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il mio "odio" non va a lui in quanto mio ex, ma proprio come persona, certo anche per comportamenti sbagliati che ha avuto nei miei confronti, ma non solo.
a lui non penso più, hai chiesto in che rapporti eravamo con gli ex e questo è quello che provo nei suoi confronti, tutto qui, non medito vendetta cose simili.
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Storie """importanti""" ne ho avuta praticamente solo una, le altre (non molte) sono durate sempre molto poco. Quella della storia pseudo-importante ogni tanto la sento ancora, è l'unica con cui miracolosamente ho mantenuto un rapporto civile. Le altre non le sento da secoli e mi va benissimo così
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Quote:
Originariamente inviata da
Ligaro
Una domanda: perché quest'odio continua a permanere?
Alla fin fine, si tratta sempre di persone che hanno scelto, per un tempo variabile, di condividere una fetta della propria vita con la nostra.
Potevano dedicare attenzioni ad altre persone, ma hanno scelto noi.
Dopodiché, certamente queste persone possono essere state tremende. Sul perché sono state tremende si possono aprire mille capitoli...
Ma... Mi interessa questa cosa.
Perché conservare dentro di sè quest'emozione così negativa... per sè stessi in prima battuta.
Perché si provano insieme rabbia e dolore.
Rabbia perché generalmente se ci si lascia male (se così non accade non c'è nemmeno tanto astio in genere) è successo qualcosa di importante e grave, dolore perché comunque ricordare anche i bei momenti passati insieme fa male.
E tutto questo sentimento si trasforma nel rifiuto della persona.
Perché stare volontariamente a contatto con qualcuno che ci fa sentire arrabbiati e tristi?