in altre, insospettate, regioni italiane? Con la differenza che altri italiani, meno intelligenti dei siciliani, nemmeno se ne accorgono?

Ottima riflessione Abel,mi complimento con te!