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paura della morte non tanto, anzi..
è più il decadimento fisico che mi spaventa.. invecchiare, perdere le forze, ammalarsi, soffrire, QUESTO mi spaventa.
la morte, in sè, è inevitabile ma tutto sommato un male minore..
passare anni in un guscio fragile, consapevole di quello che vorresti fare ma impossibilitato a farlo, ecco, quello è già più angosciante.
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Quando ero piccola la paura della morte era un chiodo fisso, ci pensavo continuamente e ci stavo male.
Ora continua a farmi paura ma ci penso sicuramente molto meno.
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Originariamente inviata da
Personne
Quando ero piccola la paura della morte era un chiodo fisso, ci pensavo continuamente e ci stavo male.
Ora continua a farmi paura ma ci penso sicuramente molto meno.
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Sarebbe bello se fosse effettivamente così.
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Be', il pensiero della mia morte adesso non mi fa tanta paura..
Perchè sì, è inevitabile, inutile crucciarsi.
Anche se poi.. Pensare che non esisterò più, che i miei pensieri, tutto ciò che faccio, è inutile, che tutto andrà perso.. A volte mi cambia d'umore. u.u
Ok, così e così. u.u
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Originariamente inviata da
Cal Lightman
Tantissima, però al momento ho più paura della vita :cry:
Comunque solo fatto di esistere ci rende dignità ed è per questo che la morte è inaccettabile, è vero che quando ce ne andremo e perderemo cognizione di noi stessi non avremo più motivo di soffrie e nulla di cui aver paura, però al momento che sono vivo e comprendo queste cose mi rendo conto che tutto ciò è davvero terribile, tant'è che perdo il fiato quando ci penso.
Pensa a tutti coloro a cui vuoi bene e che stimi, e pensa a queste parole "fra un milione di anni forse non esisterà nemmeno un mondo per ospitare i nostri altari, nessun essere intelligente in grado di ricordarci e di pensare a noi...tutto si perde nella voragine dell'eternità" ti rendi conto?
Sul cassetto di camera mia ho una foto che ritrae me e i miei vecchi amici mentre eravamo su un parco, a volte penso al destino che farà questa foto fra 100 o 200 anni.
Pensare che questi volti sorridenti appartengono a esseri di cui nessuno terrà più il ricordo.
Allora sul filo di questa sensazione penso a tutti i miei coetanei esistiti nel 1200, nel 1300, nel 1400 e così via...
Pensa a tutte le loro storie d'amore, alle loro passioni, alle loro personalità, ai loro entusiasmi...chi si ricorda più di loro? quale dignità resta a loro? nessuna, la morte ci spoglia di tutto.
"Devi dare un po' di reputazione in giro prima di poterla dare di nuovo a Cal Lightman."
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Non ho paura della morte, nel senso che accetto senza problemi il fatto che un giorno, come tutti dovrò morire. è una legge di natura: vite che iniziano, vite che finiscono.
E poi anch'io sono curiosa, è sempre stata un'ossessione, fin da bambina: "Mamma, cosa succede quando si muore?" era la mia domanda preferita (insieme a "cosa c'è dentro ai buchi neri?", ma quello è un'altro discorso xD).
La cosa che temo di più è la morte prematura di qualcuno a cui tengo... E morire di malattia. Non potrei sopportare una squallida stanzetta di ospedale come scenario della mia morte.
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Io quando ero piccola dicevo sempre a mia nonna "Nonnina quando morirai fammi sapere se esiste veramente il paradiso o no".
E' proprio il fatto di non essere più niente, di non avere più pensieri e ricordi che mi fa stare proprio male.
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Io ci penso spesso... o meglio, fino a un po' di tempo fa ci pensavo molto di piu', troppo forse.
Poi e' successa una cosa.
Mi sono ritrovato a rischiare di "provare quast'esperienza" a 14 anni...
Beh quel pensiero, che non mi lasciava mai 24h/24, ha sostituito i miei pensieri sulla morte.
Con il tempo sono riuscito a... praticamente ora non ci penso piu'.
Dopo che e' passato un po' di tempo e' diventato solo un brutto ricordo...
La conclusione e' che non serve a niente disperarsi.
Perchè disperarsi pensando a cosa ci sarà? Tanto che prima o poi arriva ne hai la certezza, ma fino a quando arriva, si e' liberi di scegliere: Vivere tristi pensandoci, o non pensarci e vivere quello che c'è da vivere felici? ...La seconda mi e' sembrata piu' ragionevole.
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La morte non va temuta perché quando ci siamo noi non c'è lei e quando c'è lei non ci siamo noi.