Padova, l'immigrato in coma diventa regolare e ora deve pagare 14 mila euro all'Asl

PADOVA. Hana e Nicolae Cretu erano venuti a Padova nel 2004 per realizzare il «sogno italiano» dalla Moldavia, dove guadagnavano appena 150 euro al mese. Abitavano insieme in via Pietro Bembo, nel quartiere Crocifisso. Lei badante, lui senza permesso di soggiorno, dipendente di una ditta di traslochi. Stavano sempre assieme, finché il sogno si è spezzato alle 4 del pomeriggio del 16 ottobre 2007.

Nicolae, dopo aver terminato il lavoro, viene travolto da un'automobile guidata da un padovano mentre attraversa, in sella alla sua bici, la strada dalle parti di Voltabarozzo. Trauma cranico plurimo e ferite su varie parti del corpo. La drammatica corsa dell'ambulanza verso l'ospedale di Padova è inutile. Da quel giorno, cioè da tre anni e tre mesi, Nicolae è ancora in coma irreversibile e vive in stato vegetativo.

Hana lo va a trovare quasi ogni giorno. Lui non parla, ma dialoga ugualmente con gli occhi con la compagna. Nel frattempo, la badante inizia una lunga battaglia affinché si faccia giustizia. Cambia tre avvocati pur di riuscire a portare in tribunale l'investitore, accusato di gravi lesioni colpose, ma sino a oggi l'automobilista non si è mai presentato davanti ai giudici. Sul fronte del risarcimento per il danno subìto, poi, non ha ancora incassato un centesimo. E più che passa il tempo e più la situazione familiare diventa insostenibile.

Alcuni mesi fa, poi, è sopraggiunta la beffa che non si sarebbe mai sognata. Appena riesce a far ottenere a Nicolae il permesso di soggiorno per cure mediche, l'azienda ospedaliera invia ad Hana la richiesta di pagare circa 14 mila euro per onorare i primi quattro mesi di lungodegenza in ospedale. Intanto, lei fa sempre più fatica a sbarcare il lunario. Quasi tutti i (pochi) soldi che guadagna li spende per accudire al meglio il suo compagno e per pagare gli avvocati e le pratiche che servono per cercare di ottenere giustizia.

«Non mi resta altro che lanciare un appello alle persone di buon cuore, e in particolare agli avvocati e agli esperti di diritto alla salute, per risolvere i miei grandi problemi - dice disperata la giovane donna moldava - Dove vado a prendere adesso quei 14 mila euro che l'Asl mi chiede di pagare? A questo punto rischio di cadere in depressione e di non risollevarmi più».

Padova, l'immigrato in coma diventa regolare e ora deve pagare 14 mila euro all'Asl | Il Mattino di Padova

Non ho mica capito, perché l'ASL chiedi 14mila euro?

Da quello che ho capito io perché se non sei cittadino italiano non paghi le tasse
che servono a far funzionare sanità, istruzione etc etc.

Visto che lui è stato in ospedale diversi mesi, gli chiedono di risarcire la somma di denaro che è stata spesa per la sua degenza e per le cure.

Questo perché prima era immigrato.
Ora che èregolare...deve regolarizzarsi e pagare 'gli arretrati'.

:roll:

Che brutta situazione :(
Pensa se avesse anche un figlio da mantenere..

Immigrato lo era prima e lo è adesso, solo che prima era irregolare e adesso invece è in regola con il permesso di soggiorno.
Paticamente prima veniva curato perché la legge italiana obbliga gli ospedali alle cure anche se si presenta uno sconosciuto. Una volta legalmente nota la sua identità, gli hanno potuto presentare il conto.
Poi, il permesso di soggiorno per "cure mediche" immagino che presupponga proprio il pagamento della prestazione medica; al contrario che se avesse avuto un permesso di soggiorno per lavoro, nel qual caso avrebbe avuto anche una copertura medica in qualità di contribuente.

quindi in sostanza son catzi amari?

cosa succede se un italiano investe una persona senza permesso di soggiorno? in termini di diritti della parte lesa intendo..

Mmh ci sono molti punti della storia che non mi quadrano per niente.

Beh, in tal caso non è di certo un incentivo a regolarizzarsi..

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Mmh ci sono molti punti della storia che non mi quadrano per niente.

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Spiega spiega

Uhm mi sono un po' chiarito la situazione,(Immigrato in stato vegetativo, oggi riunione per aiutarlo | Il Mattino di Padova) che dal punto di vista burocratico pare non fare una piega..
Ma mi continua a sembrare strana tutta la vicenda legata al risarcimento: perchè l'RC auto dell'investitore non ha pagato (le spese mediche rientrerebbero senza dubbio nell'ambito risarcimento)? Perchè 3 avvocati!? Poi che lui non si sia presentato al processo penale è ininfluente tanto per la condanna, quanto per la liquidazione del danno in sede civile..
Boh..

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Originariamente inviata da Wittmann

Uhm mi sono un po' chiarito la situazione

[...]

Boh..

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Adesso che ti sei chiarito la situazione l'hai resa molto più chiara anche a tutti noi!! Grazie!! :lol:

Eddai quell'articolo almeno fornisce un po' di dettagli e informazioni in più sulla parte burocratica! :lol:

Nicolae è stato investito da un'auto tre anni fa. Per quell'incidente nessuno ha ancora tirato fuori un euro. Era arrivato in Italia dalla Moldavia nel 2004, da irregolare. Aveva trovato casa con Hana al Crocefisso e un lavoro in un'azienda di traslochi. Poi l'incidente il 16 ottobre 2007, a Voltabarozzo, con il ricovero in condizioni disperate in terapia intensiva. Lì, per ricevere cure mediche urgenti, gli è stata fatta la tessera sanitaria temporanea, l'Stp, che garantisce terapie agli irregolari. Il ricovero si è protratto a lungo, i mesi sono diventati anni. Un primo rinnovo della tessera e poi la necessità di ottenere il permesso di soggiorno.
In mezzo, mesi di ricovero al San Bortolo di Vicenza. Hana inizia il pellegrinaggio tra Usl e Questura. Chiede che a Nicolae venga concesso il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Lo ottiene, ma per «cure mediche». Automaticamente l'Usl 16 invia il conto della degenza a partire dalla data in cui il paziente è divenuto regolare. La legge prevede che un extracomunitario, in Italia per ottenere prestazioni mediche non urgenti, le paghi di tasca propria. Ecco perché Hana insisteva perché fosse chiaro che Nicolae era in Italia per «motivi umanitari».
La direzione generale dell'Usl 16 ritiene l'invio del conto un fatto dovuto: «Ma siamo pronti a stralciare la richiesta di pagamento - spiega il manager Fortunato Rao - qualora la Questura modifichi la motivazione sul permesso di soggiorno». Dall'ufficio immigrazione hanno fatto sapere che il permesso di soggiorno per motivi umanitari richiede tempi lunghissimi ed una documentazione molto dettagliata, fatta di certificati ed attestati. Oggi il caso di Hana e Nicolae verrà esaminato dai funzionari della Questura per comprendere se ci sono vie d'uscita.
«Sono commossa dagli attestati di solidarietà ricevuti - spiega Hana - io pagherei volentieri, se Nicolae ricevesse il risarcimento dovuto per l'incidente subito».

La parte legale invece continua a essermi oscura..

Il mio LOL era dovuto al "boh" finale, che mi faceva ridere, in senso bonario naturalmente... :lol:

Se dovessi fare un'ipotesi così al semibuio, punterei che la questione sia tutta legata all'assicurazione, la quale avrà posto dei dubbi circa la RC del suo assicurato e sappiamo le lungaggini della giustizia italiana.

Per non parlare della lungaggine della nostra burocrazia, per quanto riguarda il resto...

Comunque siamo italiani, abbiamo il cuore grosso, di sicuro la vicenda si sistemerà al meglio per i sigg. Cretu, a parte le pessime condizioni di salute di lui.

Secondo me non è poi cosi sbagliato che l'ASL chieda tutti quei soldi.
Noi paghiamo le tasse e tu, che vivi in Italia da molti anni, irregolare, pretendi di essere curato gratuitamente? Allora bello mio ti curi, paghi, e te ne torni a cà tua!