Il nipote del boss all'università. La truffa dei 22 esami facili

REGGIO CALABRIA - Ad aprile scorso è stato arrestato insieme allo zio Giuseppe ed altri presunti membri di una delle cosche di 'ndrangheta più famose e importanti, quella dei Pelle «Gambazza» di San Luca, e dalla cella in cui è rinchiuso invia lettere a parenti e amici, ricche di errori di sintassi e ortografia. Niente di male, se non fosse che quegli scritti fanno sorgere un sospetto: come può Antonio Pelle, 24 anni, nipote del boss Giuseppe, che difficilmente prenderebbe la sufficienza in un tema d'italiano, essere arrivato al corso di laurea specialistica in Architettura, nell'università Mediterranea di Reggio Calabria, dopo aver sostenuto con successo ventidue esami?
Un percorso degno di uno studente modello che ha avuto il suo picco nel bimestre giugno-luglio 2009, quando il giovane Pelle ha superato nove esami in meno di un mese e mezzo. E che i carabinieri del comando provinciale hanno ritenuto di spiegare con una serie di intercettazioni tra il rampollo dei «Gambazza» e professori, impiegati e ausiliari dell'università ora indagati dalla Procura antimafia di Reggio (insieme al ragazzo) per i reati di falso e truffa. Sono accusati di aver aiutato Antonio Pelle - un cognome che evoca non solo una famiglia rispettata, ma anche la sanguinosa faida di San Luca - e qualche suo parente a superare test e prove d'esame.
n tre anni di intercettazioni i carabinieri hanno registrato 118 telefonate tra Antonio Pelle e il responsabile della segreteria studenti della facoltà di Architettura. Nelle conversazioni il giovane chiede spesso interventi e raccomandazioni su diversi professori, che stando all'indagine della Procura antimafia hanno fruttato esami e promozioni al nipote di Giuseppe Pelle. Che, sempre secondo l'accusa, s'è speso pure - con Catalano e altri dipendenti dell'università - per far superare i test di accesso ai cugini Francesco Pelle (figlio di Giuseppe), e Maria Antonietta Morabito. Una «manovra» quasi confermata dal boss Giuseppe Pelle, che in una conversazione del 17 marzo 2010, parlando del figlio Francesco, diceva: «L'abbiamo fatto entrare ad Architettura, tramite mio nipote!». Un nipote che tiene molto alla sua carriera universitaria, tanto che dal carcere di Lanciano dov'è rinchiuso, il 29 agosto scorso ha scritto al cugino: «Per quanto riguarda l'istanza dell'università che gli avevo presentato al gip se mi autorizzava a scendere a Reggio C. a fare gli esami. Ti faccio sapere che il gip mi ha risposto positivamente».
Il nipote del boss all'università La truffa dei 22 esami facili - Corriere della Sera

Notizie simili mi fanno salire un nervoso indicibile.
Meno male che sto scempio è stato bloccato così pagheranno!
Vergognoso oh, e manco sapeva i nomi di alcune materie e magari uno così ce lo ritroviamo a fare le perizie sulle fondamenta dei palazzi -.-"

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Originariamente inviata da Nuvolablu

Notizie simili mi fanno salire un nervoso indicibile.
Meno male che sto scempio è stato bloccato così pagheranno!
Vergognoso oh, e manco sapeva i nomi di alcune materie e magari uno così ce lo ritroviamo a fare le perizie sulle fondamenta dei palazzi -.-"

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pensa un po' che l'attuale ministro dell'istruzione è andata in calabria a prendere la laurea perchè al nord non riusciva..
pensa un po' eh

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Originariamente inviata da obo

pensa un po' che l'attuale ministro dell'istruzione è andata in calabria a prendere la laurea perchè al nord non riusciva..
pensa un po' eh

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sì ma almeno non mette a rischio la vita di nessuno:roll: mi sembra un pò diversa come situazione.

Nè il primo nè l'ultimo, mi chiedo come mai notizie del genere emergano come fossero pugno in un occhio quando è la realtà nuda e cruda di tantissime facoltà (e per non dire luoghi di lavoro). Potere agli asini!

Si deve vergognare il nipote!

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Originariamente inviata da obo

pensa un po' che l'attuale ministro dell'istruzione è andata in calabria a prendere la laurea perchè al nord non riusciva..
pensa un po' eh

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No.
Si è laureata a brescia, è andata al sud (cosa spiacevole che però facevano moltissimi aspiaranti avvocati, perchè laggiù mediamente passa molta più gente che al nord e spesso uno non poteva permettersi di lavorare gratis quei 2-3-4 anni necessari x 2 o 3 tentativi) solo a far l'esame per diventare avvocato.

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Originariamente inviata da Wittmann

No.
Si è laureata a brescia, è andata al sud (cosa spiacevole che però facevano moltissimi aspiaranti avvocati, perchè laggiù mediamente passa molta più gente che al nord e spesso uno non poteva permettersi di lavorare gratis quei 2-3-4 anni necessari x 2 o 3 tentativi) solo a far l'esame per diventare avvocato.

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rettifica corretta!

sta di fatto che pure lei c'è andata

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Originariamente inviata da obo

rettifica corretta!

sta di fatto che pure lei c'è andata

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Eh bè ***** direi che c'è una LEGGERISSIMA differenza :lol::lol::lol::lol: Ma proprio LIEVISSIMA :lol: Fosse stato uno dei "vostri" ministri, sta rettifica l'avreste strombazzato ai quattro angoli del mondo, altro che accolta così in sordina...

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Originariamente inviata da obo

rettifica corretta!

sta di fatto che pure lei c'è andata

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Vero, era una moda decisamente spiacevole quella, spesso gli aspiranti avvocati provavano a farle l'esame uno o 2 volte nella sede naturale poi "emigravano" momentaneamente oppure come in quel caso lo facevano subito, per evitare di perdere 2 - 3 anni x niente e lavorando gratis in pratica..per qualche motivo nelle sedi del sud i promossi passavano dal 30 all'80%, il che potrebbe anche sollevare la questione del "come mai", ma sarebbe OT..
Spiacevole ma molto comune, niente di neanche lontanamente scorretto o paragonabile al caso in questione..