r.i.p. povero che fine,era il suo mestiere correre ma nn morire cosi a 24 anni .
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r.i.p. povero che fine,era il suo mestiere correre ma nn morire cosi a 24 anni .
Quando ami qualcosa, quando vivi per quella passione, non puoi desiderare dell'altro.
Stessa cosa di chi dice "Io voglio morire trombando"... Perché? Perché ti da piacere. Stessa cosa la moto.
Cioè la morte non è bella in nessun caso, ma tra le tante, preferisci quella dove senti meno dolore.
guarda che chi va in moto rischia ogni volta la vita...
l'incidente di Marco è stato davvero atroce... se solo avesse lasciato andare la moto non avrebbe chiuso cosi la curva... la sua caparbietà gli è stata fatale. io non riesco ancora a crederci veramente.. anche a livello umano, uno come lui è raro.
ADDIO MARCO ....MI MANCHERAI!!!!
UN LAMPS DA LASSU che da oggi potrai proteggerci tutti insieme ai tuoi amici di sempre daijiro KATO e showa TOMIZAWHA ---->>
Ragazzi proteggeteci voi ....e mi raccomando ingarellatevi anche lassu tra i cordoli del cielo !!!!
Non è uno sport che seguo assiduamente ma, onestamente, non l'ho mai disdegnato.
Non credo ci siano parole.
Per quello che è successo. Per come è successo. E per come si sentiranno probabilmente Rossi e Edwards.
All'inizio non ricordavo chi fosse dal nome, ma poi dopo aver visto una foto mi è venuto in mente subito! Con i suoi caratteristici riccioloni e quel sorriso sempre pronto. Davvero peccato, povero ragazzo! Almeno è morto mentre faceva la cosa che amava di più.
Sono rimasta male anch'io, terribile davvero.
Non oso immaginare quello che avranno provato i suoi cari a vederlo morire in diretta, mi si gela il sangue al solo pensiero.
Riposa in pace piccolo grande campione.:rosa:
Lo ricordo con questa frase tratta da un film:
"Non hai paura di ammazzarti se fai un incidente?"
"No. Si vive di più andando 5 minuti al massimo su una moto come questa, di quanto non faccia certa gente in una vita intera."
Burt Munro (Indian la grande sfida)
un pensiero anche al pilota di Indy morto domenica scorsa.
Morto Simoncelli durante il G.P. in Malesia. Stava andando da Dio.
spero che qui qualcuno capisca la satira.
piu volte rivedo il video piu ci resto male e vederlo che striscia per terra con la faccia ,spero proprio nn abbia sofferto... rip
Non seguivo il moto gp ma lui lo avevo 'conosciuto' per caso tramite Zelig. A pelle mi stava pure antipatico e pensavo 'alè, questo è la copia di Valentino'.
Gli anni passano e ho cominciato inevitabilmente a stimarlo. Sarà il carisma, l'accento, la determinazione, sarà che ha la mia età, sarà che faceva ridere con le sue battute pungenti e la sua genuinità da romagnolo puro. Sarà, ma io è da ieri che penso a lui e piango.
Alla fine non era solo un pilota, era prima di tutto un ragazzo, un qualsiasi ragazzo che potevi incontrare al bar del paese e passarci la serata in allegria. Marco che era uno di noi, un italiano che è morto tragicamente sulla pista, non solo il campione. Era un figlio un fratello e un fidanzato.
Spero riesca a riposare in pace, da qualche parte. :rosa:
Non sono completamente d'accordo.
Molto spesso ci illudiamo di scegliere, ma c'è qualcuno che ha scelto per noi...
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Comunque una morte che mi ha colpito molto, sebbene c'è sempre da fare la solita considerazione, quella che tantissimi suoi coetanei subiscono la stessa sorte sulle strade ogni giorno e se non veniamo turbati nello stesso forte modo è solo perché non ne veniamo a conoscenza.
A chi prende le distanze da questo sport, faccio presente che andare in moto su strada è molto più pericoloso che in pista, ci si dovrebbe allora cominciare a scandalizzare per le centinaia di motociclisti morti ogni anno per incidenti stradali piuttosto che per uno sport. Censurerei semmai maggiormente il messaggio che uno sport simile lancia su tanti ragazzi che poi vengono indotti a spericolatezze su strada.
Probabilmente non mi sono spiegato bene, non parlo di una connessione diretta e automatica tra le corse motociclistiche e gli incidenti mortali stradali. Mi riferisco al mito della moto, della velocità della stessa, della corsa e delle modalità di guida, tutta una serie di cose che affascinano il possessore di una di tali macchine e che costituiscono una forte tentazione a provarle se non addirittura all'acquisto di una moto, che poi è uno degli scopi delle corse, quello pubblicitario.
Poi è chiaro che l'assennatezza ci porterebbe a fare certe cose solo in pista, però il messaggio negativo c'è e fa il suo effetto.
Non concordo sul concetto di "messaggio negativo" la velocità fa parte delle leggi della fisica presenti sul nostro pianeta, chiunque è libero di godersela come di sfidarla, a prescindere dal rischio che ne deriva.
Anche la bicicletta è letale, spesso quanto la moto, però quanti bambini ne hanno una?
Il messaggio che vedo io è "la moto è pericolosa, usa la testa".
"La moto è pericolosa usa la testa" è il messaggio che - una tantum - ci arriva dalla morte di Simoncelli.
Ma prima di lui quanti (e quando) ne sono morti? Io non sono un'appassionato, l'ultimo morto in pista che ricordo è Pasolini, quello che faceva i duelli con Agostini...
Quindi il messaggio semmai è: "La moto è fica, provala anche tu!". Il che va benissimo se poi la si usasse con la testa, e non alle stesse prestazioni di chi ci manda il messaggio.
D'altra parte se tante mezze-seghe giocando la partita di calcetto provano il cucchiaio è perché c'è Francesco Totti che glielo ha messo in testa... in tale caso particolare passi, tanto non è pericoloso, ma se ci fosse un grado di pericolosità ne son certo che lo proverebbero lo stesso.
Ovviamente la critica che muovo per le corse di motociclette la si potrebbe estendere a tanti altri messaggi a mio avviso negativi che la nostra società ci propina.
Capisco cosa stai dicendo, però rimanendo sulla tua linea di pensiero si dovrebbe proibire l'80% delle attività umane.
Tutto può essere pericoloso, come letale, ma d'altro canto l'uomo deve saper gestire le sue emozioni e i suoi desideri in funzione delle altre persone.
Se bevo e guidi sono un pericolo per gli altri e per me stesso, sta allora a me decidere come comportarmi. Di certo non è colpa delle auto, come non è colpa dello sport se qualcuno si sente istigato.
Siamo esseripensanti, il nostro problema è che tendiamo ad usare il cervello solo per andare su Facebook e guardare cagate in televisione.
Per affrontare con il dovuto rispetto determinati ambiti, basta solo il buon senso.
un saluto a Sic,un grande pilota e una gran persona...anche da lassù sfreccia con la tua mota....RIP SUPER SIC
Sono un motociclista
Parole non ne ho per un ragazzo che è volato in cielo facendo quello che gli piaceva .
Un bravo ragazzo ,semplice e con tanta voglia di vivere .
Mi dispiace tantissimo per i suoi famigliari alla quale va il mio più totale affetto e vicinanza per aver perso un pezzo del loro futuro .
http://www.youtube.com/watch?v=sgOFh3tuXtk
E comunque che palle, un'altra ondata di gente che mette le foto sul profilo, che si "dispera", che è "veramente triste".. dispiacersi 13 secondi perchè è morto non è essere tristi..è semplicemente essere consapevoli che la morte di qualcuno non è mai bella..ma che noia tutti sti fan del dopomorte.
p.s. anche a me spiace per com'è successo, ma capita..
Molto bello il minuto di casino per ricordarlo!