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Che bello...
Che bello...
Bellissimo, complimenti all'autore..
Scrive cose meravigliose, sempre.
Lo ricordavo bene, quel post..
Rileggerlo è sempre un piccolo colpo, un misto di dolcezza e malinconia.
Che bello
Sto topic non può morì u.uIeri sera mi è venuto in mente quello che mi hai detto l'altra sera, quando siamo rimasti seduti al tavolo solo io e Te..
Stavamo parlando e, come al solito, Tu mi hai fatto qualche domanda indiscreta.
Non so come ti ho guardato..ma so che ti ho guardato in un modo che non ti ha lasciato indifferente.
- Non guardarmi con questa aggressività..io sono più forte di te..
- Non ti sto guardando in maniera aggressiva..
- Perché? Tu non ferisci le persone?
...
Boom. Silenzio.
Poi ti ho detto qualcosa.
La verità è che sì, io ferisco le persone. E lo faccio volutamente.
Quanto più si avvicinano a me, quanto più mi avvicino a loro, tanto più le ferisco.
Ed è una cosa orribile. Ma è una sorta di prova.
Se non scappi, poi sono qui.
E non è un caso che mi sia tornato in mente ieri.
E' perché ieri l'ho fatto di nuovo.
Ho voluto ferire. Perché sono stata ferita.
Ma non per una sorta di contrappasso..ma perché devi andare via. E devi farlo tu.
Tu devi andare via.
Perché io non voglio ricominciare.
Perché io non ho mai avuto un rapporto così distruttivo.
Devo pur difendermi in qualche modo.
I miei denti sono troppo aguzzi e la mia coda è troppo lunga.
Credo tu sia un po' di parte..
Nella sua semplicità e nel suo essere tremendamente "reale" ho trovato questo post così bello...
Che sei bello te l'ho detto fin troppo, ma bello da solo non è abbastanza.
Tu sei bello come il mare quando s'incazza di notte, come le mie risate soffocate dai tuoi abbracci, quando mi facevi il solletico.
Assomigli alle mattine, dove prima di scuola, mi accompagnavi al ponte, con i nostri baci che duravano troppo ed io arrivavo in ritardo con addosso ancora il fumo delle tue Camel.
Sei bello come quando disegnavi con le mani dei cuori sulla mia schiena. Sei bello come le canzoni degli Smiths cantate a squarciagola in motorino, come le nostre mangiate al pub irlandese, come l' Irish Cofee. Sei bello perché io potevo liberamente non usare la parola " amore " o peggio ancora " ti amo ".
Sei, però, bello come quella volta in cui hai provato a spogliarmi al parco ed io non volevo, come quando eri strafatto e mi facevi paura. Come quando, senza spiegazioni mi hai lasciata.
Un po' mi manchi Ale.
Un po'.
"Sono sempre sincero, ma petite, anche quando mento."
...Alle tre suonate di questa notte dedico un pensiero che sia una carezza per te.
Sto uscendo con lui, sai?
Ci siamo trovati a quel matrimonio e siamo rimasti insieme.
Quindici giorni, in cui ci siamo visti praticamente ogni sera.
A ridere e scherzare, a coccolarci.
E' passato poco, ma mi sembra di starci da una vita.
Non facciamo l'amore, mi dice che arriverà il momento.
Vuole che capisca che non è tornato per quello.
Sorrido.
Gli ho insegnato a usare Emule, ci gioca come un bambino.
E io lo guardo come mi guardavi tu quando lo facevo io.
A volte mi guarda e tace, poi mi dice che mi ama, forse lo amo anch'io, non so.
Poi ridiamo naso contro naso, e un po' mi vieni in mente tu.
Non è un pensiero di mancanza, non fa male.
E' un affetto e una gratitudine immensa.
Quando parliamo e riesco a dirgli cosa mi fa paura, di cosa mi vergogno, lo sento che mi vuole più bene.
E nella mia testa ti sorrido, ti dico grazie.
Perchè sei stato tu a insegnarmi che
"c'è una dignità immensa nelle persone che si portano addosso le proprie paure, senza barare"
Tu, che hai raccolto tutti i miei pezzi, uno ad uno.
Che c'eri, seguendo le ombre e il sole che la mia situazione ci poteva concedere.
Che hai sempre avuto l'amore e le carezze che mi hanno aiutata a stringere i denti e andare avanti.
Anche quando sembrava non ci fosse la strada.
Ai silenzi e agli sguardi, le giornate a far la spesa, a costruirci un mondo che non ci siamo concessi, ma che ci ha regalato i sogni più colorati di sempre.
A te che tutto è iniziato qui, in un'alba timida che non ci aspettavamo.
E non ci aspettavamo niente di tutto quello che è venuto poi.
L'ho sempre pensato, te lo dico ora.
Grazie, perchè ci sei sempre stato anche quando non c'eri, grazie per tutto quello che mi hai insegnato di me che non sapevo.
E nelle mie frequentazioni di questo ultimo anno, ognitanto Pinetto mi chiedeva "Anita, è l'ultimo?"
E io gli rispondevo "Mi sa di no Pino."
E mentre ghignavo davanti a lui, dentro un po' piangevo.
Spero che l'ultimo sia questo.
Lo spero davvero, e credo ci siano buone probabilità.
Grazie, di tutto.
Grazie per essere stata e rimanere sempre la persona migliore che io abbia mai incontrato.
Grazie perchè mi hai dato un amore e un'emozione così grande che tutta la tangenziale di Milano - riusciva a sembrarmi romantica - quando venivo da te.
Ed è rimasta la consapevolezza di tutto quello che siamo stati e di quanto tu sia riuscito a farmi sentire una persona migliore.
Questo ho di te, e per tutta la mia vita mi accompagna.
Ti ho detto grazie qui, perchè in queste finestre gialle di emozioni ce ne siamo regalate tante e mi sembrava giusto che fosse così.
Sei un uomo e un'anima splendida.
Stasera mi sento felice, e nel cuore e di cuore, spero che lo sia anche tu.
Grazie di ogni piccola pennellata di colore che mi hai regalato.
Mi sono rimasti, sappilo.
Ti voglio bene.
Andras è lo strumento musicale che nessuno è stato capace di creare..
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