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Originariamente inviata da
RudeMood
E perché?
Potrebbe cambiare la mia vita avendo una certezza sull'esistenza dell'uomo? O potrebbe cambiare la mia vita avendo una certezza sulla fine che farò dopo morta?
Preferisco occuparmi di oggi e della mia vita terrena.
Dà molte più soddisfazioni.
Non ha effetto unicamente sulla vita ultra terrena.
Le azioni che compiamo si ripercuotono su di noi durante la nostra vita:
Se sei puro di cuore ma non credi non cambia niente, avrai una vita felice e avrai il posto che ti spetta nel regno dell'atissimo.
Se sei malvagio fai una brutta fine anche se credi e la tua vita sarà sempre travagliata.
questo più o meno dicono tutte le religioni.
Ovviamente non dico che devi crederci, anche perchè io sto parlando karma, che col cristianesimo non c'entra nulla.
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Originariamente inviata da
Echoes
Ma poi ha cercato la fede e ora si culla nella speranza che sua figlia è stata voluta da Dio vicino a sè perchè era una creatura buona.
Io mi incazzerei a morte se qualcuno rapisse i miei cari.
Anche se fosse... dio.
:|
Lo manderei gioiosamente affanculo.
Fortuna che non credo va :lol:
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Originariamente inviata da
Half shadow
Non ha effetto unicamente sulla vita ultra terrena.
Le azioni che compiamo si ripercuotono su di noi durante la nostra vita:
Se sei puro di cuore ma non credi non cambia niente, avrai una vita felice e avrai il posto che ti spetta nel regno dell'atissimo.
Se sei malvagio fai una brutta fine anche se credi e la tua vita sarà sempre travagliata.
questo più o meno dicono tutte le religioni.
Ovviamente non dico che devi crederci, anche perchè io sto parlando karma, che col cristianesimo non c'entra nulla.
Uff.
Domande esistenziali = perché esisto? perché vivo se poi devo morire?
Cheppalle fare l'analisi logica ogni volta oh.
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Originariamente inviata da
RudeMood
E perché?
Potrebbe cambiare la mia vita avendo una certezza sull'esistenza dell'uomo? O potrebbe cambiare la mia vita avendo una certezza sulla fine che farò dopo morta?
Preferisco occuparmi di oggi e della mia vita terrena.
Dà molte più soddisfazioni.
Probabilmente una certezza non l'avrai ma credo che quelle domande siano proprie della struttura umana. Il semplice non pensarci mi sembra solo un modo per rimandare il problema, piuttosto che risolverlo. Almeno per come sono fatto io tale scelta rappresenterebbe questo per me.
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Rimandare QUALE problema?
Per me il senso della vita è VIVERLA.
Non chiedersi perché bisogna viverla .
Il problema secondo me è farsi domande inutili credendo che trovando risposta possa
migliorare la nostra esistenza, togliendo tempo all'essere.
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Originariamente inviata da
RudeMood
Rimandare QUALE problema?
Per me il senso della vita è VIVERLA.
Non chiedersi perché bisogna viverla .
Il problema secondo me è farsi domande inutili credendo che trovando risposta possa
migliorare la nostra esistenza, togliendo tempo all'essere.
Ovvio che il senso della vita sia viverla. Però, almeno per me è impossibile farlo senza pormi alcune domande. Non credo siano inutile e non credo tolgano tempo all'essere. Poi dipende che concetto hai dell'essere, magari lo vedi come pura azione fisica ma per me non funziona così. :roll:
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Originariamente inviata da
Fr@nk
Ovvio che il senso della vita sia viverla. Però, almeno per me è impossibile farlo senza pormi alcune domande. Non credo siano inutile e non credo tolgano tempo all'essere. Poi dipende che concetto hai dell'essere, magari lo vedi come pura azione fisica ma per me non funziona così. :roll:
Guarda che neanche per me funziona così.
Ma non trovo cmq un buon motivo per farsi domande sulla propria esistenza e su quella dell'uomo in generale :roll:
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Originariamente inviata da
Fr@nk
Che la paura ci spinga ad appoggiarci a certezze non ci sono dubbi. Che è consolante l'idea di un dio lo stesso. Però non credo che il religioso creda che lui abbia già deciso per noi. Si tratta di un progetto no? Un intento per ognuno di noi. Poi in prima persona dobbiamo fare il possibile per fare il giusto.
A mio parere la religione non ha nulla di sbagliato sulla carta: intenti buoni, pensiero "puro". Ciò che mi infastidisce davvero è la ricerca di convertire il prossimo e l'attacco, troppo spesso, verso coloro che non credono.
Se una persona non crede non è ne peggiore di un fedele, nè tanto meno non possiede principi morali che la guidino nella vita.
Un'iltimo appunto: si dice sempre che per la chiesa si sono fatte molte guerre. Per me sono solo cavolate, il problema non è l'istituzione della chiesa, ma gli interessi politici ed economici che hanno spinto i suoi capi a scendere in guerra sotto una falsa bandiera. Inutile e sbagliato attaccare la chiesa intera per questi motivi.
Ci sono due tipi di religioni:
- le religioni istituzionalizzate, ovvero religioni organizzate gerarchicamente che detengono potere per così dire "spirituale". Il potere implica per forza interessi politici e economici, in ogni formazione sociale ce li trovi per forza. Fa parte della natura umana essere sia buoni che cattivi, e più uomini metterai in uno stesso gruppo più saranno le mele marce. E di mele marce nelle religioni come queste ce ne sono e ce ne sono state parecchie.
E' la conseguenza naturale del potere.
-le religioni per così dire personale, ovvero non legata ai precetti di alcun potere.
La prima è certamente meno spirituale e genuina della seconda, a mio parere.
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Originariamente inviata da
a kAtY-giRL
Ci sono due tipi di religioni:
- le religioni istituzionalizzate, ovvero religioni organizzate gerarchicamente che detengono potere per così dire "spirituale". Il potere implica per forza interessi politici e economici, in ogni formazione sociale ce li trovi per forza. Fa parte della natura umana essere sia buoni che cattivi, e più uomini metterai in uno stesso gruppo più saranno le mele marce. E di mele marce nelle religioni come queste ce ne sono e ce ne sono state parecchie.
E' la conseguenza naturale del potere.
-le religioni per così dire personale, ovvero non legata ai precetti di alcun potere.
La prima è certamente meno spirituale e genuina della seconda, a mio parere.
Anche secondo me. Sarebbe fantastico se poi i due tipi di religione avessero lo stesso credo, la stessa fede, però credo sia una cosa molto molto rara.
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Originariamente inviata da
Fr@nk
Visto i vari dibattiti che piovono da tutte le parti su questo argomento ho pensato di condensare il tutto qui, e vedere un pò che ne esce cercando di evitare la dispersione e di andare fuori topic.
Per focalizzare un pò la discussione inizierei con:
-Nella nostra società ha ancora senso credere in dio?
-Perchè credere? Racconta la tua esperienza personale.
-Fede: cosa significa per voi?
Sfogatevi utenti frustrati di questo forum :lol:
- si se è Odino
- Credere è importante. Immagina di essere ad un congresso noiosissimo tra un turco puzzolente ed una donna con un profumo di merda. Credere che quando uscirai potrai farti una birra è importante, ti fa sopravvivere.
- La fede è la giustificazione usata quando non si hanno risposte plausibili e domande sensate.
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Oggettivamente parlando non mi reputo credente (ma non escludo a priori che un giorno potrei cambiare idea). Nutro però molta stima per i vertici bassi della chiesa (ovvero le fondamentamenta che reggon tutto). Ossia preti e suore. I quali, con i loro contributo se mi può essere passato il termine "silenzioso", cercano di rendere meno schifosa e un pochettino più leale questa ***** di palla rotante.
Odio per partito preso cardinali, vescovi, papi e via discorrendo. Un torlo di elementi che sostengono di stare con i deboli solo a parole.....ma che alla fine della fiera alimenta il proprio sfarzo fasullo facendo gli interessi dei potenti (al contrario dei vertici bassi di cui sopra). Ipotizziamo per assurdo: cosa succederebbe se a Dio (nel caso esistesse davvero) capitasse l'occasione di metter piede in Vaticano? Semplice, vomiterebbe di brutto e diventerebbe un fan dei Sex pistols pure lui
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Originariamente inviata da
Fr@nk
Visto i vari dibattiti che piovono da tutte le parti su questo argomento ho pensato di condensare il tutto qui, e vedere un pò che ne esce cercando di evitare la dispersione e di andare fuori topic.
Per focalizzare un pò la discussione inizierei con:
-Nella nostra società ha ancora senso credere in dio?
-Perchè credere? Racconta la tua esperienza personale.
-Fede: cosa significa per voi?
Sfogatevi utenti frustrati di questo forum :lol:
Per me ha sempre senso credere..in dio o in qualsiasi altra cosa. mi è capitato in passato di pensare a determinate cose/contesti che ritenevo impossibili per me irrealizzabili...poi invece tutto ciò è diventato un fatto,se non ci avessi creduto di sicuro non avrei raggiunto quella determinata cosa. Delle volte sento dire "che razza di mondo..se ci fosse un dio non permetterebbe guerre, non farebbe capitare certe cose" e magari dicendolo noi non facciamo niente per cambiare ciò...magari ci sentiamo con la coscenza a posto seguendo i fatti nel mondo o donando due euro di beneficienza ogni tanto. A me questo fa riflettere e molto.
In un certo senso ho già risposto nella prima..credere non significa avere certezze, non è come entrare in una stanza vedere una persona seduta e dire "ok ci credo perchè la vedo"..ma avere una sensazione, sentire qualcosa che ci porta a pensare che quella cosa può esistere o si può realizzare.
Fede per me è una qualcosa che non prevede giustificazione, che non si manifesta..qualcosa che devo sentire solamente dentro me stesso e non deve prevedere condizionamenti dall'esterno. Qualcosa di unico per me stesso e che ogni persona ha in maniera intima e personale.
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Provoco: oggi, rai tre, un vaticanista.
"Non siamo noi che dobbiamo portare prove, ma chi contesta la storicità del vangelo."
Ok la fede, ok tutto quello che vuoi, ma non puoi fare una trasmissione dal taglio giornalistico ed uscirtene così.
Della serie: esiste l'uomo invisibile. Dimostralo? No dimostrami che non esiste. Che faccio me ne vado in giro per tutto il mondo con un rivelatore termico? Chiunque conosca un minimo di logica matematica ti dice che è un tipo di ragionamento davvero assurdo.
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Originariamente inviata da
Fr@nk
Provoco: oggi, rai tre, un vaticanista.
"Non siamo noi che dobbiamo portare prove, ma chi contesta la storicità del vangelo."
Ok la fede, ok tutto quello che vuoi, ma non puoi fare una trasmissione dal taglio giornalistico ed uscirtene così.
Della serie: esiste l'uomo invisibile. Dimostralo? No dimostrami che non esiste. Che faccio me ne vado in giro per tutto il mondo con un rivelatore termico? Chiunque conosca un minimo di logica matematica ti dice che è un tipo di ragionamento davvero assurdo.
i religiosi ragionano (forse meglio, non-ragionano) così!
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se Dio fosse materiale sarebbe come noi, con tutti i limiti e i difetti umani. Dio è spirito e credere è questione di fede, che se ce l'hai è un bene, se nn ce l'hai pazienza.
Dio non è la scienza, cioè riuscite a cogliere questa differenza? siete troppo umani pretendendo che tutto sia tangibile, matematico e logico. Non sempre è così. Dio è Dio, è spirito, è invisibile e per questo diverso dal ragionamento umano.
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Originariamente inviata da
SalentinaNelCuore
[...] è questione di fede, che se ce l'hai è un bene [...]
Che presunzione... :lol:
Verrà un giorno che l'uomo si sveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo... l'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo (G. Bruno).
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Io sono cresciuto credente poi sono giunto alla conclusione che non ho bisogno di un dio che mi dia dei comandamenti e non ho bisogno di parabole varie che mi insegnino come vivere e cosa è giusto o sbagliato. Tutti i miei valori ce li ho dentro di me e non ho paura di commettere peccati perchè so che non esistono, ma non per questo ammazzo la gente.
Non ho bisogno di essere minacciato di andare all'inferno per dovermi comportare bene con gli altri e non vado a messa per accumulare punti paradiso.
Che esista o no dio è utile solo a chi ne ha bisogno. Io penso semplicemente che uno dovrebbe cercare di fare del bene nella vita e se proprio non ci riesce almeno non deve fare del male.
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Originariamente inviata da
Abel Balbo
Che presunzione... :lol:
Verrà un giorno che l'uomo si sveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo... l'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo (G. Bruno).
staremo a vedere grande saggio!
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Originariamente inviata da
SalentinaNelCuore
se Dio fosse materiale sarebbe come noi, con tutti i limiti e i difetti umani. Dio è spirito e credere è questione di fede, che se ce l'hai è un bene, se nn ce l'hai pazienza.
Dio non è la scienza, cioè riuscite a cogliere questa differenza? siete troppo umani pretendendo che tutto sia tangibile, matematico e logico. Non sempre è così. Dio è Dio, è spirito, è invisibile e per questo diverso dal ragionamento umano.
E se non ce l''ho sono perduto per sempre?
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Originariamente inviata da
Ares_
Io sono cresciuto credente poi sono giunto alla conclusione che non ho bisogno di un dio che mi dia dei comandamenti e non ho bisogno di parabole varie che mi insegnino come vivere e cosa è giusto o sbagliato. Tutti i miei valori ce li ho dentro di me e non ho paura di commettere peccati perchè so che non esistono, ma non per questo ammazzo la gente.
Non ho bisogno di essere minacciato di andare all'inferno per dovermi comportare bene con gli altri e non vado a messa per accumulare punti paradiso.
Che esista o no dio è utile solo a chi ne ha bisogno. Io penso semplicemente che uno dovrebbe cercare di fare del bene nella vita e se proprio non ci riesce almeno non deve fare del male.
proprio come me.
E siccome c'ho creduto per diversi anni, e non so se mi abbia aiutato davvero oppure è stato solo frutto di come dovevano andare le cose, non mi va' nemmeno di insultarlo, ne di continuare a crederci.
Punto.
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Originariamente inviata da
Fr@nk
E se non ce l''ho sono perduto per sempre?
fai un po' come credi, puoi sempre sviluppare un po' di fede che nn fa certo male cmq. nnn giudicherò certo io i nn credenti
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Originariamente inviata da
SalentinaNelCuore
fai un po' come credi, puoi sempre sviluppare un po' di fede che nn fa certo male cmq. nnn giudicherò certo io i nn credenti
Dalla tua prima affermazione avevo capito che la fede è "innata", nel senso che o ce l'hai o ti attacchi. Adesso mi dici che si può sviluppare (me la vedo molto difficile) , ma come?
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Originariamente inviata da
Fr@nk
Dalla tua prima affermazione avevo capito che la fede è "innata", nel senso che o ce l'hai o ti attacchi. Adesso mi dici che si può sviluppare (me la vedo molto difficile) , ma come?
Quoto
Anche se cmq ci sono persone che hanno iniziato a credere , e che prima non credevano.
Ma sicuramente non l'hanno scelto.
Non si sono messi a tavolino per decidere quando e perché iniziare a credere.
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Originariamente inviata da
RudeMood
Quoto
Anche se cmq ci sono persone che hanno iniziato a credere , e che prima non credevano.
Ma sicuramente non l'hanno scelto.
Non si sono messi a tavolino per decidere quando e perché iniziare a credere.
Quoto anche io! Tutti quelli che si sono convertiti e che hanno trovato la fede, di mia conoscenza almeno, lo hanno fatto a seguito di un trauma, di una crisi.
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Originariamente inviata da
Fr@nk
Dalla tua prima affermazione avevo capito che la fede è "innata", nel senso che o ce l'hai o ti attacchi. Adesso mi dici che si può sviluppare (me la vedo molto difficile) , ma come?
ah perchè una persona nn può sviluppare la fede anche a metà della sua vita? nn può "convertirsi" e scegliere di credere? come può anche essere normale il contrario... solo i sassi nn cambiano nella vita, tutti cambiamo
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Originariamente inviata da
SalentinaNelCuore
ah perchè una persona nn può sviluppare la fede anche a metà della sua vita? nn può "convertirsi" e scegliere di credere? come può anche essere normale il contrario... solo i sassi nn cambiano nella vita, tutti cambiamo
Semplicemente penso che, a meno che non si subisca una crisi, è difficile che improvvisamente qualcuno "scelga di credere" come dici tu.
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Originariamente inviata da
Fr@nk
Semplicemente penso che, a meno che non si subisca una crisi, è difficile che improvvisamente qualcuno "scelga di credere" come dici tu.
hai un mod di vedere troppo squadrato. le crisi nella vita nn sono poche, sono tantissime, fortunato te se nn ne avrai mai
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Originariamente inviata da
SalentinaNelCuore
hai un mod di vedere troppo squadrato. le crisi nella vita nn sono poche, sono tantissime, fortunato te se nn ne avrai mai
ma affidarsi a dio solo nel momento del bisogno non è sbagliato? :o
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Originariamente inviata da
obo
ma affidarsi a dio solo nel momento del bisogno non è sbagliato? :o
chi cavolo ha detto questo? è un punto di partenza! poi logicamente nn dovrebbe essere una fede di convenienza: credo che nessuno meglio di se stesso possa sapere se la sua fede è sincera. Non avrebbe senso prendersi in giro da soli, no?
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e' pur vero che la maggior parte di chi crede, prega solo nel momento del bisogno :O
e se la chiesa dice che dio perdona anche chi bestemmia, cioè che pure il peccatore è un suo figlio, allora bestemmio in santa pace no?
Dio è misericordioso.
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Originariamente inviata da
FranCiccio91
e' pur vero che la maggior parte di chi crede, prega solo nel momento del bisogno :O
e se la chiesa dice che dio perdona anche chi bestemmia, cioè che pure il peccatore è un suo figlio, allora bestemmio in santa pace no?
Dio è misericordioso.
c'è un piccolo errore , che tu nn devi farla apposta tanto Dio ti perdona... ahò lo stai a prendere x il culo? ti perdona solo se il pentimento è vero.