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L'innamoramento
Mentre intravedo la soglia degli ‘anta, sempre che ci arrivi, credo di aver finalmente capito cosa sia l'innamoramento. Eppure era facile. Quando sei in-namorato, sei "in amore" (l'inglese lo rende meglio: "in love"), cioè letteralmente "dentro l’amore". Nel senso che l'amore ti avvolge del tutto e tu sei dentro quella bolla, isolato dal mondo esterno e con in mente solo la persona che ha scatenato questo stato emotivo.
È interessante notare come lì dentro, nell'amore, cambi la percezione delle cose. Anzitutto l'umore migliora, con elevati picchi di felicità, a volte delirio di onnipotenza, iperattività cognitiva e ipersensibilità agli elementi esterni: "il cielo oggi è di un azzurro meraviglioso". Poco importa che lo fosse anche ieri.
Poi sembra quasi che il mondo sia te-centrico, ossia che tu sia il destinatario di ogni singola piccola cosa accada. La radio passa Only you e ti convinci che l'abbiano messa su apposta per te. D'altronde non è che si senta tutti i giorni quella canzone, no? E se ti focalizzi sulle parole (quando sei innamorato senti tutte le lingue, e soprattutto dai retta al testo e non solo alla musica) ti convinci che quel pezzo è stato scritto proprio per te, ti calza a pennello. I Platters te l'hanno cucito su misura, e pazienza se non eri ancora nato. Ma sono tutte illusioni, il mondo non è cambiato e non migliora solo perché ti piace quella tipa. Sei nella bolla e non lo capisci perché sopraffatto da tutte quelle percezioni, che hanno varia natura.
Non so dire di cosa sia fatto l'amore. Di certo c'è elettricità, là dentro. Perché ricevi una vera scossa, sei elettrizzato (colpa del fulmine?) e, come detto, un po' iperattivo. C'è la chimica, che influisce a livello dei tuoi ormoni, impazziti come sul dirsi. E c'è di sicuro qualcosa di divino, o artistico, o entrambe le cose, giacché di punto in bianco tiri fuori versi di una bellezza inimmaginabile (ma anche no), scrivi poesie, componi canzoni. Tutto per lei (o lui).
Come tutte le bolle, però, anche l'innamoramento è destinato a sciogliersi. Quando, non so dirtelo, dipende da te, dall'altra persona, dal numero e dalla qualità delle sensazioni all'interno della bolla e da quanto riesci a essere recettivo. Comunque prima o poi l'innamoramento finisce, e non essendo più in-namorato (quindi fuori dall'amore) devi capire cosa fare. In realtà, dipende da fin dove ti sei spinto. Se hai costruito qualcosa di duraturo (=famiglia) e la bolla ha campato abbastanza a lungo, magari realizzi che il mondo reale fuori da quell'involucro non è poi così male, somiglia abbastanza al microcosmo che ti eri creato. Se invece l'avevi idealizzato troppo, lo schiaffo sarà più forte.
Che ne pensate?
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Sono d'accordo più o meno sulla prima parte del post, meno sulla seconda. Mi spiego: l'innamoramento è una cosa, e condivido quello che hai scritto. Generalmente è la prima fase del sentimento, quella che comprende batticuori, farfalle nello stomaco, e una visione un po' "totalizzante" della cosa. Prima o poi ovviamente finisce.
Solo che, quello su cui non sono d'accordo è che quando finisce non resta più niente. Se l'interesse è reciproco, due persone generalmente iniziano una relazione. I primi tempi sono tutti occhi a cuoricino ecc. ecc... Ma mentre questo succede, hanno il tempo di conoscersi. Se la relazione va bene, il sentimento diventa più forte, meno "totalizzante" ma anche meno passeggero. La reciproca stima, solidarietà, complicità ecc. ecc. Insomma si inizia ad amare la persona per com'è veramente, e non solo per le sensazioni iniziali che ci suscitava o l'idea che ci eravamo fatte di lui/lei.
Quando le farfalle dentro lo stomaco sono finite, restano tutte queste cose, che sono più che sufficienti a farti desiderare di rimanere con l'altra persona... Non c'è di certo bisogno di essere "costretti" da una famiglia. L'innamoramento come l'hai descritto tu non può durare per più di qualche mese, eppure tante relazioni (anche senza matrimoni e convivenze varie) durano molto di più.
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Non mi ricordo chi l'ha detto, ma la definizione mi pare decisamente appropriata.
L'innamoramento è il fuoco che arde, l'amore è la brace che cova sotto la cenere....
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Diciamo che l'innamoramento è la parte facile e spontanea, non la decidi. L'amore è la parte difficile e la decidi razionalmente, secondo me almeno.
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Quote:
Originariamente inviata da
Layne S.
Sono d'accordo più o meno sulla prima parte del post, meno sulla seconda. Mi spiego: l'innamoramento è una cosa, e condivido quello che hai scritto. Generalmente è la prima fase del sentimento, quella che comprende batticuori, farfalle nello stomaco, e una visione un po' "totalizzante" della cosa. Prima o poi ovviamente finisce.
Solo che, quello su cui non sono d'accordo è che quando finisce non resta più niente. Se l'interesse è reciproco, due persone generalmente iniziano una relazione. I primi tempi sono tutti occhi a cuoricino ecc. ecc... Ma mentre questo succede, hanno il tempo di conoscersi. Se la relazione va bene, il sentimento diventa più forte, meno "totalizzante" ma anche meno passeggero. La reciproca stima, solidarietà, complicità ecc. ecc. Insomma si inizia ad amare la persona per com'è veramente, e non solo per le sensazioni iniziali che ci suscitava o l'idea che ci eravamo fatte di lui/lei.
Quando le farfalle dentro lo stomaco sono finite, restano tutte queste cose, che sono più che sufficienti a farti desiderare di rimanere con l'altra persona... Non c'è di certo bisogno di essere "costretti" da una famiglia. L'innamoramento come l'hai descritto tu non può durare per più di qualche mese, eppure tante relazioni (anche senza matrimoni e convivenze varie) durano molto di più.
Ma non pensare alla famiglia necessariamente come al Mulino Bianco, il papà, la mamma, 3 bambini, il cane e il gatto. Famiglia sono anche due persone che si amano, senza nessuna firma su qualche libro a sancirlo. Questo intendevo con "costruire qualcosa di duraturo": prima o poi l'innamoramento, che è effimero, passa e se la relazione che è nata (prima, non nasce certo dopo) è stata costruita su basi stabili, allora si riesce a superare il piccolo "trauma" dell'esplosione della bolla.
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Il saper accettare l'ineluttabilità dello spengimento del fuoco e il saper trarre beneficio e gioia dal calore rimasto sotto la cenere è la ricetta semplice di un amore duraturo.
Altrimenti si sposa la teoria "califfiana" di "tutto il resto è noia" (vera e propria condanna a quel tepore sopito) e si passa di fiore in fiore, senza costruire mai un rapporto durevole.
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l'innamoramento è il rincoglionimento della ragione, una sega mentale per giustificare la voglia di scopare
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Originariamente inviata da
digitoergosum
Come tutte le bolle, però, anche l'innamoramento è destinato a sciogliersi. Quando, non so dirtelo, dipende da te, dall'altra persona, dal numero e dalla qualità delle sensazioni all'interno della bolla e da quanto riesci a essere recettivo.
guarda caso spesso si spegne quando si è soddisfatti della scorpacciata di scopate fatte
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Originariamente inviata da
Jamila
Diciamo che l'innamoramento è la parte facile e spontanea, non la decidi. L'amore è la parte difficile e la decidi razionalmente, secondo me almeno.
razionalmente? ma l'amore non è un sentimento quindi irrazionalità?
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Originariamente inviata da
MagicCarpet
Non mi ricordo chi l'ha detto, ma la definizione mi pare decisamente appropriata.
L'innamoramento è il fuoco che arde, l'amore è la brace che cova sotto la cenere....
l'avrà detto chi voleva vendere il suo libro, o un film
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Il punto è che non ci sono garanzie d'amore, per quanto ci sforziamo non lo possiamo promettere noi né possiamo esigerlo come promessa. L'unica cosa che possiamo fare (ed è già una gran cosa, e faticosa, se fatta davvero) è tentare di perseguire il rispetto (primariamente per noi stessi e poi per gli altri, perché dal rispetto che portiamo a noi trae origine quello che sapremo portare all'esterno) e donarlo all'interno della coppia. Ed è un dono enorme, perché traccia un sentiero da seguire in tutte le fasi di un amore.
Quanto all'innamoramento..già, è un piccolo mondo incantato dove tutto è bello. Per questo e per questa forza illusoria che trasmette c'è gente che ha un bisogno quasi spasmodico di innamorarsi ogni due per tre (anche se adulta da un pezzo e anche se in coppia) e in questa accezione io lo trovo sinonimo di un'immaturità disarmante (ma che non mi sorprende affatto, guardandomi attorno).
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ma siamo sicuri che l'amore non sia altro che un incastro casuale di bisogni egoistici che l'altro riesce a soddisfare in modo reciproco?
no perchè tutte queste definizioni strappalacrime mi puzzano di retorica poco concreta
poi si scopre che quello che fa voli pindarici con le teorie dell'amore mette la corna alla moglie
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Quote:
Originariamente inviata da
Layne S.
Sono d'accordo più o meno sulla prima parte del post, meno sulla seconda. Mi spiego: l'innamoramento è una cosa, e condivido quello che hai scritto. Generalmente è la prima fase del sentimento, quella che comprende batticuori, farfalle nello stomaco, e una visione un po' "totalizzante" della cosa. Prima o poi ovviamente finisce.
Solo che, quello su cui non sono d'accordo è che quando finisce non resta più niente. Se l'interesse è reciproco, due persone generalmente iniziano una relazione. I primi tempi sono tutti occhi a cuoricino ecc. ecc... Ma mentre questo succede, hanno il tempo di conoscersi. Se la relazione va bene, il sentimento diventa più forte, meno "totalizzante" ma anche meno passeggero. La reciproca stima, solidarietà, complicità ecc. ecc. Insomma si inizia ad amare la persona per com'è veramente, e non solo per le sensazioni iniziali che ci suscitava o l'idea che ci eravamo fatte di lui/lei.
Quando le farfalle dentro lo stomaco sono finite, restano tutte queste cose, che sono più che sufficienti a farti desiderare di rimanere con l'altra persona... Non c'è di certo bisogno di essere "costretti" da una famiglia. L'innamoramento come l'hai descritto tu non può durare per più di qualche mese, eppure tante relazioni (anche senza matrimoni e convivenze varie) durano molto di più.
Sono d'accordissimo.
All'inizio l'amore è tutto io e lui "vs" il resto del mondo, poi il sentimento si stabilizza, in un certo qual modo, diventa parte della solita routine quotidiana, ma non in senso negativo, ovviamente. La fase dell'innamoramento dura davvero poco, è solo la fase iniziale. Ma non si esaurisce, muta.