che noia la semplicità :069:
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Quoto =)
Vita mediocre? Dipende da come si affrontano le cose e da come le si vivono... il fatto che tu di norma rifiuteresti un 24 non è perché vuoi il meglio, ma perché vuoi cercare di collezionare migliori voti possibili. A me un 24 andrebbe più che bene per il semplice fatto che l'importante non è uscire con un voto alto, è ottenere una laurea qualificante. Questo non è essere mediocri, ma affrontare la cosa in modo diverso.
Il discorso della mediocrità è assolutamente inconsistente, perché ognuno vive nella sua mediocrità, tu nella tua e gli altri nella loro, anche se tu cerchi il meglio. "Chi si accontenta gode" è un proverbio dei più saggi e dei più veri; significa essere uomini semplici, senza presunzioni, che riescono ad apprezzare appieno la semplicità di ogni gesto, di ogni segno e di ogni cosa. Essere semplici implica essere in pace con se stessi, ed essere in pace con se stessi annulla ogni conflitto interiore. Io questa non la chiamerei vita mediocre.
Guarda che è più difficile essere semplici che non esserlo, e qui la mediocrità è non esserlo. A mio parere è più mediocre una persona che non sta bene con se stessa che non una che è in pace con tutti e con se. Se sei alla perenne ricerca di qualcosa, arrivi ad un tale stato di insoddisfazione che a un certo punto ti volti indietro e ti rendi conto di come hai buttato al vento gli anni della tua vita senza ottenere nulla se non l'insoddisfazione. Allora parte un bell'esame di coscienza, e ti chiedi se forse quel che cercavi stava dentro di te da sempre e non l'hai mai visto.
Bisogna desiderare il meglio accontentandosi di ciò che si ha.
Bisogna sempre cercare di arrivare al massimo... Rischiare e mettercela tutta... ma bisogna anche aprire gli occhi e essere soddisfatti x dove si è arrivati, per ciò che si ha.. poi se si sa che si puo fare di piu, bisogna farlo..
Quella è la tua concezione di cercare il massimo. Per me potrebbe essere laurearmi senza necessariamente ottenere il voto più alto possibile. Magari il mio scopo è imparare il più possibile, senza curarmi del voto.. d'altronde da che mondo è mondo il voto non rispecchia quasi mai la preparazione di una persona. Per questo io non mi preoccuperei del voto, ma della conoscenza personale, di ciò che apprendo e poi riesco ad applicare. E questo impegnerebbe anima e corpo al 100% Sarebbe un ritorno personale, capito? Niente a che fare con istituzioni o persone, ma solo con me stesso.
Ma spero tu abbia anche ambizioni che guardino un po' più in là e che siano più profonde. A volte la ricerca di qualcosa si basa anche sulla capacità di aspettare che quel qualcosa maturi e cresca; seminare i frutti, aspettare che il tempo li coltivi e infine coglierli. Questo può portare a quella pace interiore che allontana l'insoddisfazione e spiana la strada verso un futuro sereno.
Le strade sono infinite, ma poche sono quelle che portano dove vuoi realmente arrivare =)
Poi, detto inter nos, viviamo in un mondo dove chi non è ambizioso è considerato "mediocre", e questo topic ne è la dimostrazione.
Se vuoi ti faccio un esempio che va oltre ai voti degli esami, nonostante sia banalissimo. E' il primo che mi è venuto in mente, ed è molto generico, quindi niente pignolerie please. Considera tutte quelle persone, la maggior parte degli italiani, che fanno un lavoro nella media (dipendente stipendiato, manovale, etc..), che hanno una famiglia, che hanno ormai 50 anni, che hanno vissuto la loro giovinezza, che hanno gettato le basi per il futuro dei loro figli e che cercano di assicurarsi un futuro il più stabile possibile. Paragonali invece a quelle più rare persone che lavorano come manager, dirigenti, supervisori e quant'altro. Insomma, persone ben stipendiate, che hanno la loro laurea, le loro conoscenze, che hanno vissuto anch'esse la loro giovinezza, che probabilmente hanno una famiglia da mantenere, molto probabilmente hanno l'ex moglie, i figliastri, le tre automobili, il montarucchio in banca e che cercano di garantire stabilità alla loro situazione, sperando che il loro futuro sia splendente come il presente.
Capita spesso, e lo vediamo nei film, lo leggiamo nei romanzi, nelle leggende, nelle poesie e addirittura nelle fiabe, che il secondo tipo di persona ad un certo punto si accorga di essere sola. Sola in tutto, triste e insoddisfatta, mentre il primo tipo di persona, piena di problemi e di preoccupazioni fino al collo, è l'opposto; ricca dentro, contenta per il solo fatto che riesce ad apprezzare. Questo perché il secondo tipo di persona ha lasciato che fosse la sua ambizione a scegliere che strada percorrere, mentre il primo tipo di persona, per forza di cose o per volontà, ha preso la strada della semplicità.
Bohm, detto questo, hai ragione, vivi come ti pare e piace, e spero che sia così per ognuno di noi, che non siano ambizioni e superbia a guidarci.
Cavoli sì anch'io non ce la faccio a non mettere tutto me stesso in quello che faccio. Le delusioni possono essere cocenti e le considero più che altro "occasioni formative", ma se le cose vanno secondo le (alte) ambizioni la soddisfazione ripaga millemila volte di più. Voglio sempre il massimo che posso ottenere e come direbbe la Ventura, "crederci sempre, arrendersi mai". Chi si accontenta non gode.
un mio amico mi ripeteva sempre...
chi si accontenta gode...
ma gode solo a metà..
sinceramente ultimamente penso che avesse davvero ragione... e che bisogna sempre rischiare e non accontentarsi mai, forse è per questo che ultimamente faccio tutto quello che mi va.. cerco le cose che mi piacciono e le faccio... una volta mai avrei provato a partecipare ad un concorso perchè mi sarei data per perdente sin all'inizio.. ma ora no... partecipo e rischio... come all'ultimo a cui sto partecipando della coin e che da la possibilità di vincere un pomeriggio con i gemelli weasley... :D
per quanto mi riguarda non sono molto d'accordo con questo detto.. secondo me la miglior cosa sarebbe tentare in tutto anche illudendosi... se poi non funziona, magari si soffre, però almeno ci abbiamo provato con tutte le nostre forze... è sempre meglio avere dei rimorsi che dei rimpianti!!!
concordo... ecco perchè oramai faccio di tutto :D ahahaha
(nel senso buono e lecito dell'espressione naturalmente)
non voglio più rimpianti... non voglio più domani pensare... eh.. ma se avessi fatto quello, se fossi andata lì...
oggi infatti come va va.. sia che abbia vinto sia che non abbia vinto, sarò comunque lì a vedere i miei beniamini della saga di harry potter... proprio per non rimpiangere un giorno di non averli visti dal vivo!
Bella domanda.. in amore non bisogna accontentarsi a mio avviso.. non dico che bisogna cercare la persona 'perfetta', perchè quella non esiste.. credo però sia necessario trovare LA persona, quella che fa davvero per noi.. quella che ci fa battere DAVVERO il cuore.. quella che ci spinge oltre i nostri limiti, che ci sprona e ci incoraggia.. quella che ci fa stare più che bene..
Per quanto riguarda la 'realizzazione personale' stesso discorso.. io non m'accontento.. so di essere intelligente e di avere delle potenzialità.. le sfrutto!! A volte non è facile, ma se so di meritare il meglio è quello che cerco di prendermi!
Bisogna accontentarsi invece quando ci si lamenta continuamente per ogni sciocchezza, di qualsiasi genere. Bisogna accontentarsi delle piccole cose e riuscire a gioirne.. Questo serve anche a renderci persone migliori. Conosco gente straviziata che ha tutto e può avere tutto con un solo schiocco di dita.. Quella gente non saprà mai accontentarsi.. e ad ogni ostacolo cadrà giù. Io, sotto questo punto di vista, mi ritengo fortunata. Voglio il meglio per me, ma quando non posso averlo, so comunque sorridere..
E aggiungo che aspirare al meglio non equivale ad essere eternamente insoddisfatti.. Secondo me una vita senza obiettivi non ha senso.
Sesso: vale il detto "chi si accontenta gode"...ma bisogna fare una giusta media con "meglio una bella sega che una brutta scopata".
Lavoro: essendo uno pseudouniversitariofallito direi che potendo mi accontenterei di un 18 godendo del fatto che ho passato un esame ma di fatto non passo esami perchè non arrivo nemmeno a 18.