io quando ero piu piccola lo tenevo e ci scrivevo giornalmente quello che facevo e tutto nei particolari, adesso tengo una specie di quadernetto in cui scrivo pensieri del momento, disegni ecc ecc...
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io quando ero piu piccola lo tenevo e ci scrivevo giornalmente quello che facevo e tutto nei particolari, adesso tengo una specie di quadernetto in cui scrivo pensieri del momento, disegni ecc ecc...
Ne ho iniziati vari, ma non riesco mai a finirli.
Da una parte non riesco a capire cosa provo, quando poi butto giù qualcosa, non lo sento più mio...
Mah, strano che mi dite che non avendo un diario avete comunque la possibilità di confidare tutto ad un amico/amica etc. A me sembra strano, perchè certi pensieri, cose, esperienze, sono esclusivamente mie, non le sa nessuno. Appunto per questo si chiamano diari segreti, perchè le cose che ci scrivi, e che quindi fai, le sai solo tu e basta.
Pag 521-522, Maggio dell'anno scorso. Passaggio a casaccio :lol:
"Come quando sto in compagnia di qualcuno, non parlo ma penso e dopo mi convinco di aver comunque detto ciò che ho pensato: così mi pare del diario quando le cose succedono senza che le trascriva. Non è successo niente a dire il vero: ma i giorni sono intensi di per sé con uno scirocco umido, caldo e furente che fa cavalcare acquazzoni e coltri di nubi. Non leggo, non continuo nemmeno a scrivere nel GDR, ma ci dò dentro con le navi di carta: son di quelle serie di giornate che mi creo delle mini-routines, delle serie di attività ad hoc, e le osservo da un giorno all'altro come un piccolo rituale. La regata di Domenica è andata come previsto e son tornato carico di lividi e della gloriuzza di esser andato a prua ad ammainare il genoa ferito in mezzo ai getti d'acqua delle onde violentate. Fradicio ma soddisfatto mi fermai un istante a lavoro finito a sentire il vento che ululava, come in un film. La randa martoriata dalle manovre violente aveva ceduto esplodendo di colpo ed all'arrivo un suo brandello sventolava a mò di bandiera. Ho ancora un pò di mal di schiena a distanza di tanti giorni. Sono le ultime briciole di questo Maggio, ed ho una gran voglia di perdermi in questo gran mondo, rivisitare qualche mio santuario. Alla fine ci andrò da solo a questa serata di gala, non ho avuto il coraggio di invitarci anche colei che non posso sentir respirare dolcemente la notte. Ma davvero quel che mi lega a lei è un bene dell'anima anziché un amore. Se dovessi fare un punto obbiettivo, direi che lei è un sogno incarnato che non posso comunque avere e che mi limito a rivedere ogni qualvolta mi sia possibile farlo. Il suo affetto profondo è una delle principali fonti di bene della mia vita ormai, la sua compagnia mi infonde una profonda serenità che sovrasta ogni contrarietà. Ieri l'altro mentre mangiavamo lei mi disse che avevo una goccia di pioggia che pendeva dall'orecchio. Io le regalai in memoria di me una delle conchiglie levigate che avevo raccolto sulla spiaggia di Calvi."
io non ho mai avuto un diario segreto...
C'ho l'agenda dove segno gli appuntamenti
Non sono contrario , ma non mi ispira molto
Idem,spesso mi fanno anche piangere
Ecco una pagina del blog..Quote:
Grazie..
Non so a chi indirizzarlo, se ad un angelo, alla fortuna o ki altro..
Ma grazie..
Ho avuto veramente paura, ed è in queste circostanze che si capisce quanto sia importante la vita..
Quanto sia importante godersi ogni secondo della vita e cercare di fare tutto quello che si vuole perchè poi potrebbe essere troppo tardi..
L'altra sera quando lei mi ha scritto "Hai saputo di Ga?" Mi è venuto un infarto.. L'ultima volta che mi hanno detto così ho perso un amico..Sei mesi..
Per fortuna non si è fatto niente.. Al solo pensiero, mi viene da piangere..
Ho paura di perdere i miei amici,sono la mia vita..
Sono TUTTA la mia vita..
Grazie..
Parlando di cose più simpatiche..
Oggi colloqui..
Mi meraviglio e sono molto orgogliosa di me..
Oltre alla stronza di inglese,secondo la quale non studio..
Tutti i prof sono orgogliosi del mio andamento..
E quella di italiano ha detto che vuole darmi 8,meglio.. =)
Ke brava che sono..
Almeno qualche soddisfazione ce l'ho.
Scritta il 2 aprile
Lo avevo da piccola, ci scrivevo saltuariamente. Ho avuto un blog per alcuni anni, poi l'ho chiuso circa un anno fa.
VeroQuote:
Mah, strano che mi dite che non avendo un diario avete comunque la possibilità di confidare tutto ad un amico/amica etc. A me sembra strano, perchè certi pensieri, cose, esperienze, sono esclusivamente mie, non le sa nessuno. Appunto per questo si chiamano diari segreti, perchè le cose che ci scrivi, e che quindi fai, le sai solo tu e basta.
Sui blog dopo un po' mi stufo di scrivere :roll: Almeno in un diario vero e proprio scrivi le cose soprattutto per te, non per gli altri che poi lo leggeranno...
Sinceramente ne ho mille xD E ne ho finiti ben pochi...Ma non scrivo tutti i giorni, solo quando mi va...Però non sono diari segreti. Cioè sì, a volte scrivo pensieri che magari non dico a nessuno, ma ho l'abitutine di far leggere i diari alle mie amiche.
Comunque mi sembra una bella idea mettere qui parte dei diari o blog :)
Da piccola ne avevo, adesso scrivo sul blog quando ne ho voglia; anche avendo un diario segreto di carta credo che certe angoscie personali però dovrebbero comunque esser tenute a mente e basta.
diari ne ho avuti tanti :roll: ma segreti neanche uno xD
io ho due diari... dove cmq ci scrivo a volte qnd sento l esigenza...
pero, bo,, essendo privati io nn lo posterei mai ^^
poi fate voi ^^
Prego..Ho postato l'unica pagina più decente :lol: Nell'altre scrive la mia amica Depressione, non io XDDD
Ogni tanto lo uso come brogliaccio per buttare giù qualche pezzetto di racconto. Come questo di "Sognare basso" (titolo provvisorio) verso Pag. 498, che ho piratato qualche giorno fa per rispondere alla discussione sull'amore eterno :lol: :P:
Lasciando uscendo l'ombra dell'androne per la cappa fumosa del primo pomeriggio dalla luminosità violenta e scolorita, spesso con la bella stagione la trovava seduta sull'ingresso di casa: allora dopo un saluto smozzicato e tirato per i capelli dava ad intendere di esser molto occupato, ma di fermarsi volentieri un pò a parlarle; solo per farle sembrare un pregio quella conversazione che spesso dal suo nasone unto scivolava nel banale. Lei era al contempo troppo in gamba per cascarci e troppo gentile per dirgli che non si beveva le sue scuse per impreziosirsi. Eppure proprio per queste goffe messinscene lei sentiva l'impulso di ridere... e lui s'illuminava umilmente, sendendo accanto a lei un pò discosto. Pensava di poter cessare allora la recita; ma quante volte doveva dire il contrario di quel che pensava? Lei talvolta faceva discorsi difficili che lo facevano subito balzare nella trincea in previsione di un altro assalto:
-Sai, mi è capitato di ripensare a Paolo e Francesca. C'è qualcosa di meraviglioso che il professore non ci disse.
-Ah sì?
"Certo, -si diceva- non si voleva correre il rischio di infiammare le vostre fantasie di educande."
Che hai pensato?
-Credo che in loro io abbia scoperto l'amore eterno.
Secondo a sentire quella salva di parole poetiche e pericolose pronunciate quasi sottovoce vacillò. Ma poteva resistere a ben altro ormai, e passò al fuoco di controbatteria, incurante di sé, dicendo in un tono che voleva essere vivamente curioso ma che gli riuscì di sfida:
-Spiegami, dai.
Lei, percepita quell'inflessione, elaborò che Secondo dubitasse del suo pensiero e lo fulminò un istante. Poi riprese più benigna, guardando lontano:
-Pensaci, Dino: loro son morti, ma noi li pensiamo quando leggiamo la storia. Ognuno di noi ripensa a loro, non può non farlo, ognuno se li immagina, se li sogna, ed è come se loro rivivessero nei nostri animi... ad ogni istante nell'animo di qualcuno che stia leggendo la Divina Commedia loro leggono di Lancillotto e Ginevra... è come se esistessero ancora in una catena ininterrotta di poesia, da settecento anni e finché qualcuno leggerà, parlerà di loro... continueranno ad amarsi.
Silenzio. Lei era ricaduta nell'affrescare sul muro scalcinato davanti ai suoi occhi la scena dei due amanti portati via dal vento. Lui, che da lei non s'aspettava tanto -pensava piuttosto ad un sermone sulla perpetuità dell'inferno- cercava di non sudare e di non dire una qualche stupidaggine. Umiliato ed ammaliato dallo spiraglio apertogli dal di lei pensiero, ora anche lui sognava di chiamarsi Paolo... ed Italo sarebbe stato Gianciotto... ecco, parlando del Quinto Canto galeotto si sarebbero avvicinati. E l'avrebbe baciata per la prima ed ultima volta, perché Italo sarebbe piombato sui colpevoli sventrandoli col suo pugnale. Ma che non vale la pena di morire così? Che non lo vorremmo, mollare la vita in un istante così che varrebbe cent'anni? No, no! Calma, che fa caldo! Idiota, perché penso a queste cose? Idiota!! Lasciala fuori dai tuoi deliri.
-Però... -aveva una voce belante che lo tradiva. Si corresse schiarendosela in un sussulto che sfogò parte dell'energia compressa- Ognuno se li immagina diversi. Possiamo dire che siano proprio loro? Tu come li hai immaginati?
-Lui bruno e forte, lei piccola, bionda. Vestiti stracciati, macchiati di sangue. E tu?
"Io? Lui piccolo e debole e col nasone unto. Lei, uguale a te."
-Ma... anch'io li pensavo come te...
-E allora!
io ce l'ho..
sono tante pagine di tanti quadernini attaccati...
ogni volta ke ne finisco uno ne compro un altro e continuo e quello vekkio lo attacco agli altri vekki e li metto via...