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"ma io Per il Terremoto Non do Nemmeno un Euro..."

  1. #1
    ... SteekHutzee
    Uomo 35 anni
    Iscrizione: 19/7/2008
    Messaggi: 16,202
    Piaciuto: 100 volte

    Predefinito "ma io Per il Terremoto Non do Nemmeno un Euro..."

    di Giacomo Di Girolamo

    Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi raccoglie fondi per le popolazioni terremotate in Abruzzo. So che la mia suona come una bestemmia. E che di solito si sbandiera il contrario, senza il pudore che la carità richiede. Ma io ho deciso. Non telefonerò a nessun numero che mi sottrarrà due euro dal mio conto telefonico, non manderò nessun sms al costo di un euro. Non partiranno bonifici, né versamenti alle poste. Non ho posti letto da offrire, case al mare da destinare a famigliole bisognose, né vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda.

    Ho resistito agli appelli dei vip, ai minuti di silenzio dei calciatori, alle testimonianze dei politici, al pianto in diretta del premier. Non mi hanno impressionato i palinsesti travolti, le dirette no – stop, le scritte in sovrimpressione durante gli show della sera. Non do un euro. E credo che questo sia il più grande gesto di civiltà, che in questo momento, da italiano, io possa fare.

    Non do un euro perché è la beneficienza che rovina questo Paese, lo stereotipo dell’italiano generoso, del popolo pasticcione che ne combina di cotte e di crude, e poi però sa farsi perdonare tutto con questi slanci nei momenti delle tragedie. Ecco, io sono stanco di questa Italia. Non voglio che si perdoni più nulla. La generosità, purtroppo, la beneficienza, fa da pretesto. Siamo ancora lì, fermi sull’orlo del pozzo di Alfredino, a vedere come va a finire, stringendoci l’uno con l’altro. Soffriamo (e offriamo) una compassione autentica. Ma non ci siamo mossi di un centimetro.

    Eppure penso che le tragedie, tutte, possono essere prevenute. I pozzi coperti. Le responsabilità accertate. I danni riparati in poco tempo. Non do una lira, perché pago già le tasse. E sono tante. E in queste tasse ci sono già dentro i soldi per la ricostruzione, per gli aiuti, per la protezione civile. Che vengono sempre spesi per fare altro. E quindi ogni volta la Protezione Civile chiede soldi agli italiani. E io dico no. Si rivolgano invece ai tanti eccellenti evasori che attraversano l’economia del nostro Paese. E nelle mie tasse c’è previsto anche il pagamento di tribunali che dovrebbero accertare chi specula sulla sicurezza degli edifici, e dovrebbero farlo prima che succedano le catastrofi. Con le mie tasse pago anche una classe politica, tutta, ad ogni livello, che non riesce a fare nulla, ma proprio nulla, che non sia passerella.

    C’è andato pure il presidente della Regione Siciliana, Lombardo, a visitare i posti terremotati. In un viaggio pagato – come tutti gli altri – da noi contribuenti. Ma a fare cosa? Ce n’era proprio bisogno? Avrei potuto anche uscirlo, un euro, forse due. Poi Berlusconi ha parlato di “new town” e io ho pensato a Milano 2 , al lago dei cigni, e al neologismo: “new town”. Dove l’ha preso? Dove l’ha letto? Da quanto tempo l’aveva in mente?

    Il tempo del dolore non può essere scandito dal silenzio, ma tutto deve essere masticato, riprodotto, ad uso e consumo degli spettatori. Ecco come nasce “new town”. E’ un brand. Come la gomma del ponte.

    Avrei potuto scucirlo qualche centesimo. Poi ho visto addirittura Schifani, nei posti del terremoto. Il Presidente del Senato dice che “in questo momento serve l’unità di tutta la politica”. Evviva. Ma io non sto con voi, perché io non sono come voi, io lavoro, non campo di politica, alle spalle della comunità. E poi mentre voi, voi tutti, avete responsabilità su quello che è successo, perché governate con diverse forme - da generazioni - gli italiani e il suolo che calpestano, io non ho colpa di nulla. Anzi, io sono per la giustizia. Voi siete per una solidarietà che copra le amnesie di una giustizia che non c’è.

    Io non lo do, l’euro. Perché mi sono ricordato che mia madre, che ha servito lo Stato 40 anni, prende di pensione in un anno quasi quanto Schifani guadagna in un mese. E allora perché io devo uscire questo euro? Per compensare cosa? A proposito. Quando ci fu il Belice i miei lo sentirono eccome quel terremoto. E diedero un po’ dei loro risparmi alle popolazioni terremotate.

    Poi ci fu l’Irpinia. E anche lì i miei fecero il bravo e simbolico versamento su conto corrente postale. Per la ricostruzione. E sappiamo tutti come è andata. Dopo l’Irpinia ci fu l’Umbria, e San Giuliano, e di fronte lo strazio della scuola caduta sui bambini non puoi restare indifferente.

    Ma ora basta. A che servono gli aiuti se poi si continua a fare sempre come prima? Hanno scoperto, dei bravi giornalisti (ecco come spendere bene un euro: comprando un giornale scritto da bravi giornalisti) che una delle scuole crollate a L’Aquila in realtà era un albergo, che un tratto di penna di un funzionario compiacente aveva trasformato in edificio scolastico, nonostante non ci fossero assolutamente i minimi requisiti di sicurezza per farlo.

    Ecco, nella nostra città, Marsala, c’è una scuola, la più popolosa, l’Istituto Tecnico Commerciale, che da 30 anni sta in un edificio che è un albergo trasformato in scuola. Nessun criterio di sicurezza rispettato, un edificio di cartapesta, 600 alunni. La Provincia ha speso quasi 7 milioni di euro d’affitto fino ad ora, per quella scuola, dove – per dirne una – nella palestra lo scorso Ottobre è caduto con lo scirocco (lo scirocco!! Non il terremoto! Lo scirocco! C’è una scala Mercalli per lo scirocco? O ce la dobbiamo inventare?) il controsoffitto in amianto.

    Ecco, in quei milioni di euro c’è, annegato, con gli altri, anche l’euro della mia vergogna per una classe politica che non sa decidere nulla, se non come arricchirsi senza ritegno e fare arricchire per tornaconto. Stavo per digitarlo, l’sms della coscienza a posto, poi al Tg1 hanno sottolineato gli eccezionali ascolti del giorno prima durante la diretta sul terremoto. E siccome quel servizio pubblico lo pago io, con il canone, ho capito che già era qualcosa se non chiedevo il rimborso del canone per quella bestialità che avevano detto.

    Io non do una lira per i paesi terremotati. E non ne voglio se qualcosa succede a me. Voglio solo uno Stato efficiente, dove non comandino i furbi. E siccome so già che così non sarà, penso anche che il terremoto è il gratta e vinci di chi fa politica. Ora tutti hanno l’alibi per non parlare d’altro, ora nessuno potrà criticare il governo o la maggioranza (tutta, anche quella che sta all’opposizione) perché c’è il terremoto. Come l’11 Settembre, il terremoto e l’Abruzzo saranno il paravento per giustificare tutto.

    Ci sono migliaia di sprechi di risorse in questo paese, ogni giorno. Se solo volesse davvero, lo Stato saprebbe come risparmiare per aiutare gli sfollati: congelando gli stipendi dei politici per un anno, o quelli dei super manager, accorpando le prossime elezioni europee al referendum. Sono le prime cose che mi vengono in mente. E ogni nuova cosa che penso mi monta sempre più rabbia.

    Io non do una lira. E do il più grande aiuto possibile. La mia rabbia, il mio sdegno. Perché rivendico in questi giorni difficili il mio diritto di italiano di avere una casa sicura. E mi nasce un rabbia dentro che diventa pianto, quando sento dire “in Giappone non sarebbe successo”, come se i giapponesi hanno scoperto una cosa nuova, come se il know – how del Sol Levante fosse solo un’ esclusiva loro. Ogni studente di ingegneria fresco di laurea sa come si fanno le costruzioni. Glielo fanno dimenticare all’atto pratico.

    E io piango di rabbia perché a morire sono sempre i poveracci, e nel frastuono della televisione non c’è neanche un poeta grande come Pasolini a dirci come stanno le cose, a raccogliere il dolore degli ultimi. Li hanno uccisi tutti, i poeti, in questo paese, o li hanno fatti morire di noia. Ma io, qui, oggi, mi sento italiano, povero tra i poveri, e rivendico il diritto di dire quello che penso. Come la natura quando muove la terra, d’altronde.


  2. # ADS
     

  3. #2
    Dovahkiin
    Utente cancellato

    Predefinito

    Ha ragione.

  4. #3
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 41 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
    Messaggi: 5,371
    Piaciuto: 799 volte

    Predefinito

    Siamo tutti stanchi degli sprechi, pensiamo che con le tasse che si versano i servizi dovrebbero essere di gran lunga migliori e vorremmo che funzionasse tutto come in Svezia..
    Purtroppo al momento non è così; la gente ha perso la casa ora, sono nelle tende adesso, e serviranno tanti soldi, subito.
    Pur essendo anche io uno che lavora normalmente, 2 o 3 € li ho dati volentieri. Se tutti mettessero fuori 5 € salterebbero fuori come ridere 300 milioni.
    Credo che chi ha perso tutto apprezzerà di più quelli che tanta inutile retorica.
    Lui, che faccia come gli pare.

  5. #4
    Mai più senza FdT
    Iscrizione: 19/1/2005
    Messaggi: 14,996
    Piaciuto: 9 volte

    Predefinito

    Che scusante del ***** è "Non do un euro perché è la beneficienza che rovina questo Paese".

    Non vuoi dare un cavolo di euro di beneficienza? Bene, ma stai almeno zitto vah.

  6. #5
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
    Messaggi: 10,246
    Piaciuto: 1043 volte

    Predefinito

    Bhe no.. da una parte ha ragione...
    Ci sarebbe dove attingere i fondi.
    E se tutti gli italiani fossero stati genovesi?
    E se nessuno fosse stato disposto a fare beneficienza?
    Ci si culla troppo sulla bontà del cittadino "povero".

    15/04/2009 – Potrebbero essere discussi questa settimana Decreto e Disegno di Legge sul Piano Casa. Emergenza abitativa e aumenti delle cubature al centro del dibattito nel prossimo Consiglio dei Ministri, che come annunciato dal Presidente Berlusconi si terrà a L’Aquila. Secondo quanto riportato dall’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, si è parlato di housing sociale anche in sede di conversione del Decreto Legge “Incentivi” 5/2009. Tenendo conto dei danni causati dal terremoto abruzzese, il testo della norma governativa riserverà ampio spazio alle tecniche di costruzione, con particolare riferimento alle misure antisismiche. In Commissione Ambiente alla Camera è stata infatti approvata la risoluzione per l'immediata entrata in vigore delle norme tecniche, finora slittata al 2010 per il Decreto Legge "Milleproroghe" 207/2008.

    Fonte

    Norme slittate al 2010.Solo ora, a disastro avvenuto, ci si rimbocca le maniche.
    Perchè non ci hanno pensato prima?

    Non voglio dire che è sbagliato fare beneficienza.
    Dico che è sbagliato, da parte di taluni, contare SOLO sulla beneficienza.
    Basti guardare come si stanno cercando fondi:
    - sms
    - bonifici bancari/postali
    - 5 per mille (che sono cmq soldi nostri e che cmq sarebbe andato alle associazioni no profit)
    - montepremi del superenalotto (sempre soldi "nostri" - tra l'altro io non gioco..-)
    ....

    Perchè il nostro caro governo non si priva di qualcosa?
    Macchinina blu
    Mezzo stipendio
    Fondi dell' 8 per mille "dedicati" esclusivamente alla catechesi e ai tribunali ecclesiastici (solo queste due voci prendono più di 100 milioni di euro...)

    ...Perchè tanto c'è il cittadino che fa beneficienza!

  7. #6
    Jack Daniels
    Ospite

    Predefinito

    in parte ha ragione

  8. #7
    Mai più senza FdT
    Iscrizione: 19/1/2005
    Messaggi: 14,996
    Piaciuto: 9 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da cornflakesgirl Visualizza il messaggio
    Bhe no.. da una parte ha ragione...
    Ci sarebbe dove attingere i fondi.
    E se tutti gli italiani fossero stati genovesi?
    E se nessuno fosse stato disposto a fare beneficienza?
    Ci si culla troppo sulla bontà del cittadino "povero".

    15/04/2009 – Potrebbero essere discussi questa settimana Decreto e Disegno di Legge sul Piano Casa. Emergenza abitativa e aumenti delle cubature al centro del dibattito nel prossimo Consiglio dei Ministri, che come annunciato dal Presidente Berlusconi si terrà a L’Aquila. Secondo quanto riportato dall’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, si è parlato di housing sociale anche in sede di conversione del Decreto Legge “Incentivi” 5/2009. Tenendo conto dei danni causati dal terremoto abruzzese, il testo della norma governativa riserverà ampio spazio alle tecniche di costruzione, con particolare riferimento alle misure antisismiche. In Commissione Ambiente alla Camera è stata infatti approvata la risoluzione per l'immediata entrata in vigore delle norme tecniche, finora slittata al 2010 per il Decreto Legge "Milleproroghe" 207/2008.

    Fonte

    Norme slittate al 2010.Solo ora, a disastro avvenuto, ci si rimbocca le maniche.
    Perchè non ci hanno pensato prima?

    Non voglio dire che è sbagliato fare beneficienza.
    Dico che è sbagliato, da parte di taluni, contare SOLO sulla beneficienza.
    Basti guardare come si stanno cercando fondi:
    - sms
    - bonifici bancari/postali
    - 5 per mille (che sono cmq soldi nostri e che cmq sarebbe andato alle associazioni no profit)
    - montepremi del superenalotto (sempre soldi "nostri" - tra l'altro io non gioco..-)
    ....

    Perchè il nostro caro governo non si priva di qualcosa?
    Macchinina blu
    Mezzo stipendio
    Fondi dell' 8 per mille "dedicati" esclusivamente alla catechesi e ai tribunali ecclesiastici (solo queste due voci prendono più di 100 milioni di euro...)

    ...Perchè tanto c'è il cittadino che fa beneficienza!

    Non bisogna aspettare che muoiano quasi 300 persone per aprire questo tipo di polemica, però.

    La gente, là in Abruzzo, ha bisogno ADESSO di un tetto sopra la testa... e se non ci fossero quei poveri coglioni (chiamateli come vi pare, mi ci metto dentro pure io) che mandano fondi... a quest'ora non avrebbero avuto manco una cavolo di tenda per dormire.

    Prima sistemiamo le cose con urgenza, poi incazziamoci con chi dobbiamo incazzarci.
    E magari facciamo saltare anche qualche poltrona di troppo. Che sarebbe anche ora.

    Ma per favore. Non stiamo qui a montare un polverone, per un euro.

  9. #8
    Dovahkiin
    Utente cancellato

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Rum e Cocaina Visualizza il messaggio
    Non bisogna aspettare che muoiano quasi 300 persone per aprire questo tipo di polemica, però.

    La gente, là in Abruzzo, ha bisogno ADESSO di un tetto sopra la testa... e se non ci fossero quei poveri coglioni (chiamateli come vi pare, mi ci metto dentro pure io) che mandano fondi... a quest'ora non avrebbero avuto manco una cavolo di tenda per dormire.

    Prima sistemiamo le cose con urgenza, poi incazziamoci con chi dobbiamo incazzarci.
    E magari facciamo saltare anche qualche poltrona di troppo. Che sarebbe anche ora.

    Ma per favore. Non stiamo qui a montare un polverone, per un euro.
    Il problema è che non ci incazzeremo con chi dobbiamo incazzarci.
    La questione è il fatto che la generosità e lo sforzo altruistico cancelleranno le colpe.
    Ed è vero.
    In tv continuo a sentir parlare di continuo di solidarietà, di donazioni, di Italia che si rialza con la forza degli italiani.
    Della merda ho sentito parlare solo in una trasmissione qualche sera fa.
    E non dirò la trasmissione, anche se è piuttosto ovvio.

  10. #9
    margot
    Ospite

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Rum e Cocaina Visualizza il messaggio
    Non bisogna aspettare che muoiano quasi 300 persone per aprire questo tipo di polemica, però.

    La gente, là in Abruzzo, ha bisogno ADESSO di un tetto sopra la testa... e se non ci fossero quei poveri coglioni (chiamateli come vi pare, mi ci metto dentro pure io) che mandano fondi... a quest'ora non avrebbero avuto manco una cavolo di tenda per dormire.

    Prima sistemiamo le cose con urgenza, poi incazziamoci con chi dobbiamo incazzarci.
    E magari facciamo saltare anche qualche poltrona di troppo. Che sarebbe anche ora.

    Ma per favore. Non stiamo qui a montare un polverone, per un euro.
    il problema è che si tende a tirar su polveroni..per tutto!

    l'italiano giusto oggi è questo..


    la penso come te cmq..

    attualmente la beneficenza si fa perchè ci sono delle persone che vivono il disagio in primo piano e più il disagio può essere minore meglio è, che poi si voglia arrivare alla radice del problema ok!

  11. #10
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
    Messaggi: 10,246
    Piaciuto: 1043 volte

    Predefinito

    Quoto in pieno drkheart .

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