La solitudine

[scazzula2]

E' una mia grande paura.

quoto

non ce la faccio a stare solo... ammiro chi non la teme ma la solitudine decisamente non fa per me

durante il periodaccio che ho passato a causa della mia ex ho trascorso una quantità industriale di martedì sera tipo questo a casa mia da solo... è una roba che non si augura...

ho anche il grande problema di non riuscire a confidarmi/sfogarmi con gli altri (problema a cui molto spesso sopperisco aprendo topic su questo furum )... però anche se non mi sfogo lo stare in compagnia mi aiuta

l'accopiata problemi-solutudine invece per me è combo da ko

[Artemisia]

A me la solitudine non pesa e non spaventa, sarà che nella mia vita non mi sono mai sentita parte di qualcosa, sono sempre stata una ragazza riservata e sulle mie, lego con poche persone e non sono una tipa che coltiva i rapporti in modo costante. Non sento la necessità di circondarmi di gente in poche parole.
Specie di notte amo stare da sola, fare le mie cose senza essere disturbata da nessuno, mi piace il silenzio e riflettere, anche per questo leggo parecchio, perché prendo spunto da ogni argomento e faccio le mie considerazioni.
E' raro conoscere una persona che abbia voglia di fare un confronto serio e maturo, per questo trovare qualcuno che reputo interessante è una cosa molto rara.
Meglio soli che dover sopportare gente che non piace per come la vedo io, e poi bisogna anche imparare ad amare la propria solitudine per poi stare bene anche con gli altri, altrimenti rischi di dipendere sempre da qualcun altro e non è per nulla positivo.

[morrigan]

Come è stato detto, ci sono svariate tipologie di solitudine. Personalmente mi sono sempre sentita "fuori posto", lego facilmente con le persone ma non mi sento parte del gruppo, ci sono, ma in disparte. Non mi interessa circondarmi di tante persone in realtà. Sono spesso da sola e mi sento spesso sola. In realtà per me la solitudine è un sentimento molto contrastante perchè tanto la cerco quando sono troppo fra la gente, tanto mi spaventa essere sola quando ho bisogno di un abbraccio, un aiuto, un appoggio. La cosa che però mi fa più male è il pensiero di morire da sola. La solitudine "buona", quella riflessiva, rilassante che io definisco "il mio giardino segreto" è sacra, non ci rinuncerei, ma la solitudine del'anima non mi piace, il mio "posto felice" è fra le braccia di qualcuno.

[P S Y C H O]

La cosa che però mi fa più male è il pensiero di morire da sola.

Questo è inevitabile. Quando hai la morte di fronte, puoi anche esser circondato dagli affetti più cari, resti comunque solo.

[lunantica]

Questo è inevitabile. Quando hai la morte di fronte, puoi anche esser circondato dagli affetti più cari, resti comunque solo.

...amammo in cento l'identica donna
partimmo in mille per la stessa guerra
Questo ricordo non vi consoli
quando si muore, si muore soli

(bellissimo testo del poeta Faber)

[Fiona]

Quando ero nella prima fase dell'adolescenza ho risentito molto della solitudine, dovuta dal fatto che alla gente della mia classe non piacevo più di tanto, facendo nascere nella mia mente il brutto pensiero che fossi io quella ''sbagliata''.
Poi col tempo ho capito che i cretini erano loro, visto che si aspettavano una compagna di classe del tipo ''ochetta mille smancerie'', mentre io ero (e sono) una che preferisce dire le cose come stanno senza troppi giri di parole (con il giusto rispetto obsly) e dare tutta me stessa solo a persone che se lo meritano.. beh, quello a loro non andava bene, in quanto erano i classici tipi da essere carini solo se avevi qualcosa di vantaggioso da offrire.

E niente, crescendo e sviluppandomi ho imparato la classica verità ''meglio soli che mal accompagnati'', rendendomi conto che lo star da soli non è poi così male, anzi, ritagliare del tempo per me stessa mi rilassa assai.
Ora che sono all'università, ho notato che il non essere una cozza ricoperta di super colla attack è molto più apprezzato.
Gli amici sono arrivati, senza che io abbia dovuto cercarli disperatamente, rischiando di passare per una psicopatica.
In effetti nemmeno io apprezzo le persone appiccicose, le quali vanno in paranoia se non rispondi entro 5 mnt o che non riescono ad apprezzare i momenti di solitudine.

Chi in primis non sa star con se stesso, non riuscirà mai a star bene nella vita, a parer mio. Le persone non vivono per colmare i nostri vuoti, siamo noi a doverlo fare.

Più uno ricerca la compagnia, più questa scappa, o risulta falsa. Se invece uno dimostra di essere sicuro di se stesso, quindi di non aver bisogno per forza di essere accerchiato da altre persone per vivere serenamente, più è incline a passare per uno che sa apprezzare la sua vita.

Questa è una cosa molto triste e, nella sua tristezza, molto vera.

[morrigan]

Questo è inevitabile. Quando hai la morte di fronte, puoi anche esser circondato dagli affetti più cari, resti comunque solo.

Si, verissimo, non discuto...Ma preferirei comunque avere qualcuno che mi porterà nel cuore

[Jeggi]

Diciamo che va a momenti.
Io sono sola per la maggior parte del tempo per una scelta di vita.
Mi capita di non soffrirne, anzi, a volte amo il fatto di essere lontana da certi parenti lol
Ma mi è anche capitato di soffrirne, poco tempo fa.

In ogni caso non mi dispiace stare in compagnia, mi fa piacere chiacchierare e conoscere le persone, ma il più delle volte lo accantono perché mi interessa ma relativamente. La cosa peggiore in ogni caso me la porto addossio io, perché anche se sono con qualcuno e ho dei problemi o delle difficoltà non dico niente, mi piace essere "l'amica allegra". E questo in determinati momenti mi fa sentire davvero sola. OK NON HA SENSO TUTTO CIò, OTTIMO.

[P S Y C H O]

Si, verissimo, non discuto...Ma preferirei comunque avere qualcuno che mi porterà nel cuore

Questo addirittura è il dopo!

Devi convenire che, ammesso anche che avrai molte persone che ti porteranno nel cuore dopo la tua dipartita e anche ipotizzando che alcune di esse siano giovanissime e quindi lo faranno per un arco temporale ancora molto lungo, anch'esse moriranno a loro volta e con esse il tuo ricordo sparirà per sempre.
A voler essere ottimisti al massimo, ipotizziamo che sia un tuo nipote a portarti nel cuore e che, oltre a ciò, lo trasferisca a sua volta ai propri figli, che a loro volta ti porteranno nel cuore, sebbene più sbiaditamente, a causa del ricordo trasmessogli dal genitore... comunque verrà un giorno che non ti ricorderà più nessuno.
Bisognerebbe essere Michelangelo o Dante Alighieri, per poter essere ricordati nelle nostre opere, ma a tal punto mi chiedo: stanno ricordando noi? Cioè ammirare il Mosé significa portare Michelangelo nel nostro cuore o semplicemente apprezzare l'abilità che ebbe?
In conclusione, io dico: rassegnati, muori sola e dopo morta non ti ricorderà nessuno, al massimo 100 anni dopo nessuno saprà niente di te. Amen.

Io invece nell'affermare che si muore da soli, alludevo proprio alla nostra dipartita.
Avendo avuto una brutta esperienza con un tumore che ho avuto, ho pensato seriamente al fatto di poter morire, anzi ho dato a questo evento un'elevata possibilità di successo.
Ebbene avevo intorno persone care che si preoccupavano per me, che cercavano in tutti i modi di starmi vicino, ognuno a modo proprio... però nonostante questo è stato proprio quel periodo quello in cui mi sono sentito più solo.

[morrigan]

Questo addirittura è il dopo!

Devi convenire che, ammesso anche che avrai molte persone che ti porteranno nel cuore dopo la tua dipartita e anche ipotizzando che alcune di esse siano giovanissime e quindi lo faranno per un arco temporale ancora molto lungo, anch'esse moriranno a loro volta e con esse il tuo ricordo sparirà per sempre.
A voler essere ottimisti al massimo, ipotizziamo che sia un tuo nipote a portarti nel cuore e che, oltre a ciò, lo trasferisca a sua volta ai propri figli, che a loro volta ti porteranno nel cuore, sebbene più sbiaditamente, a causa del ricordo trasmessogli dal genitore... comunque verrà un giorno che non ti ricorderà più nessuno.
Bisognerebbe essere Michelangelo o Dante Alighieri, per poter essere ricordati nelle nostre opere, ma a tal punto mi chiedo: stanno ricordando noi? Cioè ammirare il Mosé significa portare Michelangelo nel nostro cuore o semplicemente apprezzare l'abilità che ebbe?
In conclusione, io dico: rassegnati, muori sola e dopo morta non ti ricorderà nessuno, al massimo 100 anni dopo nessuno saprà niente di te. Amen.

Comunque il pensiero non cambia: non mi piacerebbe invecchiare e morire sola, mi sentirei come se non avessi fatto nulla di buono nella vita, mi sentirei senza amore.