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Originariamente inviata da
Kid
Io me la prendo con le agevolazioni che vengono date a chi non spettano.
Bastano 2 genitori separati e va tutto di lusso.
Io fuori corso che me la devo lavorare l'università, continuano ad aumentarmi le rette.
E non mi reputo di essere più stupido di quell'altro. ma se ogni anno devo tirar fuori 400/500 euro in più io per forza di cose sono costretto a gettare la spugna!
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Ma cosa c'entra?
Evidentemente non tutti si possono permettere quei 400/500 euro con la stessa facilità! C'è gente per cui le tasse sono più gravose. E' un dato di fatto.
E tranquillo, se vai fuori corso, mica ti danno la borsa di studio...
A me pare una questione meritocratica eccome. Sai quanta gente senza l'edisu non potrebbe metter piede all'università?!
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Io farei una via di mezzo fra test d'ingresso ed entrata libera, ovvero come si fa nelle facoltà d'ingegneria: un test di matematica e fisica che non t'impedisce d'entrare se lo sbagli, ma costringe a corsi di preparazione prima di entrare all'uni... Statisticamente quelli che passano l'esame al 90% ottengono la laurea in tempo, mentre il 4% di quelli col punteggio minimo riescono ad ottenere la laurea entro i 5 anni. Ma è giusto precludere la possibilità a quel 4% di laurearsi solo perchè han fallito l'esame iniziale?
Riguardo alle rette, nella riforma Gelmini dovrebbe essere passato il debito d'onore, vale a dire che lo stato paga la retta a chiunque lo richieda, e lo studente risarcisce lo stato dei soldi anticipati con una percentuale del primo lavoro dopo la laurea.
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Originariamente inviata da
Holly
Ma la selezione non può avvenire a priori...
Ma cos'è questo elitarismo...? Non capisco...
La selezione è a priori. Se non fosse a priori, non sarebbe selezione. E questo meccanismo è quanto di più democratico e salomonico esista in giro. Là dove è impiegato funziona a meraviglia il famoso l'ascensore sociale. E l'unica cosa che uno studente deve fare, una volta passato l'esame iniziale di 3 mesi, è studiare, perchè lo Stato gli risuola anche le scarpe quando necessario.
http://www.faccine.eu/smiles/1145718610-40Denmark.gif
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@Wolverine: credo che a questo punto sia meglio cosa intendiamo con "lacune" :)
@MarNas: spiegami perché chi fa un istituto professionale non potrebbe andare all'università (ovvio che troverà più "facile" un corso di laurea compatibile, visto la specificità dell'istruzione superiore professionale)
tu mi porti il tuo esempio, io ti invito a rileggere il mio: io son arrivato agli ultimi orsi di programmazione senza particolari problemi, e senza alcun tipo di conoscenza pregressa
@Quelo: imho anche un esame di 3 mesi ogni giorno sarebbe uno spreco enorme di risorse. ed evitiamo cavilli lessicali, orsù
@Kid: :lol: vorrei risponderti, ma è troppo comica la cosa. btw, non sei l'unico che l'università se la paga eh, (mi piacerebbe sapere quanto paghi di tasse) e comunque se sei fuoricorso lo trovo normale che gli importi salgano
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Da quello che ho capito fino ad ora, i test d'ammissione per le facoltà a numero chiuso richiedono non solo una conoscenza di matematica che bene o male viene insegnata in tutte le scuole, ma anche materie come fisica e chimica, che vengono insegnate soltanto ai licei, anche se al classico non credo apparte qualche sezione "speciale".
A mio parere si dovrebbe dare la possibilità di entrare in università a tutti, lasciando le cose come sono per la facoltà di medicina e odontoiatra. Il primo anno dovrebbe essere molto selettivo, e dando un supporto didattico a coloro che non hanno studiato alcune materie (vedi chimica, fisica) e/o matematica allo stesso livello dello scientifico in modo che si possano saldare i cosidetti "debiti".
Come ho già detto, il primo anno dovrebbe essere molto selettivo.
Insomma, una specie di selezioni come fanno gli incursori Col Moschin della Folgore dell'EI o i GIS dei Carabinieri. Ovviamente non mi riferisco alla preparazione atletica, ma alla costanza, impegno e risultati dello studente.
Ho menzionato le forze speciali delle forze dell'ordine e dell'esercito per il semplice motivo che è il primo esempio che mi è saltato in testa.
Per farla breve, concordo con Holly che dice che le selezioni vanno fatte durante il corso di studio.
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Originariamente inviata da
Holly
Ma la selezione non può avvenire a priori.
La selezione, per sua natura, avviene sempre a priori. Non ha senso intervenire quando i buoi sono già scappati o, meglio, le capre sono già entrate.... http://gentestrana.altervista.org/D.gif
Io ti faccio un esame con 50 test, nell'arco di 2 mesi. I professori li sorteggio e li prendo dall'estero. Se questo esame non lo superi, pace e bene, riproverai l'anno prossimo. Se neanche l'anno prossimo lo passi, riproverai l'anno dopo ancora. Se dopo 3-4 volte non l'hai ancora passato non ti devi poter presentare più. Astenersi perditempo...
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Originariamente inviata da
Holly
Ma cos'è questo elitarismo...? Non capisco...
Problema:
"Ci sono molte (troppe) persone che ambiscono a posti prestigiosi e molto remunerativi rispetto agli sbocchi professionali"
Soluzione:
"Facciamo studiare solo i più bravi"
Ho ragione, o non sbaglio? C'è qualcosa di più equanime, buono e giusto?
http://4.bp.blogspot.com/_odMMfKZFpY...rsit%C3%A0.jpg
http://gentestrana.altervista.org/mah.gif
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Originariamente inviata da
Quelo
La selezione, per sua natura, avviene sempre a priori. Non ha senso intervenire quando i buoi sono già scappati o, meglio,
le capre sono già entrate....
http://gentestrana.altervista.org/D.gif
Io ti faccio un esame con
50 test, nell'arco di
2 mesi. I professori li sorteggio e li prendo dall'
estero. Se questo esame non lo superi, pace e bene, riproverai l'anno prossimo. Se neanche l'anno prossimo lo passi, riproverai l'anno dopo ancora. Se dopo 3-4 volte non l'hai ancora passato non ti devi poter presentare più. Astenersi perditempo...
Problema:
"Ci sono molte (troppe) persone che ambiscono a posti prestigiosi e molto remunerativi rispetto agli sbocchi professionali"
Soluzione:
"Facciamo studiare solo i più bravi"
Ho ragione, o non sbaglio? C'è qualcosa di più equanime, buono e giusto?
http://4.bp.blogspot.com/_odMMfKZFpY...rsit%C3%A0.jpg
http://gentestrana.altervista.org/mah.gif
Completamente d'accordo...tanto più che l'università è PER SUA NATURA più elitaria rispetto a quanto siano i livelli di istruzione inferiori...
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Sul primo punto... mah nessuno oggigiorno ha il posto assicurato... che sia laureato, diplomato o chicchesia...
Per il resto penso che non sia giusto mettere selezioni... tutti hanno il diritto di studiare... c'è chi ci riesce in tempo... chi no... le vere selezioni alla fine non le fa l'uiversità inserendo test d'ammissione ma sono gli stessi studenti a farla in base al loro impegno e studio... sono gli studenti che "si selezionano" il loro futuro... e poi comunque anche con i test d'ammissione i raccomandati entrano comunque anche se non sanno un cavolo... Addirittura c'è chi ottiene cariche senza nemmeno aver frequentato scuole o università... quindi a che serve?? Alla fine entrano comunque "cani e porci"... oppure, se non entrano all'università, ce li ritroviamo comunque nel mondo del lavoro...
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Bà, diciamo che io sono favorevole al numero chiuso, e quindi alla prova da superare per accedere al corso di studi, ma non alla prova a cui si è sottoposti. Vuoi fare legge? Che tutto verta su quello che concerne legge. Vuoi fare il medico? Allora sotto con le materie scientifiche, e così via. Ma i test non sono così, quasi tutte le domande non c'entrano nulla col corso di studio, ad esempio a un medico cosa cavolo può servire sapere che premio ha vinto tizio o caio.
Io ho fatto il test di scienze della comunicazione, e son passata, e in quel caso ci sta che ci siano domande di attualità, ma che domande c'erano era da vedere. Mi va bene una domanda di attualità sulla politica, sulla storia dei media, sulla comprensione del testo, ma domande del tipo "A chi si è ispirato l'attore R. William quando ha chiamato la figlia Zelda", oppure "Chi ha fondato la compagnia di Gesù", o ancora "se si definisce codino un individuo di che si tratta" non possono decidere l'accesso o no di un ragazzo all'università, sono conoscenza che non servono a un cazzo, ai fini dei successivi esami.
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