Chi ha paura dell'estetica?

Ma in definitiva, chi ha paura dell'estetica? Chi ha paura dell'effimero? Chi ha paura dell'attimo, della fiamma, del fine a se stesso? Chi teme il piacere, la bellezza, la raffinatezza? Chi ha paura perché "Forse è già mattina e non lo so"? Chi paventa la voluttà, l'eccesso, lo sfarzo?


Queste domande mi sono venute seguendo il servizio di Santoro sui VIP. Non riesco a togliermi l'idea che quelle persone "impegnate", che rifiutano assolutamente ogni forma di frivolezza, in realtà non siano abbastanza sicure di sé da permettersi di avere il piacere momentaneo senza temere di sparire con esso.

Perdonami ma non sono sicuro di aver capito esattamente cosa tu voglia dire..

il problema è che nessuno dice mai di aver paura di niente, anke la gente a cui palesemente è indirizzato il tuo topic non lo ammetterà mai (almeno la maggior parte).
Io direi ke oggettivamente centro ben boco col topic, anzi al massimo ho il problema opposto, di non riuscire ad andare oltre la buccia, l'involucro delle cose (tranne in certe situazioni in cui sono maturato soprattutto in questi ultimi mesi)

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Originariamente inviata da =Bossy=

Perdonami ma non sono sicuro di aver capito esattamente cosa tu voglia dire..

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In effetti ero in vena un po' troppo poetica ieri sera :lol: .

Detto in modo più chiaro, il servizio di Santoro mostrava la festa in maschera di un certo miliardario in costa smeralda, con 26 Kg di caviale, centinaia di invitati, molti dei quali (come la Russa) neanche conoscevano di persona il festeggiato e il giornalista che cercava di informarsi se qualcuno sapesse se questo tizio si fosse arricchito in modo onesto o meno. Poi mostrava un gioco in spiaggia organizzato da Lele Mora e dal signor Preziosi (quello dei giocattoli), in cui si davano dei fucili ad acqua ai bagnanti, che dovevano bagnare vippettini di seconda fila e tipe in topless. Il solito giornalista chiedeva a tutti se si rendevano conto che stavano facendo pubblicità, ma ovviamente quelli rispondevano che non gliene fregava niente.

Al di là degli intenti più o meno critici (e faziosi) si Santoro, mi chiedo: ma chi, se fosse stato invitato a qualche evento del genere, sarebbe stato a riflettere se gli organizzatori si erano arricchiti in modo onesto o meno, se erano o meno persone moralmente degne, se avevano qualche secondo fine eccetera? Si può dire che sia frivola e poco impegnata una persona che accetti senza dubbi un'occasione così? Sarebbe in qualche modo complice di questa presunta "disonestà" dei ricchi?
Insomma, io se fossi invitato a qualsiasi festa mondana dal più sporco degli arricchiti, credo proprio che ci andrei senz'altro (ammesso che sappia organizzarla con stile).

Non lo so Uri...Credo il servizio di Santoro puntasse ad altro. Forse a far capire dove nasce la superficialità. Vedi, in questo periodo spesso si parla di "rapporti con la malavita", ebbene, Credo Santoro, con il servizio, volesse condannare non solo gli amici dello sporco ma anche coloro che, comportandosi da superficiali, non s'interessano alla festa di chi vanno.

Ignorare cose del genere è il primo errore per far si che esse prolifichino.
E non si tratta solo di cogliere l'attimo etc. etc. (quella dicitura Oraziana ha ben altro valore che l'effimero "prendi tutto ciò che ti capita")
Magari faceva un po' strano vedere polici ad una festa di un "qualcuno che non è proprio pulito".

Sono segnali, è dove inizia il malessere, dall'indifferenza, dalla superficialità voluta.
Francamente, se un mafioso oppure un miliardario che si è arricchito in modo poco chiaro, facesse una festa, non ci andrei.
Vorrei portar rispetto alle cose sane che ne restano fuori. ( e questo perchè non sono un VIP)

Se lo fossi, a maggior ragione non dovrei andarci, perchè la mia è una figura "pubblica", rappresento qualcosa, e dire "massì, tanto è una festa, ci si divertee, chi se ne importa se è un personaggio oscuro!!", beh, questo non farebbe bene alla mia immagine, alla categoria che rappresento ed anche a chiunque, sentendomi, dovesse cominciare a pensarla così.

Viva il giornalismo che si concentra sulle questioni sempre ignorate!! (faziosità a parte)

Ma un conto è essere amici di una persona "poco pulita", un altro conto è frequentare una festa o un evento.
Se ricevessi un'invito per una festa in una mega vila in costa smeralda, non mi interesserebbe se il proprietario è onesto o meno, anche perché probabilemnte non andrei certo per lui. Poi nel mondo dello spettacolo e dei grandi imprenditori praticamente nessuno è pulito e lo sanno tutti. Quelli sono i momenti fatti apposta per fermarsi solo alla buccia, sta alla propria coscenza sapere di non essere così in tutte le corcostanze della vita.
Faccio proprio fatica a capire quelli che evitano a tutti i costi questo genere di ambiente, perché "c'è sempre qualcosa dietro".
Non sto dicendo che farei carte false anch'io per una vita del genere, sto dicendo che non rinuncerei ad una serata.
Non è forse superficiale anche pensare che per essere persone "impegnate" sia necessario frequentare sempre e solo ambienti culturalmente impegnati, senza sfarzi, spesso comuqnue artefatti tanto quanto quelli sfarzosi (se uno riempie le pareti di cartelli ferroviari più o meno vecchi, non si può certo dire che non si sia sbattuto per curare l'apparenza)?

A me,a volte,andare oltre spaventa.

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Originariamente inviata da UriGeller

Ma un conto è essere amici di una persona "poco pulita", un altro conto è frequentare una festa o un evento.
Se ricevessi un'invito per una festa in una mega vila in costa smeralda, non mi interesserebbe se il proprietario è onesto o meno, anche perché probabilemnte non andrei certo per lui. Poi nel mondo dello spettacolo e dei grandi imprenditori praticamente nessuno è pulito e lo sanno tutti. Quelli sono i momenti fatti apposta per fermarsi solo alla buccia, sta alla propria coscenza sapere di non essere così in tutte le corcostanze della vita.
Faccio proprio fatica a capire quelli che evitano a tutti i costi questo genere di ambiente, perché "c'è sempre qualcosa dietro".
Non sto dicendo che farei carte false anch'io per una vita del genere, sto dicendo che non rinuncerei ad una serata.
Non è forse superficiale anche pensare che per essere persone "impegnate" sia necessario frequentare sempre e solo ambienti culturalmente impegnati, senza sfarzi, spesso comuqnue artefatti tanto quanto quelli sfarzosi (se uno riempie le pareti di cartelli ferroviari più o meno vecchi, non si può certo dire che non si sia sbattuto per curare l'apparenza)?

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sono completamente d'accordo.A dirla tutta mi piace a volte fermarmi all'apparenza ma mi rendo conto che se vado oltre magari a volte le cose si fanno molto più interessanti.

Sono atteggiamenti forzati entrambi, secondo me, sia quello di chi si sforza di apparire TANTO serioso, impegnato e assolutamente disinteressato a "piaceri mondani di basso livello", sia l'atteggiamento di chi vive solo in funzione di feste, notorietà, giochetti e simili. Come al solito, la via migliore comprende un po' di entrambe le parti: una vita con un certo tasso di impegno, senza disdegnare o snobbare delle frivolezze o momenti di divertimento e piacere puro, fine a se stesso.

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Originariamente inviata da luxury

A me,a volte,andare oltre spaventa.

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Io credo di essere per certi versi spaventosamente superficiale e credo che ad una di quelle feste ci andrei eccome, certoi sarei in mezzo a sconosciuti, cmq non chiamerei mai amico un tizio del calibro di Mora o chi per esso, la nostra socetà si fa sempre più ipocrita e noi, pur si inconsciamente, ci adeguiamo..

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Originariamente inviata da =Bossy=

Io credo di essere per certi versi spaventosamente superficiale e credo che ad una di quelle feste ci andrei eccome, certoi sarei in mezzo a sconosciuti, cmq non chiamerei mai amico un tizio del calibro di Mora o chi per esso, la nostra socetà si fa sempre più ipocrita e noi, pur si inconsciamente, ci adeguiamo..

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e dov'è l'ipocrisia ad essere amici di lele mora?

se si parla di piacere, bellezza e raffinatezza, beh...quello non è proprio il mio prototipo di queste "qualità". lo trovo pacchiano.

l'estetica può essere tante cose, così come il piacere può venire da tante cose...

Scusami tanto, sarò sicuramente stupido io, ma non capisco dove vuoi arrivare a parere con il tuo topic. E fidati, questa mancanza non è a causa tua. :)
Per quel poco che sono riuscito a capire, io non ci vedo niente di male, anzi trovo che le cose frivole siano quelle che danno maggior gaudio.
Infine quel giornalista, a mio parere, era da crocifiggere all'istante. Che diavolo va a chiedere ad una festa, se il festeggiato secondo l'invitati è una persona onesta e via dicendo... ah... certi giornalisti...

più che averne paura personalmente ne sono un po' schiava.

Naturalmente il mio discorso non è apllicabile alla vita quotidiana. Mi colmo anch'io di cose frivole e le preferisco a molte di quelle considerate "importanti".
Ma sono una persona comune.

Per quanto riguarda le "persone importanti", il discorso cambia radicalmente.
E' vero, ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma dal momento in cui sei un esponente di una certa ideologia (per quanto riguarda il politico), oppure sei un punto di riferimento per qualcuno, se sei un attore con una certa fama, devi stare attento a COSA FAI, DOVE VAI, CON CHI STAI. Queste persone sono esposte ad un giudizio pubblico...

Es.
Se La Russa fosse stato ripreso, è un esempio, a ballare in modo "particolare" con una ventenne, quanti avrebbero creduto alle sue parole riguardanti la famiglia etc..??

E' un esempio stupido ma dovrebbe rendere l'idea.
Lo stesso vale per chiunque vada ad una festa di un "mafioso dichiarato", o di uno "pubblicamente sporco".

Dico solo che i giornalisti di Anno Zero sono coraggiosi. Non stanno lì a fare i servizi scialbi e senza corpo di italia uno...
Provano a puntare il dito contro cose di cui non si parla solitamente.
E, personalmente, mi piace essere informato anche in questo modo.

Vabbè moltissime star di seconda categoria sono amici di Mora per motivi evidenti.. Comunque sia anche io, come Liqua, me ne sento un po' schiavo di queste situazioni..

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Originariamente inviata da Il lupo

Dico solo che i giornalisti di Anno Zero sono coraggiosi. Non stanno lì a fare i servizi scialbi e senza corpo di italia uno...
Provano a puntare il dito contro cose di cui non si parla solitamente.
E, personalmente, mi piace essere informato anche in questo modo.

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non capisco perchè loro coraggiosi e italia 1 scialbi... quelli di italia uno semplicemente non giudicano e non indagano a fondo sui perchè anke xkè a loro non frega niente, badano solo all'aspetto esteriore.
non è ke santoro e quella gente lì provano a puntare il dito contro cose di cui non si parla, provano a puntare il dito contro cose che a loro non vanno a genio ma a molta altra gente sì.
a me la festa di un imprenditore che dietro 1 azienda di copertura spaccia droga va a genio e se mi invita e so ke mi divertirò ci vado

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Originariamente inviata da John Galliano

non capisco perchè loro coraggiosi e italia 1 scialbi... quelli di italia uno semplicemente non giudicano e non indagano a fondo sui perchè anke xkè a loro non frega niente, badano solo all'aspetto esteriore.
non è ke provano a puntare il dito contro cose di cui non si parla, provano a puntare il dito contro cose che a loro non vanno a genio ma a molta altra gente sì.
a me la festa di un imprenditore che dietro 1 azienda di copertura spaccia droga va a genio e se mi invita e so ke mi divertirò ci vado

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:ok:

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Originariamente inviata da Il lupo

Dico solo che i giornalisti di Anno Zero sono coraggiosi. Non stanno lì a fare i servizi scialbi e senza corpo di italia uno...
Provano a puntare il dito contro cose di cui non si parla solitamente.
E, personalmente, mi piace essere informato anche in questo modo.

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Santoro è un giornalista di denuncia, il suo stile è quello di giudicare, criticare, denunciare tutto ciò che per lui è moralmente scorretto. Alcune cose sono più condivisibili, altre meno, altre sono esagerazioni assolute, faziose e opinabili.
E' facile citare sempre Italia 1 come esempio di cattivo giornalismo, ma ad esempio la prima edizione di Lucignolo era fatta benissimo, anche se non giudicava nessuno. Poi è diventato una schifezza, perché sembrava che dicesse "o sei vip (drogato) o sei un povero drogato".

Beh, che dire, (faziosità e opinabilità a parte) Santoro a me piace. Per quanto riguarda i giornalisti parlavo di quelli del tg (pessimi in ogni modo)...

Per quanto riguarda il resto, penso sia un altro modo di fare giornalismo. Accostabile nel calderone che comprende TUTTI gli altri, da rete quattro (fazioso e non di poco) a rai uno.

Ci saranno stati sicuramente tanti programmi buoni. (il lucignolo prima versione, da te citato)
Santoro è un'altro punto di vista, necessario per migliorare il nostro giudizio.

Naturalmente a me piace (guardata il reportage "la mafia è bianca" degli stessi giornalisti).

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Originariamente inviata da darkness_creature

Sono atteggiamenti forzati entrambi, secondo me, sia quello di chi si sforza di apparire TANTO serioso, impegnato e assolutamente disinteressato a "piaceri mondani di basso livello", sia l'atteggiamento di chi vive solo in funzione di feste, notorietà, giochetti e simili. Come al solito, la via migliore comprende un po' di entrambe le parti: una vita con un certo tasso di impegno, senza disdegnare o snobbare delle frivolezze o momenti di divertimento e piacere puro, fine a se stesso.

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Sono d'accordo..

le persone migliori sanno quando è il momento di esser seri e impegati e qual è il momento per diverrtirsi...

però bisogna dire che le persone che vivono in funzione dell' divertimento e delle frivolezze spesso non sanno apprezzare quella che è la realtà in quanto vivono nel loro mondo di gossip e sogni senza pensare a cosa c'è fuori...

Si ma se vivessimo in un mondo di lusso sfrenato, in tutti i sensi, quanti di noi si preoccuperebbero di cosa c'è fuori al nostro mondo dorato..??

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Originariamente inviata da itFiloFace

Sono d'accordo..

le persone migliori sanno quando è il momento di esser seri e impegati e qual è il momento per diverrtirsi...

però bisogna dire che le persone che vivono in funzione dell' divertimento e delle frivolezze spesso non sanno apprezzare quella che è la realtà in quanto vivono nel loro mondo di gossip e sogni senza pensare a cosa c'è fuori...

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Ma infatti, è uno dei due estremi sbagliati da me citato :ok:

Credo che almeno tutti un pò abbiano questo condizionamento...
Ma il totale condizionamento è segno di superficialità,e si sà,la gente superficiale si distrugge come niente

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Originariamente inviata da Leper_Messiah

Credo che almeno tutti un pò abbiano questo condizionamento...
Ma il totale condizionamento è segno di superficialità,e si sà,la gente superficiale si distrugge come niente

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bho.. nn son tanto d'accordo, forse sul piano fisico è vero ma dal lato emotivo si soffre molto di più a non esser superficiali.

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Originariamente inviata da itFiloFace

bho.. nn son tanto d'accordo, forse sul piano fisico è vero ma dal lato emotivo si soffre molto di più a non esser superficiali.

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forse?Mah...

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Originariamente inviata da Leper_Messiah

forse?Mah...

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argomenti troppo profondi, per esser discussi 10 minuti dopo essermi svegliato la domenica mattina :lol: