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Disidratazione

  1. #1
    Vivo su FdT Meox
    Donna 31 anni da Treviso
    Iscrizione: 21/11/2005
    Messaggi: 3,728
    Piaciuto: 352 volte

    Predefinito Disidratazione

    Cerco di bere regolarmente tra un litro e un litro e mezzo al giorno, uso creme idratanti, ma nonostante ciò mi ritrovo con una sete continua che si placa per poco e pelle e labbra screpolate. Soprattutto appena sveglia ho parecchia sete, come se avessi fatto una corsa. Se tardo a mettere la crema la pelle tira, ma rimane cmq un po' secca, se uso creme più nutrienti mi vengono brufoletti e pelle lucida
    Non capisco dove sbaglio, ho provato a bere di più, quasi due litri al giorno per un paio di giorni, ma a parte che devo continuamente andare in bagno e mi sento una botte d'acqua non ho notato miglioramenti di sorta.


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  3. #2
    British ninja Layne S.
    Donna 33 anni
    Iscrizione: 6/9/2010
    Messaggi: 1,722
    Piaciuto: 1518 volte

    Predefinito

    Un litro d'acqua al giorno non e' molto, ti consiglierei di cercare di berne almeno 1 e mezzo, pero' sono d'accordo con te che probabilmente non serve sforzarsi e cercare di bere quantita' eccessive.

    Per la pelle e le labbra non credo ci sia niente da fare, hanno meccanismi loro che non hanno molto a che vedere con l'idratazione generale del corpo (a meno che non si parli di una disidratazione patologica, che ovviamente creerebbe problem anche alla pelle ecc.).

    Le labbra si screpolano per il freddo ma anche per il natural ricambio delle cellule, lo stato della pelle dipende anche dal tipo: anche a me si screpola, ma ho la famosa pelle mista, per cui devo stare attenta con cremine ecc. nella zona dove e' piu' grassa (la zona T).

    Anche avere sete al risveglio penso sia normale, e imputabile al fatto di non riuscire a smaltire la quantita' di sale presente nella cena prima di mettersi a dormire. Succede anche a me, guardacaso molto meno quando ceno presto e smaltisco la sete bevendo acqua durante la serata.

  4. #3
    Valentina I
    Utente bannato

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    Per capire a fondo i danni che può compiere la disidratazione, è necessario conoscere meglio la pelle. Le cellule epidermiche sono unite, soprattutto nello strato più superficiale (corneo), quello che vediamo e tocchiamo, da alcune sostanze cementanti, cioè i lipidi e i fosfolipidi. Si tratta di sostanze importantissime, perché agiscono come lo stucco che mantiene unite le mattonelle di un pavimento, cioè creano quel piano uniforme e compatto che è lo strato corneo superficiale. Ed è proprio grazie a queste sostanze, tra l’altro rappresentate in buona parte dai ben noti ceramidi, che le cellule rimangono compatte, unite l’una all’altra. Ciò garantisce una buona elasticità della cute, consentendole di stirarsi e di adattarsi ai movimenti del corpo senza “rompersi” o screpolarsi. Questa compattezza, inoltre, rende la pelle impermeabile sia dall’esterno verso l’interno e, soprattutto, dall’interno verso l’esterno. In pratica, la cute si comporta come un tessuto goretex che fa respirare, ma che è in grado di trattenere l’acqua. Un meccanismo fondamentale, perché i tessuti del nostro corpo devono mantenersi cos­tantemente idratati, cioè devono avere la giusta quantità di acqua perché tutto funzioni al meglio. Quando è provvista di una buona quantità di acqua, la pelle appare soffice, elastica, turgida. Ci possono essere cause congenite, genetiche, ovvero c’è chi nasce già predisposto ad avere la pelle secca. Ci può essere anche una certa familiarità: genitori con secchezza cutanea più facilmente avranno figli con lo stesso problema. E poi c’è l’ambiente, un fat­tore fondamentale. Al di là della genetica, dunque, conta l’ambiente in cui si vive e le proprie abitudini di vita. E QUALI SONO I FATTORI AMBIENTALI VERI E PROPRI?
    Il freddo prima di tutto. Perché il freddo indurisce il sebo. Se i grassi vengono induriti, è più facile che si creino delle micro-fissurazioni, perché la pelle perde acqua ed elas­ticità. Anche il vento secca, perché richiama acqua dalla pelle, disidratandola. E poi bisogna vedere il tipo di acqua utilizzata per lavarsi. Se è molto dura e calcarea può interferire con certi saponi e renderli irritanti. Quando una pelle si disidrata comincia a perdere compattezza. Immaginiamo di nuovo un pavimento: se è sconnesso, si creano una miriade di spazi tra una mattonella e l’altra attraverso i quali può passare di tutto. DI CUI TUTTI PARLANO, MA CHE POCHI CONOSCONO.
    Le polveri sottili sono materiale combusto di idrocarburi, in pratica quello che esce dai tubi di scarico delle automobili. Quando si alza la quantità e la concentrazione di polveri sottili, il problema non è solo respiratorio, ma può riguardare anche la pelle. Queste polveri, infatti, si appiccicano sulla cute: se questa è secca, è anche disseminata di tante micro-fissurazioni attraverso cui le polveri penetrano, scatenando fenomeni di ipersensibilità o vere e proprie reazioni allergiche. Intendiamoci: non esiste una dermatite da contatto allergica da polveri sottili, che significherebbe non poter più vivere in città! Ma se questi inquinanti penetrano in profondità nella pelle impegnano il sistema immuni­tario, cioè lo costringono a sostenere un superlavoro e ciò può indebolire l’organismo. Se il sistema immunitario è distratto perché deve difendersi dall’invasione delle polveri sottili, infatti, non è attivo altrove e ci si ammala più facilmente di altri disturbi.
    VISTO CHE PURTROPPO POSSIAMO FARE BEN POCO CONTRO L’INQUINAMENTO, CHE COSA SI PUÒ FARE PER SALVARE LA PROPRIA PELLE DAI BOMBARDAMENTI QUOTIDIANI DI POLVERI SOTTILI & CO.?
    Oltre alla buona regola di lavarsi né troppo né troppo poco, mattino e sera, occorre usare detergenti non aggressivi, che rispettino la fisiologia cutanea. Asciugare sempre bene la pelle, con cura e delicatamente, senza sfregare. Ma dopo la detersione, spesso la pelle tira ed è, dunque, indispensabile applicare creme idratanti che ristabiliscano rapidamente quel film idrolipidico che funge da barriera efficace verso l’interno e dall’interno. La crema scelta deve essere come un abito su misura, cioè deve dare una sensazione di benessere, che si protragga il tempo sufficiente perché la propria pelle ricostruisca un buon film idrolipidico e non ricompaia la sensazione di secchezza cutanea.
    LA CREMA IDRATANTE VA APPLICATA SIA AL MATTINO SIA ALLA SERA?
    La crema va messa dopo aver lavato la pelle, quindi in genere alla mattina e alla sera. Io ho scritto un libro ricco di consigli su come mantenere sana e bella la pelle in modo “autentico”, senza trasformare il volto in una maschera. Sostengo che l’idratazione è importantissima per mantenere giovane la pelle, ma critico il concetto di “crema da notte” adesso di moda. La sera, dopo aver lavato il viso, si tende a mettere una crema molto grassa e ricca, secondo la convinzione errata che durante la notte la pelle abbia bisogno di sostanze per riparare i danni che ha subito durante il giorno. È un luogo comune. La pelle ripara i danni mentre questi si compiono, non a ore di di­stanza! Non si è mai visto un taglio che continua a sanguinare tutto il giorno, aspettando la notte per ripararsi, cicatrizzarsi! Durante la notte, dunque, la pelle non ripara affatto i danni, ma ha bisogno di riposarsi come tutto il resto dell’organismo. Quindi così come è impensabile fare una grande abbuffata e andare a letto, allo stesso modo non bisogna ipernutrire la pelle prima di coricarsi, altrimenti continuerà a lavorare. Alla sera è molto meglio utilizzare creme idratanti semplici, solo per togliere la sensazione di secchezza. Punto e basta. Semmai le creme ricche andrebbero applicate al mattino, perché è durante il giorno che la pelle ha bisogno di un aiuto per affrontare il bom­bardamento di vento, freddo, luce e polveri sottili.



  5. #4
    Mind over matter Elefantino Blu
    Uomo 33 anni da Biella
    Iscrizione: 15/5/2007
    Messaggi: 2,173
    Piaciuto: 513 volte

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    Dipende da che acqua bevi, prova con un' acqua con un contenuto di sali maggiore.

  6. #5
    Limoncello di Sicilia Ad Malora
    Uomo 20 anni
    Iscrizione: 3/10/2014
    Messaggi: 1,585
    Piaciuto: 884 volte

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    dipende anche da molti fattori, devi calcolare la tua massa..io sono snello e alto e mi bevo almeno 2 litri di acqua al giorno.

    Comunque fai anche qualche curva glicemica che non si sa mai, a volte ci sta un connubbio, almeno dicono boh, ma potrebbe anche non significare nulla siamo fatti prevalentemente d'acqua...non ci vedo niente di strano a reintegrare

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