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L'importanza della cultura nella scelta del partner

  1. #81
    fan di peppa pig scazzula2
    Uomo 31 anni
    Iscrizione: 24/7/2014
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    Quote Originariamente inviata da illusione Visualizza il messaggio
    Io credo che molti qua abbiano semplicemente dipinto degli stereotipi: l'ignorante totale e il fissato con la "cultura", o meglio con un ambito particolare del sapere, uno che non parla d'altro se non quello della sua sfera di competenza lavorativa o universitaria. A mio parere sono pallosissimi entrambi, forse più il secondo. Nel mio ambiente purtroppo ho a che fare con moltissime persone che rientrano nella seconda categoria ed è snervante, non è possibile dopo un'intera giornata di studio andare a bere un sacrosanto e meritato spritz parlando solo ed esclusivamente di quello che si è appena letto. Ma per fortuna esistono le vie di mezzo! Quindi io dico sì alla cultura (che non equivale allo studio, ma comprende tutto il bagaglio di esperienze di una persona), perché è ciò che aiuta ad affrontare con più consapevolezza molti aspetti della vita, e perché, grazie a Dio, non significa non saper affrontare con leggerezza i momenti giusti.
    allelujah che forse qualcuno l'ha capito!




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  3. #82
    Jack Daniels
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Kathryn Merteuil Visualizza il messaggio
    Qui sono collassata
    Pare un scioglilingua

  4. #83
    Moderatrice Holly
    Donna 34 anni
    Iscrizione: 1/4/2006
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    Di solito per me le cose che contano sono altre, soprattutto i valori di una persona. Intendo dire: per me puoi anche essere un premio Nobel, ma se ti comporti da stronzo non devi nemmeno avvicinarti a me.
    Però sì, do molta importanza alla cosa. Molta più di un tempo. Per me è importante riuscire a fare discorsi intelligenti con la persona con cui sto, nominare un film o un libro e sapere che lui sa di cosa sto parlando. Una volta credevo fosse secondario. Poi mi sono accorta che da quello dipende gran parte della vita di coppia: discorso da fare, cose da fare insieme. È un aspetto che non sottovaluto affatto.
    Poi, a prescindere da questo, la cultura (non l'erudizione, delle enciclopedie non saprei che farmene) in un uomo mi attrae moltissimo.
    A Loller156 e Caska piace questo intervento
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  5. #84
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 38 anni
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    Quote Originariamente inviata da Pinkman Visualizza il messaggio
    Stereotipi c'hanno pure un lato vero nel vissuto dell'altrui perchè nel vissuto mio il troppo colto è palloso sempre, nel vissuto tuo no, c'abbiamo vissuti opposti e ognuno c'ha il suo, yo
    Terapia tapioco! È prematurata la supercazzola o scherziamo?! Come se fosse Antani con scappellamento a destra!

  6. #85
    Moderatrice Holly
    Donna 34 anni
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    Quote Originariamente inviata da Jamila Visualizza il messaggio

    Quindi io sarei una "larva" a livello cerebrale? hahaha...io ci passo anche 10-12 ore al giorno china sui libri, ma questo non mi impedisce di vedermi mezz'ora di telegiornale, giusto per sapere cosa è avvenuto nel'42 e non sparare puttanate perchè nel cervello ho segatura.

    Detto questo chi sta sempre chino sui libri, ha la media alta e il 110elode nel votodi laurea non lo reputo un povero sfigato/a, ma una persona che ha un determinato obiettivo e ha sacrificato tanto per raggiungerlo. Non che a noi "larve" non piaccia farci un giro al parco, una partita a pallavolo o andare al mare il fine settimana, ma noi reputiamo il fatto di raggiungere un dato obiettivo più importante. Io forse sarei considerata una sfigata agli occhi dei più, passo la giornata a studiare, ad andare in reparto, ad operare in sala e ultimamente i giorni in cui ho studiato in compagnia del mio ragazzo sono più di quelli in cui abbiamo fatto sesso o siamo usciti e sì, capita che stiamo chiusi in casa anche 7-8 giorni di fila a studiare senza una pausa a parte il pranzo e la cena. Ma lo facciamo per un obiettivo. E il fatto di avere vicino una persona che non pensa solo al calcio, a sbronzarsi con gli amici o ad andare in discoteca è una cosa che mi fa stare bene. Mi permette di vivere al meglio la mia vita lavorativa, scolastica e di coppia. Nessuno ha mai chiesto all'altro di rinunciare a qualcosa, di rinunciare ad un ora di studio o di un intervento importante per andare a prendersi un gelato o andare a fare shopping, perchè ognuno di noi sa cosa significhi per l'altro questa ora di studio o questo intervento.

    Sfigata? Io considero sfigate le tipe che cianciano dei loro morosi, che prendono per il culo il ragazzo di turno, che passano la giornata tra aperi-cene (perchè adesso è più figo) e shopping con le amiche. Ma ecco, punti di vista.
    Se mi si permette:
    Io mi sono ammazzata sui libri per laurearmi a 24 anni con 110 e lode. Non dico che passavo 10 ore al giorno sui libri, ma quasi. Ho sacrificato tanto. Però uscivo. Nei limiti delle mie possibilità di studentessa fuori sede, ma uscivo.
    A un anno e mezzo dalla laurea vivo da sola, lavoro, mi mantengo da sola. Non ciancio dei miei morosi perché non sono il tipo (e perché non so che vuol dire "cianciare"). Nell'ultimo mese sono uscita quasi tutte le sere e ho fatto molte apericene. Mi piacciono le apericene e i locali carini. E amo lo shopping (ma in solitaria). Lo faccio più spesso perché per via dei sacrifici di cui sopra me lo posso permettere più spesso.
    Io mi considero una persona normale. Tutto qui.
    Non capisco perché questa distinzione così netta fra sfigati e non. Leggo, guardo film, mi interesso a moltissime cose. E faccio pure le apericene.
    Il mondo non è bianco o nero.
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    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  7. #86
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
    Iscrizione: 29/1/2009
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    Holly fa le apericene... No vabbè...
    A Holly piace questo intervento

  8. #87
    Malato dell'ultima parola Hulk
    Uomo 41 anni
    Iscrizione: 20/4/2014
    Messaggi: 5,146
    Piaciuto: 1351 volte

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    brava holly e ogni tanto una sana serata a base di alcool ci vuole nella vita se no che palle!
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  9. #88
    Moderatrice Holly
    Donna 34 anni
    Iscrizione: 1/4/2006
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    Piaciuto: 10122 volte

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    Quote Originariamente inviata da Jo Constantine Visualizza il messaggio
    Holly fa le apericene... No vabbè...
    Sono diventata mondana
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  10. #89
    Overdose da FdT Fiona
    Donna 35 anni
    Iscrizione: 12/1/2011
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    Piaciuto: 2979 volte

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    Mi annoio in ufficio e riuppo topic polverosi, non giudicatemi.

    Come faceva notare @illusione ci sono persone che fuori dal loro campo d'interesse universitario (o lavorativo, una volta laureati) non sanno parlare d'altro, che sia per "ossessione" o per mancanza d'argomenti. Anche per me questo è decisamente più triste rispetto a una persona che non ha mai studiato, ma conosce tante cose. Perché s'informa, perché legge, perché viaggia, perché ascolta. Il mio ultimo ex non ha finito l'università perché non aveva voglia e voleva guadagnare; parlare con lui era stupendo perché sapeva tutto di tantissime cose diverse. Sapeva più di me, e io sto finendo la Magistrale e ho passato la mia vita a studiare come una schiava. E vi garantisco che m'interesso, leggo, chiedo, m'informo, ma lui era imbattibile. E' inutile passare anni e anni a studiare se poi la realtà non ti sfiora, perché o ti circondi di persone che hanno studiato quello che hai studiato tu, e allora andate giù di dialoghi sterili sui soliti argomenti in una sorta di bambagia, altrimenti devi conoscere altro, devi interessarti ad altro, devi aprire la mente e le orecchie. E' difficile, me ne rendo conto, perché se hai una passione o passi anni a dover studiare entro certe tempistiche determinati argomenti che sono legati tra di loro, hai poco tempo per approfondire altre cose che non c'entrano nulla o c'entrano poco. Magari lavori e studi allo stesso tempo, e quando torni a casa preferisci mangiarti un piatto di pasta in silenzio piuttosto che guardare il telegiornale, ci sta. Studiare come bestie ed essere colti non sono cose che si susseguono per forza; non studiare ed essere un ignorantello contadinotto fuori dal mondo, stessa cosa. Dipende dal contesto in cui una persona vive, da cosa trova stimolante, da come si approccia a ciò che lo circonda.

    Mi riallaccio al discorsi di @Holly perché condivido anche quello: chi decide di andare a ballare, trombare, bere, fare aperitivi non ha niente in meno rispetto a chi non esce di casa se non per andare al cinema. Mi sento particolarmente colpita perché sento che un po' questo discorso mi riguarda (codona di paglia...). Si torna lì: dipende dalla persona. Io studio, leggo, guardo documentari, m'informo, faccio discorsi noiosissimi che a volte le mie amiche mi odiano, uso spesso parole fuori contesto come se stessi tenendo una conferenza e la reazione delle mie amiche è quella detta poco sopra, ma il venerdì vado a ballare e mi sbronzo. Trovo divertente la discoteca, scolarmi un Long Island ghiacciato, tornare alle 6 del mattino con sullo stomaco ancora il cheeseburger del paninaro sulla strada. Le cose possono combaciare.

    Finito il pappone, io tengo molto alla cultura di una persona, ma soprattutto ai suoi interessi. Più cresco e più senza rendermene conto trovo queste cose interessanti, laddove prima neanche ci pensavo. Se incontro un ragazzo con cui posso parlare di letteratura, è una cosa fantastica. Se ci posso parlare di tutto, perché lui è al corrente e sa, è una cosa ancora più figa. Se questa persona ha tanti interessi, magari diversi dai miei, raggiungiamo il top del top.

  11. #90
    Jack Daniels
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Pinkman Visualizza il messaggio
    Ma che me frega a me, che me devo fidanzà con una biblioteca mo?!
    Pure n'altra cosa te dico Lebron James, troppa cultura è negativa, chi c'ha troppa cultura è una persona sedentaria che non c'ha voglia di vivere, du palle a stà con una tutta teoremi e pitagore, yo

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