Ho provato a farti due disegni così ci capiamo...Originariamente inviata da Technics
Nel disegno ho messo solo 1 cassa,ma la stessa cosa vorrei farla per 2 casse.
Ora sono attaccate allo stereo,io vorrei sdoppiare quel filo e farlo arrivare anche all ' Home theatre.Ovviamente però tenendo acceso solo o l'uno o l'altro,non tutti e due insieme.
eh.. è una soluzione sbagliata fondamentalmente.. però.. ti dico.. non è completamente infattibile.. ci sono dei dispositivi audio che permettono una cosa del genere, si usano in studio di registrazione, si chiamano switcher in gergo.. però sono costosi.. io direi che puoi creare un sistema di sicurezza ad interruzione..
ti faccio un paio di domande per essere sicuro poi magari ti spiego ciò che devi fare..
1)le casse sono PASSIVE ?
2)le due fonti hanno uscite ATTIVE?
3)L'impedenza delle casse corrisponde a quella in uscita delle due sorgenti?
4)i cablaggi si fanno con comune cavo di rame? o hai un cavo schermato?
5)i connettori sono a morsetto?
1)si,suppongo siano passive in quanto non fanno altro che riprodurre un segnale che gli arriva.
2)non so cosa voglia dire uscite attive,e a sto punto penso anche di aver ciccato il passive di prima...
3)temo di non sapere cos'è l'impredenza...
4)i cablaggi li farei con un comune cavo di rame.
5)si,in pratica per attacare un cavo,lo spelo e lo infilo dentro un buco che ha una sorta di morsetto.
comunque non ti arrovellare troppo,è più una cosa così,se non è fattibile o diffcile da fare non fa niente.Tanto l'impianto ora già buono così.Anche perchè non voglio comprare nulla oltre a quello che ho già.
le casse sono passive quando non sono alimentate, di conseguenza le uscite sono attive se oltre al segnale fanno uscire anche la corrente per alimentare la cassa
L'impedenza è in pratica la resistenza, che si misura in ohm (di solito o è scritta sui retro oppure sui libretti di istruzioni/specifiche)
giusto?
detto questo io credo che, appurate le cose di cui sopra, l'unica soluzione sarebbe comprare due interrottori a bassa impedenza e piazzarli sui cavi in maniera tale da interrompere l'uno o l'altro circuito.. è l'unico modo per farlo funzionare in sicurezza..1)si,suppongo siano passive in quanto non fanno altro che riprodurre un segnale che gli arriva.le casse passive non si accendono, non si collegano all'alimentazione hanno solo un'ingresso segnale
2)non so cosa voglia dire uscite attive,e a sto punto penso anche di aver ciccato il passive di prima...se le casse sono passive le uscite devono essere attive, amplificate.. diciamo che tutte le uscite sono attive ma c'è differenza tra un uscita cuffie ad esempio e un uscita monitor
3)temo di non sapere cos'è l'impredenza...è molto semplice, gira le casse e leggi il numero che c'è dietro è un numero tipo 8 o 6 o 4 o 2 seguito da un omega lettera greca.. poi prendi le uscite e leggi accanto ai morsetti di uscita il numero che corrisponde allo stesso simbolo.. i numeri devono essere uguali
4)i cablaggi li farei con un comune cavo di rame.perfetto
5)si,in pratica per attacare un cavo,lo spelo e lo infilo dentro un buco che ha una sorta di morsetto.ok sono finali che alimentano casse passive
comunque non ti arrovellare troppo,è più una cosa così,se non è fattibile o diffcile da fare non fa niente.Tanto l'impianto ora già buono così.Anche perchè non voglio comprare nulla oltre a quello che ho già.
ti servirebbe un interruttore a bassa impedenza con due contatti separati normalmente aperti e due contatti separati normalmente chiusi
più o meno.. diciamo che OGNI UTILIZZATORE è passivo.. cioè ogni cassa, intesa come magnete supporto e cono ha bisogno di un finale di potenza che la alimenti.. ora però per comodità si intendono casse attive quelle casse che hanno il finale di potenza integrato
ad esempio
vedete? questa cassa ha un ingresso segnale un'uscita segnale (opzionale) una serie di potenziometri per le equalizzazioni, un TRIM (o gain) e un ALIMENTAZIONE.. questa cassa si accende! ha un finale integrato..
guardate quest'altra invece
non c'è altro che i due ingressi.. questo vuol dire che questa cassa avrà bisogno di un finale ESTERNO che la alimenti, questa cassa non va collegata alla corrente, vuole solo un segnale per far muovere il cono, è infatti composta solo da cassa acustica (che sarebbe la scatola attorno) isolante sonoro, morsetti, utilizzatore..
edit: dimenticavo una cosa interessante.. quella griglia che vedete sulla cassa attiva non è altro che un DISSIPATORE.. perchè il finale interno si scalda! l'altra cassa non ha finale quindi non ha neppure dissipatore.. ovviamente nei sistemi professionali le casse sono passive.. perchè? perchè oltre al fatto che si usano sempre più i sistemi line array, delle casse amplificate sono pesantissime.. e si preferisce quindi lasciare i finali nei rack che in genere sono posti davanti al palco decentrati a destra e a sinistra .. più raramente e in concerti magari un po più piccoli i finali sono in un rack a torre di fianco al fonico di sala.. questo in genere accade se non c'è il fonico di palco
cominciando il tutorial di reason mi sono reso conto di quanto sono capra a spiegare -.-
scusate se sono impacciato e maccheronico
continuiamo sulla scia dei tutorial di reason.. sperando di fare cosa gradita..
la seconda parte
lo stravolgimento della filosofia del lighting
volevo spendere due parole per "raccontare" come il controllo delle luci da spettacolo stia cambiando.. proprio l'altra sera mi trovavo ad uno spettacolo ed ho potuto constatare come oramai siano oltrepassate anche le consolle più innovative.. ora la parola d'ordine è software.. interi software pronti per spettacoli di ore caricati sui portatili che vengono inglobati nella consolle e che tramite dei box convertitori riescono ad eseguire un controllo del protocollo di comunicazione dmx 512 MAGISTRALE.. degno delle migliori regie.. mi ha stranito un po a dire il vero vedere un computer che gestisce due enormi rack di dimmer e la semplicità con la quale si danno gli angoli alle teste mobili, si ruotano gli scanner si colora il palco coi nuovi par a led..
questo campo si sta evolvendo.. e ci muoviamo sempre più verso la macchina che soppianta l'uomo.
la terza parte del tutorial che piano piano sta prendendo vita
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