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Buoni e Cattivi.
Ho controllato. C'è una discussione che cita "Buoni o Cattivi?", che l'è un pochino diversa da ciò che intendo proporre io. Là si chiede quale natura prevale in ognuno di Noi, qua invece...
La "cosa" m'è nata leggendo una bella discussione "seria" di CK ("Situazione assurda"), dove la Nostra Eroina fa (be', sta cercando di fare, mentre sto scrivendo...) davvero qualcosa di bello e di...buono.
Ecco, che cosa è "buono"? Essere altruisti, dedicarsi al Bene, amare il Bello ed il Buono, voler bene, "è", tutto questo, "essere Buoni"?
E, viceversa, essere "Cattivi" che cosa significa? Fare del male, odiare, avere in dispregio qualcosa o...tutto?
E, infine, cosa che ritengo abbastanza importante, le "Sensazioni": che cosa "si prova" ad essere Buoni/essere Cattivi? Fare del Bene generalmente fa "stare bene" ... un Buono. Ma un Cattivo, "sta bene", facendo del male? Oppure, dopo, alla fine, prova il classico "Senso di colpa", frustrazione, malessere... Insomma, per fare un esempio, la vendetta lascia l'amaro in bocca, o lascia soddisfazione...?
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Bello questo topic *-* Alur, andiamo per gradi u.u Secondo me "buono" è qualcosa che fa bene a te ed a altri non necessariamente qualcosa di fisico/materiale ma anche un semplice sorriso per me è "buono". Da qui deriva "fare cose buone" che può essere il semplice portare la borsa della spesa ad una vecchietta, tu sei felice per aiutarla e lei è felice di essere aiutata. Ma "essere buoni" a mio parere è qualcosa di interiore, uno può essere buono ma comportarsi, per svariati motivi male.
"Essere cattivi" anche qui lo distinguerei dal singolo aggettivo "cattivo" perché l'indole di una persona può essere mascherata dall'azione che compie. Lo dico con coscienza di causa perché ho esperienza diretta con persone di indole cattiva che però appaiono buone e viceversa.
L'ultima riflessione che proponi è quella che trovo più interessante. Ognuno prova le proprie sensazioni quindi io ti parlo delle mie. Ad essere buono provo soddisfazione perché colmo temporaneamente il vuoto che c'è ancora dentro me in un certo senso con le buone azioni cerco di assorbire il bene che non mi viene dato da altro. Io di indole credo di essere buona, ma ho avuto necessità anche di fare cattive azioni ed in quel momento si, senso di colpa ne avevo però avevo anche un senso di rabbia da sfogare che superando tutto il resto mi portava a compiere cose non buone facendomi stare bene. Io sono una che si vendica diciamo acnhe se sto cercando di migliorare questo aspetto però si, una vendetta ben servita sticazzi quanto soddisfa XD
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ritengo che la punizione sia giustizia per l'ingiusto (lo diceva anche il religioso sant'agostino d'ippona), quindi credo nella vendetta, e nella soddisfazione che trasmette
poi credo che i termini buono e cattivo siano soggettivi, se per buono si intende una persona sempre disponibile, bonaria mite, e non rabbiosa acida e a volte distruttiva, allora io sono cattivo
sia come indole che come atteggiamento
se per buono si intende una persona corretta e onesta allora io sono buono con atteggiamenti cattivi
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Quote:
Originariamente inviata da
Anemon
Fare del Bene generalmente fa "stare bene" ... un Buono. Ma un Cattivo, "sta bene", facendo del male? Oppure, dopo, alla fine, prova il classico "Senso di colpa", frustrazione, malessere...
Una persona cattiva se ne frega se fa del male a qualcuno e sarebbe pronta anche ad infierire, diversamente dalla persona buona che se ferisce qualcuno si pente e domanda scusa
Poi vabbè l'altruismo, le persone che aiutano gli altri sono ovviamente buone.....ma mi pare di dire delle ovvietà, sono cose ovvie
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secondo me anche nell'essere buoni può esserci dentro un pò di egoismo in quanto spesso lo si fa oltre che per il bene degli altri anche per il proprio bene (essere ben giudicati - vedere soffrire una persona che ami fa soffrire troppo te stessa quindi di conseguenza fai del bene ecc...)
Di base però l'essere buoni per me significa il non essere invidiosi degli altri e il non dover arrivare a fare male agli altri per far del bene a se stessi; la cattiveria sta nell'opposto.
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mmhmhmh... leggendo i primi commenti penso che si possa già approfondire, facendo dei distinguo e delle precisazioni.
Innanzitutto, qualcosa che avevo scordato di citare (o quantomeno l'avevo appena accennato, ecco): il Piacere, forse in parte collegato all'argomento "Sensazioni".
Partiamo dal presupposto essenziale che ciò che facciamo ci provoca qualche "sensazione". Parole (sussurrate, pronunciate, gridate, etc. etc. ... ), baci, carezze, toccamenti, sberle, pugni, calci, etc. ... Ecco, teoricamente ad una Persona Buona sussurrare parole dolci, accarezzare, sorridere procura Emozioni Belle, no? Così come ricevere (parole buone, baci, carezze, sorrisi, etc.). Essere Buoni significa provare Emozioni Belle (e più o meno intense) dal Bene, fatto, visto, vissuto e/o ricevuto. Chi è "Cattivo", invece? Presumo sia sempre piacevole, per un Cattivo, ricevere il Bene (parole, carezze, baci...); la differenza invece dovrebbe essere nel "dare", no? Un Cattivo dovrebbe provare Emozioni Belle ed Intense dal Male, nel fare del male; credo che - agganciandomi ad alcune parole di Sousù - esemplare in questo siano le Punizioni. Il Cattivo trae soddisfazione ( = piacere) nel punire, il Buono nel perdonare.
Va da sè che queste mie sono semplificazioni estreme, come quando studiamo le teorie fisiche o chimiche: una formula (chimica o fisica) matematica applicata rigidamente e rigorosamente alla realtà difficilmente trova riscontro esatto e perfetto, poichè bisogna prendere in considerazione un'infinità di fattori variabili ambientali: clima, livello terreno, purezza degli elementi, etc. etc.... Così noi, tutti, non siamo mai, credo, assolutamente "Buoni" o totalmente "Cattivi". Situazioni, Personalità, Momenti e, soprattutto, Persone influenzano pesantemente la nostra indole. Rendendoci, di volta in volta, Buoni o Cattivi.
P.S.: mi sovviene quel magistrale capolavoro che è "LO STRANO CASO DEL DOTTOR JEKILL E DI MISTER HIDE", in cui il buon R. Stevenson spiega molto bene la nostra natura contrapponendo alla "normale" e (quasi) "buona" personalità del Dr. Jekill il Male Perfetto e Puro che si manifesta in Mr. Hide ...
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Secondo me essere cattivi, non significa odiare o comunque fare dei torti se non sono realmente voluti. La cattiveria è la mancanza di empatia col prossimo, essere egoisti, fregarsene totalmente di chi abbiamo intorno, non voler mai veramente bene a qualcuno, essere privi di un sentimento genuino verso le persone a noi care. Distruggere senza tener conto dei sentimenti altrui, la cattiveria è non provare mai rimorso per le proprie malefatte.
Il buono può anche sbagliare, quindi far del male o odiare, ma di solito dopo se ne pente, siamo esseri umani e quindi è normale incappare negli errori.
Bhè cercare di fare la cosa giusta, di solito ti toglie l'ansia di dosso, ti fa stare bene anche con te stessa, e credo che il cattivo alla fine dei giochi non avrà mai degli affetti sinceri e quindi sarà solo, mentre la persona che si prodiga verso il prossimo, avrà sempre un appoggio dalle persone che a lei tengono.
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Secondo me non esiste "il buono" o "il cattivo". Ogni persona quando agisce lo fa sempre convinta di essere nel giusto, e mai consapevole di fare una cosa "sbagliata" o "cattiva". La differenze stanno, sempre secondo me, tra chi agisce solo ed esclusivamente in base ai propri interessi e chi invece lo fà pensando anche a quelli degli altri, tra quelli che si dispiacciono quando vedono un altro star male e quelli che invece ne godono, e tra chi ammette i propri errori dopo aver capito di essere nel torto e chi invece non lo fà neanche se sotto tortura.
Per il resto credo anche che il comportamento di una persona vari molto anche in base alla situazione in cui si trova, alle persone con cui ha a che fare, al contesto in cui vive e all'educazione che ha ricevuto, ogni caso è diverso, e a volte anche se uno commette azioni sbagliatissime secondo me non è detto che sia per forza una persona "cattiva".
Per quanto riguarda le sensazioni, a me fa star bene quando aiuto gli altri (tipo nel caso del topic che hai citato tu), però sinceramente mi fa godere anche quando metto in atto qualche "cattiveria" o "vendetta" xD rigorosamente verso persone che se lo meritano :lol:
P.s. ho fatto un post alla Sousuke, lo sò :lol:
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Credo sia una cosa difficile da definire, più che altro perché mi rendo conto che nell'animo umano non c'è solo bianco e nero, quindi ci sono tante sfumature tra i "buoni" e i "cattivi"
Per me è cattivo chi fa del male agli altri volontariamente, senza sentirsi in colpa.
O anche chi si finge buono per essere accettato o perché non accetta com'è realmente.
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Originariamente inviata da
Artemisia
e credo che il cattivo alla fine dei giochi non avrà mai degli affetti sinceri e quindi sarà solo, mentre la persona che si prodiga verso il prossimo, avrà sempre un appoggio dalle persone che a lei tengono.
Ci sono anche persone buone ma solitarie. Altruiste, ma che amano stare per conto loro. Poi dipende: c'è chi aiuta il prossimo per avere un tornaconto personale, o per ben figurare, non per bontà d'animo. Insomma non è detto che le persone più popolari e ben volute siano persone buone.
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Originariamente inviata da
ReL Mayer
Ci sono anche persone buone ma solitarie. Altruiste, ma che amano stare per conto loro. Poi dipende: c'è chi aiuta il prossimo per avere un tornaconto personale, o per ben figurare, non per bontà d'animo. Insomma non è detto che le persone più popolari e ben volute siano persone buone.
Non intendevo questo, dico che le persone buone, solitamente hanno comunque delle persone che a loro vogliono bene in modo sincero, mentre le persone di merd.a penso che alla fine vengono comunque sfanculate, magari non subito ma a lungo andare si.
La popolarità non c'entra nulla, io parlo di affetto genuino, una persona cattiva può anche essere popolare, ma dubito che le sue amicizie siano realmente oneste.
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SIamo esseri SOGGETTIVI , fatti ognuno a modo proprio , con proprie sensazioni e propri metodi di paragone e di valutazione.
Quindi non esiste una risposta corretta o unica.
Quello che e' buono e fa star bene me, magari e' male e fa star male te e cosi' via.
Si puo' andare avanti anni e anni.
Dio volendo siamo esseri vari, incasinati, psicologicamente differenti e emozionalmente assurdi.
Quindi siamo indefinibili a priori.
Ma soprattutto cerchiamo sempre di definire ogni cosa e mettere tutto in ordine in modo definito, soprattutto quando si parla di sensazioni.
Cosa impossibile, in quanto l' essere umano e' prima di tutto CHAOS. Fortunatamente.
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Originariamente inviata da
Ciambellano
Ma soprattutto cerchiamo sempre di definire ogni cosa e mettere tutto in ordine in modo definito, soprattutto quando si parla di sensazioni.
Cosa impossibile, in quanto l' essere umano e' prima di tutto CHAOS. Fortunatamente.
tutto si può catalogare, anche il non catalogabile è una categoria
il significato dei termini non è una questione di sensazioni in cui ognuno può dire quello che vuole in base a come si sente, ma razionale, relativa alla lingua, la quale ha solo quelle specifiche e limitate accezioni al termine, vale anche per buono e cattivo
il fatto che poi esistano varie interpretazioni a seconda dei contesti è indifferente
se una persona considera buono ciò che altri considerano cattivo è perchè esisterà un altro termine che definirà tale persona spiegando tale atteggiamento, distinguendolo dagli altri, quindi non c'è nulla di indefinito
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Originariamente inviata da
Ciambellano
Siamo esseri SOGGETTIVI , fatti ognuno a modo proprio , con proprie sensazioni e propri metodi di paragone e di valutazione.
Quindi non esiste una risposta corretta o unica.
Quello che e' buono e fa star bene me, magari e' male e fa star male te e cosi' via.
Si puo' andare avanti anni e anni.
Dio volendo siamo esseri vari, incasinati, psicologicamente differenti e emozionalmente assurdi.
Quindi siamo indefinibili a priori.
Ma soprattutto cerchiamo sempre di definire ogni cosa e mettere tutto in ordine in modo definito, soprattutto quando si parla di sensazioni.
Cosa impossibile, in quanto l' essere umano e' prima di tutto CHAOS. Fortunatamente.
quoto
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Mi sembra un po come parlare di aria fritta...
Cosa significa buono? E cattivo?
Tu puoi comportarti bene ed essere "buono" con il prossimo, però potresti inavvertitamente ferirlo, quindi? Diventi cattivo? Conta l'intenzione?
Non lo trovo sensato.
Vivi secondo un tuo codice, secondo delle regole on scritte che ti definiscono come persona, rispettale e comportati con coerenza, trattando gli altri come vorresti essere trattato.
Tanto basta, secondo me.
Il giudizio sull'essere "buoni o cattivi" non spetta a noi.
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Originariamente inviata da
imok
Mi sembra un po come parlare di aria fritta...
Cosa significa buono? E cattivo?
Tu puoi comportarti bene ed essere "buono" con il prossimo, però potresti inavvertitamente ferirlo, quindi? Diventi cattivo? Conta l'intenzione?
Non lo trovo sensato.
l'intenzione conta, è chiaro se se uno in buona fede ferisce rimane buono con delle colpe per alcune condotte, la prossima volta (se è intelligente) non lo farà più, come l'altro capirà che era in buona fede, o che c'era stato un fraintendimento
come dicono le iene "diamo un nome alle cose"