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L'ultimo rapporto dell'Istituto Bruno Leoni, intitolato L'intermediazione dei diritti d'autore, conferma che l'inefficienza della SIAE. I conti non tornano analizzando il rapporto tra ricavi e costi operativi. Il modello adottato nel Regno Unito potrebbe essere importabile.
SIAE non solo non è in grado di fare adeguatamente gli interessi dei detentori di copyright, ma in regime di monopolio (legale) risulta pure troppo costosa. Questa l'indicazione finale che si desume da un interessante rapporto (L'intermediazione dei diritti d'autore) dell'Istituto Bruno Leoni. In pratica analizzando lo scenario comunitario risulta in maniera piuttosto lampante che l'inefficienza SIAE costa svariati milioni di euro.
L'autore Diego Menegon spiega che "ciò che cambia da paese a paese è il modello di erogazione dei servizi di intermediazione per la tutela e la gestione dei diritti d'autore". Ecco, questo è proprio lo spazio di manovra che è stato riservato in maniera esclusiva alla Società italiana degli autori ed editori (SIAE).
http://www.tomshw.it/files/2010/07/i...6364/css_t.jpg
Copyright Collecting Society
Dove è previsto "un contesto aperto alla concorrenza da più associazioni, agenzie e società che, in regime di libera attività, si specializzano in determinati settori e concorrono per guadagnarsi la preferenza di autori e fruitori delle opere tutelate" pare che la situazione sia migliore. O comunque più vantaggiosa per autori, artisti e consumatori. Di fatto l'indice di efficienza non può che essere correlato al rapporto tra ricavi e costi operativi.
Ad esempio facendo un confronto con il Regno Unito, "il soggetto che più si avvicina alla Siae per numeri e servizi offerti", risulta che una modalità più efficiente consentirebbe di arrivare a risparmiare ben 13,5 milioni di euro.
"Il motivo spesso addotto per giustificare gli alti costi operativi della Siae è la spesa sostenuta per vigilare, attraverso propri agenti, sull'effettiva corresponsione del dovuto. L'argomento non regge, poiché anche le CCS (Copyright Collecting Society) straniere hanno tutto l'interesse a dedicare una parte delle proprie risorse alle misure di controllo ed enforcement", scrive Menegon.
"Anzi, l'esigenza è più sentita nel Regno Unito, dove non è corrisposto il cosiddetto equo compenso per copia privata. In Italia, 59 milioni di euro, sui 484,3 totali, sono ricavati mediante l'imposizione di una tassa o tariffa (la sua natura è oggetto di dibattito) che si applica direttamente sul prezzo di acquisto di dispositivi e a memorie capaci di contenere prodotti musicali oggetto di tutela".
E dire che "questo meccanismo minimizza i costi di agenzia e di transazione e colpisce il consumatore dell'industria musicale alla fonte, già nel negozio dove acquista il proprio CD-ROM o DVD".
Insomma malgrado venga agevolata nella raccolta dei proventi attraverso un'imposizione che può dirsi parafiscale, i conti sono a sfavore della SIAE. L'ultima nota negativa riguarda le licenze concesse. "Prendiamo ad esempio una serata in un club inglese cui presenzino 500 persone. Stando alle tariffe applicate dalle due società di intermediazione (inglesi), l'esborso per il pagamento dei diritti d'autore sarà di 71,18 sterline (PPL) più 33,28 sterline (PRS), ossia 104,46 sterline (117 euro)", continua Menegon.
"Una discoteca della penisola, supponendo che mediamente ogni cliente spenda tra biglietto di ingresso e consumazioni 20 euro, dovrebbe versare alla Siae 1000 euro, quasi nove volte la spesa sostenuta dal club londinese"
"Il raffronto tra i dati di bilancio della Siae e quelli delle analoghe società britanniche evidenzia un'incidenza dei costi operativi maggiore nel caso della società italiana. Si direbbe smentita l'idea secondo cui, con l'istituzione di un monopolio legale, l'accentramento dei servizi di intermediazione procuri economie di scala e minori spese di gestione", conclude l'autore del rapporto.
"Al contrario, le società e le associazioni inglese riescono a distribuire agli iscritti una quota più elevata delle somme raccolte. Le inefficienze della Siae si riverberano sui consumatori, costretti a pagare di più lo sfruttamento dei diritti d'autore, e sugli autori, che non possono ricevere una parte consistente dei compensi introitati in relazione alle proprie opere".
SIAE inefficiente e costosa, uno studio lo conferma - Tom's Hardware
dai che magari prima o poi ce ne disfiamo...
SIAE inefficiente e costosa, uno studio lo conferma
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21/7/2010, 18:11oboSIAE inefficiente e costosa, uno studio lo conferma
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21/7/2010, 18:46LukeF
Se fallisce succede veramente un macello!!!
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22/7/2010, 12:51marcoysolDavvero!!Quote:
Originariamente inviata da andrakon
Anarchia totale!:lol: -
22/7/2010, 13:00Half shadow
In Russia da quello che ho sentito dire non esiste e la cosa va a vantaggio dei consumatori, i film escono contemporaneamente sia al cinema che in DVD.
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22/7/2010, 13:02mr stagger lee
Sono d'accordo sul fatto che la SIAE così com'è al giorno d'oggi fa acqua da tutte le parti. Ma se la togliamo di mezzo gli artisti saranno costretti di nuovo al mecenatismo per vivere.
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22/7/2010, 16:34WolverineBè, nell'antichità non andava affatto male.....molte delle opere che abbiamo le abbiamo solo perchè sono riusciti ad avere la mente libera per creare.....Quote:
Originariamente inviata da mr stagger lee
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22/7/2010, 16:36Jo ConstantineVabbeh...non è che la Siae ti impedisce di creare determinate cose, ti fotte solo un casino di soldi.Quote:
Originariamente inviata da Wolverine
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22/7/2010, 16:41WolverineEra in risposta a @mr stagger lee: che sputava sul mecenatismo vecchio stampo :DQuote:
Originariamente inviata da Jo Constantine
Ovvio che la SIAE non ti impedisce di creare ma si "limita" a succhiarti il sangue.... -
22/7/2010, 16:45Jo ConstantineAh pensavo fosse un paragone :lol:Quote:
Originariamente inviata da Wolverine
Che poi oh...Studi dimostrano che...e bla bla bla...ma non è la prima volta che si dimostra che fa cagare...c'hanno fatto servizi, ne hanno parlato trasmissioni...eppure sta ancora la. -
23/7/2010, 11:22colibrìmagari, ma per fare un bel lavoro bisognerebbe cambiare anche la testa di chi investe soldi nella musica! Per avere cose di qualitàQuote:
Originariamente inviata da marcoysol
La butto lì...però forse meno artisti(grazie ad una specie di mecenatismo) ma bravi non sarebbe male. Adesso c'è veramente troppo schifo a discapito di persone brave ma che sempre suoneranno alle feste di paese e basta.Quote:
Originariamente inviata da mr stagger lee
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24/7/2010, 20:39X-MINDQuote:
Originariamente inviata da andrakon
lo ribadisco:
40 euro per 1200 copie vendute nel 2009:
GRAZIE SIAE
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25/7/2010, 9:10toscanoxdocse fallisce la siae, pago da bere a tutti;)Quote:
Originariamente inviata da andrakon
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25/7/2010, 9:16MisterNO
L'annullamento delle categorie professionali prevedeva l'eliminazione delle categorie chiuse .
Talune delle quali dette caste . Certamente che l'eliminazione della SIAE porrebbe una serie di questioni tutte da valutare : i diritti d'autore e tutte le altre conseguenti e collegate situazioni che si collegano fra loro. Senz'altro non semplici da dirimere . -
25/7/2010, 10:57Tyler Durden
ma non si può fare un referendum per mettere alla forca le sue principali cariche?
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26/7/2010, 9:34toscanoxdocin teoria si:Din pratica farebbero la fine di quelli di grillo:?Quote:
Originariamente inviata da Tyler Durden
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27/7/2010, 13:42marcoysolQuote:
Originariamente inviata da X-MIND
apperò! una fortuna!
certo se la cosa servisse a scremare un po' sarebbe anche meglio... troppa fuffa in giro! -
27/7/2010, 23:51many2o
siae fa prezzi elevati su cd dvd blu ray e ogni volta comprare un dvd blu ray a 32 euro o un cd musicale a 25 o 20 euro non è poco sempre. Esagerano troppo la siae poi si lamenta della pirateria, Abassassero i prezzi.
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28/7/2010, 13:23OrsettoGommoso2in Russia è diverso xkè c'è di mezzo la mafiaQuote:
Originariamente inviata da Half shadow
errata corrige: ho scritto "diverso" invece di "uguale", scusate l'errore