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paura di ri-scrivere
..mi piace molto scrivere, credo sia l'unica strada che vedo possibile per un mio futuro, almeno l'unica strada che mi sembra praticabile..
..ho scritto a suo tempo un romanzo di quasi trecento pagine, accumulavo rabbia da litigi e incomprensioni con la mia ex comitiva e con la mia famiglia e con la mia ex ragazza che la sera riversavo in quello scritto che andava avanti senza limiti di tempo o di ferocia. appena finito gli ho dato fuoco, intriso com'era di sensazioni ed emozioni che non provavo più; mi sembrava l'unico gesto possibile per andare avanti e dimenticare quella porzione di passato che si doveva cancellare
..oggi ho voglia di continuare, ho voglia di ritrovare lo spirito critico per scrivere, ho bisogno di altre emozioni per proseguire questo cammino che ho intrapreso, questo sogno che ho. e a dire la verità una storia e i sui personaggi ce li ho, stanno prendendo forma, tridimensionalità, hanno solo bisogno di essere raccontati
..ma ogni volta che mi siedo al computer davanti a quel foglio bianco, mi sento inerme, ho paura a scrivere, ho paura a raccontarmi. non so trovare un inizio, mi sembra sbagliata la scelta delle parole e dei significati, mi blocco sulla partenza.
..mi sento sempre più male e infelice per questa situazione e non potete immaginare quanto mi incaz*o con me stesso quando, passando davanti qualche libreria vedo libri stupidi di futili storielle commerciali che non comprerebbe mai nessuno. e io che ho scritto un vero romanzo che ha lasciato incredule tutte le persone che l'hanno letto per quanto duro e fore era, non riesco a trovare la voglia e la fantasia di continuare e magari trovarlo un giorno esposto in quella stessa vetrina
a volte penso che questo mio blocco sia dovuto al fatto che sto cercando di raccontare la vita stessa che sto vivendo in questo momento e dal momento che non riesco a trovare una fine alla mia stessa esistenza non ho una visione completa per formulare una vera storia. mi chiedo se sia solo una scusa per prendere altro tempo e chiudermi dietro eterne paranoie e sottovalutazioni personali
..cosa mi consigliate di fare? ..grazie a tutti coloro che mi rispondono!
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Scrivere non è semplice. Non è semplice farlo a diciassette anni. E ti assicuro che è da quando porto il ciuccio che cerco di mettere su carta qualcosa di valido.
Il consiglio, anche se in questi casì consiglio non c'è ma solo impressioni e cose vissute, è leggere molto, perchè raffrontarsi, con i grandi scrittori, così come con gli iniqui ti porta a costruire le tue, di idee.
Lo spirito critico, d'altronde, si forma così.
Ed è importante l'esercizio. Come in altre occasioni diceva l'utentessa grimmy. Esercitarsi su cose, specialmente non tue, su temi dei più variegati, su sensazioni o foto. E scrivere, scrivere, scrivere.
Infine, caro amico, non credo ci sia una ricetta adatta a tutti, quello che so e che ti dico è quello che ho vissuto e sto vivendo.
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anche io scrivo molto,e da tanto tempo.ho iniziato a scrivere per sfogo,poi ho portato i miei sfoghi nella vita di altri personaggi inventati e poi ho inventato tutto,creando vite,emozioni,paure con la mia mente e il mio cuore.e ho scritto un libro,che ha letto una sola persona,molto più grande ed esperto di me a riguardo.mi ha consigliato di tenerlo da parte e leggere,leggere (come dice il lupo),acquisire senso critico,auto-critico soprattuto,è la miglior cosa.continuo a leggere,e quando saprò di essere un tantino più pronta,rileggerò quel che ho scritto e valuterò che farne.
come consiglio quoto in tutto il lupo:leggi ed esercitati più che puoi.
in bocca al lupo. (e non a ''il lupo'' :lol:)
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Grazie a tutti e due, ragazzi, davvero!!
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Io butto giù delle cose senza starci tanto a pensare, poi le metto via, a volte le rileggo, quello che mi sembra accettabile lo tengo, altri fogli li straccio, magari conservando qualcosa che mi sembra carino. Spesso improvviso, come sul blog, è un aspetto che mi ha sempre divertito in tutti i campi.
Non mi sento in grado di dare veri e propri consigli, anche perché mi occupo principalmente di altro.
Diciamo che secondo me uno deve avere la mente libera da costrizioni del tipo "voglio diventare uno scrittore affermato", o "voglio che un mio libro stia sugli scaffali", perché è logico che il "successo" è quasi sempre commerciale. Se ti senti di scrivere, scrivi prima di tutto perché ne hai bisogno, anche d' istinto. Come giustamente hanno detto lupo e Morgana, è fondamentale leggere molto (e bene). Inoltre, prendi in considerazione esercizi di lettura incrociata, ci sono diverse case che lo fanno anche gratuitamente per hobby, o in generale le risorse web che sono in espansione. Anche i concorsi, magari non vinci niente, ma intanto mando in giro qualcosa.
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Quote:
Originariamente inviata da
bobot
Io butto giù delle cose senza starci tanto a pensare, poi le metto via, a volte le rileggo, quello che mi sembra accettabile lo tengo, altri fogli li straccio, magari conservando qualcosa che mi sembra carino. Spesso improvviso, come sul blog, è un aspetto che mi ha sempre divertito in tutti i campi.
Non mi sento in grado di dare veri e propri consigli, anche perché mi occupo principalmente di altro.
Diciamo che secondo me uno deve avere la mente libera da costrizioni del tipo "voglio diventare uno scrittore affermato", o "voglio che un mio libro stia sugli scaffali", perché è logico che il "successo" è quasi sempre commerciale. Se ti senti di scrivere, scrivi prima di tutto perché ne hai bisogno, anche d' istinto. Come giustamente hanno detto lupo e Morgana, è fondamentale leggere molto (e bene). Inoltre, prendi in considerazione esercizi di lettura incrociata, ci sono diverse case che lo fanno anche gratuitamente per hobby, o in generale le risorse web che sono in espansione. Anche i concorsi, magari non vinci niente, ma intanto mando in giro qualcosa.
..scusa la mia ignoranza, cosa sarebbe la lettura incrociata???
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Io ho scritto una sorta di commedia-libro di 70 pagine, alla Beverly Hills de noi artri. :lolll:
Poi poesie eccetera.
Sono sempre stata abituata così nella mia breve vituzza.
Soffro? Scrivo. Sono felice? Scrivo. Non so che fare? Leggo.
Per scrivere con scioltezza e riuscire ad esprimere ciò che si ha dentro infatti, come già chiarito, devi leggere e leggere. Dopo potrai scrivere, ma non essere forzato perché ci vuole l'ispirazione e la spontaneità che se manca si nota.(se uno ha l'occhio per così dire esperto)
Avrei voluto fare Lettere e Filosofia (ma l'idea di insegnare non mi andava giù) o la 'scrittrice' tra le tante cose, ma l'aver scelto una Facoltà diversa mi porta via un sacco di tempo:(
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Quote:
Originariamente inviata da
*criss*
..scusa la mia ignoranza, cosa sarebbe la lettura incrociata???
E' un' esercitazione che organizzano alcune case editrici via web tra gli iscritti: uno ti manda da leggere una bozza sua e tu li mandi la tua e ve le commentate a vicenda via mail, magari rimanendo anonimi. Quelle serie hanno dei meccanismi di archiviazione che tutelano i diritti d' autore.
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Ciao criss...guarda anchio come gli altri scrivo e come te cerco di sfogarmi inserendo dei personaggi,delle situazioni,ecc... trasmettendo insieme a loro i miei sentimenti...
poi magari quando sono convinto e dico "oggi scrivo un po' va" non riesco a scrivere nulla...xchè semplicemente si chiama blocco da pagina bianca...che hanno tutti e dico tutti gli scrittori famosi o no... un consiglio stacca la spina quando sei in quelle condizioni e invece di scrivere leggi...a me funziona... e quando mi passa ricomincio a scrivere...spero di esserti stato di aiuto...ciao ciao...
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Comunque sia, per scrivere, bisogna superare il gradino "sfogo".
Se ne vuoi fare un hobby serio o una futura professione, la tua scrittura deve essere meno "tua" e meno personale.
Solo in quel caso esce fuori "l'arte dello scrivere". Altrimenti rimane una sorta di Diario, o una trasposizione a volte, anzi spesso, fin troppo ermetica per i lettori.
A Rosemary: Io faccio lettere e Filosofia da un po' d'anni e ti assicuro che le strade sono tante. Oltre all'insegnamento c'è il campo dell'editoria (in tutti i suoi settori), della critica, del giornalismo, dell'archivistica etc...etc..per non parlare dei vari curricula interni che possono farti arrivare anche al teatro, allo studio classico della musica, alla filologia, alla ricerca antropologica, alla glottologia.
Come ogni facoltà ha le sue chance. Dipende dagli studenti il volerle vedere o meno ;)