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Originariamente inviata da
thorpe
sono finiti i tempi in cui prodotto cinese = imitazione di scarsa qualità. Lo dimostra il fatto che molte marche fanno realizzare prodotti in Cina e quelli sono sicuramente beni qualitativamente accettabili se non buoni, dal momento che la supervisione delle case madri non permette di svicolare dagli standard imposti
Rai.TV - Report 2007-08 - Schiavi del lusso
Infatti.
E' questo che mi indigna.
Se grandi marchi italiani fanno produrre merce in Cina (ma anche in Eritrea- vedi Armani...) tolgono lavoro e potere d'acquisto in casa.
A questo punto preferisco acquistare made in Cina cinese a basso costo piuttosto che made in Cina Italiano al quadruplo del prezzo.
Fino a qualche anno fa mi limitavo ad acquistare made in china nei negozi
italiani. Non per altro, ma almeno portavo lo stipendio ad un italiano che poteva far girare la moneta. Vivendo in un paese piccolo notavo che quei pochi cinesi che gestivano negozi o ristoranti, non si vedevano mai in giro... né a comprare il pane nè altro. Negli ultimi tempi la situazione è cambiata.
Conosco l'esistenza delle valigiette piene di soldi. Ma mi dà fastidio sapere di negozianti italiani , proprietari del locale e che quindi non pagano l'affitto, che vendono una borsa a 35 euro, quando il negozio cinese che si trova 30metri più avanti, e che paga l'affitto per il locale, vende la stessa borsa a 8 euro, e lì ci lavorano almeno in 5.
Cosa dovrei fare io a questo punto?
Considerando pure che molto spesso le commesse, gli esercenti italiani, sembrano fare uno sforzo quando devono servirti....
La Cina e le varie little China sono un pericolo perché l'italiano è un demente, nella piccola e grande distribuzione.
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Originariamente inviata da
Candide
....Dopo aver analizzato tutte le caratteristiche del popolo cinese sono arrivata a capire che per noi la Cina che attualmente ha un debito pubblico del 9% e' per l'italia può essere un opportunità....
La camicia fatta nel Guangdong (Cina del Sud) che arriva bella e pronta nel container del porto di Livorno costa 15 (ripeto 15 volte) meno di una stessa camicia confezionata in Italia. Mi dici tu che razza di opportunità può essere un paese-lager di solo produttori che non ha denaro neanche per mangiare? E' vero che c'è un pugno di mega-miliardari, ma a parte vendergli 100 jeans D&G con gli strappi, tutti gli altri sono fritti. Ti hanno insegnato il principio dei vasi comunicanti a scuola? L'operaio cinese guadagna 80-120 euro al mese. Il verniciatore in Fiat 1.200 euro. Questo casino finirà quando tutti e due prenderanno 600 euro in un mese. Nel frattempo sarebbe bene che anche noi provassimo il sapore delle formiche fritte e seppellissimo i nostri cari con il sedere di fuori (*)....
(*) per infilarci in mezzo alle €hiappe la bicicletta