Si vede..
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@Pinkman però una letta ad un libro di grammatica non ti farebbe male :183:
Beh, io l'ho detto in senso amichevole...
Con tutto il dovuto rispetto @Pinkman si vede che tu non hai mai studiato. E credo che il 99% delle persone a questo mondo preferisca che il proprio medico invece che passare il tempo a trombare chi capita, a bere o a fare shopping, abbia letto qualche pagina in più.
Detto questo io non mi sento per niente una "larva" come mi hanno apostrofata. Ho fatto una scelta di vita, essere un medico chirurgo. E questo non mi sta impedendo di avere una sana vita di coppia dato che ci amiamo, che studiamo insieme avendo un obiettivo comune e che il tempo libero che ho lo occupo per lui. Non ho tempo da buttare, e sí, forse sono un automa, ma ho la media del 29, ho fatto praticamente due anni di medicina in uno recuperando quello che avevo perso e sono piuttosto brava nel muovere le mani come chirurgo. E ho un fidanzato che mi ama da due anni, e anche se ho poco tempo di mio quel poco tempo lo occupo per lui e per una relazione che nonostante un sacco di prove finora resiste. Sarò anche un automa, ma mi sento parecchio realizzata.
Tu si che ti sei divertito scommetto.
Comunque non vedo perché dovrebbe essere divertente uscire sempre, andare a sbronzarsi, fare sesso con chiunque e andare in discoteca, io preferisco leggere un buon libro per passare il tempo invece che andare a ballare o cose del genere. Ognuno fa ciò che gli piace e sti cazzi.
un altro topic partito completamente x la tangente :lol:
ma il discorso del divertirsi o dello stare sui libri non c'entra una sega con l'importanza che si dà alla cultura nella scelta del partner
quelle sono scelte che ognuno fa in base hai propri interessi... in base a quello che gli piace fare punto e stop
se quella persona non ti piace perchè fa un determinato tipo di vita significa che avete pochi interessi in comune... cazzo centra la cultura o l'ignoranza?!?
e poi scusate ma certe cose non si possono proprio sentì
state a parlà come se una persona che va in discoteca... o che ne so... che segue lo sport... o a cui piace divertirsi in generale (godendosi i vent'anni... che testa di cazzo che 6 :lol:) sia sicuramente un ignorante
e viceversa uguale
una persona che studia molte ore al giorno e che ha come obiettivo primario quello di realizzarsi attraverso gli studi deve x forza essere triste e senza 1 straccio di vita sociale
ma che cazzo state a dì? state stereotipando tutto al massimo come manco sua eccellenza mr. voti massimi al policlinico di milano avrebbe saputo fare :lol:
Ma scusami, stai insinuando che vado a sbronzarmi, faccio sesso con chiunque e vado in discoteca? XD Perché io sono astemio, sono vergine (alcuni miei compagni di classe pur di perdere la verginità sono andati con delle signorine delle casine ad Amsterdam quando sono andati a fumare erba nei coffee shop, ma a me francamente non interessa fare sesso per vantarmi) ed ho provato ad andare in discoteca un paio di volte ma mi fa schifo e non ci sono più andato, ma le superiori dal mio punto di vista (e non solo il mio) sono gli anni scolastici più divertenti, poi non capisco cosa possa esserci di male nell'uscire con gli amici... XD
zecondo me aqui se sta confondendo il farsi una cultura con il prepararsi a un mestiere... poi fate vobis.
Non c'è niente di positivo nell'avere poca cultura o essere ignoranti, come non c'è niente di positivo nell'ostentarla. La scelta "politicamente corretta" sarebbe quella di avere una buona cultura e usarla al momento giusto, ma son poche le persone così.
beh pinkman sarà ignorante o quello che vuoi, ma spesso risulta più interessante e divertente da leggere di molti altri.
Sicuramente tiene vivo il forum perché prende l'iniziativa di aprire discussioni dove parlare di argomenti generici.
Per me conta abbastanza, non starei mai con una capra ma nn pretendi neanche una super colta.
Cmq nel post di apertura quando parlavo di cultura non mi riferivo al titolo di studio...Si può essere colti anche senza una laurea.
JD che è più imporante il succo o il brick?!
http://www.biomarketchieri.it/img/p/...me_default.jpg
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C'hai l'obiettivo realizzazione tuo ma ci sta pure l'obiettivo divertimento nella vita Jamì, tutto studio e lavoro è negativo yo ;)
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Du palle Artemì vai a ballà con la disco dance che si vive una volta sola!!!! ;)
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Stereotipi c'hanno pure un lato vero nel vissuto dell'altrui perchè nel vissuto mio il troppo colto è palloso sempre, nel vissuto tuo no, c'abbiamo vissuti opposti e ognuno c'ha il suo, yo
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C'ha ragione, cultura non è preparazione lavorativa ma pure il resto d'argomenti, yo
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Pure chi c'ha poca coltura abbello può parlà giusto al momento giusto, yo
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Ignorante tu sorella abbello sò sgrammaticato ma c'ho l'interessi per tutto!!! ;)
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Eccerto pure l'unico ad aprì i topics che fate senza il sottoscritto?!
Ma sta puttanata che la cultura è intelligenza?
Ma cazzo, non si può sentire. Conosco 1 ragazza col dottorato che all'infuori del loro titolo di studio non ci puoi parlare perché di una ignoranza, superficialità e razzismo, che lasciamo stare.
La cultura te la danno, prima di tutto, quando ti educano. Di certo i valori della vita, le cose veramente importanti, non si imparano in quel puttanaio che sono le università.
Ed invece per molti, soprattutto laureati o laureandi è proprio così, si sentono superiori ed anche di superiore valore morale perché hanno il pezzo di carta. Chiaramente però quando ci parli ti dimostrano ben altro e di voler anche far prevalere le loro idee con mezzi da basso valore morale.
Io credo che molti qua abbiano semplicemente dipinto degli stereotipi: l'ignorante totale e il fissato con la "cultura", o meglio con un ambito particolare del sapere, uno che non parla d'altro se non quello della sua sfera di competenza lavorativa o universitaria. A mio parere sono pallosissimi entrambi, forse più il secondo. Nel mio ambiente purtroppo ho a che fare con moltissime persone che rientrano nella seconda categoria ed è snervante, non è possibile dopo un'intera giornata di studio andare a bere un sacrosanto e meritato spritz parlando solo ed esclusivamente di quello che si è appena letto. Ma per fortuna esistono le vie di mezzo! Quindi io dico sì alla cultura (che non equivale allo studio, ma comprende tutto il bagaglio di esperienze di una persona), perché è ciò che aiuta ad affrontare con più consapevolezza molti aspetti della vita, e perché, grazie a Dio, non significa non saper affrontare con leggerezza i momenti giusti.
Di solito per me le cose che contano sono altre, soprattutto i valori di una persona. Intendo dire: per me puoi anche essere un premio Nobel, ma se ti comporti da stronzo non devi nemmeno avvicinarti a me.
Però sì, do molta importanza alla cosa. Molta più di un tempo. Per me è importante riuscire a fare discorsi intelligenti con la persona con cui sto, nominare un film o un libro e sapere che lui sa di cosa sto parlando. Una volta credevo fosse secondario. Poi mi sono accorta che da quello dipende gran parte della vita di coppia: discorso da fare, cose da fare insieme. È un aspetto che non sottovaluto affatto.
Poi, a prescindere da questo, la cultura (non l'erudizione, delle enciclopedie non saprei che farmene) in un uomo mi attrae moltissimo.
Se mi si permette:
Io mi sono ammazzata sui libri per laurearmi a 24 anni con 110 e lode. Non dico che passavo 10 ore al giorno sui libri, ma quasi. Ho sacrificato tanto. Però uscivo. Nei limiti delle mie possibilità di studentessa fuori sede, ma uscivo.
A un anno e mezzo dalla laurea vivo da sola, lavoro, mi mantengo da sola. Non ciancio dei miei morosi perché non sono il tipo (e perché non so che vuol dire "cianciare"). Nell'ultimo mese sono uscita quasi tutte le sere e ho fatto molte apericene. Mi piacciono le apericene e i locali carini. E amo lo shopping (ma in solitaria). Lo faccio più spesso perché per via dei sacrifici di cui sopra me lo posso permettere più spesso.
Io mi considero una persona normale. Tutto qui.
Non capisco perché questa distinzione così netta fra sfigati e non. Leggo, guardo film, mi interesso a moltissime cose. E faccio pure le apericene.
Il mondo non è bianco o nero.
Holly fa le apericene... No vabbè...
brava holly e ogni tanto una sana serata a base di alcool ci vuole nella vita se no che palle! :lol:
Mi annoio in ufficio e riuppo topic polverosi, non giudicatemi. :182:
Come faceva notare @illusione ci sono persone che fuori dal loro campo d'interesse universitario (o lavorativo, una volta laureati) non sanno parlare d'altro, che sia per "ossessione" o per mancanza d'argomenti. Anche per me questo è decisamente più triste rispetto a una persona che non ha mai studiato, ma conosce tante cose. Perché s'informa, perché legge, perché viaggia, perché ascolta. Il mio ultimo ex non ha finito l'università perché non aveva voglia e voleva guadagnare; parlare con lui era stupendo perché sapeva tutto di tantissime cose diverse. Sapeva più di me, e io sto finendo la Magistrale e ho passato la mia vita a studiare come una schiava. E vi garantisco che m'interesso, leggo, chiedo, m'informo, ma lui era imbattibile. E' inutile passare anni e anni a studiare se poi la realtà non ti sfiora, perché o ti circondi di persone che hanno studiato quello che hai studiato tu, e allora andate giù di dialoghi sterili sui soliti argomenti in una sorta di bambagia, altrimenti devi conoscere altro, devi interessarti ad altro, devi aprire la mente e le orecchie. E' difficile, me ne rendo conto, perché se hai una passione o passi anni a dover studiare entro certe tempistiche determinati argomenti che sono legati tra di loro, hai poco tempo per approfondire altre cose che non c'entrano nulla o c'entrano poco. Magari lavori e studi allo stesso tempo, e quando torni a casa preferisci mangiarti un piatto di pasta in silenzio piuttosto che guardare il telegiornale, ci sta. Studiare come bestie ed essere colti non sono cose che si susseguono per forza; non studiare ed essere un ignorantello contadinotto fuori dal mondo, stessa cosa. Dipende dal contesto in cui una persona vive, da cosa trova stimolante, da come si approccia a ciò che lo circonda.
Mi riallaccio al discorsi di @Holly perché condivido anche quello: chi decide di andare a ballare, trombare, bere, fare aperitivi non ha niente in meno rispetto a chi non esce di casa se non per andare al cinema. Mi sento particolarmente colpita perché sento che un po' questo discorso mi riguarda (codona di paglia...). Si torna lì: dipende dalla persona. Io studio, leggo, guardo documentari, m'informo, faccio discorsi noiosissimi che a volte le mie amiche mi odiano, uso spesso parole fuori contesto come se stessi tenendo una conferenza e la reazione delle mie amiche è quella detta poco sopra, ma il venerdì vado a ballare e mi sbronzo. :D Trovo divertente la discoteca, scolarmi un Long Island ghiacciato, tornare alle 6 del mattino con sullo stomaco ancora il cheeseburger del paninaro sulla strada. Le cose possono combaciare.
Finito il pappone, io tengo molto alla cultura di una persona, ma soprattutto ai suoi interessi. Più cresco e più senza rendermene conto trovo queste cose interessanti, laddove prima neanche ci pensavo. Se incontro un ragazzo con cui posso parlare di letteratura, è una cosa fantastica. Se ci posso parlare di tutto, perché lui è al corrente e sa, è una cosa ancora più figa. Se questa persona ha tanti interessi, magari diversi dai miei, raggiungiamo il top del top.