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Tempo da scoperta a pratica

  1. #1
    Sempre più FdT
    Uomo 84 anni
    Iscrizione: 20/4/2005
    Messaggi: 3,038
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    Predefinito Tempo da scoperta a pratica

    Ciao. Spesso si leggono su internet (su siti specializzati) scoperte in ambito scientifico/medico/biologico.
    Per esempio scoperto il gene in grado di prevedere un ictus in anticipo, scoperto un modo per poter riparare i denti in modo naturale, anche delle semplici otturazioni, senza più materiale chimico/artificiale, utilizzando in un certo modo le staminali, etc etc etc... e prevedono applicazioni concrete in futuro. ce ne sono moltissime di queste scoperte, quasi giornaliere.
    Qualcuno però saprebbe quantificare il tempo che intercorre tra la scoperta scientifica alla sua messa in pratica? Lo so che il tempo è tanto, ma quanto? 1 anno? 5 anni? 10 anni?


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  3. #2
    Sempre più FdT
    Uomo 32 anni da Vercelli
    Iscrizione: 5/10/2007
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    penso che dipenda da che tipo di scoperta è, se ci sono aziende farmaceutiche o lo stato che puo finanziare, il tempo di mettere in pratica gli esperimenti sugli uomini, di far approvare la medicina dalla legge ecc.......

  4. #3
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    per un farmaco ci possono volere dai 10 ai 20 anni prima che dalla teoria sia arrivi alla pratica... poi ci son le scoperte casuali che a volte nel giro di pochi anni portano ad un prodotto pronto per il mercato e sicuro per l'uomo... ci son molti fattori in gioco: dalla quantità di soldi pronti per esser immessi in una ricerca al numero di persone che lavorano su un progetto mettendo in condivisione idee e non solo...

  5. #4
    0 1 1 2 3 5 8 13 21 34 55 Killuminato
    Uomo 42 anni da Modena
    Iscrizione: 30/9/2004
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    mi viene da dire che mediamente passano 10-20 anni; ma dipende da molte cose tra cui il motivo per cui è stata resa nota la ricerca o parte di essa (spesso per cercare nuovi fondi e poter proseguire il lavoro o al solo scopo di poter rinnovare il contratto di ricerca).

    Tuttavia credo che con lo sviluppo delle tecnologie applicati alla ricerca (strumenti più potenti, pc di ultima generazione ecc..) forse questo tempo d'attesa si accorcia di qualche anno negli ultimi anni.

  6. #5
    Sempre più FdT
    Uomo 39 anni da Catania
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    Bisogna vedere se queste "scoperte" sono veramente tali...

  7. #6
    Sempre più FdT
    Uomo 84 anni
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    Quote Originariamente inviata da Wu Ming Visualizza il messaggio
    Tuttavia credo che con lo sviluppo delle tecnologie applicati alla ricerca (strumenti più potenti, pc di ultima generazione ecc..) forse questo tempo d'attesa si accorcia di qualche anno negli ultimi anni.

    tu per caso sapresti quanto del processo scientifico viene eseguito con la potenza di calcolo dei computer?
    So che adesso stanno cercando di predire la struttura 3d delle proteine sfruttando la potenza di calcolo dei moderni calcolatori. Ciò permette di risparmiare tutti i soldi che la cristallografia a raggi X richiede. Ma da quel che so è ancora in fase sperimentale, e non riescono ad andare più avanti di piccole proteine. Per quelle grosse già ci sono molti più problemi.

  8. #7
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    te ne parlo io visto che sia per diffrazione ai raggi X che predizione di strutture terziarie e quaternarie di proteine me ne intendo 1po'...
    o si usano supercomputer appositamente creati per questo o si sfruttano più computer in serie per ottenere uno molto potente...
    son calcoli che possono durare anche un anno o più per una singola proteina o pezzo di una catena proteica complessa...
    con i raggi X non vedi le stesse cose che s vedono con altri metodi...
    il discorso è molto complesso e non credo sia questa la sede per trattarne...
    però hai centrato il problema: ochéi per piccole proteine... per quelle grosse è ancora presto...

  9. #8
    Sempre più FdT
    Uomo 84 anni
    Iscrizione: 20/4/2005
    Messaggi: 3,038
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    Quote Originariamente inviata da NitroGlycerine Visualizza il messaggio
    te ne parlo io visto che sia per diffrazione ai raggi X che predizione di strutture terziarie e quaternarie di proteine me ne intendo 1po'...
    o si usano supercomputer appositamente creati per questo o si sfruttano più computer in serie per ottenere uno molto potente...
    son calcoli che possono durare anche un anno o più per una singola proteina o pezzo di una catena proteica complessa...
    con i raggi X non vedi le stesse cose che s vedono con altri metodi...
    il discorso è molto complesso e non credo sia questa la sede per trattarne...
    però hai centrato il problema: ochéi per piccole proteine... per quelle grosse è ancora presto...
    Beh, effettivamente questo non è un forum molto tecnico e concentrato sull'argomento... però è un argomento che a me interesserebbe molto, quindi, almeno per me, se ne potrebbe parlare anche qui
    Lo so, per ora ci si sta limitando a proteine piccole. Leggevo che si concentrano soprattutto su quelle del lievito, perchè ben conosciute, e per avere dei riscontri. Provano ad applicare il sw in modi diversi per vedere quale da il risultato migliore.
    Poi ce ne sono vari di programmi, con algoritmi diversi, ma quello che sembra essere il più attendibile/avanzato è Robetta.
    Addirittura un paio di mesi fa ho letto che con Rosetta sono riusciti a predire la struttura 3d con un livello energetico inferiore rispetto alla struttura ricavata con la cristallografia. Infatti stavano approfondendo la questione, perchè ciò, se confermato, significherebbe avere trovato una struttura più precisa di quella ricavata sperimentalmente in laboratorio.

    Poi so che ci sono anche altri progetti di calcolo, supportati dal framework di ibm, che mirano a migliorare la tecnica di cristallografia.

  10. #9
    0 1 1 2 3 5 8 13 21 34 55 Killuminato
    Uomo 42 anni da Modena
    Iscrizione: 30/9/2004
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    Quote Originariamente inviata da NitroGlycerine Visualizza il messaggio
    te ne parlo io visto che sia per diffrazione ai raggi X che predizione di strutture terziarie e quaternarie di proteine me ne intendo 1po'...
    o si usano supercomputer appositamente creati per questo o si sfruttano più computer in serie per ottenere uno molto potente...
    son calcoli che possono durare anche un anno o più per una singola proteina o pezzo di una catena proteica complessa...
    con i raggi X non vedi le stesse cose che s vedono con altri metodi...
    il discorso è molto complesso e non credo sia questa la sede per trattarne...
    però hai centrato il problema: ochéi per piccole proteine... per quelle grosse è ancora presto...
    Esatto.

    Posso aggiungere che dall'utilizzo della computazione parallela (più pc collegati tra loro per elaborare dati) è cambiato completamente il modo di porsi i problemi scientifici e di risolverli. Prima non si poteva elaborare e predire sistemi biologici troppo complessi per cui le interazioni tra molecole non venivano considerate e si perdeva così una notevole parte dello studio che andava fatta in maniera sperimentale con notevole dispendio di risorse e tempo.
    Ora invece la computazione parallela permette di studiare sistemi biologici più complessi, indagando anche il rapporto tra molecole. Tuttavia siamo ancora agli albori della bioinformatica ed è necessario avere tecnologie hardware e software ancora più evolute per studiare strutture complesse con risultati accettabili.

  11. #10
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    soprattutto poi alcune proteine ora si possono in parte o totalmente (se di dimensioni piccole per ovvi motivi) tramite NMR, mono e bi-dimensionale... alcuni laboratori stanno provando ad usare anche quello tridimensionale... è una cosa stupenda... ma anche qui ci vogliono anni... speriamo in bene...
    se davvero ci saranno nuovi computer nanostrutturati o ancora meglio quantistici ci saranno rivoluzioni... vedremo

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