Se la vita di un operaio per lo Stato italiano non vale nemmeno 2.000 euro, ci pensa il web ad aiutare con una sottoscrizione.
IL «RISARCIMENTO» - Martedì la madre di Matteo Armellini, il tecnico di 32 anni morto nel marzo scorso a Reggio Calabria mentre stava aiutando a montare il palco per un concerto di Laura Pausini, aveva denunciato che per l'Inail la cifra spettante a rimborso era di appena 1936,80 euro. E dall'Istituto nazionale di assicurazione per gli infortuni sul lavoro avevano parlato solo di un anticipo, precisando però che la cifra totale, vista «la retribuzione molto bassa del ragazzo», non sarà di molto superiore. E allora scende in campo il web «sperando di raggranellare quanto basta per consentire alla madre di Matteo di buttare in faccia allo Stato questo vergognoso obolo».
LA RACCOLTA - In collaorazione con don Paolo Farinella, il prete genovese «di frontiera», il blog «Il Tafano» di Antonio Crea propone una raccolta fondi attraverso un mezzo moderno come paypal, il sistema di pagamento online. L'estratto conto dedicato alla raccolta verrà inviato ogni due giorni a don Farinella che si fa garante dell'invio delle somme a Paola Armellini. Il blog sottolinea come Armellini avrebbe dovuto, per legge, lavorare almeno fino ai 67 anni, cioè altri 7.700 giorni, e arriva a quantificare la paga oraria stimata da quell'assegno dell'Inail: 0,032 € all'ora.
L'operaio morto vale solo 2.000 euro? Il web si mobilita per una raccolta fondi - Corriere.it
Risarcimento di solo 2000€ per l'operaio morto per il concerto della Pausini
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25/7/2012, 23:52MayakRisarcimento di solo 2000€ per l'operaio morto per il concerto della Pausini
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26/7/2012, 13:13Randagio
che la culona della Pausini apra le cassaforti almeno....
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26/7/2012, 14:43Ushere chi te l'ha detto che non l'abbia già fatto???Quote:
Originariamente inviata da Randagio
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26/7/2012, 14:54RudeMood
Cioè, fatemi capire.
Vorrebbero risarcire la madre del ragazzo con un importo uguale, o molto simile, alla cifra che avrebbe riscosso con altri 40 anni di stipendi?
Lui c'aveva 32 anni?
Questa è la mamma.
http://img.youtube.com/vi/SkHKe99hU1w/default.jpg
A guardare il collo avrà 60 anni. Potrebbe schiattare domani o tra 15 anni.
Ma non capisco perché dovrebbe campare grazie al risarcimento della morte del figlio.
Potevo capire se aveva moglie e figli ..... ma ceeerrrrrrrrto.
Doniamo un milione di euro alla madre del ragazzo. -
26/7/2012, 15:22RandagioBene se lo ha fatto!Quote:
Originariamente inviata da Usher
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Quindi a te sembra giusto come risarcimento di una morte?Quote:
Originariamente inviata da RudeMood
Io ODIo le questione risarcimenti in caso di incidenti, c'è un mio amico che c'è restato storpio in un incidente con il 100% di ragione e sta sudando mille camicie per avere un minimo di soldi.... sono dei FDP tutte le assicurazioni o anche l'INAIL di merda!!!
Sono dei truffatori!
Capisco che a questa donna non s ervono un milione di euro ma 2000 euro per i risarcimenti di un MORTO SUL LAVORO sono una puttanata assurda in uno stato dove li prendono come rimborso spese mensile i nostri politici! -
26/7/2012, 17:41Bastet7
Apparte che il vuoto di un figlio non potrà mai essere coperto da soldi. Ma mi sembra molto strano visto che a me per un colpo di frusta mi hanno dato 1800 euro..
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26/7/2012, 18:23RudeMoodQuote:
Originariamente inviata da Randagio
Uff, ma sempre su 'sto discorso si deve andare a parare!!
Mi sembra quando si facevano tutte quelle manifestazioni contro Berlusconi e si chiamavano ogni volta con un nome diverso.
Pro Donne
Pro Studenti
Pro Pensionati.
Cmq sempre contro Berlusconi.
Chiamarle tutte Contro Berlusconi sarebbe stato forse più utile ed indicativo per il fine ultimo!
Tornando alla domanda:
oggettivamente, considerando che a reclamare i soldi è la madre, avrebbero potuto pagargli almeno il funerale.
Se avesse avuto una moglie disoccupata e 3 figli l'avrei pensata diversamente! -
26/7/2012, 19:30Winston Wolf
ma la causa della morte chi la sa?
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27/7/2012, 0:08Usherun incidente sul lavoro è sufficente ?Quote:
Originariamente inviata da Winston Wolf
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27/7/2012, 9:57Randagio
Rude sono d'accordo... ma 2000 euro mi sembrano veramente una rpesa per il culo!
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27/7/2012, 10:17Wittmann
Non vorrei fare l'antipatico o il burocrate della situazione, ma bisognerebbe ragionare a mente fredda, fare il punto della situazione e capire perchè è andata così.
Cioè sui blog e su facebook fa fiko scrivere "la vita dell'operaio vale meno di 2000€", ma in realtà questa frase non vuol dire un cazz0 di niente.
Ci sono norme molto rigide che regolano i risarciment per quanto riguarda i presupposti, le cifre e i beneficiari.
Mi permetto di citare la spiegazione data direttamente dall'INAIL.
“I duemila euro versati alla madre di Matteo Armellini non sono un risarcimento per la perdita del figlio, ma il contributo allespese per il funerale che l’INAIL eroga ai familiari di tutti i lavoratori deceduti“. E ancora: “Quando un lavoratore perde la vita si tratta sempre di verificare se lascia dei superstiti che hanno diritto alla rendita prevista dalla legge e, se la risposta è positiva, di calcolare a quanto ammonta”.
Da INAIL: “Le prestazioni erogabili dall’INAIL ai lavoratori assicurati e, in caso di loro morte, ai loro superstiti sono previste dal Testo Unico n. 1124 del 1965, che ne stabilisce in maniera tassativa condizioni e misure. In particolare, la legge prevede che abbiano diritto alla rendita il coniuge, fino alla morte o a nuovo matrimonio, ciascun figlio fino al raggiungimento del 18esimo anno di età (per ragioni di studio l’età viene elevata fino ai 21 anni se i figli sono studenti di scuola media o superiore e non oltre i 26 anni se studenti universitari), i figli totalmente inabili al lavoro, ai quali la rendita spetta a prescindere dall’età, finché dura l’inabilità.
La rendita solo per i genitori a carico. In mancanza di coniuge e figli, anche a genitori, altri ascendenti, fratelli e sorelle spetta una rendita. Ma solo nella misura del 20% e solo se convivevano con il lavoratore deceduto ed erano a suo carico”.
“Lo scopo della legge” – riprende questo proposito Sorrentini – “non è quello di risarcire i familiari del danno derivato dalla morte del lavoratore, quanto piuttosto di offrire ai superstiti i mezzi di sostentamento venuti a mancare dopo la sua morte. Nel caso di Matteo Armellini, però, non è risultato che contribuisse al mantenimento della madre, alla quale abbiamo potuto erogare soltanto l’assegno funerario una tantum di 1.936,80 euro.
In altre parole, come peraltro è giusto che sia, all'INAIL non spetta risarcire (anche moralmente) la perdita di una persona; risarcimento che magari sarebbe dovuto da altri soggetti nel caso si accertassero responsabilità, negligenze, o se il soggetto si fosse assicurato sulla vita, ecc.
Poi ok sarebbe carino che lo stato versasse 100000, o un milione, o anzi 10 milioni di € alle famiglie di ogni morto in strada, sul lavoro, negli ospedali, ecc. per alleviare le sofferenze di tutti, ma non esiste.
E se la madre volesse restituire all'inail il vergognoso obolo, meglio, soldi pubblici risparmiati. -
27/7/2012, 13:40Winston WolfLa mia era solo una domandaQuote:
Originariamente inviata da Usher