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Abel Balbo
Spesso usiamo le parole senza percepirne appieno il significato. Ti do quello di vocazione preso da un vocabolario qualsiasi:
vocazione
[vo-ca-zió-ne]
s.f. (pl. -ni)
1 ECCL Spinta interiore mediante la quale Dio chiama una persona ad abbracciare la vita religiosa: farsi prete per v., senza v.; avere, sentire la v. di farsi monaca; la v. alla santità
‖ Chiamata rivolta all'uomo direttamente da Dio: la v. di Maometto
Quindi se tu poni la questione della vocazione per dimostrare che quello del prete non è un lavoro, ma qualcosa d'altro, parti dal presupposto dell'esistenza di Dio e non solo questo, ma addirittura che Dio abbia chiamato il prete per invitaro a quel percorso di vita.
Stiamo dicendo che un giorno o una notte, José Antonio Boitrón Solano ha visto Dio e questi gli ha chiesto di farsi prete.
Siccome io e te, che siamo due persone con quoziente intellettivo nella media e con i piedi per terra, sappiamo che non è vero, allora dobbiamo abbandonare il concetto di vocazione e quello del prete rimane un mero lavoro come tanti altri.
Un lavoro si fa sempre per convenienza.
Abel, sono atea e anticlericale.
Ma sufficientemente democratica da saper lasciare Dio ai loro fedeli.
Se un prete crede in Dio per lui Dio esiste.
Non ti piace il termine vocazione? Troppo religioso? Ok.
Allora diciamo che un prete dovrebbe fare il prete per attitudine, inclinazione, passione. Esattamente come fanno i sacerdoti delle altre confessioni. Ma aggratisse.
Il discorso non cambia.
Quando inizi a fare il prete conosci le condizioni che ti pone il tuo 'datore di lavoro'. Puoi accettarle o andare a protestare. Che tu sia pagato o meno.
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Originariamente inviata da
RudeMood
Abel, sono atea e anticlericale.
Ma sufficientemente democratica da saper lasciare Dio ai loro fedeli.
Se un prete crede in Dio per lui Dio esiste.
Non ti piace il termine vocazione? Troppo religioso? Ok.
Allora diciamo che un prete dovrebbe fare il prete per attitudine, inclinazione, passione. Esattamente come fanno i sacerdoti delle altre confessioni. Ma aggratisse.
Il discorso non cambia.
Quando inizi a fare il prete conosci le condizioni che ti pone il tuo 'datore di lavoro'. Puoi accettarle o andare a protestare. Che tu sia pagato o meno.
L'errore di fondo che commetti è dare per scontato che José Antonio Boitrón Solano creda in Dio e nella propria vocazione.
Se José credesse veramente nella propria vocazione, sarebbe convinto di aver parlato con Dio, cosa che io e te sappiamo non essere possibile.
Allora, se sei come affermi "sufficientemente democratica" e io ci credo, perché non concedere a Josè la possibilità di dichiarare la propria vocazione e scegliere invece l'impiego di prete per tutta la vita solo per convenienza, considerandolo un lavoro? Che c'è di male?
Quanti di noi scelgono un lavoro pur non "credendoci" fino in fondo, ma perché a conti fatti è conveniente? Io ho un amico che avrebbe voluto fare il Fisico, ma ha scelto di diventare Ingegnere...
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
L'errore di fondo che commetti è dare per scontato che José Antonio Boitrón Solano creda in Dio e nella propria vocazione.
Se José credesse veramente nella propria vocazione, sarebbe convinto di aver parlato con Dio, cosa che io e te sappiamo non essere possibile.
Allora, se sei come affermi "sufficientemente democratica" e io ci credo, perché non concedere a Josè la possibilità di dichiarare la propria vocazione e scegliere invece l'impiego di prete per tutta la vita solo per convenienza, considerandolo un lavoro? Che c'è di male?
Quanti di noi scelgono un lavoro pur non "credendoci" fino in fondo, ma perché a conti fatti è conveniente? Io ho un amico che avrebbe voluto fare il Fisico, ma ha scelto di diventare Ingegnere...
Non lo do per scontato. E' così che DOVREBBE essere.
Ho un'amica che ha scelto di fare l'insegnante di religione. E non può avere figli al di fuori dal matrimonio. Le conviene fare l'insegnante di religione.
Ma le conviene pure rispettare quanto stabilito dal suo 'datore di lavoro'.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Una teoria NON è un atto di fede! E' confutabile! Segue una logica, per quanto discutibile ed è permesso - appunto - discuterla!
Ipotesi, proprio per il significato della parola, parte da un presupposto di "dubbio" su come stiano effettivamente le cose!
....:lol:... Certo che lo è , ed è anche un ipotesi!! Non troverei termine più appropriato!!...Se una teoria non è dimostrabile, per quanto possa essere oggetto di confronto, può essere fatta propria solo in virtù di un atto di credulità ( di fede ). Esattamente come per un discorso di fede verso l' esistenza di un Dio fattore . Cosa che non puo' essere dimostrata..., cosa che però può essere oggetto di confronto tra evidente ingegnosità e complessità del creato e la semplicistica asserzione sulla casualità del pacchetto evolutivo nel processo di selezione naturale della specie.:|
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Originariamente inviata da
RudeMood
Non lo do per scontato. E' così che DOVREBBE essere.
Ho un'amica che ha scelto di fare l'insegnante di religione. E non può avere figli al di fuori dal matrimonio. Le conviene fare l'insegnante di religione.
Ma le conviene pure rispettare quanto stabilito dal suo 'datore di lavoro'.
Se affermi che così DOVREBBE essere, in qualche modo legittimi la religione cattolica pur dichiarandoti atea.
Invece dovresti guardare la situazione ed eventualmente esprimere la tua opinione al riguardo, dopo aver visto con i TUOI occhi e non con quelli di un credente.
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Originariamente inviata da
-Ataru-
....:lol:... Certo che lo è , ed è anche un ipotesi!! Non troverei termine più appropriato!!...Se una teoria non è dimostrabile, per quanto possa essere oggetto di confronto, può essere fatta propria solo in virtù di un atto di credulità ( di fede ). Esattamente come per un discorso di fede verso l' esistenza di un Dio fattore . Cosa che non puo' essere dimostrata..., cosa che però può essere oggetto di confronto tra evidente ingegnosità e complessità del creato e la semplicistica asserzione sulla casualità del pacchetto evolutivo nel processo di selezione naturale della specie.:|
Riguardo alle ipotesi sulla nostra origine non sono esperto, però immagino che rimangano delle ipotesi perché siano in parte dimostrabili e per il resto no. Non credo che chiunque si svegli la mattina con una convinzione propria sulle origini dell'uomo, venga altrimenti considerato. Quindi c'è la teoria che l'uomo nasce dal pesce, perché così e cosà; la teoria che discenda dalla scimmia, perché così e cosà etc.
Nessuno ha mai detto che l'uomo SICURAMENTE ha la tale origine e soprattutto che OBBLIGATORIAMENTE dobbiamo condividerla.
Senza contare che qualsiasi teoria proposta un minimo di fondamento logico per essere fornita ce l'ha, mentre quella che ci propina Santa Romana Chiesa è totalmente campata in aria.
E comunque si parla dell'origine dell'uomo e non del mondo.
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la chiesa si difende:
"in realtà il sacerdote stava cercando di battezzare il bambino."
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Originariamente inviata da
Lucky Luciano
la chiesa si difende:
"in realtà il sacerdote stava cercando di battezzare il bambino."
:lol:
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Senza contare che qualsiasi teoria proposta un minimo di fondamento logico .
...Si, ma nel contemplarne alcune, mi vien più facile credere in Dio!!..http://www.puntochat.it/forum/images/smiles/biggrin.gif...Poi dai...Come si può pensare che la topa sia frutto della casualità...è troppo bella e perfetta!!..http://www.puntochat.it/forum/images/smiles/biggrin.gifhttp://www.puntochat.it/forum/images/smiles/biggrin.gif
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il fatto che sia un uomo con tutte le pulsioni comuni a tutto il genere maschile è innegabile...il fatto che sia giusto o meno ciò che la chiesa imponga ai sacerdoto è discutibile...ma è certo che lui x vocazione o chiamatela come volete ha fatto una scelta a cui nn penso sia stato costretto consapevole di ciò che quella comportava compresa la castità...e in nome di ciò che aveva scelto di rappresentare il suo gesto è doppiamente deprecabile
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Se affermi che così DOVREBBE essere, in qualche modo legittimi la religione cattolica pur dichiarandoti atea.
Invece dovresti guardare la situazione ed eventualmente esprimere la tua opinione al riguardo, dopo aver visto con i TUOI occhi e non con quelli di un credente.
La religione cattolica E' legittima esattamente come lo sono tutte le altre...persino l'Islam, e ho detto tutto :045:
Ognuno ha il diritto di credere in ciò che vuole, senza contare che il concetto stesso di "religione" è uno dei più antichi che l'uomo in quanto specie abbia mai avuto...esiste praticamente fin dai primordi, e questo può significare una sola cosa: l'uomo ne ha avuto, ne ha e ne avrà sempre bisogno, che piaccia o no (e sto parlando sempre dell'uomo COME SPECIE, non come individuo).
E' verissimo che chi si fa prete IN TEORIA dovrebbe sentire di meno il peso della castità, perchè è sì essere umano come tutti quanti ma ha qualcosa di profondo nel suo cuore che lo spinge a ritenere giusta questa cosa e che DOVREBBE aiutarlo a non considerarlo un fardello come invece lo considererebbe un non cattolico.
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Bah, non ho tutti i torti a non andare piu a messa finchè c'è gente del genere.
Uno potrebbe dire ma a messa ci vai per sentire la parola del Signore, bè io lo prego anche da casa.
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Originariamente inviata da
Wolverine
La religione cattolica E' legittima esattamente come lo sono tutte le altre...persino l'Islam, e ho detto tutto :045:
.
…Non esageriamo. Legittimare l' Islam nella sua forma più austera mi pare un tantinello eccessivo. Una religione che palesa ed abbraccia discriminazioni sessuali- culturali e sociali e che ritiene la violenza un ottimo strumento deterrente e d' adattamento verso un nuovo processo d' evoluzione sociale , è solo da aborrire e combattere. Con ciò attenzione…Non voglio difendere il cattolicesimo…., ma al momento ( e a confronto ) , non ritengo tale organo religioso orientato nel diffondere il suo credo con metodi cosi' coercitivi e totalitaristici.http://i49.tinypic.com/r9obup.jpg
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Infatti ho fatto uno sforzo a dirlo :183: Intendevo ovviamente solo le forme molto moderate, tutti gli altri li nuclearizzerei volentieri :045:
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Originariamente inviata da
Wolverine
Infatti ho fatto uno sforzo a dirlo :183: Intendevo ovviamente solo le forme molto moderate, tutti gli altri li nuclearizzerei volentieri :045:
...Hai parlato come un guru...:lol:...Quoto integralmente.http://i41.tinypic.com/19tjet.gif
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Originariamente inviata da
Wolverine
La religione cattolica E' legittima esattamente come lo sono tutte le altre...persino l'Islam, e ho detto tutto :045:
Ognuno ha il diritto di credere in ciò che vuole, senza contare che il concetto stesso di "religione" è uno dei più antichi che l'uomo in quanto specie abbia mai avuto...esiste praticamente fin dai primordi, e questo può significare una sola cosa: l'uomo ne ha avuto, ne ha e ne avrà sempre bisogno, che piaccia o no (e sto parlando sempre dell'uomo COME SPECIE, non come individuo).
E' verissimo che chi si fa prete IN TEORIA dovrebbe sentire di meno il peso della castità, perchè è sì essere umano come tutti quanti ma ha qualcosa di profondo nel suo cuore che lo spinge a ritenere giusta questa cosa e che DOVREBBE aiutarlo a non considerarlo un fardello come invece lo considererebbe un non cattolico.
Quando uso il termine "legittimi" con Rudemood, non mi riferisco al codice penale, bensì all'ateismo di Rudemood medesima.
Prima sostieni di essere atea e dopo affermi che quell'uomo (per un ateo si tratta di un uomo e non di un prete) dovrebbe seguire una regola marcatamente cattolica.
Lungi da me poi voler intendere che si debbano ritenere illegali i fedeli di qualsiasi credo (qualsiasi però, questo meriterebbe un post dedicato, che i risvolti sono molteplici); permettimi però di dissentire, che il fatto che la religione esista fin dall'inizio della specie non significa nulla: esiste anche l'emancipazione; così come siamo riusciti a scrollarci di dosso altre abitudini istintive, non vedo perché dovremmo essere condannati a vita alla superstizione.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Quando uso il termine "legittimi" con Rudemood, non mi riferisco al codice penale, bensì all'ateismo di Rudemood medesima.
Prima sostieni di essere atea e dopo affermi che quell'uomo (per un ateo si tratta di un uomo e non di un prete) dovrebbe seguire una regola marcatamente cattolica.
Nemmeno io vedo un contrasto in quello che ha detto: significa semplice che lei da atea ha un certo punto di vista, cosa che non le impedisce di prendere atto che un altro soggetto (credente) possa averne di diversi con altre regole, priorità, ecc.
Anzi questo è quasi scontato, dal momento che una regola religiosa "vale" solo per chi in quella religione ci crede.
Che poi in realtà il tizio non ci creda affatto, o al contrario sia convinto davvero di parlare con dio, o sia matto, o sia un criminale che vuole approfittare dell'impiego, un fannullone erotomane, ecc., sono cose che non puoi certo sapere a priori e non puoi quindi fare quel genere di classificazioni universali (tipo: "poichè non sono stupido partiamo dal presupposto che tutti i preti sono mezzi truffatori e tutti i credenti idioti primitivi")
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Originariamente inviata da
Wittmann
Nemmeno io vedo un contrasto in quello che ha detto: significa semplice che lei da atea ha un certo punto di vista, cosa che non le impedisce di prendere atto che un altro soggetto (credente) possa averne di diversi con altre regole, priorità, ecc.
Anzi questo è quasi scontato, dal momento che una regola religiosa "vale" solo per chi in quella religione ci crede.
Che poi in realtà il tizio non ci creda affatto, o al contrario sia convinto davvero di parlare con dio, o sia matto, o sia un criminale che vuole approfittare dell'impiego, un fannullone erotomane, ecc., sono cose che non puoi certo sapere a priori e non puoi quindi fare quel genere di classificazioni universali (tipo: "poichè non sono stupido partiamo dal presupposto che tutti i preti sono mezzi truffatori e tutti i credenti idioti primitivi")
Per un ateo è certo che l'individuo che sceglie di farsi prete non può aver visto Dio, tutt'al più può essere convinto della sua esistenza.
Non ho detto che i preti sono tutti mezzi-truffatori, al contrario secondo me non è truffatore nemmeno José bla bla bla Solano.
Semplicemente alcuni preti nel corso della loro carriera potrebbero trovarsi a cosiderare di secondaria importanza alcune regole a cui teoricamente dovrebbero essere vincolati.
Generalizzando, se io non credo in una certa regola, non la seguo. Se un altro sostiene di crederci e di volerla seguire e poi non la segue nemmeno lui, io posso dire: "come, hai detto che ci credevi e adesso fai come me che non ci credo? Quindi hai preso come me coscienza dell'assurdità di tale regola: buon per te!"
Se invece gli dicessi: "no, adesso tu DOVRESTI seguirla, perché hai preso quell'impegno!" in un certo qual modo avvaloro l'importanza di quella regola, anziché auspicarmi il suo ravvedimento.
Quindi io non dico che i preti sono tutti mezzi-truffatori, semmai che i fedeli autentici sono degli ingenui.
Trovo anche assurdo che uno che ha fatto il prete per 20 anni e a un certo punto si rende conto dell'assurdità del voto di castità e desidera avere un legame sentimentale, si debba svestire e ritrovarsi così povero, senza una casa e senza un lavoro... Io considero un prete 20ennale come un operaio 20ennale della FIAT e come lui dovrebbe avere delle tutele sindacali. Se l'operaio dopo 20 anni avverte che la regola di non poter mangiare più di 4 cose a mensa è ingiusta e decite unilateralmente di fregarsi un contorno in più, io non lo critico per questo. Quando il signor FIAT se ne accorgerà potrà decidere di chiudere un occhio, oppure di aprire un contenzioso, in quest'ultimo caso l'operaio avrà una tutela legale da parte del suo sindacato.
Invece il prete no, deve trovarsi in mezzo a una strada per aver soddisfatto un bisogno umanamente e ateisticamente incontestabile!
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La regola della castità posso dire che in effetti è controversa perchè ad onor del vero, di tutta la cristianità, che io ricordi solo i cattolici sono vincolati...CREDO neanche gli ortodossi, e i protestanti sicuramente no, quindi effettivamente ci sono maggiori margini di discussione dato che non è una regola universalmente riconosciuta ed accettata in tutto il mondo cristiano.
Rimane comunque il fatto che se uno afferma di crederci poi se ne prende le responsabilità...e se è un truffatore sono cazzi suoi...
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Originariamente inviata da
Wolverine
La regola della castità posso dire che in effetti è controversa perchè ad onor del vero, di tutta la cristianità, che io ricordi solo i cattolici sono vincolati...CREDO neanche gli ortodossi, e i protestanti sicuramente no, quindi effettivamente ci sono maggiori margini di discussione dato che non è una regola universalmente riconosciuta ed accettata in tutto il mondo cristiano.
Rimane comunque il fatto che se uno afferma di crederci poi se ne prende le responsabilità...e se è un truffatore sono cazzi suoi...
Io credo che alla fine sulla discutibilità della regola della castità siamo tutti in questa sede più o meno d'accordo.
la questione che è sorta è un'altra:
Se una regola è assurda e uno si impegna a osservarla perché dall'osservanza di quella regola bisogna passare per ottenere qualcos'altro a cui tiene, è da considerarsi un truffatore per non averla poi osservata o è una cosa condivisibile?
Supponiamo che tu sei un tifoso dell'Inter e domenica vuoi andare allo stadio a vedere Inter-Milan. All'acquisto del biglietto scopri che il capo di tutti i tifosi dell'Inter ha stabilito che per dimostrare la propria fede calcistica ci si debba impegnare, nel caso in cui scappi la pipì durante la partita, a farsela nei calzoni. Tu accetti, confidando magari che riuscirai a resistere senza farla fino a fine partita e ottieni così di poter acquistare il biglietto. Nel mentre della partita però ti scappa e non potendoti trattenere, decidi di tirare fuori il cosino e farla in un angoletto senza bagnarti i pantaloni.
Sei un truffatore tu o sono degli imbecilli coloro che seguono la regola?
Sarebbe doveroso non andare allo stadio e rinunciare all'Inter (rinnegando in un certo qual modo la propria fede calcistica) non volendo seguire la regola o è moralmente lecito che ci si ribelli, dichiarando il falso per ottenere il biglietto ma facendo poi diversamente?
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L'esempio non calza nonostante io apprezzi l'impegno profuso per farlo :040:
Per come la vedo io (ma è qualcosa che penso per deduzione logica e ragionata, non per fede) una religione è qualcosa che trascende il ragionamento, nel senso che il credere in una religione è qualcosa di molto più forte che non aderire ad una qualunque associazione benefica-culturale-sociale-politica, perchè è qualcosa che uno (teoricamente...) dovrebbe sentire intimamente dentro di sè come giusto da seguire. E' una caratteristica che solo religioni e filosofie hanno, sempre per come la vedo io, e che non può essere paragonata a nessun'altra "appartenenza".
Probabilmente è il mio pensiero di esterno-agnostico che mi porta a pensarla così, ma questo è il modo che ho io di vedere una RELIGIONE ed il modo in cui uno dovrebbe approcciarvisi nel caso affermi di crederci davvero.
Attenzione, non sto parlando di derive anacronistiche e/o estremistiche, eh, parlo più che altro di un sentire intimo.
Poi più in generale sono dell'opinione che in campo religioso non devono essere altri uomini ad importi "con la forza" le regole ma devi essere tu, SE DAVVERO TI RITIENI FEDELE, a voler seguire spontaneamente una serie di "dettami" che dovrebbero venirti dal cuore...infatti trovo molto più coerente e giusto il protestantesimo che non il cattolicesimo, per rimanere nell'ambito cristiano.
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Quindi se io credo nell'esistenza di Dio, nella Verginità della Madonna, nei Santi, in tutte quelle cose che mi collocano inevitabilmente nel cattolicesimo e non in un'altra religione, se inoltre io sento un dovere, una spinta interiore a diffondere tale verbo del mio Dio e a farmi suo rappresentante in Terra, però ritengo assurda la sola regola della castità, è giusto che io rinunci alla carriera ecclesiastica per questo...?
Io non sono d'ccordo, in tal caso intraprenderei tale carriera fregandomene della castità e nel corso di tale carriera mi adopererei lavorando dall'interno per cambiarla.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
..è giusto che io rinunci alla carriera ecclesiastica per questo...?.
...Fosse solo per tale motivo caro Baldo, si potrebbe chiudere un occhio.... Qui si tratta che la chiesa abbraccia , insegna e strumentalizza principi fondamentali che nulla hanno a che vedere con il senso dell' operato del Cristo e del suo predicare. Potrei minare tante di quelle colonne portanti dottrinali della chiesa tanto da farla cadere fragorosamente in men si dica.:lol:
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Originariamente inviata da
-Ataru-
...Fosse solo per tale motivo caro Baldo, si potrebbe chiudere un occhio.... Qui si tratta che la chiesa abbraccia , insegna e strumentalizza principi fondamentali che nulla hanno a che vedere con il senso dell' operato del Cristo e del suo predicare. Potrei minare tante di quelle colonne portanti dottrinali della chiesa tanto da farla cadere fragorosamente in men si dica.:lol:
L'oggetto però è legato al voto di castità e tutto il resto è OT...
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Il voto sulla castità è un aspetto molto importante. Un istituzione religiosa che faccia propria tale posizione, con l' ardire nel sostenere di seguire la volontà espressa dal Cristo, dimostra follia e cinicità allo stato puro.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Quindi se io credo nell'esistenza di Dio, nella Verginità della Madonna, nei Santi, in tutte quelle cose che mi collocano inevitabilmente nel cattolicesimo e non in un'altra religione, se inoltre io sento un dovere, una spinta interiore a diffondere tale verbo del mio Dio e a farmi suo rappresentante in Terra, però ritengo assurda la sola regola della castità, è giusto che io rinunci alla carriera ecclesiastica per questo...?
Io non sono d'ccordo, in tal caso intraprenderei tale carriera fregandomene della castità e nel corso di tale carriera mi adopererei lavorando dall'interno per cambiarla.
Se non sei d'accordo abbracci un'altra confessione, invece di quella cattolica.
E' come fare l'obiettore di coscienza al contrario.
Se vai a fare il soldato non puoi fare a meno di imbracciare un fucile.
Se fai il ginecologo prima o poi ti capiterà un aborto, specie se lavori in un ospedale pubblico. Se non vuoi praticare l'aborto o decidi di fare l'otorino, oppure vai a lavorare in una clinica privata cattolica.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Quindi se io credo nell'esistenza di Dio, nella Verginità della Madonna, nei Santi, in tutte quelle cose che mi collocano inevitabilmente nel cattolicesimo e non in un'altra religione, se inoltre io sento un dovere, una spinta interiore a diffondere tale verbo del mio Dio e a farmi suo rappresentante in Terra, però ritengo assurda la sola regola della castità, è giusto che io rinunci alla carriera ecclesiastica per questo...?
Io non sono d'ccordo, in tal caso intraprenderei tale carriera fregandomene della castità e nel corso di tale carriera mi adopererei lavorando dall'interno per cambiarla.
Il "entrare in un'organizzazione per cambiarla dall'interno" m'è sempre parso come un volere la botte piena (la "protezione" di un'organizzazione comunque grande e prestigiosa) e la moglie ubriaca (non volerne seguire i dettami e quindi entrare solo per convenienza).
Se senti in te (non "te" Abel Balbo, ovviamente :183: ) la vocazione per divenire servo e mano di Dio, ossia prete, teoricamente dovrebbe venirti naturale il fatto che appunto l'amore di e per Dio possa soddisfarti senza bisogno di cercare altro.
Poi c'è anche da dire comunque che questo si inserisce in una diatriba vecchia come il mondo e che in parte è stata anche superata, cioè quella fra il bene rappresentato da tutto ciò che è spirituale e che ha a che fare con le emozioni ed i bisogni spirituali-cerebrali, ed il male rappresentato storicamente da tutti i bisogni prettamente materiali, terreni e della carne.
Per LUNGO tempo questa suddivisione ha tenuto banco ed è stata caposaldo della vita delle persone, preti e non.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
....in tal caso intraprenderei tale carriera fregandomene della castità e nel corso di tale carriera mi adopererei lavorando dall'interno per cambiarla.
...Bene, mi piacerebbe sapere su quale presupposti scritturali lo faresti. Non che non lo sappia...ma è per valutare il vostro senso critico.:lol:
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Originariamente inviata da
Wolverine
Se senti in te (non "te" Abel Balbo, ovviamente :183: ) la vocazione
Non mettere in discussione la mia vocazione... :lol:
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Non posso scegliere che il Cattolicesimo se credo fermamente in alcune "cose" (di mio avrei scritto caxxate!) proprie del cattolicesimo e non di altre religioni.
Come può @RudeMood dire "allora cambi religione" se credo fermamente nella verginità della Madonna, ma non nella mia, oppure nel purgatorio, mi sembra più coerente diventare un prete cattolico scopone che non uno protestante in completa contraddizione col protestantesimo...
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Penso anch'io, come @Wolverine, che chi aderisce a una organizzazione potente lo faccia prevalentemente pe proprio tornaconto, ma questo a prescindere dal fatto che poi faccia sesso o meno...
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Non posso scegliere che il Cattolicesimo se credo fermamente in alcune "cose" (di mio avrei scritto caxxate!) proprie del cattolicesimo e non di altre religioni.
Come può @
RudeMood dire "allora cambi religione" se credo fermamente nella verginità della Madonna, ma non nella mia, oppure nel purgatorio, mi sembra più coerente diventare un prete cattolico scopone che non uno protestante in completa contraddizione col protestantesimo...
Scusa eh ma se credi nel cattolicesimo (o in buona parte delle sue "cose"), tanto che non potresti abbracciare nessun'altra religione, ma alcune delle prescrizioni per i preti non ti vanno bene (perchè non hai sentito la "chiamata", o non vuoi rinunciare a una vita sessuale), non puoi semplicemente fare il "fedele" (o casomai tipo il sagrestano, se proprio ti piace l'ambiente!:lol:)..??
Nessuno ti obbliga a entrare a far parte del clero (tantomeno supposti motivi di coerenza), soprattutto se non ne condividi (o addirittura hai già intenzione di non rispettare) le relative regole..
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Originariamente inviata da
Wittmann
Scusa eh ma se credi nel cattolicesimo (o in buona parte delle sue "cose"), tanto che non potresti abbracciare nessun'altra religione, ma alcune delle prescrizioni per i preti non ti vanno bene (perchè non hai sentito la "chiamata", o non vuoi rinunciare a una vita sessuale), non puoi semplicemente fare il "fedele" (o casomai tipo il sagrestano, se proprio ti piace l'ambiente!:lol:)..??
Nessuno ti obbliga a entrare a far parte del clero (tantomeno supposti motivi di coerenza), soprattutto se non ne condividi (o addirittura hai già intenzione di non rispettare) le relative regole..
Ti sei perso un passaggio fondamentale: che avendo io la vocazione ho visto Dio che mi ha chiesto di prendere i voti.
Questa cosa non puoi metterla in discussione, potrei anche arrabbiarmi per questo e chiedere un'ammonizine per blasfemia nei tuoi confronti! ;) :lol: