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Originariamente inviata da
ostacoli_del_cuore
mmmm non capisco il nesso... non capisco cosa vuoi dirmi...
Le quattro persone che ti ho messo qui sopra sono 4 persone che non possiedono una laurea. Una è stata direttore del maggior telegiornale nazionale, una è stata Primo ministro del Governo Italiano, una è direttore di un giornale, una è stata direttore del settimanale Panorama. Quello che intendo dire è che per 'sfondare' nella vita non serve necessariamente quel 'pezzo di carta'. Né serve per diventare persone di un considerevole cultura. La vita insegnerà presto anche a te che le persone al vertice spesso non son le più brave in assoluto, ma le più intrallazzone e/o le più carogne. E queste non sono capacità che si apprendono a scuola. Sono congenite.
http://gentestrana.altervista.org/tristessa.gif
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Originariamente inviata da
ostacoli_del_cuore
E poi come è stato già detto... i test non sono nemmeno rispondenti alle facoltà...
per cui che entri chiunque!!!! di certo non sono quei test a "testare" la bravura di uno studente...
Conosci la storia di Bertoldo che era stato condannato a morte e che chiese alla giuria di scegliersi l'albero su cui l'avrebbero impiccato?...
http://2.bp.blogspot.com/-0o6R4x04qo...a+albero72.jpg
http://gentestrana.altervista.org/culo.gif
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Originariamente inviata da
Quelo
Le quattro persone che ti ho messo qui sopra sono 4 persone che
non possiedono una laurea. Una è stata direttore del maggior telegiornale nazionale, una è stata Primo ministro del Governo Italiano, una è direttore di un giornale, una è stata direttore del settimanale Panorama. Quello che intendo dire è che per 'sfondare' nella vita non serve necessariamente quel 'pezzo di carta'. Né serve per diventare persone di un considerevole cultura. La vita insegnerà presto anche a te che le persone al vertice spesso non son le più brave in assoluto, ma le più intrallazzone e/o le più carogne. E queste non sono capacità che si apprendono a scuola. Sono congenite.
http://gentestrana.altervista.org/tristessa.gif
Guarda che questo lo so già!!! Non hai scoperto l'acqua calda!!! E sono perfettamente d'accordo con te!!!! Forse, però, c'è anche chi ha voglia di provare...
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E poi il fatto che hanno fatto carriera non penso che dipenda soltanto dalle loro qualità "congenite"... Non mi sembrano sti grandi geni solo perchè hanno una posizione degna senza avere lauree...
e poi non esistono solo geni con capacità congenite... esistono anche persone normali con capacità normali...
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Originariamente inviata da
Quelo
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Lo dici tu che non serve a niente sapere cos'è la "Compagnia di Gesù". Serve. Serve a tenersene alla larga...
http://emoticonforum.altervista.org/.../banane/48.gif
E comunque, se vuoi fare scienza delle comunicazioni, aspiri a fare il giornalista (auguri...). Quel mestiere, per essere svolto bene, dev'essere praticato da una persona che ha una grande cultura e una 'curiosità' che spazia un po' ovunque. Nel cinema, fra le 'cricche' ecclesiastiche, etc. In questo senso hanno senso quelle domande lì. Sono domande a cui puoi dare una risposta se sei un'avida consumatrice di giornali. E questo, a mio avviso, è il minimo sindacale che si chiede a chi si presenta a quell'esame.
Un'ultima cosa... Il codino di chi era? Di Fiorello?...
Vabbè, non esageriamo. La cultura si può accrescere anche dopo essere entrati. E studiando. Non credo sia giusto impedire a uno studente di studiare quello che gli interessa solo perchè non sa perchè qualcuno ha deciso di chiamare la figlia in quel modo, o perchè non sa cosa vuol dire l'espressione "mangiare la foglia".
Per la cultura generale ci siamo, è normale saperne un minimo, ma molte delle domande che si trovano nei quiz di ingresso non sono propriamente di "cultura generale". O in ogni caso non tutti sono tenuti a saperle. Io ho studiato fisica solo al quarto anno del liceo, e non ho avuto troppi problemi a rispondere anche a quelle domande, ma non tutti i licei fanno studiare fisica, diritto o latino a tal punto da saper rispondere, o da ricordarsi qualcosa di certo.
Poi, ripeto, io non parlo solo del mio test d'ingresso, ma di tutti quanti, ci sta che un neoiscritto a scienze della comunicazione sappia determinate cose, ma non è tenuto a saperle chi si iscrive ad altre facoltà. Per me se uno vuole fare l'ingegnere deve superare un test che racchiuda conoscenza utili a tal fine, e lo stesso per il medico o l'avvocato o pinco pallino.
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Io sono favorevole al numero chiuso perchè diminuisce la disoccupazione ( nel senso che se escono 30 persone da fisioterapia, lavorano..se ne escono 3000 molti sono disoccupati ) e mantiene alto il livello di questi "specialisti". Almeno in linea teorica dovrebbe essere cosi.
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Originariamente inviata da
Temperance
Vabbè, non esageriamo. La cultura si può accrescere anche dopo essere entrati. E studiando. Non credo sia giusto impedire a uno studente di studiare quello che gli interessa solo perchè non sa perchè qualcuno ha deciso di chiamare la figlia in quel modo, o perchè non sa cosa vuol dire l'espressione "mangiare la foglia".
Perché si dice 'piantare in asso'? (*)
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Io, ad esempio, sta' cosa l'ho appresa leggendo il giornale...
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Il problema delle ultime congetture fatte è che il limite tra cultura e nozionismo è davvero sottile.
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Numero chiuso per eliminare la disoccupazione? Ma non diciamo cavolate.
La disoccupazione rimane dal momento in cui, chi non si laurea in un ramo che gli piacerebbe, andrebbe a fare qualcos'altro (magari malamente) poichè non ha la possibilità di studiare ciò che piace.
Il numero chiuso è una bufala perchè serve solo a far entrare a chi è stata data una spintarella( o meglio chi ha la possibilità di essere un minimo raccomandato, entra)
Il numero chiuso elimina le possibilità degli studenti alla propria scelta.
Il numero chiuso seleziona le persone in modo parziale, con conoscenze talvolta superficiali e inutili, senza contare la VERA voglia che si ha di portare a termine gli studi più consoni a se stessi. Come si può verificare la conoscenza di una persona con una domanda a risposta multipla?
E poi secondo me, una cosa di cui non si è parlato è l'essere spinti a studiare, chi ha veramente voglia di inseguire una professione può trovare mille difficoltà durante lo studio, ma ciò non vuol dire che non ce la può fare.
Chi si rende conto di non farcela, lo sa benissimo che deve lasciare. Non c'è bisogno di un test, che tra l'altro stronca la persona dal principio.
Io ho fatto lo scientifico e ora mi ritrovo a fare il corso di Servizio Sociale (sotto scienze politche). Non è a numero chiuso e già moltissime persone hanno lasciato (senza bisogno di alcun test) perchè si sono accorte DA SOLE che non era la facoltà per loro. E io soprattutto facevo materie prettamente scientifiche e ora incentrate più sul diritto e su materie linguistiche.
Le università si scremano nel corso degli anni.
Una persona che pensa di voler fare il medico, ma poi cambia idea, non sprecherà 5-6 anni della propria vita per portare a termine la scuola.
La scrematura vera, ci deve essere SENZA IL TEST.
Si rischia che le persone davvero motivate vengano eliminate. Ed essere motivati, non vuol dire per forza passare un test insulso.
Io sono per LIBERA SCELTA.
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Originariamente inviata da
Tallulah
La scrematura vera, ci deve essere SENZA IL TEST.
Mi pare un discorso che non fa una piega... http://emoticonforum.altervista.org/...ridenti/94.gif
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Originariamente inviata da
Tallulah
Si rischia che le persone davvero motivate vengano eliminate. Ed essere motivati, non vuol dire per forza passare un test insulso.
Magari, oltre ad essere motivati, bisognerebbe essere anche capaci...
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Originariamente inviata da
Tallulah
Io sono per LIBERA SCELTA.
Anche il babbo di un mio amico era per la libera scelta: il pennino o la vanga. Nel senso che se lo bocciavano anche un anno solo finiva subito nei campi...
http://emoticonforum.altervista.org/...ridenti/95.gif