Il bimbo uccide il papà nazista

Può essere giudicato un killer? Cresciuto nel culto della violenza. Il genitore lo portava ai raduni di destra in cui si professava la difesa della razza

Stati Uniti Ha sparato mentre l'uomo dormiva. Ora è sotto processo Il bimbo uccide il papà nazista
Può essere giudicato un killer?
Cresciuto nel culto della violenza. Il genitore lo portava ai raduni di destra in cui si professava la difesa della razza
WASHINGTON - Joseph, 12 anni, è cresciuto non proprio in un nido. Fin da bimbo ha visto attorno a lui divise nere da SS, bandiere con la croce uncinata, fucili. Fin da piccolo invece che fiabe ha sentito risuonare il saluto «Sieg Heil», accompagnato dal braccio teso e da lunghe «tirate» del padre neonazista, Jeff Hall. Un uomo severo che volentieri gli riservava trattamenti duri e disciplina. Ma che comunque Joseph amava. Amava. Al passato. Sì, perché all'alba del Primo Maggio di un anno fa, il ragazzino ha fatto fuori il papà a colpi di 357 Magnum sottratta da un armadio. Gli ha sparato alla testa mentre dormiva su un divano. Senza alcuna esitazione.

Ora il caso giudiziario di Joseph è diventato materia giuridica. Per Michael Soccio, procuratore di Riverside, California, il bambino è «un assassino», sapeva quello che faceva, ha commesso un omicidio premeditato, privo di attenuanti. Non la pensa così l'avvocato d'ufficio, Matthew Hardy: Joseph - è la sua tesi difensiva - ha problemi psicologici e neurologici, inoltre ha subito abusi fisici e, soprattutto, è stato «condizionato» dall'ideologia neonazista. Insomma, non poteva distinguere tra giusto e sbagliato.
Su questo punto si è accesa la battaglia. L'ambiente nel quale è vissuto il bimbo insieme all'educazione razzista ha davvero favorito l'omicidio del padre? Gli indizi portano a rispondere di sì, anche se Soccio argomenta il contrario.

Nell'esporre la sua accusa, il procuratore ha sottolineatoche Joseph voleva davvero bene al papà. Lo stava a sentire, anche se i metodi imposti tra le pareti di casa erano ferrei. Il bambino ha sparato a Jeff Hall - ha aggiunto - per due motivi: lo aveva sculacciato la sera prima e temeva che se ne andasse per sempre. La fede neonazi del genitore dunque, secondo questa interpretazione, non c'entrerebbe proprio nulla. Poi per dimostrare una presunta predisposizione al crimine del minore ha sottolineato come Joseph abbia alle sue spalle episodi gravi. Dei precedenti. Tra questi l'aggressione nei confronti di un insegnante al quale ha attorcigliato un cordone al collo. Motivi per restare sotto controllo - in prigione - il più a lungo possibile.
La legge in California prevede che i minori di 14 anni non possano essere incriminati, a meno che non esista una prova chiara che fossero consapevoli di fare del male. E Joseph, nella visione del procuratore Soccio, ricade in questa categoria: sapeva, eccome. Un eventuale verdetto di colpevolezza potrebbe tenerlo in prigione, come minimo, per una dozzina di anni.
Non sarà facile però per il giudice emettere la sentenza. Impossibile non tener conto della storia personale di Joseph. Madre adottiva, quattro fratelli, denunce, scontri sull'affido, una lista infinita di visite da parte dei servizi sociali. Un inferno familiare. Dove l'unico punto di riferimento era un uomo - Jeff Hall - che tirava su i suoi figli spiegandogli come «difendere ovunque i diritti dei bianchi» e l'importanza della segregazione razziale. Ma non si accontentava di parlarne nel tinello. Spesso si portava dietro alle manifestazioni un pezzo della famiglia. La seconda moglie e qualche figlio. Uscite pubbliche dedicate alla propaganda dove il padre, in divisa da seguace hitleriano, enunciava il suo piano di battaglia.

Per contrastare chi minacciava la purezza ariana nel cuore d'America o per fermare, con pattuglie armate sul confine, l'invasione degli immigrati dal Messico. Ad una di queste era presente anche un giornalista del New York Times che ha raccontato ieri la storia. Jeff Hall era esploso in uno dei suoi attacchi di rabbia perché alcuni dei suoi figli avevano combinato un pasticcio.
Dalle testimonianze e dagli atti giudiziari è emerso che gli strilli del neonazi erano a volte accompagnati dalla mano pesante. O sarebbe meglio dire calci pesanti. Ma gli amici - probabilmente con il suo stesso credo - hanno giurato che non era nulla di «criminale». È sempre stato un «buon papà», ribattono a chi ricorda le violenze. Un «buon papà» che ha insegnato ai suoi figli a maneggiare le armi. Joseph purtroppo ha imparato a farlo bene. E lo ha dimostrato all'alba del Primo Maggio di un anno fa.
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Il bimbo uccide il papà nazista Può essere giudicato un killer? - Corriere.it
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dilemma etico: colpevole o non colpevole alla fine questa è la questione che ne dite?

Un bambino che uccide il padre comunista estremista può essere considarato un killer? L' ideologia politica della persona uccisa può essere una discriminante per l' assassino? Un assassino che uccide un neo nazista può non essere considerato un killer mentre quello che ammazza una prostituta è per forza un killer? E' questa la democrazia che l' America porta in giro per il mondo con la guerra? La domanda vera è: un bambino di 12 anni con un' infanzia difficile può essere considerato un assassino o va aiutato dagli specialisti?

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Originariamente inviata da RICKY X SEMPRE

Un bambino che uccide il padre comunista estremista può essere considarato un killer? L' ideologia politica della persona uccisa può essere una discriminante per l' assassino? Un assassino che uccide un neo nazista può non essere considerato un killer mentre quello che ammazza una prostituta è per forza un killer? E' questa la democrazia che l' America porta in giro per il mondo con la guerra? La domanda vera è: un bambino di 12 anni con un' infanzia difficile può essere considerato un assassino o va aiutato dagli specialisti?

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la domanda ma finche c'e gente cogliona che esaltare la propria ideologia razzista usa le armi e con valori di questo tipo il dramma è sempre in agguato

Non centra nazista o comunista... centra che al padre invasato si è girato contro il suo "mostro".. lui lo ha creato e mo gli sta bene!

Perchè incriminarlo? Ha fatto una cosa giusta.

Se gli trasmetti questa visione della vita mai sottovalutare il fatto che tuo figlio, se vede qualcosa che gli va storto, può farti del male.

Non importa se il padre era nazista o comunista, un bambino di 12 anni non puo essere definito assassino! Il padre non puo lasciare una pistola in mano al figlio di 12 anni!

E poi smettetela co sta storia dei nazisti/fascisti come male del mondo perche se nascevate nella Russia sovietica mo la pensavate al contrario e infatti in Russia ce' la piu grande comunita' di nazi-skin del mondo, semplicemente uno quando ha subito una dittatura e si oppone ad essa poi la odia e la odiano i figli e negli USA sti problemi non ci sono visto che la dittatura non l'hanno mai vista non hanno motivo di odiare i nazisti o i comunisti.

è un bambino cresciuto assieme alla violenza, non ha avuto qualcuno che gli insegnasse l'amore. Un mostro ha cresciuto un mostro. Se non era il padre, prima o poi sarebbe toccato a qualcun altro, è "normale". Se cresci con tutto quell'odio, prima o poi la rabbia deve uscire, in qualche modo.
Se non viene aiutato in modo serio, la prigione non sarà servita a niente.

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Originariamente inviata da UnoQualunque

Non importa se il padre era nazista o comunista, un bambino di 12 anni non puo essere definito assassino! Il padre non puo lasciare una pistola in mano al figlio di 12 anni!

E poi smettetela co sta storia dei nazisti/fascisti come male del mondo perche se nascevate nella Russia sovietica mo la pensavate al contrario e infatti in Russia ce' la piu grande comunita' di nazi-skin del mondo, semplicemente uno quando ha subito una dittatura e si oppone ad essa poi la odia e la odiano i figli e negli USA sti problemi non ci sono visto che la dittatura non l'hanno mai vista non hanno motivo di odiare i nazisti o i comunisti.

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in america sono figli de'antr..... processano i minori come adulti. la prigione non punta alla recupero ma bensi a buttare via le chiave e lasciarli marcire li dentro

Eppure gli americani si dalla loro guerra di secessione sono sempre stati razzisti, sono razzisti almeno da 100 anni prima che il razzismo nascesse in Europa! E portano la loro democrazia in giro per il mondo con le bombe e le guerre! E poi dico anche BASTA con la teoria che un bimbo che cresce in un ambiente violento diventa violento! Un bimbo che cresce in una coppia omosessuale diventa omosessuale? Un bambino che cresce in una famiglia casa chiesa, chiesa casa diventa prete?

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Originariamente inviata da RICKY X SEMPRE

Eppure gli americani si dalla loro guerra di secessione sono sempre stati razzisti, sono razzisti almeno da 100 anni prima che il razzismo nascesse in Europa! E portano la loro democrazia in giro per il mondo con le bombe e le guerre! E poi dico anche BASTA con la teoria che un bimbo che cresce in un ambiente violento diventa violento! Un bimbo che cresce in una coppia omosessuale diventa omosessuale? Un bambino che cresce in una famiglia casa chiesa, chiesa casa diventa prete?

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non ci siamo proprio come termini di paragone. Un genitore gay o una famiglia casa chiesa possono influenzarti al massimo l'indole ma generano dei mostri non ti danno come termine di relazione e affetto la violenza . Se allora e la violenza è il modello allora il bambino deve trovare il modo giusto per incanalarla esempio: la boxe , o qualche altra alternativa, qualcuno che gli faccia vedere che esiste una altra strada o un diverso modo di vivere. Ma ,se l'aggressività e violenza è costante e il razzismo è il tuo modello educativo, allora ti relazioni in base a quello dai e ricevi affetto odi anche chi e fuori dal modello che considera normale non vedendo altre alternative (cane da combattimento)è chiaro certe tragedie posso succedere rispetto a una famiglia gay o bigotti religiosi . Quindi Il razzismo viene in secondo piano ,il bambino si sente come un cucciolo e come tale si adatta al modello familiare.

Non riesco a capire perchè se un bimbo cresce in una famiglia violenta diventa violento, se cresce in una altro tipo di famiglia non può diventare come la famiglia. In ogni caso la notizia ha fatto scalpore solo perchè il padre era razzista, se avesse ucciso uno qualunque in mezzo alla strada la domanda "può essere considerato un killer?" non sarebbe mai saltata fuori.

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Originariamente inviata da RICKY X SEMPRE

Eppure gli americani si dalla loro guerra di secessione sono sempre stati razzisti, sono razzisti almeno da 100 anni prima che il razzismo nascesse in Europa! E portano la loro democrazia in giro per il mondo con le bombe e le guerre! E poi dico anche BASTA con la teoria che un bimbo che cresce in un ambiente violento diventa violento! Un bimbo che cresce in una coppia omosessuale diventa omosessuale? Un bambino che cresce in una famiglia casa chiesa, chiesa casa diventa prete?

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Non in termini assoluti.. Si parla di condizionamento, più o meno forte, del soggetto in questione.. Non si può negare che la componente sociale/famigliare incida pesantemente sulla crescita personale di un bambino, che coglie qualsiasi cosa gli gira attorno e la "elabora" in determinati modi, a volte simili a volte no.. Ma sicuramente ha un input proveniente dalla situazione in cui vive

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Originariamente inviata da RICKY X SEMPRE

Non riesco a capire perchè se un bimbo cresce in una famiglia violenta diventa violento, se cresce in una altro tipo di famiglia non può diventare come la famiglia. In ogni caso la notizia ha fatto scalpore solo perchè il padre era razzista, se avesse ucciso uno qualunque in mezzo alla strada la domanda "può essere considerato un killer?" non sarebbe mai saltata fuori.

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il modello condiziona ma con la violenza di piu

Ma in tutto questo... Il padre era nero/ebreo/gay/comunista?!?

...mica me lo spiego il perchè ha ucciso il padre..

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Originariamente inviata da Jo Constantine

Ma in tutto questo... Il padre era nero/ebreo/gay/comunista?!?

...mica me lo spiego il perchè ha ucciso il padre..

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finalmente uno che ha capito qualcosa, per sbaglio, cioè il padre era nero/ebreo/gay/comunista che c'entra ?
infatti il punto è che chi coltiva violenza e pur sempre destinato a raccogliere violenza se poi abitui una persona a sparare con un fucile o con un'arma specialmente quanto si tratta di un bambino,se poi,aggungi, la ideologia e l'aggressività sociale nel confronti del diverso e scechera il tutto ti è chiaro che prima o poi il dramma è che bello servito.

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Originariamente inviata da Usher

finalmente uno che ha capito qualcosa, per sbaglio, cioè il padre era nero/ebreo/gay/comunista che c'entra ?
infatti il punto è che chi coltiva violenza e pur sempre destinato a raccogliere violenza se poi abitui una persona a sparare con un fucile o con un'arma specialmente quanto si tratta di un bambino,se poi,aggungi, la ideologia e l'aggressività sociale nel confronti del diverso e scechera il tutto ti è chiaro che prima o poi il dramma è che bello servito.

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Non mi pare che tutti i giovini nazisti sono parricidi.

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Originariamente inviata da Jo Constantine

Non mi pare che tutti i giovini nazisti sono parricidi.

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Appunto, ho parlato di humus e il tuo parere è giusto ma come tutte le cose di questo mondo basta che cambi una variabile in tale contesto che un bambino puo diventare parricida . Converrai con me che ,la dove ci sono armi in abbondanza, e una cosa che devi mettere sempre in conto e la violenza, il senso di rivalsa, il saper maneggiare una pistola sono degli ottimi detonatori in relazione al carattere e l'indole nel bambino e l'ambiente che interagisce sulla persona.

Chi di spada ferisce, di spada perisce.