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Originariamente inviata da Saiph
Sono sicuramente d'accordo con quel che dici,
ma nutro dei dubbi sul fatto che la psicologia non contempli l'istinto, e di fatto spesso non è così.
Nelle aree dell' ipotalamo, o quello che viene definito cervello limbico, comune alle razze animali insieme a credo tronco encefalico e cervelletto, vi è la sede degli 'istinti', tra cui l'impulso sessuale, e non so, ma dubiterei sul fatto che non esista prova scientifica che l'uomo non possegga gli stessi istinti degli animali: operiamo su di essi una critica più elevata, costruita da costume e morale, certo, non è che siamo in balia degli istinti..
Inoltre un sacco di animali ( se vuoi più evoluti, tipo scimpaze e delfini) fanno sesso a scopo ludico, e non solo come atto finalizzato alla procreazione.
Non sono però a conoscenza del gene del farfallone :) o di altro.
Quello che voglio dire è che senz'altro l'uomo ( nella fattispecie maschio, come da topic di sally) ha e deve avere la responsabilità di controllare le proprie pulsioni, in favore di un rapporto rispettoso e fedele, con una persona,
ma non posso escludere che queste pulsioni non esistano.
La scienza che riconosce in alcune zone del cervello, in un organo, o in una sostanza chimica la causa di istinti, emozioni, o del pensiero stesso nell'uomo; non è che il tentativo della scienza stessa di spiegare materialisticamente alcuni aspetti tuttaltro che semplici..
Sicuramente uno scienziato può dire con certezza che l'amore ad esempio, non è che una reazione chimica; ma questa affermazione ha in realtà la stessa percentuale matematica di veridicità del dire che l'amore è l'espressione di qualcosa che non risiede nel campo del concreto.
Certo, il lato istintivo nel nostro agire è presente come lo è in quello di un animale, ma il paragone non ha basi se lo portiamo a suffragio di similitidudini improprie tra noi ed una qualsiasi altra specie.
E il fulcro di questo non sta nell'accettare l'ipotesi creazionista o quella evoluzionista; ma sta nel fatto che il solo nostro pensiero si discosta talmente tanto da quello che è il lato istintivo (non si può definire pensiero) di un animale, che non riusciamo a non riferirci agli animali se non umanizzandoli.
Ormai, se anche l'uomo fosse discendente di una scimmia, i processi encefalici e psicologici che lo caratterizzano sono così differenti rispetto a quelli della scimmia, che anche un'atto 'animalesco' se vogliamo e dominato in parte dall'istinto come quello sessuale, è carico di aspetti che nell'animale non sono presenti.
Per questo dicevo che più della scienza del 'materiale', che cerca geni di farfalloni o sostanze di emozioni, è la psicologia che può trovare le forme più nascoste a causa delle azioni umane, forme che nell'animale sono addirittura assenti.
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Originariamente inviata da Leper_Messiah
L'uomo di per se non dovrebbe neanche eccitarsi nel vedere due gambe belle formose,se veramente l'uomo fosse un'animale ,allora secondo te un cane si accoppia con una cagnolina perchè gli arrappavano le sue zampe?
rotolo.
l uomo è un animale evoluto
la tendenza al riprodursi fa parte delle informazioni genetiche che riceviamo ancora prima di nascere.
ma ci innamoriamo e viviamo in civiltà e questo cambia tutto.
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Originariamente inviata da Godel
Ma non diciamo sciocchezze :smt003
Verità scentifica una cippa. L'accomunare l'uomo all'animale per giustificarne le scappatelle è la migliore espressione maschilista pseudoevoluzionista che qualche scienziato con poca scienza possa mai tirare fuori.
Che boiata, non passiamo per scienza queste cose, percarità.
grande godel meno male ke ci sei te ke io non sapevo come dirlo... quoto :D