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Genitori

  1. #21
    Malato dell'ultima parola Hulk
    Uomo 41 anni
    Iscrizione: 20/4/2014
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    Quote Originariamente inviata da Jamila Visualizza il messaggio
    Premetto che sono una figlia normale e non credo di aver mai dato troppe preoccupazioni ai miei genitori.
    Ma a casa ho una situazione disastrosa / disastrata. Con mio papà il dialogo è nullo. Torna a casa, mangia per i cavoli suoi, e non mi dice una parola. Con mia mamma finiamo per litigare ogni volta che proviamo a parlare. Vengo da una famiglia medio-ricca. Una villetta e una casa in centro a padova di proprietà, affitti da 4 appartamenti e in eredità la casa di mia nonna. Uno stipendio entrambi di 5000 euro al mese in due. Ora,io non ho mai preteso niente. Ma è da quando faccio l'uni che faccio la fame,che conto ogni centesimo. Mai un viaggio, mai uno sport o un svago.Sono tre anni che mio moroso molto più povero di me viene a prendermi con la sua auto, quasi mezz'ora di strada ogni volta. Ho 26 anni e devo rendergli conto di ogni cent, non ho una macchina e quando ho provato a dirgli che mi servirebbe perchè una volta laureata vorrei fare sostituzioni di medici di base hanno storto il naso. Per il tirocinio dell esame di stato viaggerò come una liceale con treni e bus, svegliandomi alle 6 per essere in ospedale alle 8. Ora mi laureo. Hanno scelto il posto più economico per il rinfresco, la festa poi non ci sarà, e mia mamma mi ha messo in mano 100 euro per comprarmi vestito e scarpe (si forse al mercato della frutta..), e il regalo, almeno da parte loro non ci sarà. So che posso apparire egoista, ma non è così, perchè non ho mai pestato i piedi per niente finora. Ma mi aspettavo qualcosa di più per il giorno della laurea. Mi aspettavo un po' di riconoscimento, approvazione, di vederli fieri di me per una volta. Invece per loro è un giorno come un altro.
    Chi mi conosce sa di questa situazione e mi dice di non dargli peso, che mi sono costruita da sola e continuerò a farlo. Però, ecco, questa situazione mi fa male perchè dietro questa loro "tirchieria" leggo solo disapprovazione per tutto ciò che ho fatto finora...

    Io non so davvero cosa fare, questa situazione mi fa male, ma vorrei anche il vostro parere...
    non sei una ragazza normale, sei un medico e hai studiato tutta la vita per farlo, se mio figlio fosse cosi (magari ma sarà dura!) sicuramente avrebbe tutto il mio aiuto economico e il mio appoggio in ogni decisione.



    è un pò incomprensibile questa situazione a men che non ci siano altri fatti di cui non siamo a conoscenza.

    da come hai descritto il loro trattamento sarebbe quello che invece riserverei a mio figlio se fosse uno che ha voglia di far niente.
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  2. # ADS
     

  3. #22
    Minima Immoralia lunantica
    Donna
    Iscrizione: 17/10/2014
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    Quote Originariamente inviata da Layne S. Visualizza il messaggio
    Ma ricondurre tutto alla sola gratificazione economica mi sembra esagerato: "avrebbero dovuto ricordare la memoria di mio nonno portandomi in un ristorante lussuoso come lui avrebbe voluto" mi sembra oggettivamente una cosa un po' strana da dire.
    No, secondo me jamila non sta riconducendo tutto a quello. Da come ho capito ha scelto un percorso di studi oggettivamente impegnativo, si è impegnata per farlo, e farlo anche bene. Ha fatto i sacrifici che il corso richiedeva (anche se avrebbe potuto farne qualcuno in meno, visto che ai suoi non mancano le possibilità economiche) e ora...vorrebbe un gesto d'amore, un sentirsi dire "sai che c'è, sei stata brava, siamo orgogliosi di te". Vorrebbe un loro ricordo d'amore unito alla sua grande soddisfazione, la laurea.
    In tal senso secondo me è da leggere la frase "Pensavo che la laurea sarebbe stato un giorno di gran festa, e invece sebbene mio nonno da quando ho iniziato l'uni abbia sempre detto che voleva pagarmi il rinfresco nel ristorante più costoso e bello, loro hanno scelto uno dei più umili".
    Lei probabilmente dal nonno si sentiva amata, "riconosciuta" (ipotesi, perché non l'ha detto) ...quello che non sente dai genitori.
    Non è una questione di soldi, è una questione d'amore. Magari se hai dei genitori che non ti dicono "ti voglio bene" (ognuno ha le sue difficoltà ad esprimere l'amore, ognuno lo esprime come può, o come sa) potresti riconoscere il loro amore anche dallo scegliere un posto bello, bellissimo, più bello che possono. Lei probabilmente cerca solo una via per capire di essere amata da loro, per essere rassicurata, e se non la trova nelle parole, nei gesti di affetto o nei gesti materiali (sono tre canali diversi con cui ognuno può dimostrare amore, a suo modo) è comprensibilissimo il suo esserne addolorata.
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  4. #23
    Sempre più FdT morrigan
    Donna 44 anni
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    Quote Originariamente inviata da Lorelai Visualizza il messaggio
    Abbiamo proprio visioni diverse (mi riferisco anche agli altri).
    Io non ho mai preteso nulla, anzi, se n'è sempre occupato mio padre, mi riferisco alla questione macchina. Ora che ho lavorato tutta l'estate ho preteso e me la sono pagata da sola. E' una soddisfazione incomparabile, così come fare qualche regalo ai miei genitori, per i sacrifici fatti. E' poca cosa, sono perlopiù pensierini, ma ho goduto lo stesso. Se lavorassi stabilmente darei sempre loro qualcosa... Insomma, capisco i loro sacrifici e li apprezzo, io sono come loro. Il dire "hai studiato, ti meriti una macchina" suona sbagliato perché sembra quasi che le scelte di Jamila debbano gravare sui genitori: hai deciso un percorso di studio che ti vede studente per 6 anni se non di più? Prenditi le conseguenze, organizzati. Questi discorsi li capisco, ma mi suona incredibile che un genitore benestante non dica, sapendo la situazione, "amore, io e papà ti prendiamo una macchina scassata da 2000€, ma te la mantieni tu". Cioè per me è una cosa allucinante... Ripeto, fossero stati poveri...
    Eh, ma vedi, è proprio questo il punto. Anche io darei tutto l'aiuto del mondo a mio figlio potendolo fare, se però un genitore la pensa in modo diverso, un figlio non può pretendere o giudicare i genitori per la scelta fatta perchè un figlio va aiutato...

    Io a scuola non ci volevo andare, ho lasciato, ho iniziato a lavorare da mio padre (dove ancora sono e non c'è giorno in cui non mi penta di non aver deciso di andare in qualsiasi altra fabbrica) e prendevo 600mila lire al mese, con le quali ho pagato il dentista (ho dovuto mettere l'apparecchio, spesa cospicua), ho comprato la mia auto, l'ho mantenuta in tutto, facevo i miei acquisti, mi gestivo come diavolo volevo. I miei non mi davano una lira, ed era giusto così. Mi hanno aiutato quando ne ho avuto più bisogno però, e non potrò mai ripagarli. Ora però non voglio chiedere loro più nulla. Giusto pochi giorni fa si parlava della cameratta che devo acquistate con finanziamento per il bimbo, e loro mi proponevano di pagare a metà. Ho rifiutato, farò fatica, ma tocca a me perchè è giusto così, non devono aiutarmi per forza perchè sono figlia loro e ho bisogno..

    So cosa significa essere aiutati dalla famiglia, e farò di tutto per fare lo stesso con mio figlio, ma se un genitore non lo ritiene opportuno, per ricco che sia, te ne fai una ragione perchè ne il diritto e, magari, anche un po' ragione..

    Molto diverso invece il discorso della gratificazione che, secondo me, andrebbe riconosciuta a una figlia come Jamila
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  5. #24
    Overdose da FdT Fiona
    Donna 35 anni
    Iscrizione: 12/1/2011
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    Quote Originariamente inviata da morrigan Visualizza il messaggio
    Eh, ma vedi, è proprio questo il punto. Anche io darei tutto l'aiuto del mondo a mio figlio potendolo fare, se però un genitore la pensa in modo diverso, un figlio non può pretendere o giudicare i genitori per la scelta fatta perchè un figlio va aiutato...

    Io a scuola non ci volevo andare, ho lasciato, ho iniziato a lavorare da mio padre (dove ancora sono e non c'è giorno in cui non mi penta di non aver deciso di andare in qualsiasi altra fabbrica) e prendevo 600mila lire al mese, con le quali ho pagato il dentista (ho dovuto mettere l'apparecchio, spesa cospicua), ho comprato la mia auto, l'ho mantenuta in tutto, facevo i miei acquisti, mi gestivo come diavolo volevo. I miei non mi davano una lira, ed era giusto così. Mi hanno aiutato quando ne ho avuto più bisogno però, e non potrò mai ripagarli. Ora però non voglio chiedere loro più nulla. Giusto pochi giorni fa si parlava della cameratta che devo acquistate con finanziamento per il bimbo, e loro mi proponevano di pagare a metà. Ho rifiutato, farò fatica, ma tocca a me perchè è giusto così, non devono aiutarmi per forza perchè sono figlia loro e ho bisogno..

    So cosa significa essere aiutati dalla famiglia, e farò di tutto per fare lo stesso con mio figlio, ma se un genitore non lo ritiene opportuno, per ricco che sia, te ne fai una ragione perchè ne il diritto e, magari, anche un po' ragione..

    Molto diverso invece il discorso della gratificazione che, secondo me, andrebbe riconosciuta a una figlia come Jamila
    Non è un pretendere, è un aspettarselo e rimanerci male quando non succede.
    Complimenti per i sacrifici, sono come te...

  6. #25
    fan di peppa pig scazzula2
    Uomo 31 anni
    Iscrizione: 24/7/2014
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    secondo me riguardo alla questione macchina quoto psycho

    Quote Originariamente inviata da P S Y C H O Visualizza il messaggio
    Io accampo un'altra ipotesi riguardo alla macchina che vorresti. Non è che sono mossi da quella tendenza propria di tanti genitori di voler porre i propri figli sotto una campana di vetro allo scopo di proteggerli, ovviamente il tutto per il proprio egoismo di non dover dormire sonni agitati al pensiero di te al volante che magari commetti qualche cavolata e ti fai male...?
    mentre sulla laurea ribadisco quello che avevo detto stamattina e quoto hulk

    Quote Originariamente inviata da Hulk Visualizza il messaggio
    è un pò incomprensibile questa situazione a men che non ci siano altri fatti di cui non siamo a conoscenza.
    na roba del genere me la posso aspettare per un figlio scansafatiche e disoccupato che organizza una festa di compleanno e ti chiede pure di contribuire... non per una che dopo anni che si è fatta il culo si laurea in medicina
    A Hulk piace questo intervento

  7. #26
    British ninja Layne S.
    Donna 33 anni
    Iscrizione: 6/9/2010
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    Quote Originariamente inviata da lunantica Visualizza il messaggio
    Lei probabilmente cerca solo una via per capire di essere amata da loro, per essere rassicurata, e se non la trova nelle parole, nei gesti di affetto o nei gesti materiali (sono tre canali diversi con cui ognuno può dimostrare amore, a suo modo) è comprensibilissimo il suo esserne addolorata.
    Siamo d'accordo, ma arriva anche il momento di capire che non siamo tutti uguali. Io mi riconosco nella situazione di Jamila: i miei non parlano, non fanno e non danno. Non è il modo in cui dimostrano l'amore, né a parole, né a gesti né a materialmente. Il loro è "solo" l'amore che mi ha dato il meglio che potevano in termini di risposta alle mie necessità (ma non alle cose voluttuarie come ho scritto), l'amore che mi ha spronato e incoraggiato a fare del mio meglio (qualche volta anche in maniera brusca) e così via.
    Anche se molto spesso non lo capivo, e anche se molto spesso avrei voluto che le cose fossero diverse: loro sono così, e lo capisco meglio adesso che anche io mi rapporto con altre persone.

    Capisco volere delle gratificazioni - io mi sono già laureata due volte, e come ho già detto vorrei tanto che le cose fossero state diverse. Tutt'e due invece sono stati giorni relativamente normali (e in cui non sono stati spesi molti soldi). Altri che si sono laureati con meno, hanno avuto vestiti più costosi e rinfreschi di gran lunga migliori. Ma qualsiasi cosa mi sia stata data è un regalo (tempo, attenzioni, soldi), e la prendo in questa maniera.

    Poi scusami, io non dubito che il problema di Jamila sia principalmente emotivo (anzi come ho già detto mi ci riconosco, quindi...) ma il topic è incentrato su questo aspetto economico e sulle difficoltà (anche pratiche) che incontra per questo motivo. E' per questo che sto rispondendo anche alle cose pratiche.

    Cmq anche il concetto che più uno fa cose percepite come prestigiose e più dovrebbe essere ricompensato economicamente è fallace: che il supporto dei genitori sia proporzionale a ciò di cui un figlio ha bisogno, benissimo. Forse ad esempio Jamila non hai potuto lavorare perché il corso di medicina la impegnava molto e sarebbe stato impossibile: mi auguro che i genitori le abbiano provveduto tutto il necessario per mantenersi. Ma che la somma del regalo (della festa ecc.) venga calcolata con un coefficiente di difficoltà della laurea x anni per studiare (bonus se non si è fuoricorso!) x voto di laurea mi sembra ridicolo.
    E anche il fatto che "avrebbe potuto metterci di più": ad esempio i miei sono sempre stati molto chiari che studiare è un impegno full-time con tutto quello che questo comporta, e non mi mantenevano di certo per fare 3 esami l'anno, anche se si sarebbero potuti permettere di mantenermi per qualche anno fuoricorso.
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  8. #27
    Minima Immoralia lunantica
    Donna
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    Quote Originariamente inviata da Layne S. Visualizza il messaggio
    Siamo d'accordo, ma arriva anche il momento di capire che non siamo tutti uguali. Io mi riconosco nella situazione di Jamila: i miei non parlano, non fanno e non danno. Non è il modo in cui dimostrano l'amore, né a parole, né a gesti né a materialmente. Il loro è "solo" l'amore che mi ha dato il meglio che potevano in termini di risposta alle mie necessità (ma non alle cose voluttuarie come ho scritto), l'amore che mi ha spronato e incoraggiato a fare del mio meglio (qualche volta anche in maniera brusca) e così via.
    Anche se molto spesso non lo capivo, e anche se molto spesso avrei voluto che le cose fossero diverse: loro sono così, e lo capisco meglio adesso che anche io mi rapporto con altre persone.

    Capisco volere delle gratificazioni - io mi sono già laureata due volte, e come ho già detto vorrei tanto che le cose fossero state diverse. Tutt'e due invece sono stati giorni relativamente normali (e in cui non sono stati spesi molti soldi). Altri che si sono laureati con meno, hanno avuto vestiti più costosi e rinfreschi di gran lunga migliori. Ma qualsiasi cosa mi sia stata data è un regalo (tempo, attenzioni, soldi), e la prendo in questa maniera.

    Poi scusami, io non dubito che il problema di Jamila sia principalmente emotivo (anzi come ho già detto mi ci riconosco, quindi...) ma il topic è incentrato su questo aspetto economico e sulle difficoltà (anche pratiche) che incontra per questo motivo. E' per questo che sto rispondendo anche alle cose pratiche.

    Cmq anche il concetto che più uno fa cose percepite come prestigiose e più dovrebbe essere ricompensato economicamente è fallace: che il supporto dei genitori sia proporzionale a ciò di cui un figlio ha bisogno, benissimo. Forse ad esempio Jamila non hai potuto lavorare perché il corso di medicina la impegnava molto e sarebbe stato impossibile: mi auguro che i genitori le abbiano provveduto tutto il necessario per mantenersi. Ma che la somma del regalo (della festa ecc.) venga calcolata con un coefficiente di difficoltà della laurea x anni per studiare (bonus se non si è fuoricorso!) x voto di laurea mi sembra ridicolo.
    E anche il fatto che "avrebbe potuto metterci di più": ad esempio i miei sono sempre stati molto chiari che studiare è un impegno full-time con tutto quello che questo comporta, e non mi mantenevano di certo per fare 3 esami l'anno, anche se si sarebbero potuti permettere di mantenermi per qualche anno fuoricorso.
    Alcune cose le condivido, la prima parte del discorso, ad esempio. Non è semplice da figlio arrivare a capire ciò che tu hai capito dei tuoi, almeno non prima di una certa età.

    Invece il punto da sottolineare non è che uno fa cose più prestigiose quindi deve essere più gratificato, non siamo alla raccolta dei bollini della coop, il discorso è un altro, secondo me. Totalmente un altro. E' vero che il discorso è stato incentrato in modo pratico su cose concrete, ma sottende una richiesta del tutto diversa.
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  9. #28
    Overdose da FdT Dade
    Uomo 34 anni da Torino
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    Quote Originariamente inviata da Hulk Visualizza il messaggio
    non sei una ragazza normale, sei un medico e hai studiato tutta la vita per farlo, se mio figlio fosse cosi (magari ma sarà dura!) sicuramente avrebbe tutto il mio aiuto economico e il mio appoggio in ogni decisione.

    è un pò incomprensibile questa situazione a men che non ci siano altri fatti di cui non siamo a conoscenza.

    da come hai descritto il loro trattamento sarebbe quello che invece riserverei a mio figlio se fosse uno che ha voglia di far niente.
    Non è che chi non ha studiato tutta la vita allora non merita le stesse cose...
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  10. #29
    Sempre più FdT morrigan
    Donna 44 anni
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    Quote Originariamente inviata da Dade Visualizza il messaggio


    Non è che chi non ha studiato tutta la vita allora non merita le stesse cose...
    Ma qui è detto "che non ha voglia di fare niente", è diverso

  11. #30
    Overdose da FdT Jamila
    Donna 33 anni da Padova
    Iscrizione: 27/7/2008
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    E' l'affetto che mi manca, l'approvazione per quello che faccio.
    Non hanno mai voluto che facessi medicina, troppo lunga, troppo problemi e non sapevi se doveva finire.

    Non sono stata viziata, nè materialmente nè emotivamente. Anzi, molto spesso li riprendo più per l'aspetto affettivo che per quello materiale, perchè è quello che manca di più.

    E infine ha ragione Temp, perchè non credo cambierà mai nulla, parlarne con loro ha solo l'effetto di farli incazzare ancora di più.

    Infine chi mi ha detto di guadagnare i soldi per la macchina con guardie non ha letto che le guardie sarebbero di notte. Non vivo vicino ai miei e le guardie non sono in centro città ma solitamente in periferia. Arrivarci senza macchina è complicato. Dovrei pesare su mio moroso e per una volta vorrei evitare. Ovviamente mi basterebbe anche una macchina scassata, non pretendo la macchina da 5000 euro.

    Cmq non è questo il punto, sembra che fino all'ultimo vogliano dimostrare quanto non gli piaccia la mia scelta.

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