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Frasi tratte dai libri

  1. #471
    Temperance
    Donna
    Iscrizione: 15/1/2006
    Messaggi: 28,774
    Piaciuto: 9510 volte

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    "Una volta (ero rimasto lontano alcuni gioni) mi vide ritornare turbato, e presomi in disparte osservò: << Lei non deve abbandonarsi a desideri nei quali non crede. So che cosa desidera, ma deve poter rinunciare a questi desideri oppure desiderare appieno. Se riesce a chiedere in modo da essere sicuro dell'esaudimento sarà anche esaudito. Lei invece desidera e poi si pente e ha paura. Tutto ciò bisogna superare. Le racconterò una fiaba. >>
    E mi parlò di un giovane che era innamorato di una stella. In riva al mare tendeva le braccia e adorava la stella, la sognava e le rivolgeva i suoi pensieri. Ma sapeva o credeva di sapere che le stelle non possono essere abbracciate dall'uomo. Considerava suo destino amare senza speranze un astro, e su questo pensiero costruì tutto un poema di rinunce e di mute sofferenze che dovevano purificarlo e renderlo migliore. Tutti i suoi sogni però erano rivolti alla stella. Una volta, trovandosi di nuovo su un alto scoglio in riva al mare notturno, stava a guardare la stella ardendo d'amore. E nel momento di maggior desiderio fece un balzo e si buttò nel vuoto per andare incontro alla stella. Ma nel momento stesso del balzo un pensiero gli attraversò la mente: no, è impossibile! Così cadde sull'arena e rimase sfracellato. Non sapeva amare. Se nel momento del balzo avesse avuto l'energia di credere fermamente nel buon esito, sarebbe volato in alto a congiungersi con la stella.
    << L'amore non deve implorare >> conchiuse << e nemmeno pretendere. L'amore deve avere la forza di diventare certezza dentro di sè. Allora non è più trascinato, ma trascina. Il suo amore, Sinclair, è trascinato da me. Quando mi dovesse trascinare, verrò. Io non voglio fare regali, voglio essere conquistata. >>
    Un'altra volta però mi espose un'altra fiaba. Si trattava di un innamorato che amava senza speranza. Ritiratosi interamente nella propria anima gli pareva di ardere di amore. Il mondo non esisteva più per lui, egli non vedeva più il cielo azzurro e le foreste verdi, il ruscello non mormorava per lui, l'arpa non tinniva, tutto era sommerso ed egli era ormai povero e misero. Il suo amore invece andava crescendo, ed egli avrebbe preferito morire anzichè rinunciare alla bella donna che amava. A un certo punto sentì che l'amore aveva bruciato ogni cosa dentro di lui e diventava potente e trascinava, sicchè la bella donna dovette seguirlo. Ella arrivò a lui che l'aspettava a braccia aperte. Ma come gli fu davanti apparve trasformata, e con orrore egli si accorse di aver trascinato verso di sè tutto il mondo perduto. E gli si donava col cielo e le foreste e il ruscello, tutto gli veniva incontro tinto di nuovi colori, tutto gli apparteneva e parlava il suo linguagio. Ed ecco, invece di conquistare soltanto una donna, aveva stretto al cuore il mondo intero, e tutte le stelle del firmamento ardevano in lui e brillavano di gioia nel suo cuore. Aveva amato e attraverso l'amore aveva trovato se stesso. La maggior parte degli uomini ama invece per perdersi."



    Hermann Hesse - Demian

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  3. #472
    Temperance
    Donna
    Iscrizione: 15/1/2006
    Messaggi: 28,774
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    IL PADRE
    No, no. Non volevo dir questo, infatti. Io la invito anzi a uscire da questo giuoco

    guardando la prima attrice, come per prevenire

    - d'arte! d'arte! - che lei è solito fare qua coi suoi attori; e torno a domandarle seriamente: chi è lei?

    IL CAPOCOMICO
    ( rivolgendosi quasi strabiliato, e insieme irritato, agli attori).
    Oh, ma guardate che ci vuole una bella faccia tosta! Uno che si spaccia per personaggio, venire a domandare a me, chi sono!

    IL PADRE
    ( Con dignità, ma senza alterigia).
    Un personaggio, signore, può sempre domandare a un uomo chi è. Perchè un personaggio ha veramente una vita sua, segnata di caratteri suoi, per cui è sempre << qualcuno >>. Mentre un uomo - non dico lei, adesso - un uomo così in genere, può non essere << nessuno >>.

    IL CAPOCOMICO
    Già! Ma lei lo domanda a me, che sono il Direttore! Il Capocomico! Ha capito?

    IL PADRE
    ( quasi in sordina, con melliflua umiltà).
    Soltanto per sapere, signore, se veramente lei com'è adesso, si vede... come vede per esempio, a distanza di tempo, quel che lei era una volta, con tutte le illusioni che allora si faceva; con tutte le cose, dentro e intorno a lei, come allora le parevano - ed erano, erano realmente per lei! - Ebbene, signore; ripensando a quelle illusioni che adesso lei non si fa più; a tutte quelle cose che ora non le << sembrano >> più come per lei << erano >> un tempo; non si sente mancare, non dico queste tavole di palcoscenico, ma il terreno, il terreno sotto i piedi, argomentando che ugualmente << questo >> come lei ora si sente, tutta la sua realtà d'oggi così com'è, è destinata a parerle illusione domani?

    IL CAPOCOMICO
    ( senza aver capito, nell'intontimento della speciosa argomentazione).
    Ebbene? E che vuol concludere con questo?

    IL PADRE
    Oh, niente, signore. Farle vedere che se noi ( indicherà di nuovo sè e gli altri Personaggi) oltre la illusione, non abbiamo altra realtà, è bene che anche lei diffidi dalla realtà sua, di questa che lei oggi respira e tocca in sè, perchè - come quella di ieri - è destinata a scoprirlesi illusione domani.


    __________________

    IL CAPOCOMICO
    Per l'appunto! Per l'appunto! E dovrebbe esser grato, mi sembra, di questa loro attenzione!

    IL FIGLIO
    Ah, sì! Grazie! Ma non ha ancora compreso che questa commedia lei non la può fare? Noi non siamo mica dentro di lei, e i suoi attori stanno a guardarci da fuori. Le par possibile che si viva davanti a uno specchio che, per di più, non contento d'agghiacciarci con l'immagine della nostra stessa espressione, ce la ridà come una smorfia irriconoscibile di noi stessi?


    Luigi Pirandello - Sei personaggi in cerca d'autore
    Mi sarebbe piaciuto vederla recitare da mio padre. Vedere solo le foto è snervante.

  4. #473
    blablaologa illusione
    Donna 108 anni
    Iscrizione: 26/5/2007
    Messaggi: 5,697
    Piaciuto: 2007 volte

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    "Io morivo e resuscitavo ogni giorno. La notte, prima di dormire, pregavo di non svegliarmi il giorno successivo. Almeno, di non svegliarmi in un mondo senza Aki. Invece, si faceva mattina e io aprivo gli occhi in questo mondo vuoto e freddo, in cui lei non c'era più. Poi, come un Cristo disperato, risorgevo. Una volta iniziato il nuovo giorno, mangiavo, e parlavo anche con altri. Se pioveva aprivo l'ombrello e mi asciugavo i vestiti bagnati. Ma in tutte queste azioni non c'era nessun senso. Erano come le note stonate di un piano strimpellato per gioco."

    Gridare amore dal centro del mondo - Kyoichi Katayama
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  5. #474
    Ghajarya Annie Lennox
    Donna 147 anni
    Iscrizione: 20/9/2010
    Messaggi: 17,421
    Piaciuto: 7509 volte

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    Che c'è di più usuale della menzogna, sia che si tratti di mascherare le debolezze quotidiane con una salute che si vuol far credere forte, di dissimulare un vizio, o di ottenere, senza urtare gli altri, la cosa che si preferisce? È lo strumento di conservazione più necessario e più usato. Tuttavia abbiamo la pretesa di bandirla dalla vita di colei che amiamo, è essa che spiamo, che fiutiamo, che detestiamo dappertutto.

    La prigioniera di Marcel Proust

    @Artemysia

    Altre pippe mentali per te

  6. #475
    cheshire cat Artemisia
    Uomo 73 anni da Firenze
    Iscrizione: 11/7/2006
    Messaggi: 34,748
    Piaciuto: 5419 volte

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    Quote Originariamente inviata da Annie Lennox Visualizza il messaggio
    Che c'è di più usuale della menzogna, sia che si tratti di mascherare le debolezze quotidiane con una salute che si vuol far credere forte, di dissimulare un vizio, o di ottenere, senza urtare gli altri, la cosa che si preferisce? È lo strumento di conservazione più necessario e più usato. Tuttavia abbiamo la pretesa di bandirla dalla vita di colei che amiamo, è essa che spiamo, che fiutiamo, che detestiamo dappertutto.

    La prigioniera di Marcel Proust

    @Artemysia

    Altre pippe mentali per te
    @Annie Lennox non fornirmi altri spunti, altrimenti mi tocca aprire un topic ogni giorno e finisce che mi caccerete tutti a calci da qui per l'esasperazione XD.
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    The smallest feline is
    a masterpiece.
    Leonardo da Vinci



  7. #476
    Zeitgeist
    Utente cancellato

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    Gli disse che l'amore era un sentimento contro natura, che dannava due sconosciuti a una dipendenza meschina e insalubre, tanto più effimera, quanto più intensa.

    Dell'amore e di altri demoni

  8. #477
    ostacoli_del_cuore
    Utente cancellato

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    Ho udito una risata celestiale, una risata di bambini, un riso incantevole, puro e fine come d’argento. Un sorriso degli dei, era. Me ne tornavo a casa, ieri, domenica, verso le sette, quando l’udii, e adesso devo assolutamente riferirne. Come son poveri i grandi, gli adulti, con la loro serietà e con le loro facce aride e rigide! Come son ricchi e grandi e felici i piccoli, i bambini! Vi era una felicità così ricca e dolce e piena nella risata di due bambini, che camminavano accanto ad una adulta: una tale gioia esuberante e deliziosa. Erano assolutamente beati, abbandonandosi alla loro risata. Io rallentai intenzionalmente il passo per poterli sentir ridere il più a lungo possibile. Era un godimento per loro, godevano tutte le delizie che possono esservi in una risata. Non potevano più smettere di ridere; vedevo che ne erano letteralmente scossi. Si contorcevano addirittura sotto la risata. Era così puro, tutto ciò, così veramente infantile! Ciò di cui forse ridevano più sfrenatamente e più amabilmente era il piglio severo che la signorina adulta accanto a loro si sentiva in dovere di fare. La serietà della ragazza grande li faceva ridere più di ogni altra cosa. Ma alla fine, travolta da tanta e così graziosa allegria, anche la grande seria e compassata si mise a ridere. Era vinta dai bambini e adesso rideva cme una bambina con i vincitori, coi piccoli. I felici trionfano sui malinconici!ROBERT WALSER – UNA CENA ELEGANTE

  9. #478
    Overdose da FdT Dade
    Uomo 35 anni da Torino
    Iscrizione: 21/11/2010
    Messaggi: 9,895
    Piaciuto: 4039 volte

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    Hey bella puledra
    @Temperance ti dice qualcosa questa?
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  10. #479
    ineffabile Quelo
    Uomo 102 anni
    Iscrizione: 28/4/2011
    Messaggi: 1,233
    Piaciuto: 137 volte

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    Questa si addice all'andazzo...



    “Coraggio, il meglio è passato„

    (Ennio Flaiano)


  11. #480
    Matricola FdT
    Donna 28 anni
    Iscrizione: 29/9/2011
    Messaggi: 14
    Piaciuto: 0 volte

    Predefinito

    ?..La libertà ci consente di sognare e i nostri sogni sono il sangue della nostra vita, anche se spesso costano un lungo viaggio e qualche bastonata. Non rinunciare mai ai tuoi sogni! non avere paura di sognare anche se gli altri ti ridono dietro, rinuncieresti ad esser te stesso...

    Gli eschimesi hanno quindici parole per dire "neve", in base a temperatura, colore, consistenza, mentre per me la neve è quella e basta, poi ci aggiungi un aggettivo per capire se ci puoi andare con lo snowboard. Gli eschimesi vedono quindici diversi tipi di bianco nel bianco che vedo io....

    I pensieri bianchi non portano a niente e i pensieri bianchi li devi eliminare...


    ogni cosa è un colore. ogni emozione è un colore. il silenzio è bianco. il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini


    Bianca come il latte rossa come il sangue

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