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ZOCCA
ZOCCA
Avete presente i caschi per moto AGV indossati da Rossi?
Bene, e’ tanto il successo commerciale che hanno deciso di spostare la produzione in Cina.
Chiudono lo stabilimento di Spinetta lasciando a casa 125 operai.
Tengono aperto ad Alessandria un ufficio che si occupa di marketing ricerca e sviluppo.
Commento di Giorgio Almisano il proprietario che fondo’ la fabbrica nel ’47: “Paghiamo il fatto di non avere soci italiani.” D’altronde i caschi fatti in Cina costano la meta’…
Sullo stesso ritaglio di giornale c’e’ l’annuncio della chiusura della fabbrica ROTOMEC
La MOMO volanti della Ferrari, orgoglio italico dell’accessorio, lo sta gia’ facendo in silenzio: ha venduto agli americani e piano piano se ne vanno….
Il mese scorso vi avevo segnalato altri casi… che fare?
Gianni… l’ottimismo e’ il sale della vita!!
Silvio lo sa.
P.S.
Dio, quanto tempo e’ passato.
Si chiamava ZOCCA ed era una fabbrica di rettificatrici a Camerlata (Como). Uno dei primi esportatori nei paesi dell’EST aveva piano piano accumulato un gruzzoletto all’estero e un giorno con sorpresa annuncio’che avrebbe chiuso la fabbrica.
Le maestranze ed i sindacati urlarono come mai avevano fatto prima, perche’ i conti erano in ordine, gli affari andavano bene E SI SOSPETTAVA che il proprietario volesse trasferire la produzione in Romania. (Eh, si’ allora, questa cosa pareva incomprensibile).
Intervenne anche la magistratura e vi fu un processo a Como. Una cosa che fece clamore, compresa la sentenza che mando’ il proprietario assolto.
Fu una scena raccapricciante. I sindacalisti e gli operai che gli gridavano dietro e questo tizio che sorridendo scendeva i gradini del tribunale (senza scorta, perche’ allora non si usava).
Ma chissa’ cosa gli venne in mente, a quel tizio e volle strafare, arrivato in mezzo alla strada che stava attraversando, sentendosi ormai al sicuro, si volto’ verso i suoi operai e fece loro il segno dell’ombrello.
E zac.
Passo’ un camion e lo travolse, uccidendolo sul colpo.
Sono passati tanti anni ma da allora di camion non ne sono passati piu’…
La notizia e’ qui:
http://img290.echo.cx/my.php?image=agv9fz.jpg
http://img290.echo.cx/img290/6405/agv9fz.th.jpg
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Senti ora c'ho sonno ma su queste cose sai quanto ci sarebbe da parlarne... :roll:
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infatti...più di protestare,scioperare,rivoltare,fomentare e propagandare....che possiamo fare più?!
Non posso mica sparare a qualcuno?!
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Seminare
(Questa e’ del 6 Dicembre 2004)
Alcune volte da’ calore al cuore, vedere una piccola societa’ farsi largo tra le insidie del mercato con la qualita’ del prodotto e l’intelligenza della campagna pubblicitaria. E’ il caso della De Longhi, partita con “Toni, cosa ti ghe fa’ al canal” dell’umidificatore, fino al capo indiano dell’aria condizionata.
E’ cresciuta tra successi e vendite e si vede: la sua nuova campagna pubblicitaria per la macchinetta del caffe’ e’ patinata, sofisticata, costosa, quasi volesse farci dimenticare le umili origini. Ma il successo commerciale e’ indiscusso, la proprieta’ ne e’ felice e gli operai addirittura esuberanti.
Ce lo fa capire il comunicato con cui vengono informati i lavoratori della De Longhi che a causa del successo di mercato, 650 di loro rimarranno a casa perche’ la produzione e’ stata spostata in Cina e loro sono in esubero.
“Siamo venuti per seminare...” ha detto Ciampi a Pechino e sembrava un augurio. Invece andra’ a finire che a seminare ci andranno gli operai della De Longhi.
Ricordatevelo, quando andrete a comprare una macchinetta per il caffe’...
E questa e’ dell’altro ieri
L’elicottero che atterra vicino alla villa di Anacapri, lo yacht meraviglioso, le pagine di gloria scritte con amore da Nicoletta Picchio. Tutto archiviato. Pasquale Natuzzi, il re di “Divani & Divani” è in crisi. La sua storia di artigiano che è iniziata con quattro amici nel 1959 in una bottega di Matera ed è approdata al listino di Wall Street, ieri si è fermata sul tavolo del ministero del Lavoro. Il calvo imprenditore del sofà che si vanta di avere oltre 8 mila punti vendita, ha chiesto la cassa integrazione per 1.320 dipendenti. Dell’azienda Natuzzi possiede il 51%, il resto è di investitori americani. A questi l’uomo che si è fatto da solo ha presentato il piano “Divani lontani” che prevede di realizzare in Cina, Brasile e Romania gran parte della produzione.
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Quote:
Originariamente inviata da AldoVincent
dormi
dormi
tu abiti a corfù, sapessi dv abito io ke guerra a loro e al comune(alleato di loro) :x