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Originariamente inviata da
illusione
Ne conosco a bizzeffe, purtroppo, di persone cha hanno incontrato gli stessi problemi, come telefonate da professori che intimano di non presentarsi ai concorsi. Uno dei più eclatanti è il ragazzo con cui ho lavorato in questi ultimi anni, in Italia il nulla, adesso a 40 anni è professore ordinario all'estero presso un dipartimento molto importante per il nostro ambito di ricerca. Tornerebbe pure in Italia, e le proposte arrivano anche, ma tutte come ricercatore confermato, professore associato. Uno schifo! Poi, vabbè, ha vinto un grosso ERC (un finanziamento dell'unione europea legato alla persona, non all'istituzione) e ora lo richiamano tutti.
Per migliorare il mio inglese ero solito comperare un giornale straniero che veniva stampato fresco di giornata anche in Italia, questo:
https://images.duckduckgo.com/iu/?u=...%2Fiht.jpg&f=1
Era molto divertente, e al contempo molto avvilente, il giorno in cui vi trovai un articolo sul nepotismo e sulle raccomandazioni italiane. Avevano messo una vignetta in cui si vedeva un signore con la barba disperarsi, battere i pugni in terra e piangere davanti ad un manifesto con su scritto:
CONCORSO:
Primo classificato: Cesare Borgia
Secondo classificato: Laura Borgia
Terzo classificato: Leone Borgia
Nel mentre vi era un passante che, rivolgendosi al signore disperato, diceva: "Su, Leonardo, non ti abbattere. Vedrai che l'anno prossimo ce la farai...!"
http://www.pic4ever.com/images/220.gif
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Purtroppo la situazione italiana è questa e dubito che in futuro migliorerà. La ricerca in Italia è valorizzata a zero...i ricercatori non vengono nemmeno considerati una categoria lavorativa...lo stipendio misero e una continua lotta per cercare di avere un po' di spazio in mezzo a tutta questa "gente ipocrita". Purtroppo l'Italia è veramente un Paese dove la vita è difficile. Vedo molte amici e conoscenti che fanno con grande fatica ricerca storico-archeologica qua e con una retribuzione minima (3-5 euro/ora) presso cooperative o ricerca (spesso non retribuita) presso le università. Poi ci si lamenta dei trentenni ancora a casa!
Tutte queste raccomandazioni e "falsi concorsi" non migliorano sicuramente la situazione. Io vorrei fare ricerca, ma ormai sto perdendo le speranze e col fatto che non ho nessuna intenzione di andare all'estero (mi sto creando un futuro e una famiglia qua), credo che dovrò adeguarmi ad altri lavori poco inerenti al mio ambito... Spero davvero che prima o poi (spero prima!) qualcuno prenda in mano questa situazione disastrosa e ponga un rimedio!:?